Risultano confermati a Presidente il Comm. Marangoni, a Vice presidente il Cav. Dante Ferraris ed a Segretario il Rag. Broglia, che accettano ringraziando.
Il Presidente invita quindi il Consiglio a nominare il Comitato Di-rettivo (1).
Pollone propone che facciano parte di detto Comitato il Presiden-te, il Vice presidenPresiden-te, l'Amministratore Delegato ed i Consiglieri Ce-riana e Ferro; il Consiglio approva coll'intesa che il Comitato potrà aggregarsi altri Consiglieri, a seconda dei casi per la discussione di ar-gomenti speciali.
Comunicazioni varie
Agnelli rende conto di quanto egli e l'Ing. Marchesi hanno combi-nato a Vienna colla Fiat Werke. Non si presentavano che due soluzio-ni: o liquidare la società o trovare nuovo denaro. Venne accettata la proposta di un'apertura di credito di L. 70.000 per parte di ciascuno dei nove consiglieri di Amministrazione, meno uno, con versamenti pro-rata: la Fiat si accollerebbe le quote dei suoi rappresentanti Wechsler e Marchesi (che sarebbero pagate in merce) come l'Anglo
1. Q u e s t o n u o v o o r g a n o e r a s i a l o istiiuito d a l l ' A s s e m b l e a s t r a o r d i n a r i a del 31 m a r z o 1909. D ' o r a in poi si f a r à r i f e r i m e n t o alle d e l i b e r a z i o n i del C o m i t a t o in n o t a , m a s o l o nei casi in cui esse a g g i u n g a n o q u a l c o s a a q u e l l e del C o n s ì g l i o . P e r i casi, per v e r o p o -c o f r e q u e n t i , in -cui nei verbali del C o m i t a t o a p p a i o n o d e l i b e r a z i o n i o i n f o r m a z i o n i as-sai più a m p i e , r i s p e t t o a q u a n t o c o n t e n u t o nei verbali del C o n s i g l i o , si è p r o v v e d u t o a r i p o r t a r n e gli stralci alle p p . 357-402.
Bank quelle dei suoi rappresentanti Korner, Wetzler e Kern. Agnelli legge il testo del modulo contratto combinato d'accordo coi rappresentanti della Fiat Werke: i punti più importanti sono i seguen-ti: è abrogato l'obbligo del ritiro di macchine per parte della Fiat, e concessa facoltà alla Fiat Werke di costruire i motori, con obbligo di pagare alla Fiat una indennità ragguagliata a L. 150, per ogni litro di cilindrata e per ogni motore, sia costrutto a Vienna, come eventual-mente acquistato dalla Fiat a Torino: sono concesse alla Fiat Werke condizioni speciali di sconto e di pagamento per il materiale eventual-mente acquistato presso la Fiat; è data alla Fiat Werke la rappresen-tanza per la vendita delle vetture da turismo in Austria e Ungheria con concessione di vetture in deposito fino alla somma di L. 100.000 e pagamento con tratte a 4 mesi con rischio limitato a L. 100.000.
La Fiat Werke pagherà il totale suo debito verso la Fiat appena le nuove convenzioni saranno approvate dal nuovo Consiglio.
È però probabile che il Consiglio della Fiat Werke sollevi delle ec-cezioni sulla questione dei brevetti Daimler per dispositivo di raffred-damento, chiedendo che la Fiat risponda delle eventuali pretese della Società Daimler: Agnelli spera che il Direttore Bretschneider, cui si è personalmente rivolto persuaderà il Consiglio a non insistere.
Ferro chiede se si può sperare nell'avvenire della Fiat Werke. Agnelli dichiara che ha avuto una buona impressione, sia dell'offi-cina come della sua direzione: se vi sarà la vendita, cosa di cui gli Amministratori della Fiat Werke sembrano sicuri, la Società potrà vi-vere discretamente.
Il Consiglio approva l'operato dei suoi delegati Agnelli e Marchesi e autorizza ad addivenire alle convenzioni proposte.
Agnelli traendo occasione da una pubblicazione réclame comparsa nella " S t a m p a " sugli automobili Fides Brevetti Enrico, nonché della pubblicazione della relazione del Consiglio dell'Assemblea della Fides sulla Tribuna, assicura il Consiglio che il carter ad olio il cui brevetto prima era proprietà della Fiat e fu ceduto all'Ing. Enrico, non ha mai dato risultati pratici buoni; vorrebbe potere impedire che l'Ing. Enri-co o il suo agente Croizat, si servissero Enri-come hanno fatto, del nome della " F i a t " nella loro pubblicità. Il Consiglio esamina la cosa e ritie-ne non sia il caso, per ora, di provvedimenti legali.
Requisizioni
Agnelli informa il Consiglio che il Ministero della guerra sta stu-diando un progetto di requisizione degli automobili privali, per tra-sformarli in carri in caso di guerra e sta invitando le fabbriche a
tene-re costantemente a sua disposizione mediante speciali condizioni, de-gli automobili pronti. Per questa questione, come per le trattative ri-guardanti la mitragliatrice egli ritiene necessario un suo sollecito viag-gio a Roma.
Il Consiglio ne prende atto.
Bassani ha saputo che il Cap. Revelli è stato molto soddisfatto del-la del-lavorazione dei pezzi deldel-la mitragliatrice costruiti nelle officine Fiat.
Agnelli in seguito alla domanda di vari Consiglieri dà schiarimenti e ragguagli sulle prove del motore di esperimento tipo Diesel, sulle consegne delle vetture, sulla situazione finanziaria e sull'andamento generale dell'Officina. Discutendo quest'ultimo punto, il Presidente, crede interpretare il desiderio del Consiglio e del Comitato pregando il Cav. Ferraris di occuparsi della questione.
Il Presidente ricorda alla Direzione che si dovrà ora provvedere alla presentazione della domanda per il rimborso della tassa di R.M.
Agnelli chiede al Consiglio l'autorizzazione di mettere in costruzio-ne un'altra serie di 200 chassis tipo I e di 40 chassis tipo V.
La Presidenza comunica come d'accordo col Cav. Agnelli e col tra-mite dello stesso Cav. Agnelli abbia distribuito al personale (a titolo di interessamento e gratificazioni per le quali era stata accantonata la somma di L. 90.000 come da deliberazione del Consiglio del 24 feb-braio u.s.) la somma di L. 63.700 (sessantatremilasettecento) come da distinta comunicata al Presidente restando in sospeso l'interessamento al Capo Officina Sig. Scacchi per divergenze ancora da definire.
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta alle ore 17.30. p. Il Segretario
Ing. Marchesi
Il Presidente Ales. Marangoni
Adunanza delli 21 aprile 1909
O r d i n e d e l g i o r n o
1. Omologazione delle deliberazioni dell'Assemblea da parte del Tri-bunale.
2. Nomina di un Amministratore e dell'Amministratore Delegato. 3. Procure ai Direttori.
Il verbale che qui si trascrive viene fatto per atto pubblico dal no-taio Avv. Cav. Ernesto Torretta:
Copia
" N ° 530 di Repertorio. Verbale del Consiglio di Amministrazione della Società Fabbrica Italiana Automobili Torino Fiat. Regnando S.M. Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e volontà della Nazio-ne.
Re d'Italia
L ' a n n o millenovecentonove, addì ventun del mese di aprile in Tori-no e negli uffici della sede della Società in corso Dante n° 30.
Avanti a me Torretta Avv. Ernesto Regio Notaio inscritto presso il Consiglio notarile di Torino mia residenza e alla presenza dei Signori: Virginia Roncetti di Tancredi nata a Torino e Luigi Carnesciali fu Giovanni nato a Capolona tutti idonei e cogniti qui residenti.
Sono intervenuti personalmente i Signori C o m m . Avv. Alessandro Marangoni, C o m m . Ing. Francesco Ceriana, Cav. Ing. Dante Ferra-ris, Cav. Luigi Capuccio, Cav. Emilio Ferro, C o m m . Eugenio Pollo-ne, Avv. Mauro Gariazzo, On. Conte Eugenio Rebaudengo, compo-nenti il Consiglio d'Amministrazione della Società Fabbrica Automo-bili Torino Fiat Anonima in Torino col capitale versato di L. 9.000.000, i Sindaci i Sig. Grassi Cav. Carlo, Vinea Giovanni. Assu-me la Presidenza il C o m m . Avv. Alessandro Marangoni, Presidente, il quale delega un notaio a fungere da Segretario.
Il Presidente espone al Consiglio che le modifiche statutarie delibe-rate nell'Assemblea generale straordinaria del 31 marzo millenovecen-tonove vennero approvato dal Tribunale di Torino con decreto in da-ta otto aprile 1909, per cui è necessario provvedere subito alla loro attuazione anche in ossequio alla autorizzazione avuta dall'Assemblea stessa, ed invita anzitutto il Consiglio a voler procedere a mente dell'art. 129 del Codice di Commercio alla nomina del nuovo Consi-gliere.