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\Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 12.11.2008 Apertura di seduta

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\Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 12.11.2008 Apertura di seduta

Presidente

Buona sera. Apriamo i lavori di questo Consiglio Comunale del 12 novembre 2008. Risultano presenti tutti i Consiglieri assegnati, ad eccezione del Consigliere Bussini, del Consigliere Gatti, del Consigliere Gusmini, dei Consiglieri Mancini, Merisi, Pirola, Scarpellino, Zordan, presenti tutti gli altri. È raggiunto quindi il prescritto numero legale, la seduta è legalmente valida alle ore 19.20. Prima di trattare l’ordine del giorno, la Consigliera Siliprandi ha chiesto la parola per una comunicazione. Prego, ha tre minuti Consigliera.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Prima di una breve comunicazione, vorrei chiedere un minuto di silenzio perché oggi cadono i cinque anni della strage di Nassiriya.

Presidente

Va bene Consigliera Siliprandi. Invito il Consiglio ad alzarsi.

(Un minuto di raccoglimento) Grazie, prendete posto. Prego Consigliera.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Questa comunicazione si riallaccia a un’interrogazione che ho presentato circa un mese fa, con la quale chiedevo di conoscere se sussistevano a carico di Assessori incompatibilità ai sensi di legge. In quell’occasione il Sindaco, dopo aver cercato di ribaltare su di me la domanda, chiedendomi se ero io a conoscenza di situazioni di incompatibilità, testualmente affermava: No, comunico che non esistono situazioni di incompatibilità. Siccome la Sindaca in quell’occasione non mi era parsa convincente, ho voluto andare a fondo della questione e ho verificato che davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia era iscritto il ricorso proposto da Stucchi Giacomo contro il Comune di Treviglio avente ad

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oggetto l’annullamento della delibera del Consiglio Comunale 10.12.92, di approvazione del Piano Regolatore Generale della città, nella parte relativa a costruzione di nuove strade. Quel Piano Regolatore tra l'altro che guarda caso decadrà il 31 dicembre prossimo a causa dell’inerzia dell’Amministrazione nel predisporre strumenti attuativi. Comunque purtroppo sappiamo che Giacomo Stucchi, padre dell’Assessore Elena, è mancato nel 2001. Ma questa triste circostanza ha importato comunque che il processo amministrativo ha proseguito tra gli eredi e le altre parti. Dunque, per quanto è consentito evincere dagli atti, l’Assessore Elena Stucchi al momento della nomina era incompatibile ai sensi di legge.

Questa situazione di incompatibilità è proseguita quantomeno sino al 17 giugno 2008, data in cui è stato depositato in Segreteria il decreto che dichiarava la perenzione del ricorso. Lascio a voi ogni considerazione a riguardo. Da parte mia chiedo solamente se questo Sindaco e questa Giunta possono continuare a governare la nostra Città. Io ho a disposizione ovviamente il materiale che riguarda questa comunicazione, per chi lo richieda, stampa compresa.

Presidente

Grazie Consigliera. L'ho lasciata terminare, comunque tenga presente che le comunicazioni che il Consigliere può fare ai sensi dell’art. 54, sono celebrazioni di eventi, commemorazioni di persone e manifestazioni di sentimenti del Consiglio di interesse locale o generale.

Corretto è sicuramente il ricordo della strage di Nassiriya, l’altro intervento gliel’ho lasciato terminare, probabilmente meritava un punto all’ordine del giorno più che una comunicazione, comunque era una considerazione Consigliera, era una considerazione che facevo. La parola al Sindaco. Prego.

Sindaco

Sono veramente contenta di poter rispondere alla Consigliera Siliprandi perché ritiene sempre che questa Amministrazione non sia all’altezza della situazione, ma questa Amministrazione vede prima della Consigliera Siliprandi, è molto più lungimirante della Consigliera Siliprandi e se sbaglia ha il coraggio di ammettere di aver sbagliato. Per cui sono proprio molto contenta di leggerLe il parere legale che poi darò alla stampa che è il seguente:

Il Presidente del TAR – Sezione di Brescia – ha depositato in Segreteria il 17.06.2008 il Decreto con cui ha dichiarato perente il ricorso n.

274/1997 proposto dal Sig. Stucchi Giacomo padre dell’Assessore

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Elena Stucchi. Il Sig. Giacomo Stucchi era peraltro deceduto in una data a me ignota e non aveva compiuta alcuna attività processuale, oltre la notifica e il deposito del ricorso, cosicché per l’appunto il ricorso è stato dichiarato perento. Nessuno aveva mai provveduto a dichiarare l’intervenuto decesso del Sig. Giacomo Stucchi e tantomeno si erano costituiti in giudizio gli eredi. - Gli eredi non si sono mai costituiti in giudizio. (intervento della Consigliera Siliprandi fuori microfono). Basta Consigliera Siliprandi, perché questa è firmata da un avvocato, va bene?

Così stando le cose non vi è alcun motivo perché sorga il dubbio di incompatibilità dell’Assessore Stucchi rispetto a tale funzione. È noto che l’art. 63 – comma 1 – n. 4 del D.Lgs. 267/2000 – T.U. della Legge sull’ordinamento degli enti locali, dispone l’incompatibilità per colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile- amministrativo, rispettivamente con il Comune o la Provincia.

L’incompatibilità quindi riguarda chi è parte di un procedimento giudiziario e non semplicemente chi potrebbe esserlo, ma non lo è.

Presidente

Consigliera Siliprandi per cortesia, non può interrompere ogni volta...

Sindaco

Presidente, o la Consigliera Siliprandi si attiene alle norme o esce dall’aula, lo chiedo!

Presidente

Consigliera Siliprandi, per cortesia non interrompa chi interviene, ascolti, ha tutti gli strumenti che consente il Regolamento per svolgere la Sua attività, però abbia la correttezza di rispettare... Consigliera Siliprandi, se verrà insultata ci saranno motivi personali. Questa è la risposta, non mi pare che per ora ci siano ingiurie o altre considerazioni che ledono il Suo onore. La materia semmai, se Le interessa, sarà oggetto di dibattito in Consiglio con le modalità e le regole che il Regolamento prevede. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Stavo dicendo che l’incompatibilità quindi riguarda chi è parte di un procedimento giudiziario e non semplicemente chi potrebbe esserlo, ma non lo c'è.

Infatti la citata disposizione – art. 63 – comma 1 – n. 4 del D.Lgs. 267 del 2000 ai fini della determinazione della causa di incompatibilità

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ricollega la pendenza della lite alla circostanza che il soggetto eletto sia titolare di una situazione soggettiva processuale in un procedimento civile o amministrativo, caratterizzata da poteri e facoltà finalizzati a dare impulso al processo e comunque a consentirne, fino alla formazione del giudicato, lo svolgimento, la prosecuzione o la riassunzione. – Cassazione, 12.02.2008 – n. 3384 e motivazione.

In sostanza l’Assessore Stucchi sarebbe stata in condizioni di incompatibilità se, dichiarato il decesso del padre nel procedimento prima citato, si fosse costituita in giudizio per successione alla stesso. È noto altresì che la legge ha dato rilievo determinante al dato formale dell’attuale pendenza di una effettiva controversia giudiziaria e non semplicemente al contrasto, reale o potenziale, di interessi tali da determinare una situazione di conflitto tra eletto ed ente pubblico, anche se non formalizzato in una contesa giudiziaria in atto. –

Cassazione, 28.11.81 – n. 6338 –

La norma, ovvero l’art. 63 – comma 1 – n. 4 – ha carattere di eccezione rispetto al generale e fondamentale principio del libero accesso in condizioni di eguaglianza di tutti i cittadini alle cariche elettive e non può quindi essere interpretata estensivamente, né tantomeno applicata analogicamente – Art. 14 – Dispositivo del Codice Civile.

Un’interpretazione estensiva avrebbe conseguenze certamente lontane dalla volontà del legislatore ed al buon senso, per esempio renderebbe incompatibile il Consigliere Riganti, a prescindere da altre vicende, perché ha manifestato la propria volontà di chiedere all’Amministrazione Comunale un risarcimento dei danni, cioè per il solo fatto di aver manifestato tale contrasto di interessi, prima ancora di avervi espressione giudiziaria.

Questo è quanto la sottoscritta può dire in tutta onestà al Consiglio Comunale, perché si è interessata, ha approfondito la vicende e ritiene che l’Assessore Stucchi sia compatibilissima con la sua funzione dal primo momento in cui è stata nominata.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Procediamo con l’ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 12.11.2008

Punto n. 1)

INTERROGAZIONE CONSIGLIERA SILIPRANDI IN MATERIA DI VIDEOSORVEGLIANZA -

Presidente

Al punto n. 1 abbiamo “Interrogazione Consigliera Siliprandi in materia di videosorveglianza”. La Consigliera Siliprandi ha depositato la seguente interpellanza:

Premesso:

- che venerdì 23 settembre u.s. nei pressi della Stazione Ovest si è compiuta l’ennesima aggressione con rapina ai danni di due passanti;

- che criminalità e microcriminalità e vandalismo sono all’ordine del giorno nel nostro territorio;

- che nel mese di marzo 2006 sono state installate nella nostra città 7 videocamere, tra cui una proprio nel piazzale della Stazione Ovest;

- che tali videocamere ancora oggi a distanza di più di due anni non sono ancora funzionanti, tutto ciò premesso

Chiedo

Di conoscere le ragioni che sinora hanno impedito l’utilizzo delle videocamere già installate e di conoscere se e quando il servizio di telesorveglianza, che è stato pagato dai nostri cittadini, verrà finalmente messo a loro disposizione, a salvaguardia della pubblica incolumità.

---

Per la Giunta risponde il Sig. Sindaco. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Poiché le interpellanze della Consigliera Siliprandi tendono sempre a distorcere la realtà, credo che faremo un Consiglio Comunale sulla sicurezza e sulla legalità, in quanto le Forze dell'Ordine – è qui presente solo il Commissario Bena – con cui ho rapporti quasi quotidiani, mi rassicurano tutte, Carabinieri, Finanza, Polizia di Stato, Polizia locale, sulle condizioni di sicurezza della Città, stanti alcuni fenomeni di microcriminalità e criminalità che sono però quasi sempre

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sotto controllo. Per cui una sera li inviteremo, cosicché questa realtà non potrà più essere distorta e non potrà più essere piegata a ragioni politiche, così come sempre fa la Consigliera Siliprandi.

Detto questo, la risposta è la seguente, ed è la risposta del nostro Comandante Dott. Nocera, che da tre mesi a questa parte si è insediato a Treviglio, ha già fatto due convegni sulla sicurezza, ha già introdotto le pattuglie notturne, ha già introdotto il vigile di quartiere e in tre mesi ha fatto anche quanto il precedente Comandante non ha fatto in due anni.

In riferimento all’oggetto si comunica che il sistema di videosorveglianza è operativo dal 22.10.2008, giorno successivo alla firma del protocollo d'intesa firmato dal Prefetto di Bergamo e dal Sindaco di Treviglio, per consentire l’utilizzo dell’impianto anche a Polizia di Stato e Carabinieri. Fino alla citata data di attivazione è stato necessario provvedere:

- a richiedere all’Ufficio Tecnico la collocazione di idonei cartelli per segnalare le aree videosorvegliate, come prevede la normativa sulla privacy. (Non erano pronti) –

- effettuare lavori di manutenzione dell’impianto di videosorveglianza, la manutenzione era necessaria perché da tempo l’impianto giaceva senza che nessuno fosse in grado di utilizzarlo –

- predisporre il protocollo d'intesa sopra citato e concordarne con il Prefetto gli aspetti salienti, cosa che nessuno aveva mai preso in considerazione –

- concordare la riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica – Prefetto – Questore e Comandante Provinciale dei Carabinieri – Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, che ha recepito in data 21.10.2008 il protocollo d'intesa sopra citato.

Si rimane a disposizione, dice il Comandante, per ogni ulteriore chiarimento.

---

All’interpellanza che abbiamo dato anche per iscritto alla Consigliera Siliprandi, è allegato il protocollo d'intesa tra la Prefettura, l’Ufficio Territoriale del Governo di Bergamo e il Comune di Treviglio per la gestione del sistema di videosorveglianza. Chiedo scusa se chiedo al mio Vice Sindaco di leggerlo, perché ho una qualche difficoltà alla voce.

Grazie.

Vice Sindaco – Assessore Lingiardi

Protocollo d'intesa tra la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Bergamo ed il Comune di Treviglio per la gestione del sistema videosorveglianza –

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Premesso che il Comune di Treviglio intende affrontare i problemi della sicurezza urbana adottando innovativi criteri di progettazione urbanistica, interventi di carattere sociale ispirati al coinvolgimento dei cittadini e dall’animazione del territorio, modalità di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia, ispirati ai principi di polizia e di prossimità, anche mediante un sistema di videosorveglianza, nonché interventi per l’integrazione sociale degli stranieri e progetti per la riduzione e la ricomposizione della conflittualità sociale.

In particolare il sistema di videosorveglianza è stato ritenuto dal gruppo di coordinamento interforze, riunione del 27 febbraio 2006, utile strumento per l’azione di prevenzione, deterrenza ed individuazione dei responsabili di reati connessi sul territorio. Mentre la collocazione ed il numero delle telecamere sono state definite attraverso un lavoro congiunto tra i settori tecnici dell’Amministrazione Comunale, la Polizia locale, il Commissariato di Pubblica Sicurezza e la Compagnia Carabinieri di Treviglio.

Richiamati il D.Lgs. 30.06.2003 – n. 196 recante il codice in materia di protezione dei dati personali ed al successivo provvedimento generale sulla videosorveglianza, emanato il 29 aprile 2004, che ha rafforzato le garanzie per i cittadini in relazione al trattamento dei dati personali mediante videosorveglianza. La Direttiva del Capo del Polizia n. 558 dell’8.02.2005, avente ad oggetto: Sistemi di sorveglianza – definizione di linee guida in materia, il documento programmatico per l’utilizzo di impianti di videosorveglianza sul territorio comunale, adottato dal Comune di Treviglio con delibera di Giunta n. 136 del 31.07.2007, il Comune di Treviglio, la Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo di Bergamo, stabiliscono quanto segue in merito alle finalità che si perseguono attraverso il sistema di videosorveglianza e alle conseguenti procedure per la gestione operativa del sistema, con particolare riferimento all’accesso, lettura e trattamento delle informazioni.

Finalità

La realizzazione e la gestione del sistema di videosorveglianza è finalizzata a:

- prevenire fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di telecamere è in grado di esercitare.

- Sorvegliare in presa diretta zone che di volta in volta presentano particolari elementi di criticità o in concomitanza di eventi rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica.

- Favorire la repressione degli stessi fatti criminosi qualora avvengano nelle zone controllate dalle telecamere, ricorrendo alle informazioni che il sistema sarà in grado di fornire.

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- Rassicurare i cittadini attraverso una chiara comunicazione sulle zone sorvegliate.

L’archivio dei dati registrati costituisce inoltre, per il tempo di conservazione successivamente stabilito, un patrimonio informativo per le finalità di polizia giudiziaria, con eventuale informativa nei confronti dell’autorità giudiziaria competente a procedere in caso di rilevata commissione di reati.

In ossequio al disposto del D.Lgs. 30 giugno 2003 – n. 196 e del provvedimento generale della videosorveglianza sopra richiamati, la cittadinanza sarà informata della presenza delle telecamere e della loro ubicazione a mezzo di apposita segnaletica, collocata in ogni zona in cui sia ricompreso un percorso videosorvegliato.

Caratteristiche generali del sistema e modalità di fruizione dei dati

Il sistema di videosorveglianza è costituita da n. 2 telecamere di tipo brandeggiabile e n. 13 telecamere fisse destinate alla videosorveglianza di spazi pubblici connessi in rete a tre centrali di controllo: Polizia locale – Commissariato di Pubblica Sicurezza – Carabinieri e ad un centro di gestione che registra, conserva e cancella dopo il tempo previsto le immagini registrate.

Le telecamere installate in luoghi pubblici, piazze e strade, provvederanno ad inviare le immagini trasmesse attraverso fibra ottica o wireless, con trasmissione di tipo digitale ed encryption dei dati ed un server collocato presso il CED del Comune di Treviglio che registrerà le immagini raccolte su idoneo supporto, conservandole per tre giorni, salvo ipotesi eccezionali, in relazione a necessità derivanti da eventi già accaduti o realmente incombenti, ovvero alla necessità di conservare o custodire una copia specificatamente richiesta dall’autorità giudiziaria o di polizia giudiziaria, in relazione ad un’attività investigativa in corso.

Le centrali di controllo sono situate presso le sale operative del Comando della polizia locale e del Commissariato di Pubblica Sicurezza e del Comando compagnia Carabinieri di Treviglio, dalle quali gli operatori in servizio possono interrogare le telecamere, al fine di visualizzare in tempo reale le immagini.

Il sistema di videosorveglianza è a circuito chiuso, trasmette le immagini mediante la rete di trasmissione dei dati in fibra ottica del Comune di Treviglio e le immagini sono salvate in un server posizionato presso la sala macchine del Comune di Treviglio.

L’accesso alle immagini è consentito solo a personale autorizzato e le apparecchiature in rete sono dotate di sistemi che ne impediscono il libero accesso. È esclusa l’interconnessione con altri sistemi, oltre a quello di visualizzazione delle centrali operative, o con archivio-dati, nonché all’accesso ad esso da altri terminali ed elaboratori.

Le immagini vengono registrate su un server dati accessibile solamente al personale autorizzato per la gestione e manutenzione del sistema.

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L’accesso alle immagini è possibile solamente con chiave personale. Il sistema consente di volta in volta all’operatore dotato di necessaria autorizzazione e chiavi di accesso, la visione in tempo reale delle immagini, con o senza controllo del sistema e, limitatamente al responsabile dell’impianto, l’accesso alle immagini videoregistrate, conservate sotto forma di dati digitali, attraverso programma riservato e l’eventuale trasferimento dei dati di archivio su analogo supporto.

L’apparecchiatura registra per un periodo di tre giorni. Qualora le immagini non vengano estratte entro tale periodo, vengono automaticamente cancellate.

Titolare e Responsabile del trattamento dei dati

Il titolare del trattamento dei dati così raccolti è il Comune di Treviglio.

Per il Comune di Treviglio il responsabile del trattamento e il Comandante della polizia locale, in relazione ai poteri degli Ufficiali di Polizia Giudiziaria, attribuitigli dalle vigenti disposizioni e il responsabile del servizio di sistema e reti per la registrazione e conservazione elettronica delle informazioni, nonché per la gestione del sistema, tenuto conto che il Comune di Treviglio rimane titolare dell’investimento sostenuto.

Responsabile del trattamento per il Commissariato di Pubblica Sicurezza ed il Comando della Compagnia dei Carabinieri di Treviglio, sono rispettivamente il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Treviglio, per le funzioni ad essa attribuite. I responsabili vigilano sull’utilizzazione dei dati e sul trattamento delle immagini, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e alle finalità di istituzione del sistema.

I responsabili individuano a loro volta, all'interno dei rispettivi organismi, i soggetti incaricati del trattamento dei dati.

Modalità di accesso ai dati registrati

L’accesso alle centrali di controllo e ai dati da esse raccolti e trattati è consentito esclusivamente al responsabile del trattamento dei dati del Corpo di Polizia locale, del Commissariato e della Compagnia dei Carabinieri di Treviglio e agli incaricati addetti ai servizi ad essi designati.

Ogni singolo accesso ai dati registrati sarà annotato in apposito registro su cui saranno indicati, a cura di un incaricato del servizio, identità completa della persona che accede ai dati, titolo dell’accesso, orario di ingresso e di uscita dello stesso e in caso di accesso all’archivio delle registrazioni, gli estremi del provvedimento autorizzativo che dovrà essere esibito.

Oltre agli incaricati ogni altro soggetto potrà accedere ai dati esclusivamente munito di autorizzazione scritta e motivata, rilasciata

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dai responsabili del trattamento, recante espressa e specifica indicazione circa tempi e modalità dell’accesso e ragioni del medesimo.

Procedure per l’accesso alle informazioni registrate in casi di atti criminosi

Le procedure per accesso alle immagini possono essere così attivate:

- Sulla base di denunce o segnalazione di atti criminosi da parte dei cittadini e su richiesta dell’autorità giudiziaria o della polizia giudiziaria o competente;

- Sulla base di atti criminosi che vengano rilevati direttamente dagli operatori di polizia nel visionare le immagini trasmesse in diretta dalle telecamere, o nell’esercizio delle proprie funzioni.

Al fine di utilizzare appieno la potenzialità del sistema di videosorveglianza, gli Uffici competenti del Commissariato di Pubblica sicurezza, della Compagnia dei Carabinieri e della Polizia locale di Treviglio, analizzano quotidianamente le denunce o le segnalazioni di atti criminosi ricevute, con l’obiettivo di verificare se gli stessi siano avvenuti in zone videocontrollate.

In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto legislativo 30 giugno 2003 – n. 196 e del provvedimento generale sulla videosorveglianza sopra richiamati, i responsabili o incaricati accedono alle immagini registrate tramite una chiave meccanica, una password e una smart card. Ogni accesso viene registrato su un registro gestito dalla Polizia locale.

Tramite queste procedure il computer trasforma in chiaro le immagini rendendole visibili sul monitor. Le immagini, una volta visionate, saranno riversate dal sistema su memoria esterna e saranno consegnate all’organo di Polizia giudiziaria che prenderà in custodia il materiale.

L’organo di polizia giudiziaria consegnerà il materiale ricevuto in custodia alla Procura della Repubblica per la successiva trattazione del caso.

I dati, la cui consultazione non sia richiesta entro il predetto tempo massimo di conservazione presso il centro di gestione, saranno cancellati in modo automatico. È comunque vietata ogni forma di circolazione all’esterno ed utilizzazione delle informazioni e dei dati per finalità diversa da quelle previste dal presente atto.

Firmato: il Prefetto di Bergamo e il Sindaco di Treviglio Bergamo, 21.10.2008

Sindaco

Allora la Consigliera Siliprandi chiedeva di sapere come mai non erano state installate prima e non 7 come dice Lei, ma credo che fossero 13 videocamere, le ragioni le ho precisate, non c'erano le competenze per.

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La signora Siliprandi chiede come mai a distanza di due anni non sono ancora funzionanti e l’abbiamo detto; chiede di sapere quando verranno attivate e l’abbiamo detto e abbiamo illustrato precisamente le modalità, chi fa che cosa, per il rispetto delle garanzie che questo strumento comporta. Se alla Signora Siliprandi non interessa come funzionano le telecamere, mi spiace molto, agli altri Consiglieri forse interessa molto di più delle ragioni per cui sono entrate in funzione purtroppo troppo tardi. Prego la Signora Siliprandi di non interrompere più e mi scuso col Presidente qui presente per la discussione che avviene in questo Consiglio Comunale. Ciò che non Le interessa può non sentirlo uscendo. Questa è la prima norma che ogni insegnante insegna a un proprio studente di prima elementare, anzi di primo anno di scuola materna.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. La Consigliera Siliprandi ha chiesto la parola per dichiararsi soddisfatta o meno, ha cinque minuti. Prego.

Consigliera Siliprandi

Certamente non sono soddisfatta anche perché le finalità, il funzionamento, la collocazione delle telecamere e delle videocamere noi le conosciamo da due anni e mezzo grazie alla Lega che ha pensato a provvedere a questo strumento importante. Grazie in particolare all’Assessore di allora Corsini, ma sono passati quasi tre anni, quindi merito della Lega allora, demerito di questa Amministrazione che ha aspettato due anni e mezzo per raccontarci in maniera fumosa un qualcosa che come sempre non è vero, Signora Sindaca. Lei ha questa grande capacità di dire delle bugie in maniera straordinaria, facendo poi parlare gli altri.

Allora, ci sono due presupposti perché le videocamere funzionino, uno è il regolamento e uno sono i cartelli segnaletici e di cartelli segnaletici mi spiace ma io non ne ho visto neanche uno. Uno? Ce n’è uno qua sotto?

E gli altri? Ci sono? Benissimo. Da quando? Dal 22 ottobre? Risposta del Sindaco fuori microfono: dal 22.10) – Perfetto. Il Regolamento in Consiglio Comunale io non l'ho visto. Il Regolamento comunale sappiamo tutti che deve essere approvato, qualsiasi Regolamento comunale, dal Consiglio Comunale. O c'è una sentenza di Corte di Cassazione come nel caso precedente che dice l’incontrario, Sig.a Sindaco. Sappiamo benissimo che se il Regolamento, in questo caso della videosorveglianza, non è passato all’approvazione del Consiglio Comunale, c'è un abuso di potere e sappiamo anche che c'è una violazione della legge sulla privacy, perché senza regolamento ... e

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quello che Lei per anni ha sostenuto che non c’era il regolamento, non c'è ancora. Cioè noi in Consiglio Comunale non l’abbiamo visto.

Quindi io chiedo innanzitutto quando penserete di portare il Regolamento in Consiglio Comunale? Prima domanda. Secondo, se Lei Sindaco è convinta che non ci sia violazione della legge sulla privacy se vengono registrate ... scusate, se può fare silenzio la Consigliera Bonfichi che mi distrae – se le videotelecamere registrano e la registrazione viene conservata, sapete perfettamente che c'è una violazione della legge sulla privacy se non c'è un regolamento. Lo ripeto, ma mi sembra abbastanza importante. Che cosa poi sorveglieranno queste videocamere, non vorrei, come qualcuno dice, che venissero controllare le vetture che accedono al centro storico, perché sarebbe un’ennesima presa in giro per i cittadini di Treviglio, che sono tartassati dalle multe e che oltre tutto mi sembra che Lei Sig.a Sindaco ritengo che qui siamo in un’isola felice perché non c'è microcriminalità. Allora se Lei dice che non c'è microcriminalità e l'ha detto Lei e se intende dire che 15 videocamere sono essenziali, vuol dire, perché basta fare un’equazione, che Lei pensa di usarle soltanto per le multe ai cittadini. Grazie.

Presidente

Grazie. Sul Regolamento il Segretario vuole aggiungere una considerazione. Prego.

Segretario Generale

Il Regolamento ha recepito i migliori indirizzi del garante della privacy in materia, espressi con la deliberazione 29 aprile 2004. È stato approvato con deliberazione giuntale, essendo un regolamento in materia di utilizzo di strumentazioni di lavoro, in un contesto di analitica definizione a livello legislativo e di provvedimenti emessi dal garante della privacy sui diritti dei soggetti eventualmente sottoposti a videosorveglianza. Il tutto è andato agli atti della Conferenza Prefetto – Forze di Polizia – Comune di Treviglio, che ha sdoganato l’utilizzo e l’operatività degli apparati di videosorveglianza.

Presidente Grazie.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 12.11.2008 Punto n. 2)

INTERROGAZIONE CONSIGLIERA SILIPRANDI IN MATERIA DI EX CAVA VAILATA -

Presidente

Punto n. 2 all’ordine del giorno avente a oggetto: “Interrogazione Consigliera Siliprandi in materia di ex Cava Vailata”. La Consigliera Siliprandi ha protocollato la seguente interrogazione il cui contenuto è il seguente.

Ricordato:

- che nel corso delle sedute consiliari del 28 settembre e del 25 ottobre 2007, in quest’ultima durante la discussione del mio ordine del giorno in materia di documento preliminare di Piano di governo del territorio, si è ampiamente dibattuto relativamente alla destinazione dell’ex Cava Vailata, di cui sempre ho sollecitato l’Amministrazione a prevedere la dismissione da discarica;

- che sia l’Assessore Tura che l’Assessore Simonetti in quelle occasioni hanno dato ampie assicurazioni che la situazione della ex Cava Vailata sarebbe stata oggetto di attenzione sotto il profilo ambientale, anche mediante più approfonditi rilievi del fondo cava;

- che tali rilievi, come riferito al Consiglio dal Sindaco, si erano a maggior ragione resi necessari a seguito di testimonianze raccolte dal Dirigente, Dott. Zambotti, secondo le quali vi sarebbero stati conferimenti in falda a 30 metri di materiali nocivi;

- Ritenuto che lo studio preliminare per il Piano di governo del territorio attualmente prevede l’espansione a sud di insediamenti sia produttivi che abitativi, localizzati cioè nell’ambito territoriale dell’ex cava Vailata, tutto ciò premesso la sottoscritta chiede di conoscere l’esito degli accertamenti tecnici a suo tempo annunciati dall’Amministrazione per voce dei suoi rappresentanti sopra indicati e in particolare di conoscere se sia emersa la presenza nel territorio ed in falda dell’ex cava Vailata di sostanze nocive alla salute pubblica ed eventualmente di quali e in quante qualità percentuali.

--- Sindaco

L’Assessore Tura non è arrivata.

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Presidente

Consigliera Siliprandi, aspettiamo l’Assessore per la risposta, se non Le duole. Sospendiamo questo punto e attendiamo l’Assessore Tura e lo riprenderemo quando viene e procediamo col punto seguente.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 12.11.2008 Punto n. 2)

ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIERE RIGANTI IN MATERIA DI COSTITUZIONE COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ DELLE DONNE E DEI MINORI STRANIERI E DELL’OSSERVATORIO TREVIGLIESE PER INFORMARE E AFFRANCARE LE DONNE STRANIERE E SOSTENERE LA SOCIALIZZAZIONE/INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI -

Presidente

Punto n. 3 all’ordine del giorno avente a oggetto: “Ordine del giorno Consigliere Riganti in materia di costituzione Commissione Pari opportunità delle donne e dei minori stranieri e dell’osservatorio trevigliese per informare e affrancare le donne straniere e sostenere la socializzazione/integrazione dei minori stranieri”. La parola al proponente. Prego Consigliere.

Consigliere Riganti

Grazie. Sig. Presidente, quant’è il tempo o leggo...

Presidente

Cinque minuti per l’illustrazione e poi cinque minuti per il dibattito. Il documento che era già stato distribuito però.

Consigliere Riganti

Allora non riesco a leggere il documento che era già distribuito e lo riassumo. Per quanto mi riguarda questo problema, per esempio oggi era all’ordine del giorno dei telegiornali che davano notizie di questo genere accadute in Francia. È una situazione che è difficile da affrontare, ma però che i nostri figli nelle scuole, nelle società sportive o comunque dove convivono con la seconda o la terza generazione di questi ragazzi, hanno e vedono questi problemi. Però i nostri figli non sono i Consiglieri Comunali, quindi ci siamo noi ed è nostro dovere affrontare questo problema o comunque il mio proposito è di portarlo al dibattito. Non ho pronta la soluzione e nemmeno i suggerimenti. La richiesta di una Commissione o un Osservatorio, perché è o non è la e, non è uno e l’altro o una cosa o l’altra, per le pari opportunità delle

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donne e dei minori stranieri soprattutto, è una questione che dobbiamo discutere, dibattere e portare a soluzione, o comunque avviare un procedimento, un processo che permetta a queste persone l’integrazione.

Le agenzie le abbiamo, abbiamo la scuola, gli ospedali, i servizi, gli uffici comunali, i medici, le associazioni, i sindacati, i commercianti, i giornali, radio, TV, ne abbiamo agenzie che possono aiutarci a far questo. Abbiamo anche i modi per poterlo fare. Le attenzioni che chiedo sono... il mio pensiero, cominciamo a mettere questo e penso di volervelo comunicare per questo. Penso che la società multietnica sia una sfida che dobbiamo affrontare e sono certo che per il nostro Paese, per Treviglio, per l’Italia questo è un bene, un accrescimento, di questo ne sono convinto. Però l’aspetto su cui non transigo è la cultura. È la cultura perché ho conoscenza come voi della storia italiana, delle lotte che hanno sostenuto prima di noi le varie fazioni, i nostri padri, i nostri nonni, divisi da una parte o dall’altra e il loro scopo era sempre quello, portare il bene, la pace e la convivenza nel nostro Paese.

Perciò sebbene aperto alle altre civiltà e rispettoso delle dottrine e delle religioni che hanno gli altri, ritengo che in Italia, in Lombardia, a Treviglio, tutti – non qualcuno e altri no, perché la loro cultura non glielo permette – debbono convivere nel progresso che i nostri padri e noi abbiamo realizzato. In questo ci mettiamo anche noi come Consiglio e come Amministrazione di Treviglio. Io difendo e proclamo la civiltà europea, cioè la cultura delle radici ebraico-cristiane, non sto parlando di vangelo, io sto parlando di Costituzione italiana, 60 anni di questi giorni, perciò sono 60 anni che noi viviamo con questa Costituzione e questa Costituzione è l’unica cultura che deve esserci in Italia.

Tacere per indifferenza, ammiccare per buonismo, accettare per conformismo, questo uccide la pace e la convivenza e non permette domani ai nostri figli di convivere con queste persone. Per questo chiedo all’Amministrazione Comunale cosa intende fare, cioè cosa vuole fare l’Amministrazione Comunale per questo. C’era una volta un Commissione pari opportunità, c'è un Osservatorio per le donne, c'è qualcosa di questo genere che funziona e che è ben gestito penso. Non mi sono mai interessato perché penso che era una problema al femminile e invece ritengo che possa essere e debba essere anche un problema al maschile. Perciò pongo questo problema ai Consiglieri eletti dai trevigliesi perché lo discutano e si costruisca assieme un percorso formativo, fatto da una parte di notizie, informazioni che raccogliamo o che dovremmo raccogliere o che abbiamo già e con l’ascolto delle donne e dei minori. E qui un'altra attenzione, non dei loro

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rappresentanti maschi e adulti, perché è con le donne e con i minori, non con i loro rappresentanti.

Dall’altra parte, oltre a raccogliere informazioni, dobbiamo dare a queste persone, cioè a queste donne e a questi minori, le nozioni, le opportunità e le partecipazioni che la nostra Costituzione, le nostre leggi danno a loro. E anche questo non glielo passiamo tramite i loro rappresentanti maschi e adulti, ma direttamente a loro, direttamente a loro con quelle agenzie che ho detto prima.

Un piccolo particolare Presidente mi permetta, per esempio e mi permetta questa digressione, io leggo a volte sui giornali, capita, oppure a Bergamo, che questi extracomunitari arrivano, vedono un bel viale, un boschetto e là ci fanno sugli alberi la loro capanna. Arrivano subito i vigili e li sgombriamo, cioè questo particolare della loro cultura di farsi la casa sulla capanna non lo accettiamo, però vorremmo tacere o comunque accettare che questi qui la donna la ripudiano, la moglie la picchiano, la figlia scelgono loro il marito dove darglielo e come farlo. I figli, o cinghiate o altre situazioni che devono convivere, oppure se sono i figli della prima moglie li rispediscono al Paese di origine, perché arriva la terza o la quarta moglie, ecco sono situazioni che direi che se applichiamo la legge, la Costituzione, cioè l’urbanistica che non gli permette a loro di fare la casa sull’albero in viale Piave a Treviglio, nemmeno permettiamo loro altre situazioni. Grazie Presidente. Posso intervenire ancora dopo vero?

Presidente

Grazie. Sì, ha sforato di poco. Nessuno interviene per la Giunta, quindi dichiaro aperta la discussione, ai sensi dell’art. 70 – comma 4°, un intervento per gruppo, cinque minuti a testa. Prego, invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. Ha chiesto di parlare il Consigliere D'Auria, ne ha facoltà.

Consigliere D'Auria

Vorrei capire bene qual è il dispositivo di questo ordine del giorno, nel senso che Riganti accennava alla Commissione pari opportunità, io riporto in questa sede quella che è l’esigenza che è stata sollevata da numerosi cittadini in questi anni, cioè ripristinare la Commissione pari opportunità. Chiedo cosa ne pensa la Giunta, che fine ha fatto la Commissione pari opportunità. Se Riganti è d'accordo, penso che questa possa essere una soluzione concreta da inserire nel dispositivo come declinazione concreta dell’argomento sollevato dal Consigliere.

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Presidente

Grazie. Ha chiesto la parola la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Ho perso l’intervento del Consigliere D'Auria, ma presumo che tu abbia chiesto il ripristino della Commissione pari opportunità che con grande meraviglia, anzi vorrei la risposta del Sindaco, non riesco a capire come mai in questa Città manca la Commissione pari opportunità, dopodiché farò il mio intervento. Posso avere una replica alla risposta? No? Solo come dichiarazione di voto? Ecco spero Sindaco che Lei non mi risponda che c'è un Consiglio delle donne, perché Lei sa perfettamente che è un organismo che ha tutt’altra funzione e non può assolutamente sostituire la Commissione pari opportunità. Sono due cose completamente diverse. Il Consiglio delle donne dovrebbe portare il punto di vista femminile in tutte le tematiche della Città, la Commissione pari opportunità Lei sa perfettamente cos’è immagino, almeno dovrebbe saperlo, a discendere dalla Commissione Nazionale che ne facevo parte, per cui lo sappiamo tutti cosa vuol dire, garantire le pari opportunità fra uomo/donna, non ha niente a che fare col Consiglio delle donne. A Treviglio c’era, c'è stata per molti anni e poi è sparita.

Chiedo anch'io a voce alta che venga ripristinata la Commissione pari opportunità, come in tutte le Città.

Presidente

Nessun altro è iscritto. Dichiaro quindi chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. È iscritto a parlare il Consigliere Guzzetti, ne ha facoltà.

Consigliere Guzzetti

Grazie. Prendo un attimo l’ordine del giorno di Riganti ...

CAMBIO CASSETTA

... ma chiaramente qui si ferma la condivisione del documento. Io parlo a nome anche dei Capigruppo della Maggioranza e in parte anche del Sindaco. Diciamo che il presupposto essenziale per accostarsi alle problematiche dell’immigrazione e dell’integrazione prima di tutto è la conoscenza reciproca. Gli stereotipi e i preconcetti verso ciò che si ignora, creano soltanto diffidenza, precludono il dialogo e la possibilità di contatti positivi.

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La diversità di cultura e di religione delle persone provenienti da altri Paesi può diventare motivo di diffidenza e di scontro specialmente quando le abitudini e i valori sono poco condivisibili, perché lontani comunque dalla convinzione della maggioranza.

Vorrei prendere proprio alcuni punti senza leggere tutto, quando dice

“costituzione della Commissione pari opportunità delle donne, dei minori, dell’osservatorio per informare e affrancare le donne straniere e sostenere la socializzazione”, noi rispondiamo che il primo gesto per una reale integrazione non è costituire nuove commissioni od osservatori mirati ai cittadini immigrati, ma è usare le realtà esistenti, quali il Consiglio delle donne e l’osservatorio dei Servizi Sociali, per guardare le realtà del territorio, evidenziare le situazioni problematiche e cercare la soluzione caso per caso con gli strumenti adeguati.

Un altro punto che secondo noi è importante, lo dico, nascondendosi dietro, dice l’ordine del giorno di Riganti, dietro il dito delle situazioni culturali diverse, si permette a quelli che oggi sono nostri ospiti... ecc.

ecc. – qui viene subito da rispondere gli immigrati regolari che vivono sul nostro territorio, anche se non hanno la cittadinanza ufficiale, però parliamo di quelli regolari, lavorano e pagano le tasse. Le pagano come noi, anzi e poi non sono nostri ospiti, ma sono cittadini e cittadine trevigliesi. Addirittura Consigliere Riganti può andare a vedere il rapporto di Unioncamere, o della Caritas, ma in particolare il rapporto di Unioncamere, il contributo al PIL dei cittadini immigrati è pari all’11%

del PIL e copre abbondantemente le spese sostenute per i servizi. Ma non solo Consigliere Riganti, le imprese individuali dei cittadini immigrati nel 2007 sono state 37.531 – rapporto Unioncamere 2008, non lo sto dicendo io.

Non solo, le donne immigrate guidano 3.647 imprese. Sono le cittadine cinesi che sono quelle che hanno solo il 16,4%, ma sono seguite dalle cittadine marocchine che guidano imprese di cittadini immigrati regolari che portano tasse, che portano contributi al nostro Paese. Quindi non si può certo parlare di nostri ospiti, ma di cittadini che danno un contributo notevole alla nostra economia.

Tre, Lei a un certo punto dice la società trevigliese, il mondo piccolo in cui viviamo sta diventando sempre più multietnico, prima c’eravamo solo noi e i meridionali, poi sono arrivati gli stranieri e poi fa tutta una serie, come un poco prima ha ricordato delle famiglie che hanno tre – quattro mogli, addirittura in alcuni punti, l'ha ricordato anche prima, per tante di loro le botte sono una componente essenziale della vita coniugale come il buon giorno al mattino e il bacio della buona notte.

Non voglio leggere tutto l’ordine del giorno sennò viene troppo lunga,

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però sicuramente vogliamo dire che i diritti di tutte le persone sono inalienabili ed ogni forma di violenza e di costrizione va combattuta, ma se ci sono dei comportamenti di alcuni integralisti che sono causa di sofferenza, sono una responsabilità individuale e come tali vanno perseguiti, devono essere denunciati.

Pertanto invito Lei, se a conoscenza di queste affermazione, di fare il proprio dovere di cittadino e denunciarli. Ma questo non può essere confuso con la religione di appartenenza degli stessi, perché far risalire la responsabilità personale a tutta la collettività etnica o religiosa, questo è razzismo, è razzismo proprio.

Quindi non si possono considerare simboli di ghettizzazione e di sottomissione le scelte che magari sono poco comprensibili...

Presidente

Consigliere, si avvii alla conclusione per cortesia.

Consigliere Guzzetti

D'accordo. In Italia ad ogni uomo viene riconosciuta una sola moglie Consigliere Riganti e i nostri immigrati sono tenuti a questa legge e ne rispondono penalmente, al di là di tutti i discorsi, 3-4 mogli e se legislazioni di alcuni stati sono diverse non possono certe essere modificate da noi.

Quattro, parla della Costituzione, l’ultimo e poi arrivo alla conclusione, nella Costituzione italiana e lo ribadiamo fortemente, nella Costituzione italiana nostra, le culture, le etnie, le religioni diverse hanno piena cittadinanza. Per cui è sbagliato, errato affermare i nostri fratelli musulmani devono vivere in una società multietnica, accettando un’unica cultura. Qui siamo veramente... la parola tolleranza è una parola brutta e accontentarsi di essere tolleranti è terribile. Poi fra l'altro sapendo che Lei è anche un cattolico praticante e che esce ogni tanto per andare a messa durante le Commissioni, Le ricordo che la tolleranza è offensiva rispetto all’amore, all’amore cristiano e non cristiano.

Ci sono diverse cose che sta facendo l’Amministrazione...

Presidente

Consigliere Guzzetti ha già sforato il termine, l'ho già richiamata...

concluda per cortesia.

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Consigliere Guzzetti

Allora ci sono tante cose che sta facendo questa Amministrazione in questa direzione, ci sono dei corsi di alfabetizzazione per le donne straniere, perché la prima cosa è la conoscenza della lingua.

Ci sono tante diversità con il Consiglio delle donne e diverse associazioni che stanno lavorando, c'è la Consulta della pace che sta lavorando da anni, c'è un corso di mediazione sociale e la cooperativa Kinesis che sta lavorando sui conflitti con l’accordo del Comitato di via Veneto, il Sant’Agostino, famiglie e Caritas. Va bene, chiudo, però questa non è indifferenza da parte nostra. Alla fine arriviamo a questa conclusione, il documento presentato dal Consigliere nasce da un’assoluta disinformazione e non conoscenza della realtà, comunque è auspicabile che possa servire da stimolo e anche di collaborazione da parte dell’Opposizione. Per cui voteremo contro sicuramente a questo ordine del giorno.

Presidente

Grazie Consigliere. L'ho dovuta richiamare tre volte, ma i cinque che aveva a disposizione sono stati superati, perché ha parlato per otto minuti. Mi hanno anche detto che Lei parlava a nome di tutta la Maggioranza, quindi c'è stata un’economia, però il Regolamento è quello. Voi siete più gruppi consiliari, per cui il termine, mi comprenderà, era quello. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà. Prego Consigliera, ha la parola, è iscritta.

Consigliera Siliprandi

Ci aveva detto che non me la dava più...

Presidente

Per dichiarazione di voto Consigliera.

Consigliera Siliprandi

No, non siamo arrivati alle dichiarazioni di voto.

Presidente

Sì Consigliera, abbiamo chiuso il dibattito, nessuno si è iscritto e quindi siamo in dichiarazione di voto. Siamo in dichiarazione di voto.

Consigliera Siliprandi

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Abbiamo fatto delle domande e non ci hanno risposto, mi dispiace.

Presidente

Non ci sono state le risposte, ma questo non vuol dire... Consiglieri, siamo in dichiarazione di voto. Prego e non c'è stata risposta. (interventi fuori microfono) Consigliere Mancini, domandare è lecito...

Consigliera Siliprandi

Come domandare è lecito? Rispondere no, quando non c'è da rispondere, perché non si sono inventati nessuna sentenza della Corte Costituzionale?

Presidente

Consigliera Siliprandi, avete fatto delle domande alla Giunta e avete fatto delle domande anche al Consigliere Riganti, né l’uno né l’altro si sono iscritti nel dibattito. Nessuno poi più ha chiesto di parlare nel corso del dibattito e ho dichiarato chiuso il dibattito e ho invitato a iscriversi per dichiarazione di voto. Mi pare che questo risulti a verbale, per cui...

(intervento fuori microfono del Consigliere Mancini)

Prego Consigliera Siliprandi per dichiarazione di voto. Siamo in dichiarazione di voto Consigliera Siliprandi, ha cinque minuti.

Consigliera Siliprandi vuole fare l’intervento?

Consigliera Siliprandi

Allora prima della dichiarazione di voto posso presentare un emendamento?

Presidente

No, siamo in dichiarazione di voto. Il Consigliere Riganti non si è iscritto per rispondere. (voci sovrapposte in aula) Mi spiace, non possiamo riaprire il dibattito, siamo in dichiarazione di voto...

Consigliera Siliprandi

Ma lo decide Lei, è Lei... mi scusi non sta attuando la norma Presidente.

Presidente

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Se il Consigliere Riganti desiderava intervenire nel corso del dibattito, si iscriveva. (interventi sovrapposti) Quando ho dichiarato chiuso il dibattito, però nessuno ha detto no, aspetti, intervengo ed è passato anche del tempo. Consigliera Siliprandi è iscritta a parlare, desidera intervenire? Prego per dichiarazione di voto.

(ancora interventi sovrapposti) – Mi spiace. Consigliere Mangano è iscritto a parlare, prego.

Consigliere Mangano

Grazie Presidente. No, non sono in condizioni di fare la dichiarazione di voto, per un motivo semplicissimo, perché nella Sua apertura e nel Suo commento da parte del Consigliere Riganti che ha posto all’attenzione di questo Consiglio un argomento molto serio, molto delicato, di estrema attualità e che non può essere a mio avviso chiuso con delle battute più o meno salaci, io dico che è un problema veramente serio.

Quello che voi dite in una battutina su questo, la Costituzione è una cosa, la cultura e la tradizione è un'altra Consigliere, cioè noi da un lato chiediamo agli extracomunitari, al ----, io sono meridionale e sono tra quelli che mi sono integrato e penso che io mi sia integrato. Sono un integrato, ho sposato una trevigliese, ho due figli, faccio il Consigliere Comunale, penso di averne diritto.

Quindi allora, visto che c'è un problema ripeto molto serio e molto delicato, Lei con onestà intellettuale ha detto io pongo il problema a questo Consiglio, però io desidererei conoscere il deliberato, perché se il deliberato è mettere un osservatorio e già c'è un osservatorio ai Servizi Sociali, c'è uno sportello per gli immigrati e la Commissione delle pari opportunità, farne uno per le pari opportunità delle donne italiane e uno per le immigrate, poi per quanto riguarda i minori, è un problema complesso che va affrontato. Quindi prima di votare vorrei avere le idee chiare, il proponente cosa pone all’attenzione, perché siamo già in dichiarazione di voto, ma dobbiamo votare cosa? Questo deliberato? Io pur condividendo la sensibilità, un po' meno alcune considerazioni, però reputo che sia importante affrontarlo perché di estrema attualità, però prima di esprimere un giudizio desidererei sapere qual è il dispositivo.

Se è questo così come è, ho difficoltà a votarlo, anche perché facciamo Commissioni su Commissioni, ma penso che alcuni ci sono già, ci potrebbe essere un maggior coordinamento, però fare una commissione, un osservatorio che si sovrappone ad un altro osservatorio, dal punto di vista pratico noi dobbiamo far rispettare le leggi per prima cosa, quella più importante, poi imporre la nostra cultura a loro è oggetto di dibattito e di confronto, perché potremmo andare a

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cadere al contrario. Ripeto, è un problema che esiste, il problema dei minori c'è, sono crescenti nelle scuole primarie e in una Commissione mi si diceva che raggiungono anche il 30% in alcune scuole, quindi è un problema. Su questo sì che ci potrebbe essere un problema veramente di un avvicinamento culturale, perché dire alla prima generazione di farli cambiare tout-court mi sembra un po' difficile, insomma è un’utopia, però il rispetto delle leggi questo sì e questo è importante. Quindi quando noi facciamo riferimento alla Costituzione, è alle regole di completamento e io mi trovo benissimo. Quindi desidererei sapere che cosa devo votare. Se è così come è, ho qualche difficoltà. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Riganti, ne ha facoltà.

Consigliere Riganti

Grazie Presidente. Probabilmente non ci siamo intesi e io da parte mia ho cercato di dire che questa non la chiamo provocazione, la chiamo portare un argomento all’attenzione del Consiglio. Cioè o chiariamo che cos’è il Consiglio Comunale di Treviglio, un ente che ratifica le decisioni e le impostazioni dell’Amministrazione Comunale o dei dipendenti o dei funzionari, oppure è il luogo dove si dibattono gli argomenti. Se è il luogo dove si dibattono gli argomenti e lo fanno coloro che sono i rappresentanti dei cittadini trevigliesi eletti, perciò è unica associazione o ente riconosciuto dai trevigliesi, per rappresentarli. Poi ci possono essere la cartofila, bocciofila, i bar ecc., ma tutto questo è un'altra cosa.

Perciò se c'è un problema e questo problema io l'ho individuato, uno, altri Consiglieri possono portare altri problemi che sono l’urbanistica, la viabilità e quant'altro, io ho individuato un problema e da mio compito l'ho portato. L'ho portato con un intendimento di aprire un dibattito e un discorso. Ho fatto una proposta, ho detto o una commissione o la pari opportunità o un osservatorio, ma non ho detto questo si fa. Ho detto apriamo un dibattito e vediamo se assieme riusciamo a costruire un qualcosa. Vedo che la Maggioranza è silente, ringrazio invece moltissimo il Consigliere Pietro Guzzetti che mi ha dato risposta, ha letto i miei argomenti e sebbene lui non condivida appieno tutto quello che io ho scritto e ho detto e io qualcosa di quello che lui asserisce non lo condivido, forse se dibattiamo, se discutiamo, se dialoghiamo, ci intenderemo. Perciò lo scopo è un dialogo.

Sono aperto a qualsiasi emendamento, se la Sig.a Siliprandi vuole fare un emendamento, se il Consigliere D'Auria vuole fare un emendamento,

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se altri Consiglieri vogliono fare emendamenti, siamo disposti a discuterne e a vedere di fare un documento unico. Sennò ci sarà un documento della Maggioranza, ci sarà un documento dell’Opposizione.

Questo è il gioco delle parti e il nostro dovere di Consiglieri.

Posso parlare poi in dichiarazione di voto? Perché qui mi pare che ci sia una gran confusione…

Presidente

Siamo già in dichiarazione di voto Consigliere Riganti e l’emendamento non è più proponibile. Non lo dico io, lo dice il Regolamento.

Consigliere Riganti

Sig. Presidente, è chiaro che questo argomento lo riporteremo in Consiglio Comunale.

Presidente

Il suggerimento che posso darLe in base al Regolamento e al punto dell’iter in cui ci troviamo, è che se Lei desidera affrontare nuovamente il dibattito, lo potrebbe ritirare e mi impegno a iscriverlo nel Consiglio del 26, dato che abbiamo la Conferenza dei Capigruppo il giorno 17.

Consigliere Riganti

Io non ho problemi a ritirarlo e ripresentarlo per il 26, se non proviamo a fare il dibattito adesso. C’era D'Auria che voleva intervenire.

Presidente Se l'ha ritirato...

Consigliere Riganti

Allora lo ritiro dopo, lascio al suo intervento.

Presidente

Prego Consigliere D'Auria per dichiarazione di voto.

Consigliere D'Auria

Rendiamoci conto della situazione in cui siamo arrivati, l’Opposizione fa una proposta, propone ed è evidente la nostra volontà, di mettere ai voti

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e il ripristino della Commissione pari opportunità. La Maggioranza si barrica in un silenzio assordante, senza intervenire sul dibattito, senza pronunciarsi, c'è un portavoce autorizzato dalla Professoressa a intervenire, gli altri se parlano sono sbattuti fuori di classe.

Ma non so, questo ci rende ancor più urgente il ripristino di una Commissione delle pari opportunità, di uomini, donne, adulti, bambini, Maggioranza e Opposizione. Grazie.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Grazie. Mi associo al Consigliere D'Auria e aggiungo che comunque qui non c'è più democrazia in questo Consiglio Comunale e vi fate le regole che volete, fate parlare, fate uscire dall’aula quando vi pare, adesso mettiamo la lavagna con le orecchie d’asino Sig.a Sindaco, perché qualsiasi cosa che in qualche maniera ostacoli quello che Lei pensa che sia il Suo governo della Città, Lei non lo vuole sentire. Gli errori non li riconoscerà, sarebbe sintomo di grande intelligenza e democrazia, cosa che Lei non fa e l’abbiamo visto con le mie interrogazioni precedenti, in questo caso anche il Presidente si associa alla Sindaca nel condurre un Consiglio Comunale bulgaro. Al di là di tutto mi associo al Consigliere D'Auria, sono d'accordo che si ricostituisca – si ricostituisca - perché è stata eliminata la Commissione per le pari opportunità fra donna e uomo. Ormai in tutte le banche, in tutte le scuole, non solo nelle Amministrazioni, ci sono le commissioni pari opportunità, a Treviglio non si sa perché è sparita.

Quindi io chiedo che il Consigliere Riganti presenti un emendamento in cui praticamente chieda la ricostituzione della Commissione per le pari opportunità e che eventualmente con l’ausilio ecc. di un osservatorio permanente e così via. Però la cosa basilare è che ci sia una Commissione per le pari opportunità fra donne e uomini, che sapete perfettamente che deve essere costituita da tutte le rappresentanze dei partiti politici, dei sindacati e delle associazioni più importanti. Questa è la Commissione pari opportunità che ovunque trovate. Solo a Treviglio, perché evidentemente non c'è un’Amministrazione democratica, non c'è e non c'è rispetto per la persona, questo è il problema, né donne né uomini, solo quelle che aggradano a voi. Grazie.

Presidente

Per dichiarazione di voto la Consigliera Bussini, interviene per il P.D.?

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Formalmente è intervenuto prima per il suo gruppo. Consigliere Mancini, per cortesia. Consigliera Bussini interviene per il P.D.?

Consigliera Bussini

Allora posso fare la mia dichiarazione di voto?

Presidente

Per il P.D.? Prego. Consigliere Mancini, ho detto prima che i gruppi consiliari di Maggioranza sono molteplici e infatti ho chiesto alla Consigliere Guzzetti di rispettare i termini. Non posso negare, in base al Regolamento che abbiamo, a ogni gruppo di fare la dichiarazione di voto. Prego Consigliera Bussini per il Suo gruppo.

Consigliera Bussini

Allora la Maggioranza è unita e quindi ha presentato questo documento e mi sembra che invece qualche problema ci sia nella Minoranza. Le Commissioni e le organizzazioni preposte per dibattere e per confrontarci su questi argomenti e la sensibilità dell’Amministrazione in questo campo penso che sia ineccepibile, come già prima stava descrivendo il Consigliere Guzzetti. Continuo dicendo appunto, facendo anche capire al Consigliere Mangano cosa sta facendo questa Amministrazione, attraverso il Consiglio delle donne, la Consulta della pace e ... perché il dispositivo è chiaro, chiede la costituzione di nuovi osservatori e di nuove Commissioni pari opportunità. Io rispondo in dichiarazione di voto dicendo che ci sono già Commissioni e organizzazioni che si occupano di queste tematiche.

Cosa sta facendo quindi questa Amministrazione: attivazione di corsi di alfabetizzazione per donne straniere in orario scolastico e nelle scuole dei loro figli, perché il primo strumento di emancipazione è la lingua.

Come si può pensare di far loro conoscere le nostre norme se non sanno l’italiano? Due, creazione di momenti e occasioni di confronto e reale reciproca conoscenza per parlare delle nostre diversità tramite il Consiglio delle donne e le associazioni che fanno parte del Consiglio delle donne, tra cui “Diversamente ” – Merabà – Centro delle culture e altre. Costituzione della Consulta della pace che sta lavorando da due anni sulle tematiche dell’integrazione, attivazione di un corso di mediazione sociale, voluta dai Servizi Sociali con le varie associazioni, finalizzato alla realizzazione di un progetto sulle problematiche di convivenza, chiamato Condomini Solidali. Collaborazione costante tra l’Amministrazione e la cooperativa Kinesis per la gestione dei problemi del territorio, strettamente connessi all’integrazione. La sinergia tra

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l’Amministrazione e le altre realtà, quale Sirio – C.A.G. del Sant’Agostino, Centro per la famiglia e la Caritas, per affrontare le realtà più drammatiche.

Vi dico solo che lo Sportello Donna è un servizio che si occupa delle problematiche di maltrattamento femminile, come già più di una volta io ho illustrato in questo Consiglio, gestito dalla Cooperativa Sirio in convenzione con il Comune di Treviglio. Gli obiettivi del servizio riguardano l’ascolto, l’orientamento, l’informazione alle donne che vivono in situazioni di disagio e di violenza, attraverso azioni di accoglienza, consulenza, legale e psicologica e di gruppi di auto-aiuto.

Nel 2007 sono state prese in carico dal Servizio 98 donne, di cui 63 bisognose di interventi psicologici, aperto a donne italiane e straniere senza nessuna distinzione.

Progetto cantiere aperto per allargare gli spazi di vita, finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Tale progetto ha l’obiettivo di promuovere i percorsi di inclusione sociale, al fine di favorire il riconoscimento delle diverse identità, culturali, emergenti e di origine, di cui i giovani stranieri di seconda generazione sono portatori.

È stato finanziato con 64.000 Euro a fondo perduto, pari a circa l’80%

della spesa totale. Questa è la sensibilità dell’Amministrazione riguardo a questa tematica ed è la posizione della Maggioranza.

Presidente

È iscritto per dichiarazione di voto il Consigliere Cremonesi, ha la parola.

Consigliere Cremonesi

Grazie Presidente. Per la mia dichiarazione di voto dico che questa sera si è parlato di tutto, si è parlato di un argomento estremamente importante, chi parlando e raccontando delle cose allucinanti e soprattutto in una discussione di questo genere, il gioco delle parti sta creando dei problemi dal mio punto di vista. Chiedo a questo Consiglio Comunale che la Consigliera Siliprandi la smetta di definire e di apostrofare personaggi di questo Consiglio Comunale con dei termini:

bugiardo! Primo perché può parlare in modo diverso e presentarsi in modo diverso, primo. Secondo, ritengo che il Consigliere D'Auria la debba smettere in questo Consiglio Comunale di fare illazioni. Nel momento in cui dà dei presupposti alla Maggioranza che è in difficoltà o roba e dà delle idee alla Maggioranza, dei pensieri alla Maggioranza, prima le valuti e poi le discuta.

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Su un ordine del giorno di questo genere la Maggioranza si è comportata in modo assolutamente trasparente e chiaro, ha parlato un portavoce per demolire quello che di errato è scritto nell’ordine del giorno del Consigliere Riganti e ha portato o voleva portare ed informare il Consiglio Comunale di quello che questa Maggioranza sta facendo e di quello che questa Giunta sta facendo. Ritengo che sia scorretto da parte della Consigliera Siliprandi parlare di scarsa sensibilità di questa Maggioranza, nel momento in cui questa è l’unica Maggioranza dove a livello di Giunta ci sono quattro donne e quattro uomini, questo è quanto. In nessuna istituzione di Treviglio c'è una Commissione pari opportunità, è giusto che ci sia, ma questo Consiglio Comunale e questa Giunta stanno portando avanti le istanze dei più deboli e i più deboli sono anche gli immigrati che in questo momento si trovano sul nostro territorio.

Ringrazio sentitamente invece il Consigliere Mangano, perché purtroppo nel gioco della Maggioranza e della Minoranza, è sempre assolutamente corretto e nei propri interventi pacatamente esprime la sua opinione. L’ordine del giorno di Riganti era solo ed esclusivamente una follia e per discuterlo pacatamente abbiamo dato una risposta unica. Questa è la Maggioranza di questo Consiglio Comunale, senza creare scontri o violenze. Quindi ognuno di voi ritorni alla propria posizione, faccia la Minoranza portando delle motivazioni valide e la Maggioranza risponderà in modo adeguato, sennò la Maggioranza risponderà sempre e solamente con dei no. Comunque la mia dichiarazione di voto all’ordine del giorno di Riganti è un voto contrario.

Presidente

Grazie Consigliere. Il Consigliere Mancini risulta prenotato per dichiarazione di voto, però le ha già fatte il Capogruppo. No, è intervenuto Consigliere, un Consigliere per gruppo per la dichiarazione di voto. Però è intervenuto il Consigliere Mancini, è intervenuto per dichiarazione di voto, mi spiace. Consigliere Riganti, ha chiesto la parola, immagino che volesse...

Consigliere Riganti

Grazie. Presidente, vorrei chiarire meglio la situazione. Allora io ritiro, lo faccio verbalmente, devo scriverlo?

Presidente

No, va bene, ne diamo atto a verbale, è iscritto nel Consiglio Comunale del 26.

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(intervento fuori microfono: io voglio sapere qual è la dichiarazione di voto e chi ha espresso il mio voto) –

Il Capogruppo è intervenuto e ha chiesto la parola in sede di dichiarazione di voto, quello che ha detto è sua responsabilità.

Il gruppo è intervenuto in quella sede, perché a questo punto potrebbero intervenire di nuovo tutti i Capigruppo... prego Consigliere Mancini, in questo caso sì, per dichiarazione in dissenso. Prego.

Consigliere Mancini

Preciso che siccome il Presidente del Consiglio dice che il mio Capogruppo ha fatto una dichiarazione, io la faccio in dissenso soltanto per forma, nel senso che non ho capito, ma siccome è l’éscamotage per poter parlare in questo Consiglio, qui bisogna inventarsi anche le procedure, ci divertiamo a inventarci le procedure. Perfetto. Quindi per avere la parola devo dichiararmi in dissenso con il Capogruppo, questa la mettiamo sul giornale. (interventi in aula) Ho già precisato, Consigliere Guzzetti, qualcuno ha dato le pagelle prima, Lei quale voto ha avuto?

Presidente

Consiglieri, per cortesia! Lasciate finire il Consigliere Mancini.

Consigliere Guzzetti, per cortesia non interrompa i lavori dell’aula.

Prego Consigliere Mancini.

Consigliere Mancini

Qualcuno mi ha ricordato che devo leggere il Regolamento, me lo sono letto e allora mi dichiaro in dissenso e allora non faccio polemiche, altrimenti il Consigliere della Sua stessa Maggioranza Le darà 5, perché prima ha dato le pagelle ai Consiglieri. Io forse prenderò sì e no la sufficienza. Io dicevo che questo argomento posto all’ordine del giorno del Consigliere Riganti, l’abbiamo detto tutti quanti, evidentemente rileva un problema incombente sulla nostra comunità sia locale trevigliese, che quella anche italiana. Pur tuttavia a me sembra quasi pleonastico quello di Riganti di invocare l’applicazione della Costituzione, a mio avviso e chiedendo poi al Sindaco cosa intende fare su questo argomento, secondo me qualsiasi straniero che viene in Italia e io sono stato uno che è andato in parecchi Stati, non mi sono mai posto il problema di andare lì a dettare le mie leggi, ho sempre rispettato quelle degli altri, altrimenti avrei avuto delle ripercussioni non indifferenti.

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Io invece dico questo, che qualsiasi cittadino straniero che viene in Italia deve assolutamente rispettare la Costituzione e invocarne il rispetto è come dire si può calpestare la Costituzione. Per cui le leggi italiane devono essere assolutamente rispettate e lo Stato non deve abdicare in nessun modo alle proprie prerogative.

Per cui quando il Consigliere Guzzetti dice che i cittadini stranieri sono una forza, è assolutamente vero, che pagano le tasse, è assolutamente vero, che devono essere integrati, è assolutamente vero, ma questo non deve essere un alibi a loro scusante e che quando vengono in Italia chiedono tremila diritti – tra virgolette – anche quello di imporre una propria religione e io voglio deviare il discorso sulla religione, pur tuttavia la reciprocità qui la dobbiamo dare noi e non ci viene data da quelli che professano un'altra religione. Per cui il nostro Comune a mio avviso dovrebbe far sì prima di tutto che tutti i cittadini, italiani sicuramente, ma anche quelli stranieri devono rispettare.

Dopodiché i diritti non devono essere negati a nessuno, per cui la Commissione che chiede Riganti, per la verità la considero anch'io un po' nebulosa e non ho capito bene e poi sarebbe uno strumento ulteriore a quelli che già ci sono. Probabilmente, come diceva il Consigliere D'Auria, se si ripristinasse quella delle pari opportunità e in quella Commissione e per questo chiedeva un emendamento all’ordine del giorno, e in questa Commissione si ampliassero non soltanto delle donne, ma anche uomini e donne, quindi si ricomprendessero nelle prerogative di questa Commissione anche argomenti che trattano appunto la regolamentazione di questi stranieri, forse in questo modo potremmo anche votarlo questo ordine del giorno. Così come è siamo un po' tutti in difficoltà, tutti nel senso noi della Minoranza, perché mi sembra che la Maggioranza ha già detto che non lo voterà. Quindi questo che significa? Ribadisco il rispetto assoluto delle leggi italiane da parte degli stranieri. Questo lo devono fare tutti gli organi preposti alla cautela delle nostre leggi. Grazie.

Presidente

Grazie. Vuole intervenire il Sindaco, prego per dichiarazione di voto.

Sindaco

Non ho parlato per estremo rispetto dell’ordine del giorno del Consigliere Riganti, per estremo rispetto dell’argomento che affronta, perché io ho giudicato quel testo molto fumoso, molto generico, molto incoerente, tra premesse e conclusioni non c'è nessun legame. Molto contraddittorio, nel senso buono della parola un po' delirante, ma nel senso buono, che quando i fatti sono nuovi da un punto di vista emotivo

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