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Tv ed educazione familiare: tra condivisione e innovazione

La “mediatizzazione” del sostegno alla genitorialità Definizione dell’oggetto di indagine

2.5 Tv, educazione e famiglia: nuove prospettive di incontro

2.5.2 Tv ed educazione familiare: tra condivisione e innovazione

Lo sguardo pedagogico, che osserva e fa come proprio oggetto di analisi il legame che lega la Tv alla famiglia, negli ultimi tempi, è andato acquisendo contorni ben definiti strutturandosi in un vero e proprio orizzonte di comprensione condivisa. Come ci sintetizza Rivoltella, le posizioni di fondo che lo delineano possono riassumersi nell’individuazione di alcuni differenti modelli d’uso112 del mezzo televisivo, in grado di esplicitarne la posizione di gestione e di governo da parte dei genitori. Ciò che, prepotentemente, emerge da tale riflessione è l’esigenza di connotare positivamente la televisione definendola e caratterizzandola come una risorsa per l’educazione familiare. Una risorsa che, inevitabilmente, chiama in causa il ruolo fondamentale che le figure genitoriali assumono per i propri figli, divenendo preziosi punti di riferimento in grado di fornire sostegno e guida dinnanzi alla complessità e all’eterogeneità della società odierna. Ciò che emerge dall’analisi dei risultati delle differenti ricerche, nonché dalle rappresentazioni costruite e veicolate dalla Tv sui genitori113, e più in generale sull’adulto, è l’immagine di un individuo

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Modello dieta come ci propone Enrico Menduni; modello della comunità educativa; modello- censura; modello-filtro; modello-empowerment, P.C. Rivoltella, Televisione ed educazione familiare, in C.Gozzoli (a cura), Linguaggi televisivi e realtà familiari, op.cit. pp.195-198

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Di Cristofaro Longo G. (a cura), Immagine donna. Modelli di donna emergenti nei mezzi di

comunicazione di massa, Presidenza del Consiglio dei ministri, Roma, 1986; Di Cristofaro Longo G.

(a cura), La donna nei media. Denunce, analisi, ricerche: modelli culturali emergenti, Presidenza del Consiglio dei ministri, Roma, 1991; Manna E., “Il bambino mediato: la rappresentazione dei minori

Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e inesperto e disorientato, per certi versi immaturo e incapace ad assolvere il ruolo educativo che le compete114. Un’immagine che interroga la pedagogia conducendola all’elaborazione e alla denuncia della necessità di interventi educativi rivolti a quegli adulti che detengono la responsabilità di “insegnare a leggere la parola e il mondo” a chi ancora non è in grado di provvedere a se stesso.

La presente indagine si colloca in questo orizzonte ma, per certi versi, và ampliandone i confini. Assumendo la Tv come una componente naturale e abituale dell’ambiente comunicativo familiare e la famiglia, o meglio i genitori fruitori, come adulti consapevoli del loro ruolo e della loro missione educativa ma, allo stesso tempo, disorientati e incerti nelle loro conoscenze e competenze, ci si è chiesti in che modo due programmazioni, intese quali prodotti di una televisione educativa, potessero divenire risorsa pedagogica dinnanzi a quel disorientamento e a quell’incertezza. In che modo la visione e l’uso di una certa programmazione potrebbe assumere una funzione strutturante rispetto all’interazione e alle relazioni familiari?

Lo spazio tra Tv e famiglia che si cercherà di delineare in quest’indagine, dunque, riguarderà il rapporto tra una certa programmazione televisiva, che nel definirsi (più o meno esplicitamente) educativa pone in scena due diverse forme di sostegno alla genitorialità, dando origine ad una rappresentazione della problematicità familiare e dell’intervento ad essa congiunto, nonché la modalità con quale essa viene utilizzata, divenendo più o meno educativa e strutturante, da chi la fruisce.

Patrizia, Immagini di famiglia nella pubblicità televisiva, in Gozzoli C., Linguaggi televisivi e realtà

familiari, op.cit. pp. 45-66.

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A questo proposito diviene interessante abbozzare una breve riflessione: il confronto della rappresentazione familiare nella fiction italiana e nella fiction statunitense. Per ciò che concerne la rappresentazione televisiva della famiglia italiana possiamo affermare che essa abbraccia i mutamenti che hanno animato la famiglia “reale”. Nella sitcom il “Mammo” si pone in evidenza un padre che si trova ad assolvere da solo il ruolo educativo, supportato da una tata che diviene un importante punto di riferimento per i tre figli. Un’altra rappresentazione che maggiormente espone le nuove e “inedite” problematiche relazionali è “I Cesaroni”, una famiglia allargata in cui quotidianamente si esperiscono le difficoltà connesse alla convivenza, alla costruzione di nuovi rapporti di filiazione e di fratellanza, al rapporto di coppia, … alle relazioni amicali. Cos’ì come “Tutti pazzi per amore” in cui fra una canzone e l’altra un vedovo con due figli e una donna divorziata, ex di un gay, anch’essa con figli, s’innamorano dando origine a una famiglia allargata, a sua volta turbata dalle difficoltà relazionali e dalla diversità. Per ciò che concerne, invece la fiction statunitense, l’aspetto che maggiormente viene posto in evidenza, nella valutazione delle modalità con la quale la famiglia viene rappresentata e degli aspetti che la caratterizzano, è la maggiore liberta e assenza di coesione e rispetto, emergente nella rappresentazione statunitense in contrapposizione a quella italiana, stile “Cesaroni”, in cui i legami familiari, pur non essendo scevri di difficoltà, hanno un valore e un peso nell’esistenza di ogni singolo individuo.

Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e Rispetto all’orizzonte sopra delineato, quindi, possiamo affermare che si cercherà di modificarne i confini ponendo in evidenza le modalità secondo le quali una certa Tv diviene risorsa pedagogica per genitori che, ogni giorno, si confrontano e si scontrano con una problematicità quotidiana che, inevitabilmente, va contraddistinguendo il loro ruolo educativo. Individuare un nuovo aspetto di quello spazio d’incontro che già unisce Tv e famiglia, focalizzando l’attenzione su un’educazione degli adulti, che la Tv presa in esame costruisce, veicola e (per certi versi) “promuove”.