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CAPITOLO 4: GLI EVENTI CULTURALI COME STRUMENTI D

2. GLI EVENTI NELLA RIFORMATA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

2.2 Tipologie di eventi

All’interno del settore pubblico è possibile rintracciare una molteplicità di eventi con altrettante finalità e contenuti. Non esiste ancora una classificazione

133 Carlo Gelosi, Comunicare il territorio: il nuovo ruolo delle amministrazioni nella

comunicazione istituzionale, Franco Angeli, Milano, 2004, p. 77

134 Anna Maria Merlo, “Eventi”, in Stefano Rolando (a cura di), Teoria e tecniche della

comunicazione pubblica, op. cit.

135 Ibidem

136 Daniele Comboni, “La comunicazione integrata. Strumenti e target”, in Stefano Rolando

comunemente accettata che definisca in termini precisi le varie tipologie di eventi, anche perchè il settore è in continua evoluzione. Ai fini di questo lavoro, ritengo utile proporre una triplice distinzione: una classificazione in base alla finalità, una in base al tema conduttore dell’evento, e quindi in base al contenuto, e, infine, una classificazione in base alla forma che l’evento può assumere, al di là degli argomenti trattati.

In primo luogo è utile proporre una distinzione che ricalca la classica tripartizione della comunicazione pubblica, tenendo conto delle diverse finalità delle iniziative, e cioè:

• Eventi con finalità di comunicazione politica137: rientrano in questa tipologia i comizi e i congressi organizzati dai partiti politici, che hanno un ruolo chiave nella odierna politica rituale e spettacolare138.

• Eventi con finalità di comunicazione sociale139: rientrano in questa tipologia tutti quegli eventi che hanno l’obiettivo di promuovere un dato comportamento o stile di vita, come le giornate senz’auto, gli eventi finalizzati a diffondere informazioni sulla prevenzione del cancro e a raccogliere fondi per questa causa. Spesso gli eventi di questo tipo vengono organizzati all’interno di campagne di comunicazione più ampie. È il caso della campagna promossa nel 2004 dalla Regione Emilia Romagna per sensibilizzare la cittadinanza alle donazioni di sangue, all’interno della quale è stato organizzato un city tour, che, attraverso l’utilizzo di camper personalizzati durante alcune manifestazioni sportive, ha toccato le principali località della Regione, per cercare un contatto diretto con i cittadini.

137 Per comunicazione politica si intende “quella forma di comunicazione che ha ad oggetto

temi sì di interesse generale, ma anche di carattere esplicitamente controverso e che emana, principalmente, da istituzioni private particolari quali i partiti politici, e da altre istituzioni sia private che pubbliche. Questa definizione (…) individua i cittadini quali soggetti di comunicazione politica nella loro veste non tanto di cittadini utenti (…) quanto di cittadini elettori” (Roberto

Grandi, La comunicazione pubblica, op. cit, p. 63)

138 Gianmarco Navarini, Le forme rituali della politica, Laterza, Roma, 2001

139 La comunicazione sociale si pone come obiettivo “la soluzione di problemi di interesse

generale e collettivo ottenuta attraverso modificazioni degli atteggiamenti e comportamenti di singoli individui o di precisi segmenti di popolazione” (Roberto Grandi, La comunicazione pubblica, op. cit., p. 62)

• Eventi con finalità di comunicazione dell’istituzione

pubblica140: rientrano in questa tipologia tutti gli eventi volti a

promuovere l’immagine dell’ente e a coinvolgere il pubblico nelle sue attività, oltre che a celebrare e ricordare avvenimenti del passato della Nazione. Ne sono un esempio, tra i tanti possibili, la parata del 2 giugno e gli eventi che si svolgono ogni anno a Bologna per la commemorazione della strage del 2 agosto. In questi casi, l’evento assume la forma di un rito che contribuisce alla ricostruzione della memoria collettiva e al consolidamento dello spirito identitario nazionale, attraverso il ricordo di tappe fondamentali del passato comune di una nazione.

Si tratta evidentemente di una distinzione strettamente analitica, perchè comunque le finalità si possono anche accavallare e confondere al punto da non essere poi così chiaramente isolabili.

A questa classificazione se ne può affiancare un’altra, che potremmo definire settoriale, costruita in base al tema oggetto delle manifestazioni. In questo senso possiamo distinguere tra:

• Eventi culturali e artistici, come le mostre d’arte, i concerti, i festival musicali, teatrali, cinematografici, eventi enogastronomici e di folklore.

• Eventi religiosi, come il Giubileo, le Giornate Mondiali della Gioventù, i congressi promossi dalle varie confessioni religiose.

• Eventi sportivi, come le Olimpiadi, i campionati mondiali o europei, i meeting di atletica leggera, i tornei di tennis.

Infine, in base alle caratteristiche formali che gli eventi possono assumere, tra le tante possibili, ricordiamo:

• Assemblee: si tratta di una riunione volta alla discussione di problemi interni o di gestione generale. Si tratta di uno strumento di comunicazione interna e senza la partecipazione dei media.

• Congresso: è un incontro tra un elevato numero di partecipanti che possono appartenere ad una medesima area di interesse, una disciplina, un settore culturale, una categoria sociale o professionale, un partito politico o un’associazione per discutere un tema specifico, al fine di scambiarsi informazioni e apprendere nuove conoscenze. Rappresenta un tipico momento nella vita di

140 Con questo termine si intende quella comunicazione “proveniente dalle istituzioni

pubbliche, finalizzata a renderne note le finalità, a sostenere l’identità e il punto di vista” (Paolo

un’associazione, di un partito, di un sindacato, da cui deriva la sua periodicità e la continuità con i congressi svolti in precedenza. Durante il suo svolgimento possono inoltre avere luogo celebrazioni ufficiali per rievocare uomini, avvenimenti e date che hanno lasciato un’impronta particolare nella vita dell’organizzazione. In genere viene esaminata la gestione sociale, si delibera sui bilanci consuntivi e preventivi e si rinnovano cariche direttive e sociali. È spesso deliberante, cioè vincola alla linea politica che da essa scaturisce i congressisti e gli iscritti ad una determinata organizzazione. Ha un unico promotore che ne è anche l’organizzatore e il finanziatore. Possono essere presenti ordini del giorno e mozioni che devono essere sottoposti al voto dell’assemblea. Vi è sempre una mozione conclusiva, che riassume i temi principali emersi dalle relazioni introduttive e dal dibattito e traccia la futura attività e l’orientamento di una organizzazione.

• Conferenza: è un incontro finalizzato alla ricerca, alla presentazione o all’approfondimento di uno specifico argomento, di solito di particolare attualità, che viene affrontato sul piano di un’ampia interdisciplinarità, allo scopo di raggiungere il massimo risultato in termini di penetrazione sociale. Esistono anche conferenze che assumono la forma di riunioni deliberative, come quelle internazionali o quelle che vedono coinvolti i vertici della politica mondiale, che di norma si concludono con accordi, mozioni e la codifica di norme sui problemi trattati.

• Convegno: prevede la partecipazione di un numero elevato di persone, ma comunque più contenuto rispetto al congresso, interessate ad un medesimo tema, con relatori di diversa estrazione che trattano l’argomento oggetto dell’incontro dal loro punto di vista. Non sono necessarie tradizione, continuità e periodicità per indire un convegno e qualunque gruppo organizzato, sia esso un ente pubblico o privato, un’azienda o un’associazione, che intendano trasferire un messaggio, aprire un dibattito, sensibilizzare una determinata sfera di opinione su un problema specifico, possono ricorrere a questo strumento. Non sono di tipo statuario, per cui non hanno tradizione, continuità e una precisa periodicità, per cui vengono considerati come eventi aggregativi occasionali. In genere presuppongono una ricerca a monte, una comunicazione di risultati e un contributo critico dei partecipanti.

• Fiera: consiste nel creare in un’area specifica, esterna alla sede tradizionale, una sorta di distaccamento dell’ente, in cui

riprodurre la propria organizzazione e la propria grafica per incontrare e comunicare con i target di riferimento più importanti e soprattutto con i potenziali utenti. Permette di creare una quantità notevoli di contatti vis a vis, illustrando direttamente i prodotti o servizi offerti, organizzando incontri con i media, seminari o tavole rotonde.

• Open day: come dice il nome, si tratta di un momento di apertura dell’ente, permettendo a target esterni di vedere e capire come si svolge il lavoro all’interno.

• Simposio: è un incontro tra esperti di un determinato settore, che vede la partecipazione di relatori di alto livello scientifico e culturale, noti al grande pubblico, che discutono le loro relazioni con i colleghi di pari grado, allo scopo di elaborare indirizzi di ricerca comuni.

• Tavola rotonda: consiste nell’incontro tra esperti per la discussione di temi specialistici e professionali, dando vita ad un dibattito con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli argomenti in oggetto e sollecitare un intervento politico o istituzionale. A differenza dei convegni o dei congressi il pubblico è solitamente meno numeroso e riveste spesso un ruolo di semplice ascoltatore. Le tavole rotonde possono essere organizzate anche all’interno di altre tipologie di eventi, come di frequente capita nel corso di congressi e convegni, per discutere temi specifici.

• Meeting formativi: sono incontri il cui scopo è la formazione e il training degli addetti all’interno di uno specifico settore di attività. Questo tipo di eventi può assumere diverse forme, come quella del workshop, in cui viene dato particolare spazio all’esercitazione pratica, per apprendere e approfondire una tecnica particolare.

Da questo quadro emerge la vastità di tipologie e finalità degli eventi organizzati all’interno del settore pubblico. È necessario quindi procedere ad una delimitazione del campo di indagine. Coerentemente con il case study oggetto di questo lavoro, cercheremo nei prossimi paragrafi di concentrarci sugli eventi culturali e artistici in quanto strumento di quella particolare tipologia di comunicazione pubblica che abbiamo definito comunicazione dell’istituzione pubblica, con specifico riferimento, in questo capitolo, a quegli eventi organizzati dalle amministrazioni comunali, nel successivo, dalle università.

2.3 Gli eventi come strumenti di comunicazione