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Fase Desk: strutture e process

3.2 Sos Tata

3.2.2 il quadro partecipativo

Ricordando quanto esposto precedentemente in relazione ai due livelli di temporalità presenti nella testualità televisiva ora in esame, diviene doveroso precisare che in questo momento operativo prestare attenzione ai personaggi e alla struttura narrativa, significa concentrarsi sul primo livello di temporalità, quello dell’enunciato, cioè il tempo della storia che viene narrata.

Come già detto l’intervento di sostegno si svolge nell’arco di una settimana: la famiglia chiede aiuto, si rivolge alla Tv per avere una Tata e risolvere in sette giorni alcuni problemi concernenti le proprie capacità educative.

3.2.2.1 La famiglia

La famiglia italiana189 e problematica che Sos Tata mette in scena è una famiglia media, formata da due genitori che lavorano e che presentano alcune difficoltà ad assolvere il proprio ruolo educativo. Si tratta di famiglie che vivono in case modeste e conducono una vita semplice e discreta, solo in alcuni casi vengono rappresentate villette con giardino e piscina190 o con un piccolo parco giochi per i bambini191, ecc. Ciò che emerge è sicuramente una famiglia educativamente disorientata e solo nell’ultima serie sono andate evidenziandosi delle problematiche famigliari maggiori che in un certo senso possono essere causa di ulteriori o nuovi problemi familiari. A questo proposito possiamo ricordare qualche esempio di famiglia allargata192, di famiglia spezzata193, di famiglie con problemi di handicap194 … problematiche che hanno assunto forma e spessore in questa ultima stagione ma che già da quelle precedenti iniziavano a delinearsi. Come la famiglia Zaccour, della prima serie, per esempio, anche questa infatti va configurandosi come una famiglia allargata ma che ha avuto origine dopo una vedovanza. La famiglia Sauta della terza serie, che viene

189

Per motivi di praivacy alcune famiglie non hanno reso noto la città o il paese per tanto possiamo affermare che le regioni d’Italia che non sono state toccate sono: la Sardegna, il Friuli, la Val d’Aosta, la Liguria e la Calabria.

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Famiglia Procacci, Sos Tata 4 p.4

191

Famiglia Parisotto, Sos Tata 4 p.9

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Famiglia Pillin, Sos Tata 4 p.1; Famiglia Parisotto, Sos Tata 4 p.9

193

Famiglia Zanisi, Sos Tata 4 p.5

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Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e rappresentata come una famiglia ritrovata, ricostituitasi dopo una separazione o, ancora, la famiglia Cavalieri scossa in passato da un serio problema di handicap. Questi tre casi delle serie passate, in un certo senso accennano quella che può essere la causa principale delle loro difficoltà educative e relazionali ma non la mettono in scena veramente, perlomeno la mettono in scena quando oramai il peggio è passato, quando la drammaticità è oramai superata.

Una famiglia di Sos Tata, è quindi, una famiglia che chiede aiuto, una famiglia educativamente disorientata perché si sente persa, incapace e sola. Ma generalizzare la problematicità che il programma veicola, non è semplice, in quanto la particolarità e la specificità che ogni famiglia presenta, rende questo procedimento complicato. I grafici e gli schemi non possono supportare questo piccolo momento di analisi perché le difficoltà riscontrate dalle Tate si richiamano a vicenda incessantemente. In alcuni casi la Tata parla di difficoltà comunicative, ponendo in evidenza l’esigenza dei genitori di confrontarsi e di costruire un dialogo solido tra loro e con i propri figli … poi, in un altra famiglia fa emergere l’incapacità dei genitori ad ascoltarsi e ad ascoltarli, a capirli, a definire ruoli e spazi, a promuovere autonomie e autostima. In un'altra, ancora, le Tate si vedono impegnate a combattere il disorientamento che nasce nella realizzazione e nella condivisione di un progetto educativo famigliare, soprattutto là dove vacilla anche quel progetto di vita insieme che aveva dato origine al nucleo famigliare in questione. Le parole che si ripetono sono ascolto, dialogo, relazione, confronto, condivisione, progetto, … tutti termini che in sintesi vanno a formulare delle difficoltà che poi si traducono in realtà dalle molteplici forme che potrebbero ascriversi a queste grandi categorie, comunque strettamente correlate tra loro:

− Problemi di comunicazione vera e propria

− Incapacità a entrare in relazione con i propri figli e capire i loro bisogni − Difficoltà ad elaborare e condividere un progetto educativo

La coppia genitoriale viene rappresentata prevalentemente come una base, comunque, solida e motivata a cambiare positivamente, sono pochi i casi che mettono in scena una vera e propria crisi coniugale. I genitori di Sos Tata però fanno propri i caratteri dell’incapacità, … sono persone che condividono un percorso di crescita nel quale ognuno riconosce le proprie responsabilità educative e le esercita

Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e in modo più o meno adeguato ed assiduo. Sono disperati, sono incapaci (soprattutto dopo il confronto con la Tata) ma sicuramente consapevoli dell’importanza dell’assolvimento del proprio ruolo. Per quanto riguarda i bambini invece, essi vengono descritti come delle piccole pesti simpatiche e un po’ troppo vivaci a causa dell’assenza di qualche regola. Bambini dolci, carini e curati che prevalentemente devono imparare a dormire nel proprio letto, mangiare a tavola ciò che la mamma prepara in modo composto e rispettoso e a non urlare.

3.2.2.2 Le Tate

Il team è costituito da tre Tate: Tata Lucia, la più esperta in quanto vanta ben trentadue anni d’insegnamento ed è inoltre ricercatrice presso il Child Development Center dell’Università della California, dove si è specializzata in sindrome da deficit d’attenzione.

Tata Francesca, diplomata all’Istituto Magistrale, Laureata Scienze Motorie, insegna da sette anni presso la scuola dell’infanzia e primaria M.Montessori di Bergano e inoltre collabora in un centro di consulenza psicopedagogia.

Tata Adriana, nata in Uruguay nel 1967 ma cresciuta e formata negli Usa, dove si è laureata in Lingue con indirizzo Psicologia Cognitiva per l’Apprendimento Linguistico, all’Università della California. Inoltre ha frequentato, corsi di specializzazione in Psicologia dello sviluppo e Scienze Cognitive.

Nelle serie successive si sono succedute altre Tate quali, Tata Renata anch’essa diplomata all’Isituto magistrale e opera in qualità di educatrice presso asili nido, comunità per minori stranieri e diversamente abili. Nonché specializzata sulle problematiche infantili da 0 ai 10 anni.

Tata Mara, trentadue anni, psicomotricista e inoltre, ha acquisito notevole esperienza come animatrice in scuole materne, occupandosi anche di corsi di teatro e pittura.

Tata Rita, trentaquattro anni, ha un diploma di dirigente di comunità e di assistente per bambini disabili, vanta una pluriennale esperienza come tata presso numerose famiglie.

Dott.ssa Maria Francesca Ghiaccio, Programmazione televisiva e sostegno alla genitorialità. Strutture, processi e Il denominatore comune rimane Tata Lucia che nell’avere maggiore esperienza, vista anche l’età rispetto alle altre è quella che colleziona più interventi infatti su 42 famiglie “supportate” 23 hanno accolta presso la propria dimora proprio Tata Lucia.

Le Tate sono molto gentili e pacate, a tratti dolci e comprensive ma a momenti divengono intransigenti e determinate. Parlano utilizzando un linguaggio semplice e appropriato, dal tono caldo e umano. Gesticolano molto e il linguaggio del corpo diviene veramente importante, le loro espressioni facciali sia quando osservano che quando intervengono direttamente sono molto comunicative, esprimono dissenso, accondiscendenza, perplessità e in alcuni casi anche scandalo. Ma ciò che maggiormente colpisce delle Tate è la divisa che indossano, una divisa che è andata modificandosi nel corso delle diverse edizioni del programma ma che da sempre denota ordine, rigore e riconoscimento. Essa conferisce loro un assunzione di ruolo che non è altro che quella dell’esperto, della competenza, del sapere e del saper fare.

Detto questo, dunque, non ci rimane che concludere il presente paragrafo soffermandoci sulla problematicità familiare che tale testualità televisiva ha messo in scena sin dal suo esordio. ….