• Non ci sono risultati.

In provincia: le accademie nobiliari di Angers e di Aix en-Provence

Capitolo 3. Progetto e realtà delle accademie tra Parigi e la provincia

I.3.6 In provincia: le accademie nobiliari di Angers e di Aix en-Provence

Contemporaneamente al fiorire dei progetti sopra analizzati, due scuole nobiliari di provincia, istituite entrambe all’inizio del Seicento, si avvicinano, seppur per breve tempo e soltanto sotto alcuni aspetti, alle istanze emerse nella trattatistica.

Le origini dell’accademia di Angers vanno probabilmente rintracciate nella fondazione di un maneggio per iniziativa di un gruppo di scudieri italiani residenti in città alla fine del XVI secolo; nel 1629 Joachim Martin des Loges trasferisce il centro equestre, in precedenza situato in rue de la Tannerie, all’hôtel de Casenove, dove la scuola, in seguito passata sotto la direzione del celebre scudiero

474 Ibidem, pp. 55-56.

François Avril de Pignerolle e dei suoi eredi, resterà fino al 1792, anno della sua chiusura definitiva475. Il primo trentennio del Seicento segna per il maneggio un momento di forte dinamismo, dovuto principalmente alla presenza di allievi provenienti dall’Impero tedesco, dalla Boemia, dai Paesi Bassi, dalla Danimarca, dalla Svezia, dall’Inghilterra e dalla Scozia. Degna di nota è la presenza di personalità di spicco, come quella di Georges Villiers, duca di Buckingham, il cui soggiorno nell’Anjou risale al 1611. La grande maggioranza degli stranieri iscritti, considerata la scarsa rilevanza numerica dei giovani provenienti dai Paesi Bassi spagnoli, è protestante: l’accademia si propone di fatto, almeno all’inizio del XVII secolo, come luogo d’incontro tra élites appartenenti a diversi campi confessionali476.

Non solo: se i circa 640 nomi e la provenienza dei giovani nord- europei giunti ad Angers tra il 1601 ed il 1635 ci sono noti, è grazie alla lista dettagliata, verosimilmente tratta da un album amicorum, trascritta nelle pagine della “Philandinopolis”, ponderosa opera d’erudizione stesa nella prima metà del Seicento a celebrazione della città e della sua regione. Autore del volume, rimasto manoscritto, è l’avvocato Jacques Bruneau de Tartifume (1574-1636), che, a partire dai primi anni del secolo, collabora con gli écuyers del maneggio cittadino impartendo lezioni di lingue classiche, in particolare di greco antico, ad alcuni degli iscritti all’accademia477.

Le fonti relative all’insegnamento di discipline teoriche nel quadro di una scuola di equitazione per gentiluomini nei primi decenni del XVII secolo risultano ben più ricche se dalla valle della Loira si volge lo sguardo a sud-est del regno. Nell’ottobre del 1603, su richiesta degli Stati del Pays de Provence, Enrico IV emana delle lettere patenti per l’erezione di un collegio e di un’università ad Aix. La fondazione, volta all’«instruction de la jeûnesse, tant ez lettres

475 J. Mathorez, Notes sur les étrangers en Anjou sous l’Ancien Régime, estratto dalla “Revue de

l’Anjou”, Angers 1915, pp. 10-11; P. de la Tuillerie, Description de la ville d’Angers et de tout ce

qu’elle contient de plus remarquable, Angers 1845 (=Péronnas 1994), p. 211 n; Frijhoff, cit., p.

13. Sull’accademia di Angers vedi anche M.-A. Moithey, Recherches historiques sur la ville

d’Angers, avec le plan, assujetti à ses accroîssements, embellissements et projets, Paris 1776;

Raguenet de St Albin, cit.; Uzureau, cit.

476 Vedi in particolare Joubert, cit.; Frijhoff, cit.

477 J. Bruneau de Tartifume, Angers, contenant ce qui est remarquable en tout ce qui estoit

anciennement dict la ville d’Angers, a cura di Th. Civrays, Angers 1932-1933, tomo I, “Préface”,

pp. V-XIII; Joubert, cit.; Frijhoff, cit., in particolare p. 14. Il manoscritto della Philandinopolis, pur presentando l’elenco in esame (ff. 637-680), non fornisce in ogni caso informazioni sui corsi di lingua greca tenuti da Tartifume all’académie di Angers: confronta ms. Bibl. mun. Angers,

humaines et philosophie, que faculté de theologie, jurisprudence et medecine», è destinata a sovvenire alle richieste delle élites locali, desiderose di un’istruzione letteraria e scientifica e troppo spesso costrette a tal fine a dispendiosi spostamenti; e rimarchevole è nel documento di fondazione, che attribuisce alla nuova scuola l’appellativo di «college royal de Bourbon», l’uso ambiguo del termine académie, impiegato come sinonimo di «collège» e di «université478».

Vera e propria accademia nobiliare è quella che i gesuiti della città, guidati da Sisteron, tentano di creare ad Aix cinque anni più tardi, contando sulle eccedenze risultanti dalle imposte che il re ha stabilito per il finanziamento del collegio; ma a riuscire nell’impresa saranno, nel 1611, i procureurs di Provenza ed i rappresentanti del secondo Stato. Al mese di febbraio risalgono le lettres patentes per l’«Establissement de Laccademie […] pour lexercice des armes», nata per volontà del monarca e pertanto degna di fregiarsi del titolo, che sarà riportato a lettere d’oro all’ingresso della sede prescelta, di «accademie du Roy Louis treisiesme Roy de France et de Navarre». Non solo i blasonati, ma tutti i sudditi della regione avranno così accesso agli esercizi di guerra, da praticare a piedi o a cavallo, insegnati negli istituti parigini; a questi la scuola provenzale sarà del resto parificata in «honneurs, prerogatives preminances franchises et libertés479». A «tenir des hommes capables pour faire et enseigner les mêmes exercices qui se pratiquent a ladite academie de Pariset autres de ce Royaume», ovvero l’equitazione, la scherma, il volteggio, l’uso della picca e del moschetto, la matematica, la danza, la musica strumentale, la lettura, la scrittura e l’aritmetica, s’impegna il barone di Talant presentando il 20 agosto 1627 la propria candidatura per un secondo incarico di capo e direttore dell’académie. Questa godrà di un indiscusso successo e scomparirà soltanto nella seconda metà del

478 Ms. Arch. mun. Aix-en-Provence, AA 14, pp. 733-736, “Lettres pattantes du Roy henry le

Grand pourtant [sic] establissement du college accademie ou université en la ville d’aix obtenues par Messieurs les consuls de ladicte ville procururs [sic] du Pays estant par icelles permis ausdicts seigneurs consuls et conseil de ladicte ville de nommer deux habittans depputés d’icelle”; ms. Arch. nat., O¹ 915, pièce 182, “1603. Lettres patantes portant etablissement d’une université academie et college dans la ville daix”; L.-G. Pélissier, Lettres patentes de Henri IV pour

l’établissement d’un collège, académie et université dans la ville d’Aix (1603), in “Archives

Historiques, Artistiques et Littéraires. Recueil mensuel de documents curieux et inédits. Chronique des Archives et Bibliothèques”, 1 (1889-1890), pp. 372-375.

479 Ms. Bibl. mun. Aix-en-Provence (Bibliothèque Méjanes), manuscrit 723 (610), ff. 144 v-145;

ms. Arch. nat., O¹ 915, pièce 181, “Lettres Pattantes du Roy Louis XIII portant Confirmation des precedentes et Establissement de Laccademie royalle pour lexercice des armes”. Vedi anche ms. Arch. nat., O¹ 915, pièce 294, pp. 3-5; ms. Arch. mun. Aix-en-Provence, AA 1, ff. 320 r-322 r; ms. Arch. mun. Aix-en-Provence, AA 14, pp. 736-738; P.-J. de Haitze, Histoire de la ville d’Aix, Aix- en-Provence 1889, tomo IV, pp. 54-55; Pélissier, cit., p. 375.

XVIII secolo: citata per la prima volta nei registri del consiglio cittadino dell’aprile 1611 ed attiva a partire dal mese successivo (il primo écuyer, monsieur Borge, è nominato il 9 maggio), negli anni Settanta del secolo seguente ed ancora alla vigilia della Rivoluzione la scuola è al centro di un dibattito sulla reperibilità dei fondi necessari alla ristrutturazione dei suoi locali480. Ma che cosa la distingue da quelle sorte altrove nel corso del Seicento? Quali sono le analogie riscontrabili tra il centro equestre provenzale e le proposte sopra ricordate?

Stando alle fonti ufficiali, l’esigenza di un’accademia a Aix-en- Provence è legata al bisogno di assicurare nel Pays, zona di frontiera lontana dalla capitale, la presenza di uomini militarmente preparati alla difesa del territorio, fedeli al sovrano e dotati di un’istruzione sufficiente all’espletamento di funzioni politiche, amministrative e giuridiche. La nuova fondazione, che viene a completare il curriculum previsto dai programmi di studio del preesistente collegio, luogo deputato all’insegnamento delle lettres, sarà sede di trasmissione delle conoscenze e delle abilità relative all’arte bellica; ed è all’interno dei confini del regno che la nobiltà, da sempre costretta a recarsi all’estero con grave danno economico per la Francia, potrà d’ora in avanti dotarsi di tali competenze. Si tratta, insomma, delle stesse argomentazioni avanzate non solo nelle già menzionate lettere patenti del 1594 per l’istituzione di una scuola per gentiluomini a Tours, ma anche in buona parte dei documenti di natura trattatistica:

«[…] despuis [la fondazione del College] Iceux estats reconnoissants le besoin et necessité de ladite province comme frontiere, en importe que l’usage des armes soit joint avec les sciences des lettres pour atteindre le comble de sa perfection pour la deffence dicelle, a quoy avons un notable interest que les premieres et plus tendres années de la jeunesse soient eslevees dans nostre Royaume mesme des nobles aux maximes du respect, honneur et obeissance quils nous doivent sans l’emprunte d’une main estrangere plus souvent partialle ou ennemie de lestat, et dailleurs pour esviter le transport de largent hors de ce Royaume, [gli Stati] nous ont tres humblement fait supplier […] leur permettre l’establissement d’une accademie en ladite ville d’aix […] pour rendre nos suiets plus capables des Charges qui leur seront a l’advenir commises, Sçavoir faisons que […] ayant egard au bien et Commodité que recevra ledit pays par le moyen de

480 Ms. Arch. nat., O¹ 915, pièce 184, “Extrait des titres de laccademie d’Aix en Provence”, pièces

185-186, “Extrait des registres du bureau du College royal de Bourbon, Université et academie de cette ville d’aix du 23e octobre 1611”, pièces 187-188, “Extrait des registres du bureau du college royal de Bourbon université et academie de cette ville d’aix du 20.e jour d’août 1627”, pièces 190, 198, 290; ms. Arch. mun. Aix-en-Provence, BB 99, ff. 179 v-180 r; ms. Arch. mun. Aix-en- Provence, GG 473.

l’Erection de ladite accademie qui relevera la Noblesse et Nosdicts suiets d’aller mandier les exercices en pays estrangers […] Creons Erigeons et instituons en Nostre dicte ville daix […] une accademie pour l’instruction et exercice de la Noblesse […]481».

Tale complementarità tra il collegio e l’accademia degli esercizi non rimane lettera morta. I documenti più tardi, ricordando gli atti di fondazione delle due scuole, finiscono talvolta per confonderle: i fondi stanziati per garantire il funzionamento del manège sono ricavati, come indicato dalle lettere patenti del 1611, dall’imposizione di una tassa di due «sols» su ogni mina di sale inizialmente destinata a finanziare il collège royal; le due istituzioni sono gestite e controllate da un unico «Bureau», composto dai professori di quest’ultimo, che non mancano di entrare in conflitto con il grand écuyer de France quando, nell’ultimo ventennio del Seicento, il potere centrale comincia a reclamare il diritto di scegliere i direttori di tutti i centri equestri del regno482.

Dal punto di vista organizzativo, negli anni immediatamente successivi alla sua comparsa, il nuovo istituto, i cui iscritti sono disinti in «pentionnaires» e «academiciens», impiega, accanto a «Lescuyer en chef», cinque domestici ed inservienti, un segretario-tesoriere ed archivista e sette maestri: uno scudiero «ordinaire», un «escuyer cavalcadour», un professore di matematica applicata e disegno, uno di scherma, volteggio ed «exercices modernes de la guerre» (uso della picca e delle armi da fuoco), un insegnante di danza e portamento, uno di scrittura e di aritmetica ed un gouverneur. Questi, investito anche delle mansioni di cappellano fin quando l’accademia non disporrà di

481 Ms. Arch. nat., O¹ 915, pièce 181: «[…] avendo questi Stati in seguito [dopo la fondazione del

collegio] riconosciuto il bisogno e la necessità della succitata provincia, in quanto frontiera, che l’uso delle armi sia unito alla conoscenza delle lettere per raggiungere il massimo della propria perfezione in vista della difesa del territorio, per la qual cosa ci risulta assai vantaggioso che la gioventù, anche quella di nobile famiglia, dai primi e più teneri anni sia educata nel nostro regno ai precetti di rispetto, onore e obbedienza che essa ci deve, senza l’impronta di un’istruzione straniera, il più delle volte partigiana o nemica dello Stato, e d’altra parte per evitare lo spostamento del denaro al di fuori dei confini del regno, [gli Stati] ci hanno umilmente fatto supplicare […] di permettere loro d’istituire un’accademia nella succitata città d’Aix […] per rendere i nostri sudditi meglio capaci delle cariche che saranno loro affidate in futuro. Rendiamo noto che, […] tenuto conto dei benefici e dei vantaggi che il succitato Pays riceverà dall’erezione della succitata accademia, che dispenserà la nobiltà ed i suddetti sudditi dall’andare a mendicare gli esercizi nei Paesi stranieri […], creiamo, erigiamo ed istituiamo nella nostra suddetta città d’Aix […] un’accademia per l’istruzione e gli esercizi della nobiltà […]». Su queste lettres

patentes vedi anche Schalk, From valor…, cit., pp. 188-191.

482

Ms. Arch. nat., O¹ 915, pièces 181, 187-188, 191, “Proiet d’arrest”, 192; ms. Arch. mun. Aix- en-Provence, BB 99, ff. 179 v-180 r; ms. Arch. mun. Aix-en-Provence, GG 473; ms. Bibl. mun. Aix-en-Provence (Bibliothèque Méjanes), manuscrit 723 (610), ff. 144 v-145 v; Haitze, cit., pp. 54-55.

un uomo specificamente designato a tali occupazioni, si darà cura di celebrare la messa o di condurre i giovani in chiesa, nonché di esortarli ai loro doveri di cristiani. Ma i compiti del precettore riguarderanno soprattutto la formazione letteraria dei rampolli: egli insegnerà ai pensionanti «les sciences qui leur conviendront» ed accompagnerà ed assisterà in qualità di répétiteur gli allievi che, oltre ai corsi interni di equitazione, scherma e danza, desidereranno frequentare le lezioni del collegio. I docenti di lingue classiche, filosofia, teologia o giurisprudenza istruiscono pertanto, a Aix-en- Provence, alcuni dei discepoli del cavallerizzo, dello schermidore e del ballerino del manège cittadino, che dispone, per altro, di una vera e propria biblioteca amministrata dal «secretaire», «afin de fournir aux pentionaires et maitres les livres qui leurs seront necessaires pour les instruire483».

Il materiale pervenuto fino a noi non ci garantisce, in effetti, che i regolamenti stilati in occasione dell’apertura dell’accademia siano stati, in un secondo tempo, seguiti e rispettati; a permanere è in ogni caso l’eccezionalità della simbiosi tra collegio ed istituto nobiliare, tra insegnamento di saperi teorici ed abilità fisico-militari della quale la documentazione concernente un’accademia realmente attiva ci rende qui testimoni.

I.3.7 La nobiltà e le accademie: alcune ipotesi sulle ragioni