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Narcotraffico e paramilitarismo, due nuovi attori nel conflitto armato colombiano.

Gli anni ottanta furono uno dei periodi più cupi e violenti della storia colombiana: se nel 1973 l'omicidio rappresentava la settima causa di morte in Colombia, nel 1986 divenne la prima147. Una delle cause di tanta violenza fu l'emergere di un nuovo fenomeno, il narcotraffico e con esso lo sviluppo conseguente del paramilitarismo. Il problema del narcotraffico fu denunciato pubblicamente da Turbay nel 1979, ma poiché i dollari statunitensi continuavano a entrare nelle casse dello Stato tutto venne lasciato correre148. Per avere un'idea dell'importanza e della forza dei narcos colombiani si pensi che nel 1984, nel dipartimento del Caquetà, a sud del paese, venne scoperto dalla polizia colombiana un enorme complesso per il processo di lavorazione e di trasporto della cocaina. Questo complesso, denominato Tranquilandia, era situato nella foresta amazzonica e poteva contare su 19 laboratori e 8 piste di atterraggio. Al suo interno i militari vi scoprirono 13, 8 tonnellate di cocaina149.

Quando parliamo di narcotraffico in Colombia si deve far riferimento a un problema internazionale, poiché se la Colombia è uno dei primi produttori al mondo di cocaina secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la

145 Intervista a Higo Paternina, 23 Marzo 2016, Madrid.

146 M. Palacios, Entre la legitimidad y la violencia, Colombia 1875-1994, Bogotá, Gruppo Editorial Norma, 1995, p.272.

147 J. Rios Serra, op.cit., p.51. 148 .M. Palacios, op.cit.,p.272.

prevenzione del crimine150, il commercio e la destinazione della sostanza coinvolge gli stati limitrofi al territorio colombiano, gli Stati Uniti d'America fino ad arrivare all'Unione Europea. La Colombia tutt'oggi rappresenta il primo paese esportatore al mondo di cocaina151. Questo tipo di commercio non influisce solo dal punto di vista economico ma anche su quello politico e sociale. La cocaina infatti fu il detonatore della crescita e dello sviluppo dei paramilitari, i quali nascevano come terratenenti e latifondisti che iniziarono a combattere contro le estorsioni e i sequestri operati dalla guerriglia ai loro danni. Erano guidati da una ideologia di estrema destra e da una violenza fuori dal comune.

Agli inizi del 1980 il M-19 in questo momento era la guerriglia più attiva e meglio organizzata. Reclutava tra le sue fila giovani studenti e ragazzi dei quartieri più pericolosi di Cali e Bogotá. Grazie alla sua forza e alla sua risonanza popolare riuscì a compiere azioni spettacolari come il furto di 4.000 fucili in una caserma di Bogotá nel 1979 e la presa dell'ambasciata della Repubblica Dominicana nel 1980152. Una delle sue azioni più ingenue fu quella di sequestrare inoltre la sorella di un importante narcotrafficante del Cartello di Medellin, Fabio Ochoa.

Il Cartello di Medellin era una cartello della droga composto da vari personaggi, ma il cui leader indiscusso fu il più noto narcotrafficante di tutti i tempi: Pablo Escobar Gaviria. Dopo il sequestro, i massimi dirigenti del cartello formarono il MAS, Muerte a los Secuestradores, un gruppo di fuoco che aveva l'obiettivo di ritrovare la figlia del “narco” Fabio Ochoa e uccidere più membri possibili del M-19 e della guerriglia.

I primi gruppi paramilitari nacquero a Puerto Boyacà, un comune del dipartimento di Boyacà, intorno al 1982 con lo scopo di proteggere la popolazione dai sequestri e alle estorsioni imposte dai guerriglieri delle FARC153. Gli abitanti della zona, stanchi delle richieste della guerriglia si allearono con l'esercito per far fronte a questo 150 https://www.unodc.org/unodc/en/drug-trafficking/mexico-central-america-and-the- caribbean.html 151 http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/18/news/il_presidente_della_colombia_legalizziamo _la_cocaina_-117166672/ 152 M. Palacios, op.cit., p.274.

153 C.Medina Gallego, Autodefensas, paramilitares y narcotrafico en Colombia, Bogotá, Editorial Documentos Periodisticos, 1990, p.170.

problema. I militari addestrarono i campesinos a tattiche militari e all'uso delle armi per combattere i guerriglieri delle FARC e così iniziarono a formarsi i primi gruppi di paramilitari. Ma la costruzione di tali gruppi prevedeva armi, equipaggiamento, vestiario e alimenti. Tutta l'operazione risultò essere molto costosa, così a finanziare il tutto ci pensarono i latifondisti, i vari proprietari delle fincas154 e i dirigenti delle

multinazionali come la Texas Oil Company, colpiti anche loro dalle richieste della guerriglia155.

Questi gruppi iniziali si svilupparono in tutto il paese rendendosi colpevoli di omicidi brutali e di una violenza sconcertante non solo ai danni dei guerriglieri ma a tutte quelle organizzazioni sindacali, ONG per i diritti umani e movimenti sociali di sinistra che lottavano per migliori condizioni di vita e sociali nel paese. Il loro potere crebbe a dismisura grazie al finanziamento degli Stati Uniti per la cosiddetta «Guerra Sucia». Con questo termine si intende la repressione e l'eliminazione di qualsiasi individuo considerato vicino a ideologie di sinistra che possa in questo modo intralciare l'economia di libero mercato e il potere delle multinazionali estere156. Si aprì da questo momento una fase in cui la «controinsurrezione» divenne politica di stato come strategia di sicurezza nazionale. L'obiettivo era quello di reprimere le lotte sociali ed eliminare guerriglieri, sindacalisti, membri di movimenti sociali e ONG. Se inizialmente questi compiti spettavano alle Forze Armate, con il passare del tempo verranno impiegati anche delinquenti comuni, narcotrafficanti e paramilitari, in modo tale da non fare risultare lo stato colpevole di tanta crudeltà. Fu una dottrina elaborata dal Pentagono in collaborazione con la CIA e già provata in Argentina durante la dittatura di Videla. Durante il governo di Ayala venne creato in Colombia il BINCI «Batallón de inteligencia y contrainteligencia»157. Il BINCI era una struttura segreta del servizio d'intelligence colombiano istituito per formare paramilitari e uccidere guerriglieri e individui a loro vicini. Vennero addestrati da servizi segreti israeliani e finanziati dal Dipartimento di Stato Americano al fine di estirpare qualsiasi ideologia

154 Podere.

155 C.Medina Gallego, Autodefensas, paramilitares y narcotrafico...op.cit.,p.174. 156 H. Calvo Ospina, op.cit.,p. 135.

o movimento di sinistra in Colombia158. Su svariati muri colombiani iniziarono ad apparire le lettere AAA, «Alianza Anticomunista Americana», e con loro i primi attentati dinamitardi alle sedi. Tra gli obiettivi vi furono la sede del Partito Comunista e la sede della rivista di Gabriel Garcia Marquez «Alternativa»159. Oltre alle bombe intimidatorie arrivarono i primi omicidi politici mirati come quello del dirigente dell'ELN, Manuel Martínez Quiroz. Il paramilitarismo finì per diventare il braccio destro dello Stato e delle multinazionali estere, le quali per proteggere i loro investimenti dagli attacchi della guerriglia e dei movimenti sociali, non si fecero scrupoli ad assumerli per eliminare tutto quello che si metteva di mezzo ai loro affari. Il paramilitarismo inizialmente venne finanziato con i soldi di imprenditori e latifondisti, mentre l'esercito preparava questi gruppi tatticamente e militarmente in varie regioni del Magdalena Medio. I soldi però non bastavano, servivono milioni di dollari e poichè anche vari narcotrafficanti erano interessati a ripulire la zona dai guerriglieri, si creò un legame tra esercito e il cartello di Medellín, in particolare Pable Escobar ed El Méxicano, Gacha, finalizzato a creare quanti più gruppi di paramilitari possibili160. Si trattava di finanziare una guerra sporca e silenziosa, in cui lo Stato non poteva compromettersi. Ma il narcotraffico non era presente solo a livello interno, i narcotrafficanti divennero di fondamentale importanza anche per gli Stati Uniti. Come già accennato precedentemente la guerriglia sandinista vinse in Nicaragua nel 1979. Gli Stati Uniti non potevano permettersi un'altra cuba, così crearono e finanziarono il gruppo «CONTRAS» per abbattere il governo sandinista nelle mani del FSLN il «Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale». Il Congresso americano rifiutò concedere il denaro per questo finanziamento così la CIA entrò direttamente in affari con il Cartello di Medellin. Pablo Escobar vendeva cocaina ad agenti della CIA, che tramite aerei del'agenzia camuffati, arrivava nel Centro America. Da qui la droga veniva spostata in aereoporti militari negli Stati Uniti e venduta nel mercato interno161. Secondo un rapporto dell'ispettore generale della CIA

in quell'epoca, Frederick Hitz, dal 1984 al 1986, la CIA ha fatto atterrare più di cento

158 J.M. Martin Medem, op.cit.,pp.86-87. 159 H. Calvo Ospina, op.cit., p.136. 160 Ivi, p.159.

aerei militari carichi di cocaina162. Lo scandalo venne scoperto nel 1988. Un giornalista americano di nome Gary Webb163, pubblicò la sua più famosa inchiesta a riguardo nel 1996; fu ucciso nel 2004 con due colpi di fucile alla testa164. I paramilitari si resero protagonisti di un'altra alleanza all'inizio degli anni novanta, quella con il Cartello della droga di Cali capeggiato dai fratelli Orejuela. Sotto la supervisione della CIA e della DEA, i paramilitari si allearono con il Cartello di Cali per uccidere Pablo Escobar. Formarono Los Pepes (Perseguidos por Pablo Escobar)165 e si macchiarono di crimini efferati e terribili uccidendo in modo brutale

più di 300 persone tra amici e familiari di Escobar.

Da come si può facilmente dedurre gli attori in gioco durante gli anni ottanta si moltiplicarono e i paramilitari divennero i principali protagonisti di una politica terrorista di stato volta a eliminare qualsiasi movimento che osava opponersi all'oligarchia colombiana e agli interessi statunitensi. I crimini atroci di cui si macchiarono i gruppi paramilitari sono numerosi e tristemente famosi. Campesinos sospettati di essere vicino alla guerriglia fatti a pezzi con motoseghe, donne e bambine stuprate e bruciate vive con pneumatici intorno al corpo, sindacalisti fatti divorare vivi da formiche carnivore sono solo alcuni dei metodi più utilizzati. Uno dei massacri più famosi perpetrato dai para di Jorge 40 fu quello avvenuto a El Salado, nel dipartimento di Bolivar166. Nel 2000 i paramilitari arrivarono in questo municipio a bordo di numerosi elicotteri, perché sospettato di essere un rifugio delle FARC e vi lanciarono volantini che obbligavano i residenti di quella zona ad abbandonare le loro case entro 48 ore. Coloro che restarono furono massacrati: alle bambine veniva posto un cactus in bocca e poi venIváno stuprate da più paramilitari in successione; alcuni uomini vennero decapitati e con le teste mozzate giocavano a calcio; campesinos crocifissi vivi; padri di famiglia obbligati a vedere lo stupro delle figlie sotto i loro occhi. Tutto questo sotto la copertura e la protezione dello Stato, delle multinazionali e dell'esercito. I paramilitari erano agli ordini delle grandi

162 Ibidem.

163 https://www.theguardian.com/film/2014/sep/26/kill-the-messenger-gary-webb-review 164 Sulla sua storia e' stato girato nel 2013 un film intitolato «Le regole del gioco», con Jeremy

Renner.

165 J.M. Martin Medem, op.cit., pp.94-95

multinazionali per assassinare sindacalisti scomodi, membri di movimenti sociali, scioperanti e guerriglieri. La Chiquita brand (ex United Fruit Company), pagava i paramilitari per proteggersi dalle estorsioni richieste dai guerriglieri delle FARC167. Raul Hubson, il comandante soprannominato Pedro Ponte delle AUC, rivelò che anche Coca Cola si servì dei paramilitari per uccidere un sindacalisti delle sue industrie di imbottigliamento in Colombia168. Il dirigente sindacato della Nestlé in Colombia Luciano Romero venne assassinato con cinquanta coltellate dai paramilitari per ordine di Jorge 40, Rodrigo Tovar Pupo, collaboratore del DAS, la polizia segreta colombiana169.

Nel 1979 vinse il Fronte Sandinista in Nicaragua. In tutta l'America Latina si respiravano venti di lotte rivoluzionarie che potevano andare a buon fine e anche le altre guerriglie colombiane, non solo il M-19, si svilupparono tatticamente e quantitativamente reclutando sempre più giovani campesinos a cui offrivano l'unica prospettiva di ribaltare un sistema di governo oppressivo e senza sbocchi.