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L’accademia della rue Vieille du Temple

royales d’équitation (1640 circa-

Capitolo 1. I progetti del cardinale di Richelieu

II.1.2 L’accademia della rue Vieille du Temple

Il progetto dell’attribuzione di borse di studio agli eredi delle famiglie nobili meno agiate viene forse realizzato, anche se in forma più modesta, nella seconda metà degli anni Trenta del XVII secolo: i gentiluomini beneficiari dei fondi stanziati saranno soltanto venti ed il loro cursus educativo, questa volta biennale, avrà luogo nel quadro di

512 Ms. B.n.F., collection Baluze 147, f. 3, “Academie pour Mil gentilshommes”: «Impareranno la

scherma, la danza, il volteggio, l’esercizio del moschetto e della picca, e tutte le operazioni di fanteria. Saranno istruiti, per quanto riguarda la matematica, in ciò che concerne la pratica. Impareranno le prime quattro regole dell’aritmetica e leggeranno la storia. Li si allenerà alla lotta, al salto, al lancio del bastone, al nuoto e ad altri esercizi fisici. […] I vicegovernatori avranno cura di far leggere loro la storia». Su questo documento vedi anche Collection de documents inédits sur

l’histoire de France. Première série. Histoire politique. Lettres, instructions diplomatiques et papiers d’Etat du Cardinal de Richelieu, a cura di M. Avenel, Paris 1863, tomo V, pp. 721-723.

un maneggio tradizionale. È quanto dichiarato in una donazione firmata dal cardinale e le cui allusioni all’accademia della «vieille ruë du Temple de cette ville de Paris» portano a credere che si tratti del già ricordato e preesistente istituto di Pierre de Hanniques, seigneur de Benjamin, il quale, a partire dal 1634, ha scelto l’Hôtel d’O, situato nella medesima via, come sede del suo maneggio513; ma non è da escludere che Richelieu abbia pensato alla fondazione di un proprio centro, in seguito mai eretto o esistito soltanto per qualche anno. I titoli di alcune delle copie dell’atto d’istituzione dei sussidi annunciano chiaramente la nascita, l’«Etablissement», l’«Errection», l’«Institution» di una nuova scuola; quanto al testo, esso la definisce «Academie Royale établie à notre instance par Sadite Majesté514». Difficile è inoltre stabilire l’anno di redazione del documento: due degli undici esemplari consultati sono datati 24 settembre 1640, altrettanti indicano il 1637, sette non riportano alcuna informazione; ma il Mercure françois relativo al triennio 1635-1637 riproduce l’intero testo nelle pagine concernenti il 1636515.

Il cardinale rileva, per giustificare tale iniziativa e le spese che essa implicherà, l’importanza de «l’entretien» e della «bonne nourriture» della gioventù, vera e propria linfa del corpo politico, che può ricevere grande profitto o grave danno dai frutti da essa apportati: all’istruzione è legata la conservazione stessa dello Stato, in quanto il sapere genera le buone abitudini ed i buoni costumi, che si traducono da una parte in devozione e pietà religiosa, dall’altra in «obéïssance au Prince», «soumission aux Loix», «respect aux Magistrats», «amour de la patrie» e «pratique des actions vertueuses». Gli studi dei sudditi «de

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Orléans, cit., pp. 335-337; Cherot, cit., p. 82; Dumolin, cit., p. 331. Su questo progetto di Richelieu vedi anche Chartier, Compère, Julia, cit., pp. 183-184; J. H Elliott, Richelieu e Olivares, Torino 1990 (Cambridge 1984), pp. 133-134; Brockliss, cit., pp. 242-243; Idem, French higher

education in the seventeenth and eighteenth centuries. A cultural history, Oxford 1987, pp. 449-

450; Schalk, From valor…, cit., pp. 192-194.

514 Etablissement de l’academie des sciences, par le cardinal de Richelieu, le 24. septembre 1640.,

in “Recueil de pieces concernant l’histoire de Louis XIII, depuis l’an 1631. jusqu’en l’année 1642”, Paris 1716, tomo III, p. 436; Vingt-uniesme tome du Mercure François, ou suitte de

l’histoire de nostre temps, sous le regne du tres-chrestien roy de France & de Navarre Louis XIII. Es années 1635. 1636. 1637., Paris 1639, p. 278; B.n.F., Châtre de Cangé 165, f. 375, “Academie

Etablie, vieille Rue du Temple”; ms. Bibliothèque Mazarine, manuscrit 2117, f. 121 r, “Errection d’une academye Royalle faicte par le Cardinal de Richelieu”; ms. B.n.F. Arsenal, manuscrit 2286, 2e partie, f. 28 r, “Institution d’une Academie par Monsieur le Cardinal duc”.

515 Accanto alle fonti sopraccitate si consultino ms. B.n.F., manuscrits français 22884, ff. 108-110,

“Academie pour 20 gentilshommes”; ms. B.n.F., manuscrits français 24321, ff. 41 r-43 r; ms. B.n.F., nouvelles acquisitions françaises 150, pp. 399-406; ms. B.n.F., manuscrits Dupuy 550, ff. 145 r-150 r; ms. B.n.F., collection des Cinq Cents de Colbert 149, tomo VI (1640-1660), ff. 83 r- 87 v; ms. B.n.F. Arsenal, manuscrit 4114, 1ère partie, pp. 1-8, “Donation faite a l’academie Roiale par le Cardinal de Richelieu”; ms. B.n.F. Arsenal, manuscrit 3740, pièce 14; ms. B.I., manuscrits

basse étoffe» e dei roturiers sono tradizionalmente sovvenzionati tramite le dotazioni concesse ai collegi ed ai seminari; è adesso opportuno venire in aiuto anche a coloro che, per nascita, sono destinati alla carriera militare ed in particolare alla «pauvre Noblesse»: le conseguenze di una formazione lacunosa sono tanto più gravi e perniciose quanto più elevato è lo status sociale di coloro che ne sono vittime, poiché «la corruption des choses excellentes est la pire516».

Del lascito, assegnato in perpetuo e dell’ammontare di 21000 lire annue517, beneficerà dunque la discendenza dei titolati più indigenti, che si trovano nell’impossibilità di garantire ai propri figli un’adeguata educazione nei «vertueux exercices, convenables à leur extraction». La selezione dei borsisti, affidata ai successori ed eredi legittimi del nome e dei titoli di Richelieu, dovrà fondarsi su criteri di prestanza fisica: i rampolli avranno quattordici o quindici anni e saranno «bien proportionnez, vigoureux & propres à la profession à laquelle ils sont appellez». Essi si consacreranno infatti, per due anni, a tutte le attività militari previste dai programmi dell’accademia, esattamente come gli altri pensionanti: l’equitazione, il volteggio, la scherma, la matematica, le fortificazioni, «& autres»; nel biennio successivo, dopo essere stati presentati al re da colui che li ha scelti o dal direttore dell’istituto, i venti gentiluomini presteranno il proprio servizio militare nei reggimenti di guardia, nella marina o altrove, secondo le intenzioni del sovrano518.

Ma per servire al meglio il re e la «Republique» un’istruzione meramente pratica è, secondo il cardinale, insufficiente. Egli si dichiara convinto che le armi e le lettere siano «germaines & comme inseparables», entrambe indispensabili per la creazione ed il mantenimento «des grandes Empires», le prime per estenderli e proteggerli dalle minacce esterne, le seconde per governarli ed assicurare la pace interna: riprendendo pertanto le aspirazioni all’enciclopedismo che hanno contraddistinto i disegni relativi alla fondazione di scuole nobiliari dei decenni precedenti, Richelieu immagina per i titolati premiati un percorso formativo letterario, che tende ad escludere l’assimilazione del latino a vantaggio dello studio dell’etica e della storia. Un precettore «d’excellente condition», nominato dallo stesso plenipotenziario o dal suo legittimo successore e remunerato con parte dei fondi in questione519, illustrerà ai discenti,

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Etablissement de l’academie des sciences…, cit., pp. 434-436.

517 In alcune delle copie consultate il lascito ammonta a 20000 lire. 518 Ibidem, pp. 436-438.

in lingua volgare e ad integrazione degli exercices insegnati nel maneggio, la logica, la fisica e la metafisica, la filosofia morale; nel pomeriggio l’istitutore tratterà la geografia, tanto fisica che politica, ed approfondirà la spiegazione della storia romana e francese. Non stupisce quindi che il Recueil de pieces concernant l’histoire de Louis

XIII attribuisca alla donazione il titolo di «Etablissement de

l’Academie des Sciences»:

«Pendant les deux années qu’ils y [all’accademia] demeureront, outre les exercices ordinaires de l’Academie […]; ils seront encore particulierement instruits à quelques heures reglées ès principes de la Logique, Phisique & Metaphisique, sommairement en la Langue Françoise, & pleinement en la morale, & à une autre heure commode de l’aprédînée, instruits aussi sommairement de la carte ou geographie, & des notations générales des Maisons & changemens des Empires du monde, transmigrations des peuples, fondations & ruïnes des grandes Villes, noms, actions & siecles des grands personnages, dont les interêts nous touchent de plus près pour leur voisinage, & sur tout & plus au long apprendront l’histoire Romaine & Françoise520».

Vicino alle proposte sopra analizzate negli aspetti concernenti la definizione del ventaglio delle discipline cui iniziare i giovani blasonati, il progetto di Richelieu si segnala tuttavia per l’adozione di criteri religiosi nelle procedure di selezione degli allievi: per la prima volta un disegno riguardante l’istruzione dei membri del secondo Stato nel quadro di una académie indipendente dal sistema scolastico tradizionale impone esplicitamente ai discenti la professione «de la Religion Catholique, Apostolique & Romaine521».

Le testimonianze raccolte non permettono di affermare con certezza la riuscita del progetto del cardinale. Incontestabile è ad ogni modo la risonanza che esso ha tra i contemporanei: al sorprendente numero di copie, manoscritte o a stampa, che del lascito in esame sono giunte fino a noi, si aggiunge il paragrafo ad esso dedicato nell’anonima Oraison funebre de monseigneur l’éminentissime

520 Ibidem, pp. 437-438: «Nei due anni che essi vi [all’accademia] passeranno, oltre ai normali

esercizi dell’accademia […] essi riceveranno, ad ore stabilite, anche speciali insegnamenti nei principi della logica, della fisica e della metafisica, brevemente ed in lingua francese, più approfonditamente in filosofia morale; ed in un altro momento comodo del pomeriggio, saranno istruiti anche, per sommi capi, in cartografia o geografia, e sulle spiegazioni generali delle case regnanti e mutamenti delle potenze politiche del mondo, delle trasmigrazioni dei vari popoli, delle fondazioni e del declino delle grandi città, dei nomi, azioni ed epoche dei grandi personaggi i cui interessi ci toccano da vicino per la loro prossimità, e soprattutto e più a lungo essi apprenderanno la storia romana e francese».

cardinal, tenuta all’accademia di Castres e pubblicata nel 1643. La

donazione è qui annoverata tra le più rilevanti iniziative culturali intraprese da Richelieu ed inserita nel quadro di una politica diretta ad assicurare allo Stato uomini competenti e fedeli, in previsione della rottura dei fragili equilibri internazionali che hanno fino a qualche anno prima assicurato la pace:

«Parleray-je de cette autre Academie qu’il a fondée pour l’instruction de la Noblesse; ou vingt pauvres Gentils-hommes peuvent trouver dequoy devenir honnestes gens, & reparer le deffaut des biens de la fortune par les avantages de ceux de la vertu? Ouy Messieurs, & il ne sera point hors de propos de remarquer en cét endroit, que […] il veut par ce dernier [soin] former des subjets pour le service de l’Estat. Il prevoyoit bien que la tranquillité dont la France jouyssoit ne seroit pas Eternelle, à cause de l’ambition de ses voisins, & sa prevoyance ne le deceut point, puis que bien-tost apres les outrages que les ennemis du Roy firent à ses aliez, le contraignirent de leur déclarer la guerre522».