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Annali della Fondazione Luigi Einaudi Volume 5 Anno 1971

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ANNALI

della

FONDAZIONE LUIGI EINAUDI

TORINO

(6)

Manoscritti e pubblicazioni : Fondazione Luigi Einaudi, Via P. Amedeo 34 - 10123 Torino

(7)

PARTE I. CRONACHE DELLA FONDAZIONE I. L'attività.

MARIO EINAUDI, Relazione per gli anni 1970 e 1971 p. 9

II. Le persone » 21 III. Seminari e convegni » 34 IV. Borse di studio » 37

PARTE II. SAGGI

SERGIO FERRI, Un modello econometrico applicato all'economia

italiana con l'accertamento della forma della funzione del

con-sumo » 41

LUIGI M. TOMASINI, Sulle funzioni convesse in economia » 57

GIOVANNI ASSERETO, Leopoldo Galeotti. Biografia politica d'un

moderato toscano nel periodo preunitario » 77

DANIELE MENOZZI, Orientamenti pastorali nella prima

industria-lizzazione torinese (1900-1914) » 191

PARTE III. TESTI E DOCUMENTI

Luigi Einaudi collaboratore de « La Stampa », a cura di LUIGI

FIRPO » 239

Luigi Einaudi e la Svizzera, a cura di GIOVANNI BUSINO . . . » 351

Il Partito d'Azione e la svolta di Salerno, a cura di GIOVANNI DE

(8)

PARTE IV. PUBBLICAZIONI DELLA FONDAZIONE

Le collane degli « Studi » e gli « Annali » p. 513

PARTE V. NOTIZIARIO DELLA BIBLIOTECA Libri rari della Biblioteca di Luigi Einaudi:

Economisti francesi dei secoli XVII e XVIII, a cura di DORA SPINAZZOLA FRANCESCHI, Parte I , con una Premessa di LUIGI

FIRPO » 5 1 9

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Anno 1970

A T T I V I T À ACCADEMICHE

1. Borsisti e ricercatori.

Nel corso dell'anno il numero dei borsisti e dei ricercatori e degli asse-gnatari di contributi di studio è aumentato da 32 a 36. Mentre è rimasto al-l'incirca invariato il numero dei borsisti e dei ricercatori presenti in Fondazione (18 ricercatori e collaboratori scientifici e 7 borsisti, contro 20 e 7 rispettiva-mente nel 1969), sono aumentati i contributi e le borse esterne, mentre per la prima volta veniva attuato il programma annunciato nel rapporto del 1969 « di far sì che tutti gli anni una quota di borsisti e ricercatori passi un periodo di tempo all'estero », con la presenza di 3 ricercatori in Inghilterra.

La situazione è riassunta nella seguente tabella:

Collaboratori scientifici . . . . Ricercatori

Borsisti

Borse COSPOS, contributi di studio

In Sede 4 14 7 Fuori Sede Italia 1 1 Estero Totale 5 17 8 6 25 36 2. Corsi e seminari.

I principali corsi e seminari dell'anno sono stati i seguenti:

— professore in visita Alan T. Peacock, dell'Università di York: Seminario comparato su problemi monetari e fiscali;

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— collaboratore scientifico Terenzio Cozzi: Seminario sui Modelli lineari, input-output e programmazione lineare;

— collaboratore scientifico Marcello Carmagnani: Seminario di storia quan-titativa;

— ricercatore Manlio Sechi: Coordinamento del Seminario interdisciplinare di scienze sociali aperto a tutti i borsisti e ricercatori della Fondazione; — professori Michele Salvati, dell'Università di Siena, Giovanni Arrighi,

l'Istituto Superiore di scienze sociali di Trento, e Vittorio Capecchi del-l'Università di Bologna: Seminario su problemi di natura metodologica co-muni a tutte le scienze sociali.

3. Pubblicazioni.

Nel corso dell'anno la Fondazione ha pubblicato i seguenti volumi: — Annali, volume III, 1969, pp. 520.

— « Studi »:

SALVATORE SECHI, Dopoguerra e fascismo in Sardegna, 1969, pp. 504.

ALDO AGOSTI, ANNAMARIA ANDREASI, GIAN MARIO BRAVO, DORA MA-RUCCO, MARIELLA NEJROTTI, Il movimento sindacale in Italia. Rassegna di studi (1945-1969), 1970, pp. 146.

DORA MARUCCO, Arturo Labriola e il sindacalismo rivoluzionario in Ita-lia, 1970, pp. 350.

Anticipando il previsto contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sono continuati i lavori preparatori per l'edizione, in sei volumi, delle opere di Antonio Genovesi sotto la direzione del prof. Franco Venturi, con la col-laborazione del prof. Luigi Firpo. Hanno ricevuto a questo proposito incarichi vari di natura editoriale e di ricerca il dott. Sandro Barbera, la dott. Maria Luisa Perna e la prof. Paola Zambelli.

4. Biblioteca e archivio.

L'avvenimento più importante dell'anno è stato il trasferimento da Do-gliani a Palazzo d'Azeglio dell'intera biblioteca di Luigi Einaudi; compren-dendo le riviste (già trasferite nel 1969) e gli opuscoli sono entrati così in Fondazione 70 mila volumi, il cui ordinamento, avviato all'inizio del 1971, impegnerà senza dubbio a fondo il personale della biblioteca per un periodo di tempo abbastanza lungo.

La biblioteca, in questo periodo di trasferimento a Palazzo d'Azeglio, ha dovuto ridurre i nuovi acquisti di libri. Questo spiega la diminuzione a 3500 dei volumi acquistati nel corso dell'anno.

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Per quel che riguarda le sole riviste, la tabella seguente ne riassume la situazione: 31 dicembre 1969 1970 — riviste italiane 556 548 — riviste straniere 460 538 1.016 1.086

Queste cifre dimostrano il continuo sforzo per aumentare la nostra « co-pertura » straniera e (fatto da notare senza grande sorpresa) il notevole tasso di « mortalità » delle riviste italiane: la diminuzione essendo dovuta alla ces-sata pubblicazione di 30 periodici nel corso del 1970.

Da segnalare infine il rafforzamento delle nostre collezioni di relazioni e e bilanci delle principali società industriali e finanziarie italiane e straniere. Alla fine del 1970 erano disponibili in Fondazione relazioni di 408 società ed enti finanziari, fra le quali quelle della Banca d'Italia (e delle banche che la precedettero) a partire dal 1849, e quelle di alcune società fra le più im-portanti a partire dal 1945. È intenzione della Fondazione di rafforzare al massimo questa collezione, che è certamente strumento prezioso di lavoro nel campo della storia economica.

Il numero dei volumi schedati è passato da 1000 nel 1969 a 7300 nel 1970. Come si è detto nel rapporto del 1969, è intenzione della Fondazione di rag-giungere al più presto un livello minimo di 20.000 volumi all'anno. Questa cifra sarà certamente raggiungibile grazie alla maggior efficienza della nuova sistemazione.

Nell'Archivio è stato iniziato l'inventario e si è portato a termine il re-stauro dei documenti del fondo Luigi Einaudi proveniente da Dogliani. I do-cumenti erano rimasti molto danneggiati dalle vicende belliche. I criteri di restauro sono stati ricavati dalle pubblicazioni dell'Istituto di Patologia del Li-bro di Roma, oltre che da suggerimenti dei funzionari dell'Archivio di Stato di Torino.

Regolamenti dettagliati riguardanti l'uso della Biblioteca e dell'Archivio sono entrati in vigore nel mese di novembre.

5. Personale.

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A S S E T T O FINANZIARIO DELLA FONDAZIONE

II 19 febbraio 1970 si è avuta l'approvazione della legge la quale prevede un contributo dello Stato a favore della Fondazione di 100 milioni annuTpe dieci anni. Il 9 ottobre 1970 sono stati versati 100 milioni per l'anno cor-rente Gli arretrati degli anni 1968 e 1969 saranno destinati dalla Fondazione al rafforzamento dell ancora troppo esiguo fondo capitale

II 1» dicembre 1970 è stata conclusa, con la firma da parte del presidente 7 > Ta C°n vfn z i o n e c o n 1>ENI della durata di sei anni, dal 1969 al 1975, la quale prevede per i primi tre anni un versamento annuo di 16 milioni e per il secondo triennio un versamento di 24 milioni

A questo modello, che tiene conto degli inevitabili aumenti futuri dei costi (ad esempio nel 1970 l'assegno delle borse di prima nomina è stato au-mentato da 1.200.000 a 1.500.000 lire per raggiungere i livelli delle borse concesse dallo Stato, mentre a partire dal 1° gennaio 1971, dopo quasi due anni di stabilita e stato concordato un aumento di circa il 15% negli stipendi del personale), si stanno avvicinando gradatamente anche gli Enti fondatori Accettando una raccomandazione del Consiglio di amministrazione in data 27 gennaio 1970, la FIAT, l'Istituto Bancario San Paolo e la Cassa di Rispar-mio hanno aumentato da 10 a 12 milioni il loro contributo annuo, con la ga-ranzia del suo mantenimento a questo livello per i tre anni 1970-1971-1972 Anche il Comune di Torino ha aumentato il proprio contributo da 6 a 8 mi-lioni mentre ^ Provincia di Torino si è impegnata in tal senso a partire dal 1971. Il contributo dell'Università è rimasto fermo a 6 milioni

Nel corso del 1970, oltre al contributo annuo convenzionato di L 57 5 milioni, la Fondazione Einaudi ha ricevuto dalla Fondazione Agnelli e dalla FIAT quale proprietaria di Palazzo d'Azeglio, la somma di 50 milioni a ti-tolo di acconto per le spese di riattamento del palazzo. Il saldo, concordato in 52 milioni in una riunione del 25 gennaio 1971, sarà versato prossima-mente. Questi versamenti non coprono per intero le spese di riattamento e di arredamento de Palazzo; al supero farà fronte la Fondazione con mezzi propri

li totale delle spese per il 1970 (comprese quelle per Palazzo d'Azeglio) ammonta a 271 milioni contro 149 del 1969. Le previsioni per il 1971 sono di un aumento a circa 330 (compreso il saldo delle spese per Palazzo d'Aze-glio). Nel triennio 1972-1975 il bilancio « normale » della Fondazione, par-tendo da una cifra iniziale di 280 milioni, raggiungerà nel 1974 i 325 milioni Questa cifra indica la necessità del reperimento di ulteriori fonti di finanzia-mento e a questo fine mirano gli sforzi del Consiglio di amministrazione.

L E STRUTTURE INTERNE

1. La presidenza.

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i tentativi di far recedere il prof. Grosso da questa decisione, che priva la Fondazione di un amministratore e amico devoto di cui va ricordata la decisa partecipazione alla creazione e al primo sviluppo della Fondazione, il Consi-glio di amministrazione, con scelta unanime, ha eletto presidente il prof. Lu-ciano Jona, presidente dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino, uomo di cultura e amministratore insigne.

2. Il Comitato scientifico.

L'anno decorso fu testimone del crescente inserimento dei membri del Co-mitato scientifico nelle attività della Fondazione, cosa non sempre facile dati i loro impegni molteplici. Ma con lo sviluppo delle attività della Fondazione ed il sempre maggior riconoscimento della sua importanza nella preparazione di giovani nel campo delle scienze sociali, la partecipazione alla vita quotidiana della Fondazione, è aumentata sensibilmente.

Su richiesta del prof. Einaudi ed in vista di ottenere una certa ripartizione di compiti, il Comitato scientifico ha deciso di nominare due vice-presidenti, nelle persone dei professori Luigi Firpo e Franco Momigliano.

Il prof. Giovanni Busino, preside della Facoltà di Sociologia dell'Università di Losanna, è stato eletto membro del Comitato scientifico. Si tratta di una scelta singolarmente felice date le tradizioni culturali che legano gli economisti italiani alla scuola di Losanna, la cui cattedra principale fu occupata per molti anni da Vilfredo Pareto.

3. Il programma di tutors e supervisori.

Allo scopo di fornire ai borsisti e ai ricercatori della Fondazione una guida accademica più continuata e rapporti personali più ravvicinati — e al Comi-tato scientifico strumenti più validi di verifica del loro lavoro — è sComi-tato isti-tuito un rapporto continuativo tra i nostri giovani e un certo numero di tutors e supervisori, in conformità con l'esperienza positiva dei Paesi anglo-sassoni che di questo sistema si servono da tempo. Ad ogni borsista è assegnato un tutor, mentre ad ogni ricercatore è assegnato un supervisore. Tutors e super-visori possono essere i membri del Comitato scientifico o altri studiosi quali-ficati.

I tutors e i supervisori discutono e approvano il piano di studio dei bor-sisti e ricercatori e seguono, con colloqui frequenti, i loro lavori. Ogni anno essi presentano al Comitato scientifico una relazione sulle attività dei borsisti e ricercatori affidati alle loro cure.

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4. Ordinamento accademico.

Pur mantenendo invariato a sette il numero massimo di anni che un gio-vane può passare in Fondazione (due come borsista e 5 come ricercatore, con una prima nomina di due anni, seguita da tre eventuali rinnovi di un anno ciascuno), è stata abolita la distinzione tra ricercatore e ricercatore senior. È stata anche resa più chiara la dissociazione fra carriera in Fondazione e car-riera universitaria, con l'introduzione della norma che un ricercatore nominato assistente ordinario o incaricato all'Università è considerato dimissionario. Ove esista un interesse preciso della Fondazione, il ricercatore può diventare colla-boratore scientifico con nomina annua e remunerazione determinata sulla base delle funzioni assegnategli.

I L TRASFERIMENTO A PALAZZO D'AZEGLIO

Nella primavera del 1970 venne dato l'avvio ai lavori di riattamento e di ar-redamento di Palazzo d'Azeglio. A un anno di distanza detti lavori si possono ritenere quasi completati.

La nuova sede si presenta solenne e spaziosa, adatta allo svolgimento delle attività culturali che la Fondazione intende proseguire. La sua vicinanza al-l'Università e, domani, alla nuova sede della Biblioteca Nazionale, ne rende l'ubicazione particolarmente felice.

E qui la Fondazione desidera esprimere pubblicamente il proprio debito di viva riconoscenza verso l'avvocato Gianni Agnelli e i suoi collaboratori per avere contribuito in modo così decisivo alle sue fortune.

È chiaro fin d'ora che, non appena la Fondazione lo potrà permettere, vi sarà un notevole afflusso di lettori esterni desiderosi di utilizzare la biblio-teca; sono state già presentate molte domande di ammissione da parte di stu-denti e assistenti universitari e di altri studiosi. La Fondazione è pronta a compiere il massimo sforzo per far fronte nel migliore dei modi a questa sua nuova responsabilità, che essa giudica di pubblico interesse. D'altra parte la Fondazione non si nasconde che, a non lunga scadenza, questi nuovi compiti porranno problemi non piccoli di costi e di spazio.

MARIO EINAUDI

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Anno 1971

1. Le ricerche della Fondazione.

Nella sua complessità e varietà, il 1971 offre una buona occasione per cer-care di fornire un quadro generale dei campi di ricerca delle persone i cui studi sono finanziati dalla Fondazione.

Delle 47 persone, la cui distribuzione per categorie e per sedi viene de-scritta nella Tabella I, circa un terzo sono da classificare come economisti, un altro terzo come storici, il rimanente terzo come studiosi del pensiero eco-nomico e politico o degli sviluppi economici degli ultimi duecento anni.

Questa è una distribuzione che è in parte il frutto del caso (la Fondazione certamente non rifiuta di appoggiare il lavoro di uno studioso perché una certa « quota » è esaurita), ma in parte anche il frutto di una politica adottata per dar modo a tutti i rami più importanti delle scienze sociali di essere rappre-sentati in Fondazione. Soltanto così una delle premesse base della Fondazione, quella cioè di attirare persone di interessi diversi che a vicenda e con bene-ficio di tutti approfondiscano, chiariscano e completino le loro idee, può avere speranza di successo a lungo termine.

Gli economisti sono giovani che dividono le loro preoccupazioni fra lo studio dell'economia classica o marxista e i problemi più avanzati dell'econo-mia contemporanea, dall'econometria alla modellistica, alle teorie di probabi-lità, di informazione, di incertezza.

Gli storici tendono soprattutto a rivolgere le loro ricerche al periodo mo-derno, cioè posteriore al secolo xvm, periodo per il quale le risorse della bi-blioteca sono più notevoli: dall'Illuminismo ai movimenti sociali degli ultimi

100 anni, al pensiero di alcune delle maggiori figure del secolo xx, ai problemi di storia politica del secondo dopoguerra.

Gli economisti storici hanno diretto la loro attenzione soprattutto allo svi-luppo italiano nell'epoca definita grosso modo come « gioiittiana ». Vengono affrontati i problemi dei rapporti tra banche e industria, delle trasformazioni agricole e delle migrazioni della popolazione. I rapporti interni, gli equilibrii o gli squilibrii della bilancia internazionale dei pagamenti, i movimenti dei prestiti, forniscono argomento non solo a ricerche ma anche a vivi dibattiti e seminari. E come la ricerca economica teorica comprende lo studio delle grandi scuole anglo-sassoni nel mondo contemporaneo, così lo studio dei problemi economici dello sviluppo o del sottosviluppo si estende per alcuni nostri ri-cercatori ad aree come l'America Latina, o a problemi anche più vasti come quello delle conseguenze di certi tipi di intervento internazionale (ad esempio attraverso la FAO) nei paesi del Terzo Mondo.

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2. I borsisti e ricercatori.

La consistenza e distribuzione dei borsisti, ricercatori e altri studiosi fi-nanziati dalla Fondazione nel 1971 è messa in evidenza dalla seguente Tabella, che offre confronti col 1970.

TABELLA I

Fuori sede

Totale in seae Italia Estero Totale 1970 1971 1970 1971 1970 1971 1970 1971 Collaboratori scientifici 4 4 1 1 — 5 5 Ricercatori 14 15 — — 3 4 17 19 Borsisti 7 13 1 1 — — 8 14 Contributi di studio — 2 6 5 — 2 6 9 25 34 8 7 3 6 36 47

Le cifre mettono in evidenza un notevole aumento nel numero degli stu-diosi finanziati dalla Fondazione e giustificano appieno l'esistenza di un ente in grado di agire sia a livello di scelte di lungo periodo (quando si tratta di studiosi che presumibilmente rimarranno in Fondazione per un certo numero di anni), sia al livello degli interventi di emergenza per far fronte a necessità che non possono venir soddisfatte altrimenti. Purtroppo la Fondazione non potrà continuare in futuro interventi uguali a quelli del 1971, salvo un forte incremento delle entrate.

Più in dettaglio, la Tabella rivela l'aumento da 7 a 13 dei borsisti in sede, l'aumento da 3 a 6 finanziamenti di progetti di ricerca all'estero, da 6 a 9 dei contributi esterni di studio.

Il primo anno di esperimento del programma di tutori e supervisori ha risposto pienamente alle aspettative. Praticamente senza eccezioni, i rapporti stabiliti tra i giovani della Fondazione e i supervisori si sono dimostrati seri e fruttuosi e tali da permettere, da parte dei supervisori, un giudizio preciso e in ogni caso utile alla maturazione delle decisioni della Fondazione. Il pro-gramma è stato quindi continuato anche per l'anno accademico 1971-72, nono-stante il costo aggiunto che esso rappresenta.

3. Corsi e seminari.

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Il prof. Claudio Napoleoni, di recente trasferito dall'Università di Roma a quella di Torino e nuovo membro del Comitato scientifico, ha condotto un seminario di analisi delle interpretazioni del sistema capitalistico, passando dalla teoria dell'equilibrio del sistema ritrovato in Ricardo, alle teorie dello squilibrio e del crollo del sistema viste soprattutto attraverso le controversie dei principali rappresentanti teorici della Seconda Internazionale.

Il prof. Michio Morishima, della London School of Economics, ha tenuto un seminario sulla teoria economica di Marx e le sue relazioni con le teorie moderne, analizzando in modo particolare le difficoltà a cui va incontro la teo-ria marxista del valore e concludendo che tutte le sue principali tesi sullo svi-luppo del sistema capitalistico possono essere dimostrate senza dover necessa-riamente accettare la teoria marxista del valore.

Il prof. Bruno Contini, dell'Università di Torino, ha diretto un seminario di matematica per economisti, con partecipazione sia di borsisti e ricercatori della Fondazione che di studenti universitari, sottolineando fra l'altro alcuni elementi di logica simbolica, di teoria degli insiemi e di programmazione li-neare.

Il collaboratore scientifico Franco Bonelli ha organizzato un seminario es-senzialmente dedicato a problemi di storia economica italiana moderna, con particolare attenzione al processo di accumulazione del capitale prima del 1880, allo studio dei gruppi di interessi e dei centri di decisione bancari e industriali, e ai problemi di analisi dei bilanci delle imprese.

Hanno visitato la Fondazione i professori Giuliano Procacci, dell'Univer-sità di Firenze, Wlodzimierz Brus, dell'Univerdell'Univer-sità di Varsavia, e Krishna Bha-radwaj, dell'Università di Cambridge.

Nel mese di ottobre, la Fondazione ha ospitato un convegno sulla meto-dologia della storia delle dottrine politiche, organizzato dal Comitato direttivo della rivista « Il Pensiero politico ».

Fra le ricerche importanti condotte fuori Torino e finanziate dalla Fonda-zione vanno ricordate quelle di:

— Marcello Carmagnani, collaboratore scientifico, in Argentina, Uruguay e Cile, sull'emigrazione italiana fra il 1880 e il 1900 e sul problema dei pre-stiti ottenuti da quei paesi in Europa tra il 1860 e il 1914.

— Carlo Boffito, ricercatore, in Ungheria, sui tentativi fatti per organizzare il mercato dei capitali in un paese ad economia socialista, soprattutto dopo le riforme del 1968.

— Luigi M. Tomasini, ricercatore, in Norvegia (per partecipare ai lavori di teoria economica organizzati dalla International Economie Association) e in Svezia (per una riunione della International Association for Research on Income and Wealth).

— Roberto Zapperi, ricercatore esterno, in Francia e in altri paesi, su alcuni problemi di storia del pensiero economico nel secolo XVIII, con particolare

riferimento alle carte e alle lettere di Francois Quesnay.

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4. Le pubblicazioni.

Le pubblicazioni sono continuate secondo i programmi in vigore sin dal-l'inizio, cioè di dare in luce Studi, che riflettano i risultati delle ricerche com-piute, e Annali che descrivano le attività della Fondazione e pubblichino saggi di lunghezza minore.

Inoltre, in un volume fuori serie, e primo fra tutti, anche se uscito sol-tanto a fine anno, sta la Bibliografia degli scritti di Luigi Einaudi, a cura di Luigi Firpo. Si tratta di un lavoro in preparazione da molto tempo, avviato ad iniziativa di alcuni studiosi torinesi e romani che in seguito si appoggiarono alla Banca d'Italia. La Banca d'Italia, desiderando promuovere una pubblica-zione particolarmente dignitosa e completa, la cui uscita coincidesse col de-cennale della morte di Luigi Einaudi, affidò alla Fondazione il compito di por-tare a compimento l'opera avviata. Il prof. Firpo si assunse il gravoso inca-rico di curare, secondo criteri metodologici uniformi e rigorosissimi, una biblio-grafia la più completa possibile di tutti gli scritti di Luigi Einaudi, ivi com-presi gli articoli della stampa quotidiana, principalmente « La Stampa » e il « Corriere della Sera ». La Fondazione deve esprimere al prof. Firpo la pro-pria gratitudine per un lavoro condotto a termine in modo così ammirevole. La Bibliografia uscì a fine anno in un volume di 909 pagine, colla descrizione di oltre 3.800 scritti, ognuno identificato con esattezza e descritto con tutti i necessari riferimenti e collegamenti onde permettere allo studioso di domani di ricostruirne per interezza la storia. Il volume è corredato di tre indici (titoli, persone e riviste) ed è illustrato da 7 ritratti e da 117 riproduzioni di mano-scritti e frontespizi che in un modo singolarmente piacevole illuminano e il-lustrano la Bibliografia. Il volume sarà largamente distribuito come omaggio dalla Banca d'Italia e sarà messo in vendita dalla Fondazione.

La Fondazione ha così incominciato a soddisfare uno dei suoi compiti sta-tutari, collegato alla donazione della Biblioteca di Luigi Einaudi, quello di creare gli strumenti scientifici che permettano lo studio della persona di cui la Fondazione porta il nome.

Sono stati inoltre pubblicati gli « Atti » di un Convegno del 1969: Anarchici e anarchia nel mondo contemporaneo, 1971, pp. 654;

e due volumi di nostri ricercatori su temi centrali della loro ricerca e degli interessi della Fondazione:

MARCELLO CARMAGNANI, Sviluppo industriale e sottosviluppo economico. Il caso cileno (1860-1920), 1971, pp. 242.

FRANCO BONELLI, La crisi del 1907. Una tappa dello sviluppo industriale in Italia, 1971, pp. 240.

5. La Biblioteca.

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acquisti. Il numero dei volumi acquisiti fu di oltre 5000, superiore di circa il 4 0 % a quello del 1970.

La Biblioteca si accrebbe ulteriormente di circa 3.500 volumi rappresentati dai fondi Francesco Saverio Nitti e Gian Paolo Nitti (nipote di Francesco Sa-verio), generosamente donati alla Fondazione dalla signora Filomena Bovet, figlia di Francesco Saverio Nitti.

Il numero delle pubblicazioni a carattere continuativo (relazioni agli azio-nisti, bilanci di società, riviste italiane e straniere, annuari), ricevute dalla Fon-dazione, è continuato ad aumentare. Il totale raggiunge oggi la cifra di 1.681 e la Tabella n. I I ne dà il dettaglio e i confronti coi due anni precedenti. Si noti che, delle 1.150 riviste che la Fondazione riceveva alla fine del 1971, ben 863 erano ricevute in omaggio o in cambio degli « Annali ». Gli abbonamenti sono così limitati a circa 300 riviste, con non poco sollievo per il bilancio della Fondazione, avendo il costo medio di un abbonamento raggiunto nel 1971 la cifra di L. 20.000. TABELLA II 1969 1970 1971 Annuari . . . 80 8 8 1 0 5 Bilanci di società 3 7 0 4 0 8 4 2 6 Riviste italiane . 5 5 6 5 4 8 5 7 3 Riviste straniere 4 6 0 5 3 8 5 7 7 1 . 4 6 6 1 . 5 8 2 1 . 6 8 1

La schedatura dei fondi della Biblioteca non ha superato nel 1971 quella raggiunta nel 1970, nonostante la sistemazione più razionale degli impianti. Colla cifra di circa 7.200 volumi siamo ancora lontani dai 20.000 all'anno in-dicata l'anno scorso come la meta da raggiungere per far fronte sia ai nostri impegni coi lettori, sia all'aumento delle collezioni, sia infine alla necessità di smaltire gli arretrati.

Due bibliotecari del Bureau International du Travail di Ginevra e della Banca d'Italia di Roma hanno effettuato visite di ispezione al fine di offrire consigli tecnici atti ad aumentare la produzione delle schede. In seguito a mi-sure già prese e ad altre da prendere nei prossimi mesi, conviene sperare che i volumi schedati nel 1972 possano aumentare considerevolmente.

6. Il personale.

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La ragione fondamentale della decisione è stato l'aumento del costo di ogni unità lavorativa, passato da una media di 2.460.000 nel 1970 ad una di 3.200.000 nel 1971, con un incremento del 30%.

Per il 1972 è da prevedere un ulteriore aumento medio del 9-10%, do-vuto alla « contingenza » ed agli scatti di anzianità. La Fondazione dovrà quindi risolvere il problema comune a tutte le strutture di questo genere, cioè di far fronte a spese rapidamente crescenti con redditi di solito fissi. È sol-tanto rafforzando ed estendendo la rete dei contributi che in avvenire la Fon-dazione potrà far fronte ai propri programmi.

7. La direzione.

Nessuna variazione è intervenuta sulla composizione del Consiglio di am-ministrazione.

Il Comitato scientifico ha dovuto accettare con rammarico le dimissioni del prof. Sergio Steve, dell'Università di Roma, a causa della sua impossibilità di partecipare regolarmente ai lavori del Comitato. Il prof. Augusto Graziani, dell'Università di Napoli, ha chiesto per ragioni analoghe di non essere ricon-fermato alla scadenza del suo mandato. Il Consiglio di amministrazione, dietro raccomandazione del Comitato scientifico, li ha sostituiti coi professori Emilio Gerelli, dell'Università di Pavia e attualmente distaccato alla Direction de l'Environnement dell'Organisation Européenne de Coopération Economique di Parigi, e Claudio Napoleoni, che occupa la cattedra di Politica economica nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino. La presenza dei due economisti mantiene così invariato l'alto livello scientifico del Comitato che dirige le attività della Fondazione.

MARIO EINAUDI

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I I . L E P E R S O N E 1

CONSIGLIO DI A M M I N I S T R A Z I O N E JONA prof. Luciano, presidente

presidente dell'Istituto bancario San Paolo di Torino; consigliere comu-nale di Torino; membro del Comitato scientifico dell'Istituto ricerche eco-nomico-sociali di Torino.

A L L A R A prof. Mario

rettore dell'Università degli studi di Torino; professore di Diritto civile, Università di Torino.

BORGOGNO ing. Elio

presidente dell'Amministrazione provinciale di Torino.

C A L L E R I DI SALA dott. Edoardo

presidente della Regione Piemonte.

D ' A R O M A dott. Antonio

segretario della Banca dei regolamenti internazionali, Basilea (Svizzera); segretario del Comitato dei governatori delle banche centrali della comu-nità economica europea.

D E D O M I N I C I S avv. Salvatore

segretario del Consiglio di amministrazione della FIAT s.p.a.

E I N A U D I prof. Mario

presidente del Comitato scientifico della Fondazione Luigi Einaudi; profes-sore di Scienze politiche, Università di Cornell, Ithaca, New York (U.S.A.).

E I N A U D I ing. Roberto

vice-presidente della Compagnia Tecnica Internazionale, Milano.

L O M B A R D I N I prof. Siro

in rappresentanza dello Stato italiano; professore di Politica economica e finanziaria, Università di Torino.

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P O R C E L L A N A ing. Giovanni

sindaco della città di Torino.

C I C O T E R O dott. Amilcare, segretario

segretario generale della Regione Piemonte.

Il Consiglio di amministrazione si è riunito il 25 novembre 1970, il 24 febbraio e il 13 ottobre 1971.

C O L L E G I O D E I R E V I S O R I D E I CONTI O C C E L L A rag. Ennio, presidente

ragioniere capo del Comune di Torino.

G A B O A R D I prof. Attilio

ragioniere capo della Provincia di Torino.

LOSANO rag. Eugenia

capo ufficio ragioneria dell'Università degli studi di Torino.

C O M I T A T O S C I E N T I F I C O E I N A U D I prof. Mario, presidente (predetto) B O B B I O prof. Norberto

ordinario di Filosofia del diritto, Università di Torino. Bus INO prof. Giovanni

ordinario di Sociologia, Università di Losanna (Svizzera) (dal gennaio 1971).

F I R P O prof. Luigi

ordinario di Storia delle dottrine politiche, Università di Torino.

F O R T E prof. Francesco

ordinario di Scienza delle finanze, Università di Torino.

G E R E L L I prof. Emilio

ordinario di Scienza delle finanze, Università di Pavia (dal gennaio 1971).

G R A Z I A N I prof. Augusto

(25)

L O M B A R D I N I prof. Siro (predetto) MOMIGLIANO prof. Franco

della Direzione degli studi economici e programmazione della Ing. C. Oli-vetti & C. s.p.a.

N A P O L E O N I prof. Claudio

ordinario di Politica economica e finanziaria, Università di Torino (dal gen-naio 1971).

P A S S E R I N D ' E N T R È V E S E T C O U R M A Y E U R prof. Alessandro ordinario di Filosofia politica, Università di Torino.

S T E V E prof. Sergio

ordinario di Scienza delle finanze, Università di Roma (fino al dicembre 1970).

V E N T U R I prof. Franco

ordinario di Storia moderna, Università di Torino.

Il Comitato scientifico ha tenuto nel corso dell'anno cinque riunioni, nei giorni 13 e 14 novembre 1970, 13 febbraio, 18 giugno e 7 luglio 1971.

C O L L A B O R A T O R I S C I E N T I F I C I 1 B O N E L L I prof. Franco

(v. « Annali », IV, 1970, p. 12).

La crisi del 1907. Una tappa dello sviluppo industriale in Italia, Torino, Fonda-zione Luigi Einaudi, 1971.

BRAVO prof. Gian Mario

(v. « Annali », IV, 1970, p. 11).

Storia del socialismo (1789-1848). Il pensiero socialista prima di Marx, Roma, Edi-tori riuniti, 1971.

Il socialismo da Moses Hess alla Prima Internazionale nella recente storiografia, Torino, Giappichelli, 1971.

(26)

Edizione di: Il pensiero socialista (1791-1848). Testi e note biografiche, Roma, Editori riuniti, 1971.

Edizione di: Gli anarchici, Torino, Utet, voi. I, 1971.

CARMAGNANI prof. Marcello

(v. « Annali », IV, 1970, p. 12).

Formazione di un mercato coloniale: Cile, 1680-1830, « Rivista storica italiana », LXXXI, 1969, pp. 480-500.

La produccion agropecuaria chilena (1680-1830), « Cahiers des Amériques Lati-nes », 1969, n. 3, pp. 3-21.

Demografia e società. La struttura sociale di due centri minerari del Messico set-tentrionale (1600-1720), «Rivista storica italiana», LXXXII, 1970, pp. 560-591.

Cozzi prof. Terenzio

(v. « Annali », IV, 1970, p. 11).

Lineamenti di dinamica economica, Torino, CLUT, 1970.

M O R O s INI prof. Giuseppe

(v. « Annali », IV, 1970, p. 13).

Eritrea, una guerra sconosciuta, « Problemi del socialismo », n. 49, 1970, pp. 936-949.

R I C E R C A T O R I A G O S T I dott. Aldo

(v. « Annali », IV, 1970, p. 11). Supervisore: prof. Gian Mario Bravo.

Rodolfo Morandi. Il pensiero e l'azione politica, Bari, 1971.

[In collaborazione con DORA MARUCCO], L'idea di unità nella storia del movimento sindacale, « Quaderni di rassegna sindacale », n. 29, 1971, pp. 183-195.

A N D R E A S I dott. Annamaria

(v. « Annali », IV, 1970, p. 12). Supervisore: prof. Gian Mario Bravo.

B O F F I T O dott. Carlo

(27)

Supervisore: prof. Claudio Napoleoni.

Ricerche sulla teoria della moneta e del credito negli economisti classici e nei marginalisti.

[In collaborazione con LISA FOA], Edizione di: La crisi del modello sovietico in Cecoslovacchia, Torino, Einaudi, 1970.

B U L L I O D R A N Z O N dott. Pieraldo

(v. « Annali », IV, 1970, p. 15). Supervisore: prof. Aldo De Maddalena.

Recensione di: V . CASTRONOVO, Economia e società in Piemonte dall'Unità al 1914,

Milano, 1969, in « Bollettino storico-bibliografico subalpino », LXIX, 1971, pp. 635-637.

Il convegno Datini su produttività e tecnologia nei secoli XII-XVII, « Rivista sto-rica italiana », LXXXII, 1971, pp. 761-765.

C I N G O L A N I dott. Giorgio

(via Pace, 39 - Macerata). Nato a Macerata nel 1936; laureato in Scienze agra-rie (Università cattolica del Sacro Cuore, Milano) nel 1958. Tesi di laurea in Zootecnia: « L'uso degli estrogeni nell'alimentazione dei bovini », relatore il prof. Giuseppe Piana. Master of Science (University of California, Berkeley) nel 1964. Doctor of Philosophy in Agricultural Economics (University of Ca-lifornia, Berkeley) nel 1970.

Supervisore: prof. Augusto Graziani.

Ricerca sulle innovazioni tecnologiche, le trasformazioni strutturali e i costi sociali nella teoria e nella prassi delle politiche di sviluppo della produzione agricola.

F E R R I dott. Sergio

(v. « Annali », IV, 1970, p. 12). Supervisore: prof. Terenzio Cozzi.

G A L L I D E L L A LOGGIA dott. Ernesto

(via Bezzecca, 11 - Torino). Nato a Roma nel 1942; laureato in Scienze poli-tiche (Università di Roma) nel 1966. Tesi di laurea in Storia moderna: « Le vicende della Banca italiana di sconto (1914-1926) », relatore il prof. Franco Valsecchi.

(28)

Ricerca sul commercio estero dell'Italia nel periodo dell'industrializzazione (1826-1914).

Problemi di sviluppo industriale e nuovi equilibri politici alla vigilia della prima guerra mondiale: la fondazione della Banca italiana di sconto, « Rivista storica ita-liana », LXXXII, 1970, pp. 824-886.

LARIZZA dott. Mirella Francesca

(v. « Annali », IV, 1970, p. 13). Supervisore: prof. Luigi Firpo.

N E J R O T T I dott. Mariella

(v. « Annali », IV, 1970, p. 14). Supervisore: prof. Gian Mario Bravo.

S E C H I dott. Manlio

(v. « Annali », IV, 1970, p. 14). Supervisore: prof. Pierangelo Garegnani.

S E C H I prof. Salvatore

(v. « Annali », IV, 1970, p. 14).

Soggiorno presso il St. Anthony College di Oxford in vista del conseguimento del Master degree (D. Phil.).

Il problema storico del sottosviluppo in America Latina. Il decennio dell'Alleanza per il progresso, « Annali della Fondazione Luigi Einaudi », IV, 1970, pp. 197-242.

T A G L I ACOZZO dott. Carlo

(v. « Annali », IV, 1970, p. 14). Supervisore: prof. Claudio Napoleoni.

T O M A S I N I dott. Luigi M .

(v. « Annali », IV, 1970, p. 15). Supervisore: prof. Siro Lombardini.

(29)

Incertezza ed esternalità nella teoria dell' equilibrio economico generale, « Rivista di politica economica», LXI, 1971, pp. 328-341. Economie aspects of information, « Zeitschrift fiir Nationalokonomie », XXXI, 1971, pp. 1-12.

Teorie delle decisioni e teorie dell'utilità, « Rivista internazionale di scienze econo-miche e commerciali », XVIII, 1971, pp. 851-866. La programmazione come teorìa della contrattazione, «Rassegna economica», XXXV, 1971, pp. 543-561.

Struttura probabilistica del mercato mobiliare, « Rivista di politica economica », LXI, 1971, pp. 1019-1035.

Un modello di distribuzione della ricchezza e dell'informazione, « L'Industria », XXVI, 1971, pp. 283-290.

Recensione di: H . NIKAIDO, Convex structure and economie theory, « Giornale

de-gli Economisti », XXIX, 1970, pp. 154-155.

Recensione di: R. FARQUHARSON, Theory of voting, in « L'Industria », XXVI, 1 9 7 1 ,

pp. 336-338.

B O R S I S T I A S S E R E T O dott. Giovanni

(via Oxilia, 3 - Savona). Nato a Savona nel 1946; laureato in Filosofia (Univer-sità di Milano) nel 1970. Tesi di laurea in Storia moderna: « Contributo alla biografia politica e culturale di Leopoldo Galeotti nel periodo preunitario », relatore il prof. Marino Berengo.

Supervisore: prof. Marino Berengo.

Ricerca sulla struttura politica e finanziaria della Repubblica democratica li-gure (1797-1805).

D E L U N A dott. Giovanni

(corso Marconi, 37 - Torino). Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1943; laureato in Giurisprudenza (Università di Torino) nel 1969. Tesi di laurea in Storia delle dottrine politiche: « Il Partito d'Azione a Torino durante la Resisten-za », relatore il prof. Luigi Firpo. Il dott. G. De Luna ha fruito di una borsa « Mario Pannunzio » concessa dall'Accademia dei Lincei.

Supervisore: prof. Luigi Firpo.

Ricerca sulla storia del Partito d'Azione.

Il Partito d'Azione e la « svolta di Salerno », « Il Movimento di liberazione in Ita-lia », XXIII, 1971, n. 104, pp. 101-135.

F A L C O dott. Giancarlo

(30)

L E V I A C C A T I dott. Luisa

(v. « Annali », IV, 1970, p. 16). Supervisore: prof. Edoardo Grendi.

M A R M O dott. Marcella

(v. « Annali », IV, 1970, p. 16). Supervisore: prof. Dora Marucco.

M O N T I dott. Aldo

(via F. Zanardi, 38 - Bologna). Nato a Reggio Emilia nel 1944; laureato in Lettere (Università di Bologna) nel 1969. Tesi di laurea in Storia moderna: « L a pubblicistica bolognese sul "piano economico" (1780-1789)», relatore il prof. Lino Marini.

Supervisore: prof. Franco Venturi.

Ricerca sulla rendita urbana a Bologna in età napoleonica.

T R E V E S dott. Anna

(via Conca del Naviglio, 12 - Milano). Nata a Buenos Aires (Argentina) nel 1945; laureata in Lettere (Università di Milano) nel 1969. Tesi di laurea in Geografia: « Alcuni problemi relativi alle migrazioni interne in Italia durante il fascismo », relatore il prof. Lucio Gambi.

Supervisore: prof. Lucio Gambi.

Ricerca sui problemi migratori in Italia durante il fascismo.

V E R C E L L I dott. Alessandro

(v. « Annali », IV, 1970, p. 16). Supervisore: prof. Siro Lombardini.

B E N E F I C I A R I DI C O N T R I B U T I DI S T U D I O A M B R O S O L I dott. Mauro

(31)

Ricerche sull'importanza delle foraggere nel processo di modernizzazione del-l'agricoltura europea, e su John Symonds e l'Italia agraria della seconda metà del XVIII secolo.

Agricoltura e sviluppo capitalistico in Inghilterra tra '600 e '700: nuove e vecchie interpretazioni, « Rivista storica italiana », LXXXII, 1970, pp. 649-667.

B A R B E dott. Carlos

(via Buniva, 2 - Torino). Nato a Buenos Aires nel 1935; diploma di laurea in Giurisprudenza (Università di Buenos Aires, Argentina) nel 1967.

Ricerca sui meccanismi di legittimazione del sistema politico italiano e la for-mazione della « cultura politica ». Parte teorica: legittimità e legittifor-mazione; cultura politica e legittimazione; comportamenti collettivi e legittimazione; analisi delle tesi storiografiche. Parte empirica: analisi di un preciso campione.

B E R G A M I dott. Giancarlo

(via Isole Pelagie, 2 - Roma). Nato a Casal Principe (Caserta) nel 1942; lau-reato in Filosofia (Università di Roma) nel 1967. Tesi di laurea in Filosofia del diritto: « La genesi del pensiero politico di Piero Gobetti », relatore il prof. Francesco Valentini.

Ricerca sulla fortuna e le interpretazioni del pensiero gobettiano dalla morte ai giorni nostri.

Piero Gobetti storico del presente, « Il Ponte », XXVI, 1970, pp. 753-760.

Sorel e i giovani rivoluzionari di Torino, « Il Ponte », XXVI, 1970, pp. 1062-1064. La « rinnovazione » dell' esperienza politica e culturale di Pietro Gobetti, « Il Pon-te », XXVI, 1970, pp. 1250-1262.

Altri conti con Gramsci, « Il Ponte », XXVI, 1970, pp. 1738-1741. BEsozzi dott. Claudio

(Chemin des Bossons, 45 - Losanna, Svizzera). Nato a Zurigo (Svizzera) nel 1941; laureato in Sociologia (Università di Losanna, Svizzera) nel 1968. Tesi di laurea « Teorie sociologiche e suicidio. Una ricerca psico-sociale sulla di-mensione cognitiva della tendenza al suicidio », relatore il prof. Giovanni Bu-sino. Maitre-assistant all'Università di Losanna.

Ricerca sui problemi metodologici inerenti alla costruzione e all'utilizzazione di indicatori nelle scienze sociali.

Soziologische Theorie und soziale Probleme: eine Untersuchung zum Studenten-Selbstmord, « Cahiers Vilfredo Pareto », IX, 1971, n. 25, pp. 49-82.

(32)

Techniken der empirischen Sozialforschung, Munchen, Oldenburg, 1971.

La consommation des drogues parmi la jeunesse, Lausanne, Section de Sociologie de l'Université, 1971-1972.

B O R E J S Z A prof. Jerzy

(Aleja Róz 6/4 - Varsavia, Polonia). Nato a Varsavia nel 1935; laureato in Storia (Università di Mosca) nel 1957. Tesi di laurea in Storia: « Il partito Proletariat, 1888-1889 », relatore il prof. I. Bielawska. Dottorato in Storia (Università di Varsavia) nel 1962. Tesi di laurea: « L'emigrazione polacca do-po l'insurrezione del 1863 ». Abilitato all'insegnamento all'Università di Var-savia dal 1968, tesi discussa: « Armand Lévy e la sua epoca (1827-1891) ». Ricerche sull'influenza del fascismo italiano nell'Europa centro-orientale,

1922-1945.

W kregu wielkich tvygnanców 1848-1895, Warszawa, Ksiazka i Wiedza, 1963. Emigracja polska po powstaniu styczniowym, Warszawa, PWN, 1966.

Sekretarz Adama Mickiewicza, Warszawa, PiW, 1969. Patriota bez paszportu, Warszawa, Czytelnik, 1970.

B R O Y D R I C K William

The Johns Hopkins University, Bologna Center. Ricerche sull'esperimento regionale italiano.

C O R N E R dott. Paul Richard

(10, Mainwaring Road, Lincoln, Inghilterra). Nato a Goole (Yorkshire) nel 1944; laureato in Storia (Università di Cambridge) nel 1966. Ph. D. (Univer-sità di Oxford): « Il fascismo a Ferrara (1915-1925) », relatore il prof. C. Se-ton-Watson.

Completamento della ricerca sul fascismo a Ferrara.

D A V I C O dott. Rosalba

(via Napione, 41 - Torino). Nata a Torino nel 1940; laureata in Filosofia (Università di Torino) nel 1964. Tesi di laurea in Storia moderna: « Paupe-rismo urbano e contadino in Piemonte sotto Vittorio Amedeo I I (1690-1914) », relatore il prof. Franco Venturi. Dottorato di specializzazione in Sto-ria economica e sociale (Sorbona, terzo ciclo), nel 1968: « Le Piémont napo-léonien. Apergu sur les origines économiques du Risorgimento italien », re-latore il prof. Pierre Vilar.

(33)

Demographie et economìe: ville et campagne en Piémont à l'epoque frangaise, « An-nales de démographie historique », IV, 1969, n. 2, pp. 139-164.

Populations marginales et développement industriel: l'exemple du Piémont à la fin du XVIIIème et debut XIXéme siècles, « Revue d'histoire moderne et

contempo-rame », XIX, 1972, n. 3, pp. 403-438.

Prix et conjoncture: la « période » napoléonienne en Piémont. Quelques réflections au sujet d'une crise, « Revue historique », XCVI, 1972, n. 3, pp. 200-225.

Baux, exploitation et tecbniques agricoles en Piémont. La révolution agricole de la fin du XVIIIème siècle, « Études rurales », XI, 1972, n. 2, pp. 7-26.

F A U C C I dott. Riccardo

(v. « Annali », IV, 1970, p. 17).

Sul « controllo sociale » della grande impresa: ipotesi a confronto, « Bollettino del-l'economia pubblica », III, 1969, n. 14, pp. 13-18.

Problemi teorici dell' economia socialista in alcuni scrittori jugoslavi, « Quaderni storici », V, 1970, n. 13, pp. 284-291.

Analisi storica e sviluppo economico (e viceversa), « Quaderni storici », VI, 1971, n. 16, pp. 20-32.

L'imperialismo tardo-vittoriano: continuità o cambiamento qualitativo?, « Studi sto-rici », XII, 1971, pp. 64-107.

F E R R E R Ò dott. Pierangelo

(Strada Genova, 167 - Moncalieri, Torino). Nato a Mango (Cuneo) nel 1944; laureato in Scienze politiche (Università di Torino) nel 1970. Tesi di laurea in Storia delle dottrine politiche: « Automazione. Problemi sociali ed economi-ci », relatore il prof. Luigi Firpo.

Ricerche sugli effetti dell'applicazione di macchine e di impianti automatici nei cicli produttivi nell'industria italiana.

FODOR dott. Jorge G.

(v. « Annali », IV, 1970, p. 18).

L U N A D E I G I R O L A M I dott. Simona

(v. « Annali », IV, 1970, p. 18).

Partito comunista e classe operaia a Torino (1929-1934), « Annali della Fondazione Luigi Einaudi », IV, 1970, pp. 161-193.

M E N O Z Z I dott. Daniele

(34)

S T O R A C I dott. Marina

(v. « Annali », IV, 1970, p. 14).

T E D E S C H I A N C I L L O T T I dott. Anna

(via Carlo Cattaneo, 24 - Firenze) (v. « Annali », IV, 1970, p. 17).

Z A P P E R I dott. Roberto

(via Nicola Fabrizi, 11A - Roma). Nato a Catania nel 1932; laureato in Filo-sofia (Università di Roma) nel 1955. Tesi di laurea in FiloFilo-sofia della storia: « Rosario Gregorio », relatore il prof. Carlo Antoni.

Ricerche bibliografiche sugli scritti di Francois Quesnay.

Sieyès e l'abolizione del feudalesimo nel 1789, « Studi storici », XI, 1970, pp. 415-444.

Edizione critica con introduzione e note di: E . SIEYÈS, Qu'est-ce que le Tiers

État?, Genève, 1970.

B I B L I O T E C A E A R C H I V I O SPINAZZOLA F R A N C E S C H I dott. Dora, direttrice. D O R I G O Stefania, bibliotecaria archivista. C O R A L L I N I Anna Gabriella, aiuto bibliotecario.

Di P R I S C O Alessandro, aiuto bibliotecario. F E N O C C H I O D U S I O Norma, aiuto bibliotecario.

Rosi S E R A F I N I Maria Grazia, aiuto bibliotecario. V I T T O R I Cesare, aiuto bibliotecario.

C H I A I S Z O T T I Agnese, vice aiuto bibliotecario. G I O R D A N A Gian Paolo, vice aiuto bibliotecario. G U G L I E L M I N E T T I Laura, vice aiuto bibliotecario.

Lo C A S C I O G U E R R I E R I Marina, vice aiuto bibliotecario.

A sS E L L E T O N A R E L L I Anna Maria, segretaria. B E R T O Daria, segretaria.

M A I O N E P I C C I O T T I Maria Antonietta, segretaria. A L B A R E L L O Giorgio, distributore.

(35)

A M M I N I S TRAZIONE GIORDANO A R M A N D - H U G O N Estella, segretaria. M O R O S I N I Giovanna, contabile.

(36)

I I I . S E M I N A R I E C O N V E G N I

SEMINARIO DI MATEMATICA PER ECONOMISTI

Il seminario ha avuto luogo dall'ottobre 1970 al giugno 1971 ed è stato diretto dal prof. Bruno Contini, dell'Università di Torino. Nel corso di lezioni e nelle discussioni si sono trattati i seguenti argomenti: 1) elementi di logica simbolica; calcolo delle proporzioni; 2) teoria degli insiemi; 3) algebra linea-re: calcolo delle matrici e vettori, risoluzione di sistemi di equazioni lineari, elementi di geometria algebrica, equazioni caratteristiche e problemi connessi, geometria degli insiemi convessi; 4) elementi di programmazione lineare.

SEMINARIO SUI PRINCIPALI INDIRIZZI DI TEORIA ECONOMICA

Tra il novembre 1970 e il giugno 1971, e successivamente nell'autunno del 1971, il prof. Lombardini ha diretto un seminario sui principali indirizzi moderni della teoria economica: in esso ha messo in luce gli scostamenti, con-sapevoli o meno, nei confronti della teoria marginalistica, dando particolare rilievo ai problemi di metodo. Hanno partecipato al seminario storici ed eco-nomisti, in quanto, nell'intento del docente, i primi avevano il compito di aiu-tare i secondi a comprendere l'ambiente in cui le diverse teorie erano maturate.

SEMINARIO SULL'ANALISI DELLE INTERPRETAZIONI DEL S I S T E M A CAPITALISTICO

Nel medesimo periodo del seminario di cui sopra, il prof. Claudio Napo-leoni ha tenuto un seminario di discussione sulla crisi e sul « crollo » del capi-talismo nell'ambito del marxismo della Seconda Internazionale. Il seminario ha seguito le posizioni fondamentali sul problema della crisi capitalistica, svi-luppando il dibattito sui punti: 1) Il pensiero economico premarxiano; 2) Marx; 3) l'analisi del libro II del Capitale-, 4) la controversia sul « crollo »; 5) le valutazioni sulla teoria marxista delle crisi e il destino storico del ca-pitalismo.

SEMINARIO DI STORIA ECONOMICA

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sul processo di accumulazione del capitale in Italia prima degli anni '80 del secolo xix; 2) esame di alcuni metodi seguiti nell'individuazione dei gruppi di interesse e dei centri di decisione bancari e industriali nell'epoca dello « slancio iniziale » dello sviluppo industriale italiano; 3) problemi di analisi storico-economica dei bilanci delle imprese.

SEMINARIO SULLA METODOLOGIA DELLA STORIA SOCIALE

Nei giorni 25, 26 e 27 marzo 1971 il prof. Giuliano Procacci, dell'Univer-sità di Firenze, ha diretto un seminario sui problemi della metodologia della storia sociale italiana (fine '800-'900), sviluppando particolarmente il problema dei rapporti fra struttura economica, dibattito politico e ordinamento sociale. Al seminario hanno partecipato gli storici e gli storici dell'economia della Fon-dazione.

SEMINARIO SUI PROBLEMI ECONOMICI DEI PAESI SOCIALISTI

Il 21 aprile 1971 l'economista polacco prof. Wlodzimierz Brus, dell'Uni-versità di Varsavia, ha guidato un seminario di discussione sui principali pro-blemi economici dei paesi socialisti dell'Est europeo.

SEMINARIO SULLA TEORIA DELLA DISTRIBUZIONE

L'11 maggio 1971 l'economista indiana prof. Krishna Bharadway, del-l'Università di Cambridge, ha diretto un seminario sul tema della teoria della distribuzione di Piero Sraffa.

SEMINARIO SULLA TEORIA ECONOMICA DI MARX

(38)

CONVEGNO SULLA METODOLOGIA DELLA STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE

(39)

IV. BORSE DI STUDIO

Il testo del bando per Borse di studio e posti di ricercatore offerti dalla Fondazione (anno accademico 1971-1972) è stato diffuso il 1° marzo 1971 ed era così formulato:

1. — La Fondazione Luigi Einaudi è sorta a Torino nel 1966 per favorire gli studi economici, storici e politici in Italia. Essa ha sede a Palazzo d'Azeglio dove è in corso di sistemazione la biblioteca di Luigi Einaudi. La biblioteca possiede oltre 100.000 volumi e opuscoli e riceve circa 1.100 periodici. Per l'anno accademico 1971-72, sesto della sua attività, la Fondazione si propone di proseguire le ricerche iniziate intorno ai problemi dell'economia e della classe politica dell'Italia moderna, di continuare a promuovere lavori di gruppo e seminari e di appoggiare nuove ini-ziative che rientrino nella sfera dei suoi interessi.

2. — La Fondazione mette a concorso borse di studio e posti di ricercatore. Le borse di studio hanno la durata iniziale di un anno e sono rinnovabili per un secondo anno. Posti di ricercatore possono venire offerti a quei borsisti che abbiano dato prova di serio rendimento scientifico e siano in grado, a giudizio del Comitato scientifico, di contribuire in modo notevole al raggiungimento dei fini della Fon-dazione.

Può essere nominato ricercatore un candidato proveniente dall'esterno, sempre-ché possieda qualifiche equivalenti a quelle di un borsista promosso ai sensi del paragrafo precedente.

Ferme restando le norme di cui sopra, i ricercatori vengono nominati per un periodo di due anni. La nomina può essere rinnovata annualmente e per un periodo massimo di tre anni.

3. — L'ammontare annuo dell'assegno di studio è per i borsisti di L. 1.500.000 e varia per i ricercatori da L. 2.200.000 a L. 2.800.000 a seconda dell'anzianità. È ammesso il rimborso di spese giustificate di ricerca fino a concorrenza del 10% del-la borsa annua del richiedente.

I titolari delle borse sono assicurati a carico della Fondazione contro gli infor-tuni e le malattie. Essi possono inoltre disporre, fino ad esaurimento delle unità disponibili, di una camera nel collegio universitario di Torino, contro pagamento di un modesto canone.

4. — La Fondazione conferirà un certo numero di borse di studio e posti di ricercatore a giovani studiosi scelti fra i candidati che ne avranno fatto domanda entro il 31 maggio 1971. I candidati verranno informati delle decisioni del Comi-tato scientifico entro il 15 luglio 1971.

Inoltre, la Fondazione può assegnare, nel corso dell'anno accademico, contributi di studio a condizioni da stabilirsi caso per caso.

(40)

6. — La domanda, dattiloscritta in carta semplice, dovrà essere indirizzata alla Fondazione e dovrà essere corredata da:

a) un curriculum vitae atto a chiarire gli studi fatti, i voti ottenuti e in ge-nere la precedente attività;

b) 'ina relazione, che illustri in modo ampio e preciso gli interessi di studio, il programma di lavoro e le aspirazioni del candidato;

c) almeno due nominativi di studiosi qualificati in grado di attestare le atti-tudini scientifiche del candidato;

(41)
(42)

* ' 1

(43)

Un modello econometrico applicato all'economia italiana

con l'accertamento della forma della funzione del consumo *

Lo scopo del presente lavoro è l'applicazione all'economia italiana di un modello econometrico elaborato da G. Tintner per i paesi membri dell'OECD, gli Stati Uniti e il Canada \

Si tratta di un modello keynesiano altamente aggregato e semplificato in cui le equazioni sono state stimate col metodo dei minimi quadrati.

In secondo luogo il modello è stato trasformato in un sistema di ela-sticità simultanee. I risultati che si sono ottenuti per queste elaela-sticità permettono alcune considerazioni di insieme circa alcuni aspetti del tipo di sviluppo che ha caratterizzato l'Italia per gli anni dal 1951 al 1968. Naturalmente non deve sfuggire la limitatezza di una indagine aggregata per cui i risultati devono essere esaminati con cautela.

Come vedremo, la funzione del consumo si presenta, nel nostro mo-dello, nella forma lineare. Tuttavia occorre notare come gli economisti

* Il presente lavoro iniziato presso il Dipartimento di Economia della Uni-versity of Southern California è stato completato presso la Fondazione Luigi Einaudi di Torino. Desidero ringraziare sentitamente il prof. Gerhard Tintner per aver suggerito il presente lavoro e per aver letto e commentato il manoscritto.

1. B . VON HOHENBALKEN, G . TINTNER, Econometrie Models of the OEEC Member Countries, the United States and Canada, and their Application to Eco-nomie Policy, « Weltwirtschaftliches Archiv », 1962, pp. 29-86; G . TINTNER, W. POLLAN, Ein Einfaches macrooekonomisches Modell fiir Oesterreich, «

Jahrbii-cher fiir Nationaloekonomie und Statistik », 1968, pp. 397-403; G . TINTNER, O . DAVILA, Aplicaciones de la Econometria a la Planificación, « E1 Trimestre

Eco-nomico », 1965, pp. 717-723; G . TINTNER, I . CONSIGLIERE, J . T. M. CARNEIRO, Un Modelo Econometrico Aplicado a Economia Brasilera, « Revista Brasilera de Eco-nomia », 1970, pp. 5-29; G . TINTNER, R. ZINDI, Un modèle Keynesien simplifié de l'économie Marrocaine, «Revue d'Economie Politique », 1967, pp. 149-161;

G . TINTNER, Estudios Sobre Modelos Econométricos, « Revista de Economia

(44)

abbiano frequentemente discusso di una relazione non lineare fra il con-sumo e il reddito per cui abbiamo ritenuto di giustificare in qualche mo-do l'uso di tale formulazione. Lo stesso Keynes infatti affermò che la pro-pensione marginale al consumo decresce all'aumentare del reddito 2. La

formulazione che risulta più appropriata a rappresentare tale ipotesi è quella in doppia scala logaritmica3. Considerato quindi che la forma

li-neare e la forma in doppia scala logaritmica corrispondono a due ipotesi alternative circa la propensione marginale al consumo (costante, decre-scente), abbiamo creduto opportuno, prima di fare uso della forma li-neare, accertare se questa è la più appropriata in relazione alle serie sto-riche delle variabili considerate. A tale scopo risulta particolarmente utile un metodo elaborato da P. Zarembka 4 con riferimento alla scelta della

forma della relazione funzionale nel caso della domanda di moneta. Ri-ferendosi ad un principio che è alla base della vasta letteratura sulla fun-zione di produfun-zione ad elasticità di sostitufun-zione costante (C.E.S.), questo autore propone una funzione di carattere generale e che permette poi di accertare a mezzo dell'indagine econometrica quale dei due tipi meglio si adatta alle serie storiche delle variabili considerate, oppure se nessuno dei due risulti appropriato suggerendo quindi la ricerca di altre formu-lazioni.

I risultati di questa indagine sono riportati nell'Appendice dove vie-ne illustrato anche il metodo usato. Essi mostrano che per l'economia ita-liana negli anni dal 1951 al 1968 la forma della funzione del consumo più appropriata è quella lineare, ciò deponendo in favore di una propen-sione marginale al consumo costante.

I L M O D E L L O

II modello consiste di cinque equazioni che corrispondono alle cinque variabili endogene. Due di queste equazioni sono strutturali (la funzione del consumo e la funzione della produzione), le altre tre sono identità. Le altre otto variabili incluse nel modello sono considerate esogene.

2 . J . M . KEYNES, The General Theory of Employment, Interest and Money, London, 1936, p. 120; Cfr. anche le osservazioni di G . ACKLEY, Macroeconomic Theory, New York, 1961, pp. 219 e 226.

3. H . S. HOUTHAKKER, An International Comparison of Household Expendi-ture Patterns, Commemorating the Centenary -of Engel's Laui, « Econometrica », 1957, p. 539.

4. P. ZAREMBKA, Functional Forms in the Demand for Money, « Journal of

(45)

Diamo qui di seguito la definizione delle variabili usate e le relazioni funzionali:

Variabili endogene:

C Consumi privati (miliardi di lire correnti)

Y Reddito nazionale, prodotto netto nazionale ai prezzi di mercato

(mi-liardi di lire correnti)

X Reddito nazionale (miliardi di lire 1963)

P Indice implicito dei prezzi nel reddito nazionale

L Occupati (totale in migliaia di unità permanenti)

Variabili esogene-.

N Popolazione residente a metà anno (migliaia) G Consumi pubblici (miliardi di lire correnti)

I Investimenti netti (miliardi di lire correnti)

V Variazioni nelle scorte (miliardi di lire correnti) A Esportazioni (miliardi di lire correnti)

B Importazioni (miliardi di lire correnti)

W Reddito prò capite da lavoro totale (migliaia di lire correnti) t tempo

Funzione del consumo-.

Alla stima dei parametri della funzione del consumo si può pervenire alternativamente esprimendo il modello di determinazione del reddito dato dalla relazione (1) e dalla successiva definizione (5) con le (2) e (3) che rappresentano la forma ridotta del modello stesso come segue:

(46)

Le equazioni (1), (2) e (3) sono stimate col metodo dei minimi qua-drati.

Definizione del reddito nazionale:

Yt f= Ct + Gt + It + Vt + At — R (5)

Reddito nazionale in termini reali:

-ir Yt

x = PT (6)

Domanda di lavoro (produttività marginale del lavoro) : dXt _ Wt_

dLt ~ PT G Funzione della produzione:

log Xt = ix + f log Lt (8)

dove, secondo il procedimento indicato in seguito

l os = ~ 2 n " 'Wt\ , fXt t = 1 1 " l o g j - ^ - j - l o g 4 = -n 2 (log X log Lt) t = 1 S T I M A D E I P A R A M E T R I E R I S U L T A T I O T T E N U T I

La ( 1 ) è la funzione del consumo keynesiana nella sua più semplice

formulazione 5. Come si è già detto la forma lineare risulta giustificata

dalle serie storiche delle variabili considerate col metodo che è esposto nell'Appendice.

La funzione (4) rappresenta una formulazione in cui si giunge alla stima dei parametri col metodo indiretto della forma ridotta per evitare il cosidetto Haavelmo bias 6, che consegue dal fatto che la stima diretta

5. Quale variabile esplicativa abbiamo usato il reddito nazionale invece del reddito disponibile. L'indice dei prezzi usato per la deflazione è quello implicito nel reddito nazionale.

(47)

col metodo dei minimi quadrati della equazione (1) non tiene conto del-l'appartenenza di quest'ultima ad un sistema simultaneo di equazioni.

La equazione (7) rappresenta la domanda di lavoro secondo la teoria della produttività marginale: cioè il salario reale Wt/Pt è uguale alla

pro-duttività marginale del lavoro dXt/dLt.

La equazione (8) rappresenta la funzione della produzione che è di tipo Cobb-Douglas. Essa è lineare nei logaritmi e ciò permette l'applica-zione del teorema di Markoff 7. La funzione (8) mette in relazione il

lo-garitmo del reddito nazionale in termini reali col lolo-garitmo del dato che rappresenta l'occupazione.

Per la stima dei coefficienti « d » ed « / » abbiamo preferito non usa-re la usa-regusa-ressione diusa-retta. Abbiamo fatto ricorso perciò ad un metodo in-diretto elaborato da Klein 8, e cioè: la stima del parametro « / » viene

effettuata tramite l'informazione che deriva dalla equazione (7). In realtà

« f », nella funzione della produzione, rappresenta l'elasticità del reddito

nazionale rispetto alla variabile « lavoro » che è espressa dalla seguente formula:

£ dXt I dLt

J 1 1 7

che si può ancora scrivere come segue:

/ = dXt/ dLt Xt/Lt (10)

Poiché conosciamo dalla definizione (7) che il prodotto marginale del lavoro è uguale al salario reale, si può sostituire l'espressione (7) nella (10) per ottenere:

/ = WtLt/PtXt

Klein calcola il valore del parametro « / » con la media geometrica che è equivalente alla media aritmetica del logaritmo dei termini, cioè:

York, London, 1953, cap. I V ; S. VALAVANIS, Econometrics, New York, 1959, pp. 6 4 - 6 7 .

7 . G . TINTNER, Econometrics, New York, 1 9 5 2 , pp. 8 3 - 4 ; J . JOHNSTON, Eco-nometrie Methods, New York, 1 9 6 3 , p. 1 9 ; B . VON HOHENBALKEN, G . TINTNER, °P• cit., p. 3 3 .

8. L . R . KLEIN, A Textbook of Econometrics, Evanston (Illinois), 1953, pp.

(48)

" log ^

2

t = 1

Una volta ottenuto il valore « / » si ottiene quella di « d » tenendo conto della (8) come segue:

d = (log X ) - / ( l o g Lt)

I risultati della stima sono i seguenti9 :

Per la funzione del consumo 10, con i due metodi sopra indicati:

wy V = 4 7-2 5 1 + ° '6 1 5 1 1 T u r R 2 = ° >9 9 1 9 H

N t P t (0,013) N t P t

^ = 50,482 + 0,608 ^ (4.) Per la funzione della produzione:

log X = 1,567 + 0,656 log Lt

Poiché i risultati relativi alla funzione del consumo non differiscono in modo apprezzabile tra i due procedimenti, si sono considerati agli ef-fetti degli ulteriori calcoli i valori dei parametri nella (la).

D E R I V A Z I O N E D E L S I S T E M A D I E L A S T I C I T À S I M U L T A N E E

Illustriamo ora la tecnica che ci permette di applicare il nostro mo-dello per eventuali considerazioni di politica economica. A tal fine indi-chiamo le variabili esogene come variabili di politica economica.

9. Per le fonti statistiche cfr. ISTAT, Supplemento straordinario al Bolletti-no mensile di statistica, Gennaio 1970 e Settembre 1970; G. DE MEO, Redditi e produttività in Italia (1951-1966), «Annali di Statistica», Roma, 1967.

10. Per altre stime relative alla funzione aggregata del consumo in Italia cfr.

P . PETTENATI, Alcune relazioni tra i consumi e lo sviluppo, in: Lo sviluppo eco-nomico in Italia, a cura di G. Fuà, Milano, 1969, pp. 317-324 e la bibliografia in proposito ivi citata; per alcuni recenti lavori che considerano una specificazione più ampia della funzione del consumo, cfr. BANCA D'ITALIA, GRUPPO PER LO STUDIO DELLA POLITICA MONETARIA E FISCALE, Un modello econometrico dell'economia Italiana (MI BI), Fascicolo I, Roma, pp. 6 e 59; S. VINCI, Consumi e distribuzione del reddito, « L'Industria », 1971, pp. 21-39.

11. Il valore calcolato della elasticità del consumo rispetto al reddito per i punti di media, dC/dY Y/C è 0,859.

12. I valori dei parametri sono ottenuti nel modo indicato in precedenza sulla base dei parametri delle funzioni (2) e (3) e cioè rispettivamente k1 = 129,938,

/, = 1,541, R2 = 0,9546 e K = 130,664, /2 = 2,534, R2 = 0,9840.

(49)

La trasformazione del nostro sistema nella forma ridotta ci permet-terebbe di esprimere immediatamente la relazione tra le variabili endo-gene e le variabili di politica economica. Tuttavia nel nostro caso la non linearità della struttura, specialmente nella equazione (8), impedisce una diretta soluzione analitica del problema. Per evitare questo ostacolo si è deciso di operare in termini di mutamenti relativi nelle variabili piuttosto che con riferimento ai loro valori assoluti. Investigando quindi l'influsso quantitativo sulle variabili endogene di ciascuna variabile esogena e pre-sentando il risultato in forma di elasticità, si può rispondere analitica-mente alla seguente domanda:

In quale direzione e di quanto varieranno simultaneamente le varia-bili endogene se, coeteris paribus, una delle variavaria-bili esogene aumenta dell'I %?

In termini più generali si tratta di stabilire il valore delle elasticità simultanee delle variabili endogene rispetto a mutamenti nella data varia-bile esogena.

Se poniamo nel modello originario Q per G + I + V + A — Be d

fX/L per dX/dL ed eliminando le Irazioni e l'indice otteniamo: C = aNP + bY

Y = C + Q XP = Y fXP = WL

log X = d + / log L

Se sostituiamo ora per ciascuna equazione strutturale la somma dei differenziali parziali di questa equazione rispetto a tutte le variabili en-dogene ed alla variabile esogena in questione si ottiene la variazione as-soluta delle variabili endogene rispetto alla variazione in una variabile esogena. Effettuando tale operazione per tutte le cinque equazioni del modello e per ciascuna delle variabili esogene N, W e Q si ottengono tre gruppi di equazioni differenziali:

N varia; W e Q sono fissi

dC = a [PdN + NdP] + bdY dY = dC

PdX + XdP = dY f [PdX + XdP] = WdL

(50)

W varia; N e O sono fissi dC = aNdP + bdY dY = dC PdX + XdP = dY f [PdX + XdP] = WdL + LdW dXjX = f dLjL fissi Q varia; N e W sono dC = aNdP + bdY dY = dC + dQ PdX + XdP = dY f[XdP + PdX] = WdL dX/X = / dLjL

Per ottenere le variazioni relative, dividiamo tutti i differenziali per le variabili corrispondenti e moltiplichiamo per le stesse per non mutare l'espressione. Infine risolviamo ciascun gruppo di equazioni rispetto alla variazione relativa di ciascuna variabile endogena ed otteniamo il seguen-te sisseguen-tema ricorsivo 13 : dP dY Y dX ~X dL L dC c N varia « (1 - f ) (l — b)X—a(l —/) N _1 ldP_ ( 1 - / ) L~P~ P dN I v " (i j /

7

Y_ ~C - f ) dX ~X dY àY_ Y

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