2.5 Il Partenariato Euro Mediterraneo
2.5.2 Strumenti a disposizione del Partenariato
Tra le misure concrete adottate nell’ambito del primo asse troviamo la Carta per la pace e la stabilità nella regione euro-mediterranea , la rete di Istituti di politica estera (EuroMeSCo), i Seminari di Malta, le operazioni di gestione dei disastri, il registro degli accordi e lo scambio di informazioni sui trattati internazionali in ambito di diritti umani, disarmo, controllo degli armamenti e lotta al terrorismo, i diritti umani e il processo di democratizzazione, il programma MEDA e in particolare il programma MEDA Democracy.
74
S. MARCHISIO ( a cura di ), Aspetti giuridici del Partenariato euro-mediterraneo, cfr. pag. 23
75
58
Carta per la pace e la stabilità nella regione euro-mediterranea
Si tratta di un documento di Soft Law considerato tra i più importanti nel primo settore del partenariato. Venne adottata seguendo quelle che furono le Linee guida adottate nell’ambito della Conferenza ministeriale tenutasi a Stoccarda nel 1999; è uno strumento politico che trova le sue fondamenta in un concetto di sicurezza globale tendendo cioè conto di come diversi aspetti tra cui quelli economici, sociali e politici influenzino la stabilità e la pace. Gli obiettivi della Carta rimandano a quelli della Dichiarazione di Barcellona essendo essa uno strumento per poterli realizzare; tra questi è possibile menzionare il favorire la creazione di un’area comune di pace e stabilità, di benessere condiviso e di sviluppo socio-culturale nella regione mediterranea; il promuovere i principi e valori comuni quali i diritti umani e le libertà fondamentali, la reciproca comprensione, la trasparenza e prevedibilità, la democrazia, la solidarietà e la tolleranza; l’individuazione delle sfide globali per la sicurezza ( soprattutto in materia di terrorismo, di proliferazione di armi di distruzione di massa, di immigrazione illegale, di traffico di stupefacenti e della tratta degli esseri umani) ; la costruzione di centri di riferimento a livello nazionale per questioni di sicurezza e le attività di cooperazione; la creazione di aree smilitarizzate; il disarmo e gli accordi sul controllo degli armamenti e sulla non proliferazione.
Il meccanismo concreto adottato dalla Carta è quello di istituire un maggior dialogo tra i diversi partner delle due sponde cercando di evitare situazioni di crisi e mantenendo di conseguenza un maggior livello di pace e stabilità. Il dialogo, da svolgersi attraverso conferenze periodiche ad hoc, dovrà basarsi su quelli che sono gli obiettivi della Carta stessa, soprattutto in ambito delle sfide globali circa la sicurezza.
Nonostante tutti i buoni propositi elencati e descritti in precedenza, in seno alla Conferenza ministeriale euro-mediterranea, svoltasi a Marsiglia nel 2000, l’adozione della Carta per la pace e la stabilità fu rinviata a causa della delicata situazione in Medio Oriente76; nelle conclusioni della Presidenza della Conferenza di Marsiglia del novembre 2000 la Carta venne descritta come “un accordo-quadro, di natura evolutiva, giuridicamente non vincolante, che dovrebbe costituire uno strumento politico importante per l’attuazione graduale dei principi del partenariato per quanto riguarda le questioni globali della pace e della stabilità”.77
76
http://www.euromedi.org/inglese/home/partenariato/report/report/euromed_report19_en.pdf
77
59
Iniziativa EuroMeSCo
Si tratta di una rete che venne creata nel giugno del 1996 a Sesimbra; in questo contesto viene nuovamente sottolineata l’importanza delle cooperazione per la creazione di pace e stabilità. Furono creati due gruppi di lavoro, il primo destinato ad occuparsi di cooperazione in ambito politico e di sicurezza e il secondo indirizzato a creare misure per sviluppare una fiducia reciproca in ambito del disarmo e di tutto ciò che concerne la diplomazia preventiva. Troviamo in tutto 34 istituti membri più 7 osservatori.
Programma MEDA Democrazia
Venne sviluppato nel 1994 su iniziativa del Parlamento europeo e si ispirò al primo cesto della Dichiarazione di Barcellona per il suo interesse a promuovere tra i partner del Mediterraneo la democrazia, lo stato di diritto, la libertà di associazione e di espressione e la protezione delle fasce più deboli come donne e bambini.78
Si tratta di uno strumento che mira a promuovere i diritti umani, la democrazia e a rafforzare la società civile nella cornice del Partenariato euro-mediterraneo. Dal 1996 iniziò a ricevere sostegno da parte di organizzazioni non governative, università, centri di ricerca e enti pubblici, i quali contribuivano a svolgere il loro lavoro sostenendo la democrazia, la pace e la stabilità dell’area. Una regolamentazione circa il programma MEDA Democrazia entrò in vigore il 29 aprile 1999; questo programma assunse un ruolo cruciale, essendo le sue attività connesse all’ambito dei diritti umani i quali in alcune zone della regione si trovano tuttora in condizioni precarie.
Per ciò che concerne le politiche è possibile evidenziare a livello nazionale la presenza di delegazioni europee permanenti nei paesi del Partenariato, le quali assumono un ruolo pro- attivo nel promuovere diritti umani, organizzando incontri in ogni paese.
A livello regionale invece delle consultazioni regolari dovrebbero esser sviluppate dalla Commissione Europea con organismi regionali e reti.
Accordi di associazione
Questi costituiscono un tratto essenziale del Partenariato Euro-mediterraneo; si tratta di accordi bilaterali di nuova generazione tra l’Unione europea e nove tra i suoi partner mediterranei che sostituiscono gli Accordi di prima generazione firmati negli anni ’70.
78
60 Oggigiorno sono in vigore accordi di associazione con la Tunisia (dal 1998), con l’Egitto ( dal 2004), con il Marocco ( dal 2000), con il Libano (dal 2003), con la Giordania (dal 2000), con Israele (dal 2000) e con l’Algeria (dal 2005). Con l’Autorità Palestinese è in vigore un accordo interinale di associazione entrato in vigore nel 1997. Con la Siria l’accordo di associazione è ancora in corso di ratifica, sebbene questo sia stato firmato nel 2002.79
Nonostante per ogni accordo di associazione siano presenti delle disposizioni specifiche che variano da Paese a Paese, alcuni aspetti sono in comune a tutti gli accordi tra cui:
a) Dialogo politico, che fa riferimento al rispetto dei diritti umani e della democrazia come principio cardine degli accordi; ogni accordo può essere sospeso in caso di gravi violazioni dei diritti umani;
b) Scambi: il libero scambio deve essere introdotto in un periodo di transizione con la durata massima di 12 anni per ciò che concerne lo smantellamento tariffario ad opera dei partner, anche gli scambi dei prodotti agricoli e gli scambi di servizi devono essere gradualmente liberalizzati;
c) Altre disposizioni economiche, per ottenere una maggiore conformazione tra l’UE e i suoi partner. Queste disposizioni riguardano il mantenimento della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, la liberalizzazione di appalti pubblici, la liberalizzazione di capitali e la cooperazione a livello economico in diversi settori come per esempio quello industriale, ambientale e energetico;
d) Cooperazione finanziaria in quanto gli accordi determinano un livello di assistenza finanziaria europea con i partner;
e) Cooperazione sociale e culturale; ovvero negli accordi sono contenute delle disposizioni su temi legati ai diritti dei lavoratori e a temi sociali.
Comitato euro-mediterraneo per il processo di Barcellona
Esso unisce insieme i 27 partner del Partenariato e detiene funzioni di supervisione dei tre aspetti del partenariato in connessione con riunioni periodiche di alti funzionari su tematiche specifiche.80
79
http://europa.eu/legislation_summaries/external_relations/relations_with_third_countries/mediterranean_partner_countries/r14104_it.htm
80
61
Il programma MEDA
Il programma MEDA I fu varato nel 1996 e venne successivamente modificato nel 2000 con l’acronimo di MEDA II. Si tratta di uno strumento utile all’Unione Europea nel fornire aiuto finanziario e tecnico ai paesi del Sud del Mediterraneo; gli interventi di tale programma sono estesi alla realizzazione degli obiettivi previsti in tutti e tre i “cesti” del partenariato euro- mediterraneo. Il programma MEDA I mira a sostenere la transizione economica dei Paesi terzi mediterranei e la creazione di una zona di libero scambio nella regione euro- mediterranea, soffermandosi su alcuni elementi chiave quali: il sostegno a piccole e medie imprese, un maggiore livello di occupazione, l’apertura dei mercati, l’incremento degli scambi commerciali, la modernizzazione dei sistemi economici e finanziari e la creazione di contesti favorevoli alla crescita economica. Il programma MEDA I inoltre focalizzò l’attenzione a raggiungere un livello di sviluppo socioeconomico sostenibile, per esempio attraverso lo sviluppo delle risorse umane. MEDA I costituisce un programma a carattere sia bilaterale che regionale; bilaterale in quanto segue determinate priorità volte al raggiungimento di una zona di libero scambio basata su una crescita economica sostenibile e sulla riduzione dello squilibrio socio-economico tra i vari Paesi. A livello regionale invece la cooperazione fa riferimento al Partenariato euro-mediterraneo e gli obiettivi da raggiungere si riconducono essenzialmente ai tre “cesti” ad esso correlato. 81
Il programma MEDA II poneva la sua attenzione all’incremento della cooperazione regionale, sub-regionale e transfrontaliera ottenuta attraverso la cooperazione tra i paesi terzi del Mediterraneo e tra questi e l’Unione Europea e favorendo in questo modo gli scambi non solo a livello commerciale ma anche umano, culturale e sociale.82
Fondazione Euro-mediterranea Anna Lindh
Venne istituita con il Partenariato euro-mediterraneo; i suoi principali obiettivi sono: identificare, sviluppare e promuovere aree di convergenza culturale tra i Paesi e le persone del Mediterraneo con lo scopo primario di evitare la presenza di stereotipi; tenere un dialogo regolare e vicino al di fuori degli scambi diplomatici e culturali e quindi all’interno di cerchi culturali; servire come catalizzatore per favorire gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra le persone a tutti i livelli. La fondazione Anna Lindh gode di una natura non governativa e
81
http://www.euromedi.org/home/partenariato/meda/index.asp
62 giova della partecipazione attiva in campo culturale di molti governi, agenzie non governative come per esempio le associazioni.
Essendo la zona del Mediterraneo di importanza estrema per l’Unione Europea, fu proprio questa tramite il proprio consiglio europeo che il 19 giugno 2000 adottò nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC), una strategia comune per dare al processo di Barcellona un nuovo slancio e per renderlo più dinamico ed efficace.
La Commissione ha determinato gli Accordi di associazione bilaterali, il programma MEDA, il Comitato euro-mediterraneo e la Carta per la pace e la stabilità come strumenti principali di attuazione del Partenariato.