SECONDA PARTE
CAPITOLO 5: STRUTTURA E VALORE DEI WEEK REPORTS
5.3 Security and censorship: trasgressioni e trasgressor
Il capitolo “sicurezza e censura” offre una documentazione dettagliata sulle principali trasgressioni compiute. Oltreché al Quartier Generale alleato, le copie delle relazioni contenenti le generalità di tutti i trasgressori venivano inviate allo Stato Maggiore e al ministero della Guerra; il Base Censor Group sollecitava il capo missione colonnello Negroni a far applicare le dovute procedure disciplinari e richiedeva ai comandi italiani di appartenenza in che
26 Questa distinzione in “volontari” e “coscritti”, comparsa nelle relazioni di dicembre intende,
marcare una differenza qualitativa tra i reparti combattenti e quelli ausiliari che rivela una discriminazione a favore dei reparti combattenti. In seguito la nomenclatura venne sostituita da “nuovi” e “vecchi” reparti: il fatto che anche i Gruppi di combattimento fossero costituiti prevalentemente da coscritti aveva reso poco caratterizzante la prima definizione.
misura le sanzioni fossero state attuate27. Questo paragrafo si occupa di analizzare le principali trasgressioni emerse dai reports settimanali e le diverse strategie adottate consapevolmente dai soldati per far giungere ai destinatari le informazioni proibite trasgredendo i limiti imposti dalla censura.
Le relazioni alleate lamentarono ripetutamente una censura di reparto inefficace ed inadeguata rispetto agli standard richiesti dagli alleati e il grado di riservatezza non sempre calibrato sulle necessità dello stato di emergenza bellica in corso. Occorsero molte settimane e molte sanzioni disciplinari prima che i reparti acquisissero un'adeguata consapevolezza sulle procedure della censura e sulla loro importanza.
La relazione riguardo l'ultima settimana di ottobre riporta: «Security is satisfactory, the majority of deletions and excisions having been minor ones. [Italian unit] Censorship is, as usual non existent […] or non unreliable28». Nonostante la disapprovazione per la scarsa serietà dei “censori di reparto” italiani, il censore alleato apprezza i miglioramenti della truppa in merito alla riservatezza: messi a conoscenza dei limiti imposti dalla censura alleata, i soldati si erano adeguati rapidamente alle nuove norme, adottando di nuovo quelle
27 Le prime sollecitazioni del colonnello Negroni dirette esclusivamente all'Ufficio Servizi dello
SMRE e al Gabinetto del Ministero in merito alle procedure disciplinare da attuare sembrano non aver sortito conseguenze soddisfacenti. In seguito l'iter procedurale fu abbreviato indirizzando direttamente ai comandi di provenienza le richieste di procedura disciplinare. In AUSSME F. I3, b. 31 è contenuto il carteggio che permette di ricostruire l'iter procedurale per i trasgressori delle norme di censura postale. I solleciti della IMM si concludevano abitualmente con la seguente formula: « Si prega di voler far conoscere i provvedimenti disciplinari che codesto comando riterrà di applicare nei confronti del militare in parola, dovendo questa Missione darne notizia alle Autorità alleate che ne hanno fatto richiesta».
28 London National Archives, 204/6759, War Office, HQ AAI, g-2 (General Staff intelligence),
Italian Troops mail: censorship. Report for week ending on the 28th October '44, Security and
cautele e quei meccanismi di autocontrollo propri di chi già aveva sperimentato una qualche forma di censura postale. Le trasgressioni più frequenti riguardarono la trasmissione di informazioni relative agli spostamenti di truppe: vi era la richiesta costante da parte delle famiglie di conoscere dove si trovavano i propri uomini e i soldati sentivano la necessità e il desidero di assecondare questa esigenza, ricorrendo a strategie già sperimentate durante i precedenti conflitti: si utilizzavano perifrasi e allocuzioni comprensibili solo ai destinatari oppure inviano informazioni proibite celandole all'interno delle buste29. Il censore alleato lamentava più volte: «The following are reported for trying to disclose locations, movements and information about casualties etc.»30. Vi seguiva abitualmente un elenco di trasgressori di lunghezza variabile.
I continui spostamenti di truppe e il pressapochismo dei vertici italiani nel divulgare e ribadire i regolamenti in uso influivano sul dilagare di alcune infrazioni, tra cui la consuetudine di celare la propria dislocazione sotto l'affrancatura.
Writing under postage stamps goes on and notwithstanding definite orders authorising front line troops to write in postal franchise, some Units still will not receive letters from their soldiers unless stamped31.
L'incredulo relatore si chiese ripetutamente come fosse possibile la concessione di francobolli e la pretesa di affrancatura da parte degli ufficiali di Posta Militare
29 «Gunner C.D. has been reported for trying to avoid censorship regulations by writing inside
the envelope». LNA, WO 204/6759 cit, Week Report 11th November, Security and censorship,
p.2. .
30 LNA, WO 204/6759, Week report 4th November, Security and censorship, p. 2. 31 LNA, WO 204/6759, Week report 4th November 44, Security and censorship, p. 2.
dal momento che la franchigia era stata estesa ai reparti italiani della zona di operazioni già dal mese di giugno32.
It is regretted that officers in charge of PM still allow letters having postage stamps to go through their mailbag. The use of postage stamps for front line troops has been abolished since 21st June 1944 by a circular 9/4348/302/s of
the SMRE (?)33.
Il numero di coloro che avevano tentato di rivelare dislocazioni, movimenti di truppe e informazioni su incidenti subiti si manteneva comunque basso. La maggior parte dei trasgressori cercava di comunicare ai familiari la propria posizione e al tempo stesso di superare i limiti temporali e le problematiche del servizio postale, affidando la propria corrispondenza a commilitoni in licenza.
Nelle province italiane soggette all'amministrazione militare alleata, in cui restava momentaneamente precluso il normale servizio postale civile, il fenomeno di avviare la posta civile tramite i canali della PM aveva origine dalla solidarietà e l'empatia insorte tra soldati e fronte interno: i disagi comuni e le difficoltà di comunicazione portavano soldati e censori di reparto a solidarizzare con i cittadini delle aree limitrofe. Favorito dalla complice negligenza dei
32 Identico grado di incompetenza venne attribuito agli uffici postali provinciali: alle famiglie
capitava di vedersi recapitare la corrispondenza dal fronte e dover pagare il sovrattassa. «The Direzione generale delle Poste e delle comunicazioni, once more contacted on this subject, has confirmed having issued same instructions to all offices of liberated areas which have been returned to Italian Administration». Cfr AUSSME, F. L14, b. 161, f. 4 Carteggio sussidiario SMRE, Ufficio Servizi, folio n° 978408-304/serv., 26 sett 1944. Sebbene le Autorità alleate avessero più volte comunicato il disservizio allo Stato Maggiore Generale e questi al Ministero della guerra e alla Direzione Generale PP.TT, le relazioni dimostrano che il problema continuò a ripetersi fino ai mesi primaverili. In alcuni casi sembra che la moltitudine di diciture impresse sui timbri alleati insieme alla scarsa conoscenza della lingua inglese confondessero il personale civile degli uffici postali.
censori, l'utilizzo del servizio postale da parte dei civili costituiva una trasgressione molto diffusa tra gli uomini di tutti i reparti e nessun provvedimento riuscì mai da reprimere questa trasgressione34. Ignari della normativa o certi di una presunta impunità, i soldati si prestavano così a mascherare la corrispondenza di civili tra la propria corrispondenza, per agevolare i contatti epistolari tra le famiglie e i loro soldati35. Il maternage che Anna Bravo ha delineato per i giorni immediatamente dopo l'8 settembre sembrava avere un seguito nel senso di familiarità e fratellanza tra i trasgressori e i civili che si facevano aiutare. Lo stesso capo Missione, colonnello Negroni, riconosce la valenza umanitaria che sta alla base di queste trasgressioni, pur non giustificando la condotta scorretta dei mittenti, come testimonia la seguente citazione tratta da una lettera inviata al comando della 210ª Divisione.
Più che comprensibile il desiderio di avere notizie di congiunti e di poter comunicare con essi dopo una lunga separazione, ma ciò non giustifica la condotta di quei militari che, facendosi prestanome per l'inoltro di corrispondenza di civili creano in questi ultimi illusioni che si dimostrano fallaci in quanto tutta la corrispondenza così inoltrata viene inesorabilmente fermata dalla Censura Militare Alleata36.
Le relazioni del mese di ottobre e novembre riportano i graduali miglioramenti rilevati, definendo buono il grado di riservatezza adottato. Il
34 «This lack of censorship by some units makes possible for civilians to use PM and it rests
always with the CCM censors to find out this break of regulations». Ivi
35 «The following soldiers are reported for having passed civilians correspondence under their
own name». Cfr. LNA WO 204/6759, Week Report 2nd December 1944, Security and
censorship, p. 2.
36 Cfr AUSSME F. I 3, b. 121, f. 3. Carteggio Comando Supremo Maggiore generale, 2ª Guerra
Mondiale, Morale della truppa – Responsabilità- Segreto militare – Censura- assistenza (1943/44/45) IMM, n° 4558 di Prot al Comando 210ª Div, oggetto: Corrispondenza censurata del 15/11/44.
maggior numero di lamentele coincide con i periodi più intensi di movimenti di truppe verso la zona di operazioni ed infatti una nuova ondata di trasgressioni turba il censore alleato che si trova ad esprimere giudizi molto duri quando riceve la corrispondenza dei primi due Gruppi di combattimento in zona di operazioni: «In the new Units security is very bad indeed. There is no pretence to follow any instructions. Letters are all dated with the name of the station followed by the date and possible movements, strength of Unit etc., are freely mentioned37.». Vi era stata una mancata evidente formazione degli uomini sull'importanza della censura e sull'esistenza stessa della normativa in vigore e lo stesso censore sembra arrendersi di fronte all'evidenza quando afferma:
It it is obvious that the troops have never been told what security means, what it stands for and why it is an important and vital matter. On other hand, security with the old troops continues to be very good and one can hardly believe they are the same units which a few months ago ( see former weekly reports) were as bad as the new ones are at present38.
I tagli impietosi apportati dalla censura e forse una conseguente informazione da parte dei comandi fecero sì che i nuovi reparti prendessero presto maggior coscienza riguardo al giusto comportamento da adottare. Nella relazione della settimana seguente, oltre alla compiaciuta costatazione del graduale miglioramento constatato, il censore annotava:
Security has been gradually getting better in the mail from new formations and continue to be excelent in the old Units. The following extracts written by
37 LNA, WO 204/6759, Week report 16th December 44, Security and Censorship, p. 2. 38 Ivi
Sergt F.O. Of the XX reggimento artiglieria Legnano to his brother also in the Army indicates that soldiers are gradually becoming censurity-conscious:” I could not understand where you are because the censors had deleted and excised mercilessly all that part of your letter. I managed to guess a few things, but we must be careful. We have been told we must not mention locations or movements.”39.
Gradualmente la situazione tornò sotto controllo entro la fine di dicembre: un'adeguata informazione presso i reparti insieme alle sanzioni disciplinari attuate sembrano aver dato buoni risultati: il numero di trasgressori ai diversi paragrafi delle norme sembra essersi ridotto.
The drastic stops taken against those trying to evade restrictions by writing under the postage stamps seem to be bearing fruits. Last week only two men were reported, this week's return is nil.
The number of soldiers aiding civilians to use PS is also waning, and the following are reportes [...]40
Con la riapertura degli UMCG molti soldati approfittarono di una relativa libertà per imbucare la propria corrispondenza negli uffici postali civili ricorrendo a nomi e indirizzi civili per la risposta; fu necessario predisporre dei controlli mirati per controllare questo fenomeno dilagante ed impedire che i soldati evadessero la censura41.
A metà gennaio nonostante l'arrivo di nuovi reparti ausiliari e combattenti
39 LNA, WO 204/6759, Week report, 23th December 44, Security and Censorship, p. 3. 40 LNA, WO 204/6759, Week report, 30th December 44, Security and Censorship, p. 3.
41«With reference to n° 9/14410-305 of the 4th January 1945 SMRE and n° 1145/G-2 ( IC) HQ
15 Army Group of the 14th Jan, the military mail posted in civilian boxes is being checked and
some of the offenders are reported on an addenda sheet to this report. All mail has been detained and kept for the disposal of Italian Authorities. The number all told of this mail is of over 200 items, of which only 108 are reported here. The remainder are awaiting a ruling». LNA WO 204/ 6759 cit, Week Report 20th Jan 45, p.5. Vedi nota n°9.
la riservatezza tra i reparti in zona di operazioni si mantenne inalterata ma la censura era ancora inadeguata: «Security is good, notwithstanding the careless censorship in some units, which allows an incredible number of civilian letters to go through PM making it evident that the letters are franked but not examined»42. I trasgressori appartenevano indistintamente a tutti i reparti, sebbene le proporzioni numeriche e il grado di insoddisfazione materiale e morale determinasse una netta prevalenza di infrazioni tra gli uomini delle truppe ausiliarie rispetto ai membri dei Gruppi di combattimento. «The following Officers, NCO's and men are reported for having lent their name to civilians in order to facilitate to them the use of PM43».Commenti simili a questo riportati nelle relazioni precedevano l'elenco dei trasgressori; inoltre, venivano riferite al colonnello Negroni le generalità dei recidivi e dei colpevoli di infrazioni particolarmente per l'avvio delle dovute procedure disciplinari44. A febbraio il censore annotava «Overall security remains high. Unit censorship is still BAD»45. A marzo e aprile, quando tutti i Gruppi di combattimento erano in linea e molto reparti ausiliari assolvevano rischiose mansioni di sostegno alle truppe combattenti, alcune infrazioni alle norme si mantennero inalterate: «La riservatezza permane buona. Infrazioni ed evasioni della censura sussistono ancora»46.. Le lamentele del censore alleato sembravano riguardare
42 LNA, WO 204/6759, cit, Week report 20th January 44, Security and censorship 43 Ivi
44 Il carteggio scambiato tra i Comandi di appartenenza e la Missione di Collegamento dimostra
poca uniformità nell'applicare le pene. Maggior rigore veniva applicato nei casi in cui colpevole erano ufficiali
45 LNA, WO 204/6759 cit, Week report 24th February 45, p.4.
46 Copia in lingua italiana del week report per la settimana conclusasi il 3 Marzo. In AUSSME F.
L14, b. 162, f. 6. Allegati al Diario Storico della Missione di collegamento presso il Comando Alleato in Italia (1945). Per i mesi di marzo e aprile le lacune della documentazione inglese
essenzialmente il lavoro dei censori di reparto, cui venivano imputate la maggior parte delle responsabilità perché colpevoli di svolgere il proprio compito senza un adeguato zelo.
La riservatezza continua a essere veramente buona, tuttavia vi è sempre negligenza nella censura di alcuni reparti che permettono a parecchie lettere civili di passare attraverso la PM dimostrando chiaramente che le lettere sono verificate ma non accuratamente esaminate [...]47
Dall'esame alleato risultava che molta corrispondenza veniva ammessa senza controllo, le cancellature fatte con negligenza lasciavano intravedere le informazioni malamente eliminate e l'utilizzo di inchiostri colorati non regolamentari evidenziava piuttosto che cancellare le frasi proibite. Molte lettere venivano firmate ed affrancate senza eliminare le affermazioni proibite48
The above Unit censors obviously don't the letters they stamp, or when they go to the trouble of deleting some words, this is done always in such an insufficient way that they can be read very easily. Moreover important matters such as locations, movements, information on the strength of units remain unaltered whilst information on having a larger or smaller ration of bread are consciently deleted49.
Per comprendere la natura di simili inefficienze è opportuno riflettere sulle numerose mansioni spettanti ai censori di reparto: l'incarico di censore veniva assegnato ad un ufficiale di reparto che non costituiva personale in esubero ma era parte integrante della truppa e come tale partecipava emotivamente e vengono fortunatamente colmate con dalle traduzioni italiane dei reports depositati presso l'archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore che permettono stime e confronti.
47 AUSSME F L14, b.162, f. 6. Copia tradotta di un rapporto sulla censura -parte italiana,
compilato dal n°7 Base Censor Group per la settimana chiusasi il 17 Marzo '45, Riservatezza e censura, p. 4.
48 «The Unit censor of the 21 Regg. Fanteria Cremona, II Btg 3Compagnia L.D.S. has franked
an envelope and the inside letter which contained phrases in code ( Referred to col Negroni)». LNA WO 204/6759, Report for week ending on the 3th February,p.5.
fisicamente agli sforzi bellici delle unità. Poteva trattarsi di ufficiali medici, di cappellani o semplicemente di capitani e tenenti impegnati durante quei duri mesi di di battaglia nella guida dei propri plotoni.
In questa ottica la mancanza di zelo e la complicità nell'assecondare le altrui trasgressioni assumono un'altra valenza: impegnati anche in altri compiti di routine militare faticavano a trovare il tempo e la concentrazione per leggere e censurare la corrispondenza dei propri uomini, armonizzando i tempi del servizio postale con il tempo di guerra. Era quindi naturale che gli impegni ordinari di reparto e la poca considerazione per l'incarico affidato portassero ad una mancanza di zelo e di serietà. Alcuni svolgevano l'impegno in maniera frettolosa soffermandosi solo sulle indicazioni geografiche, seppure irrilevanti apportando cancellature dove non era necessario: «They delete phrases which have no reason for being deleted. Ex: “When I was in Sicily, near Catania in March I used to bike a lot”. Sicily and “near catania” had been deleted [… ]50. Alcuni censori, per ignoranza sulla normativa o insufficienza di tempo non censuravano affatto la corrispondenza che veniva semplicemente affrancata, firmata e inviata agli uffici di PM; altri alleviavano il carico del proprio lavoro distribuendo ai propri uomini cartoline e buste già vidimate con il timbro di reparto e con la propria firma oppure delegavano ai sottoposti le mansioni di censore come lamentava più volte il relatore51. Secondo i carteggi contenenti i
50 LNA WO 204/6759, cit., Week report 11th November, Security and Censorship.p.2.
51 Nel report del 18 Novembre, riguardo ai reparti che censurano in modo poco appropriato la
corrispondenza, l'estensore riporta: «[2 Compagnia Genio riparazione] This Unit has Captain Borgo Mario as Censor Unit Officer. This officer never franks the mail which bears always the signature of sottotenente Giordi who never censors correspondence).»
contatti tra Stato Maggiore e la Missione di Collegamento, le continue osservazioni fatte da parte del Base Censor portarono il capo Missione ad interpellare l'Ufficio servizi riguardo alle anomalie riscontrate sui ruoli di appartenenza dei censori52.
Il relatore alleato riporta fedelmente le infrazioni dei censori distinguendo tra le diverse tipologie umane di trasgressori: alcuni non censuravano mai, altri lo facevano con poca attenzione o affrancavano senza aver censurato. Vi era inoltre chi approfittava della propria posizione gerarchica per aggiungere annotazioni o commenti indesiderati alla corrispondenza dei propri reparti53.
Le deficienze dei censori si ripercuotevano non solo sul grado di riservatezza della corrispondenza ma anche e soprattutto sul dilagare di pratiche scorrette e infrazioni da parte dei sottoposti, quali l'utilizzo della PM da parte di civili di cui ho precedentemente trattato; a tal proposito il relatore alleato lamenta: «[...] This lack of censorship by some units makes it possible for civilians to use PM and it rests always with the CCM censors to find out this break of regulations»54. La negligenza del censore lasciava passare senza
52 «A pag 6 sono elencati i censori negligenti nei loro doveri. Fra di essi sono ufficiali,
sottufficiali e soldati. Ma i censori di reparto non dovrebbero essere tutti ufficiali?». AUSSME F. I3, b. 31, Carteggio Comando Supremo e stato Maggiore Generale, 2ª Guerra Mondiale racc. 31 Censura dal 21/6/1941 al 27/12/1945, Missione di Collegamento folio n° 6822/D4b di prot; ogg: Rapporto sulla censura – parte italiana- compilato dal N°/ Base Censor Group del 10 Aprile 1945 all'Ufficio servizi, allegato n° 534
53 Diversi i motivi che spingevano i censori a trasgredire il paragrafo 5 sub para 4 delle già citate
Norme ( vedi appendice). In alcuni casi volevano persuadere i mittenti a scrivere lettere più brevi come il censore sanzionato per aver scritto «Tell your corrispondent not to write such long letters, otherwise they will be condemned”. In altri casi la solidarietà con i propri uomini li spingeva ad aggiungere le dislocazioni e ad elargire elogi all'eroismo dei mittenti .«Your son is a good soldier» Cfr. WO – 204/6759 cit, Week report 3rd February 44, Security and censorship, p
5.