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L’ambizione di Sarkozy: il progetto “Unione per il Mediterraneo”

UNA ROTTURA NELLO SCENARIO EUROPEO E DEL MEDITERRANEO?

2.4 Il difficile contesto della cooperazione euro mediterranea: dal Processo di Barcellona alla

2.4.1 L’ambizione di Sarkozy: il progetto “Unione per il Mediterraneo”

Il prevalere della tendenza euro - mediterranea fece emergere degli squilibri che “derivavano dalla presenza massiccia degli Stati membri dell’UE nel Partenariato euro-mediterraneo, rispetto ad una diminuzione dei membri del Nord Africa e del Levante”. Ne conseguì “un rischio di marginalizzazione dei partner del Levante e del Nord Africa”, che era destinato a mettere in discussione gli equilibri politici dell’UE, poiché causava “uno sbilanciamento degli interessi esterni europei a danno del Mediterraneo e a favore dell’Est europeo”.342

La Francia di Sarkozy percepì questo squilibrio in maniera maggiore rispetto agli altri Paesi europei, perché non era “soddisfatta del formato diplomatico che costituiva la sostanza del Partenariato euro-mediterraneo”, quindi intendeva creare un “formato a più alta intensità politica”. A questa motivazione si aggiunse la preoccupazione del Presidente francese di “mantenere la coesione comunitaria e un equilibrio politico all’interno dell’Unione europea”.343

Marina Valensise ha sottolineato:” Molto più che un ponte tra Nord e Sud, dunque, il Mediterraneo è, secondo Sarkozy, una priorità assoluta per l’Europa, oltre che il perno strategico di una politica estera di rottura. Non solo un’occasione per riattivare gli scambi tra i nostri vicini, e con i nostri vicini, secondo il dialogo tra le due sponde immaginato undici anni orsono a Barcellona, ma uno strumento per rilanciare quel dialogo senza tabù e su basi nuove, in termini di sicurezza, lotta al terrorismo, libertà di sviluppo e

342 Cfr. Roberto Aliboni, Istituto Affari Internazionali, “L’iniziativa dell’Unione per il Mediterraneo: gli aspetti politici”, Contributi di ricerca specializzati,n.85, gennaio 2008 ,p.8

343 Cfr. Aliboni, Istituto Affari internazionali, op. cit., p.8. Sul medesimo tema, cfr. Institut de la Médi- terranée, “Rapport du Groupe d’experts réuni par l’Institut de la Méditerranée sur le projet d’Union Méditerranéenne”, Marseilles, octobre 2007

immigrazione controllata…Così, prima di essere uno spazio di solidarietà e cooperazione, il Mediterraneo dovrà diventare un obiettivo in sé, il perno di una grande alleanza tra l’Europa e l’Africa, che nella globalizzazione serva da contrappeso all’America e all’Asia”.344

Sorse, così, il progetto “Unione per il Mediterraneo” che doveva consolidare i rapporti tra la Turchia e l’Europa, ripensare la politica araba della Francia e trovare una soluzione al conflitto arabo-palestinese.

Nel discorso di Tolone del 7 febbraio 2007, pronunciato in occasione della campagna presidenziale, Sarkozy presentò il suo progetto riguardante l’ “Unione per il Mediterraneo”: “C’est à la France, européenne et méditerranéenne à la fois, de prendre l’initiative avec le Portugal, l’Espagne, l’Italie, la Grèce et Chypre, d’une Union Méditerranéenne comme elle prit jadis l’initiative de construire l’Union européenne. Cette Union Méditerranéenne aura vocation à travailler étroitement avec l’Union européenne”. 345

Questa nuova istituzione, rivolta a tutti i Paesi mediterranei, del Medio Oriente e dell’Africa del Nord, aveva soprattutto il fine di affermare la potenza politica e diplomatica dello Stato francese, dato che la sua influenza all’interno dell’Unione Europea era diminuita a causa dell’espansione dell’UE verso l’Est europeo.346

Sarkozy era convinto che l’influenza francese nel Mediterraneo, zona strategica per la sicurezza, per l’energia e per il commercio, sarebbe aumentata per mezzo dell’ “Unione per il Mediterraneo”, istituzione poggiante su idee e valori francesi. Ciò avrebbe permesso alla Francia di

344 Cfr. Marina Valensise, “Sarkozy. op. cit., p.145

345 Cfr. Nicolas Sarkozy, Discours à Toulon,7 février 2007, link di riferimento http://sites.univ- provence.fr/veronis/Discours2007/transcript.php?n=Sarkozy&p=2007-02-07

346 Per ulteriori approfondimenti, cfr. José Ignacio Torreblanca, “Sarkozy’s foreign policy: where do European interests and values stand?”, Fundación para las Relaciones Internacionales y el Diálogo Exterior, February 2008. Cfr. Jean – François Daguzan, “France’s Mediterranean Policy: Between Myths and Strategy”, Journal of Contemporary European Studies 17, no.3 (décembre 2009):388

condizionare direttamente le decisioni dei Paesi mediterranei nell’ambito dell’economia e della sicurezza, escludendo dal circuito le altre potenze europee come la Germania e la Gran Bretagna.

La creazione dell’UpM fu anche intesa dal Presidente francese come strumento per affrontare il conflitto arabo-palestinese e soprattutto per ostacolare l’adesione della Turchia all’Unione Europea, non escludendola comunque dal progetto euro-mediterraneo.347

Secondo Sarkozy, l’“Unione per il Mediterraneo” avrebbe protetto e preservato il primato francese in Europa dalla Turchia, il cui ingresso era considerato un ostacolo in termini di stabilità, di proporzioni e di credibilità. Allo stesso tempo, il fatto di riunire i Paesi europei , africani, arabi , Israele e l’Autorità Nazionale palestinese avrebbe rappresentato il tentativo di istituzionalizzare il processo di pace israelo - palestinese.

Nel discorso di Tolone sul tema dell’adesione turca e sul conflitto israelo- palestinese Sarkozy si espresse con le seguenti parole: “ C’est dans la perspective de cette Union Méditerranéenne qu’il nous faut envisager les relations de l’Europe et de la Turquie… La Turquie n’a pas sa place dans l’Union européenne parce qu’elle n’est pas un pays européen. Mais la Tur- quie est un grand pays méditérranéen avec lequel l’Europe méditerranéenne peut faire avancer l’unité de la Méditerranée. C’est la grande ambition commune que je veux proposer à la Turquie…C’est dans la perspective de cette Union Méditerranéenne qu’il nous faut repenser ce qu’on appelait ja- dis la politique arabe de la France, c’est dans la perspective de cette Union Méditerranéenne qu’il nous faut approcher le problème de la paix au Moyen –Orient et chercher une issue au conflit israélo -palestinien ».348

Il 20 dicembre 2007 si svolse un incontro a Roma fra il Presidente francese

347 Cfr. Timo Behr, Ruth Hanau Santini, “Sarkozy’s Mediterranean union plans should worry Brussels”, EU Observer, 12 novembre 2007, link http://euobserver.com/7/25112

Sarkozy e i Primi Ministri di Spagna e Italia, José Rodriguez Zapatero e Romano Prodi. In tale occasione Spagna e Italia appoggiarono Sarkozy e lo aiutarono a definire le linee guida del progetto in questione, finalizzato a riunire l’Europa e l’Africa intorno ai Paesi rivieraschi del Mediterraneo e a istituire un partenariato alla pari tra gli Stati del bacino. Inoltre, Sarkozy invitò i capi di Stato e di Governo delle Nazioni mediterranee a riunirsi in un vertice con i membri UE il 13 luglio 2008, a Parigi.349

All’iniziativa francese si oppose la Germania di Angela Merkel, che mise in guardia dal rischio di iniziative di cooperazione regionale che non includevano tutti i Paesi membri dell’UE e che avrebbero portato a uno “sfaldamento dell’Unione nel suo nucleo centrale”.350

Il Cancelliere non voleva limitare il progetto ai Paesi rivieraschi, ma estenderlo anche agli Stati del Nord.

Successivamente, le reticenze tedesche caddero nell’incontro di Hannover del marzo 2008, dopo aver ottenuto l’inserimento dell’ “Unione per il Mediterraneo” nel Processo di Barcellona e la non- destinazione di risorse UE aggiuntive rispetto ai 16 miliardi di euro già previsti entro il 2013.351

Nell’incontro di Parigi del 13 luglio 2008 i capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi membri dell’UE e dei 16 del Mediterraneo lanciarono l’UpM.352

Nell’occasione i 43 capi di Stato e di Governo riaffermarono gli obiettivi del processo di Barcellona e dichiararono di trasformare il Mediterraneo in una zona di pace, di cooperazione, di democrazia e stabilità.

La nascita dell’ “Unione per il Mediterraneo” fu concretizzata, ma, nei

349 Per ulteriori informazioni sul progetto UMP, cfr. Éric Bussière, Guia Migani, op. cit.,pp.192-197 350 Cfr. Aliboni, Istituto Affari internazionali, op. cit., p.2

351 Cfr. Antonio Villafranca, Istituto per gli Studi di politica internazionale, ISPI,” L’Europa di Sarkozy: le speranze della presidenza francese”, n.90, giugno 2008, link di riferimento http://www.ispionline.it/sites/default/files/pubblicazioni/Villafranca_1.pdf

352 Déclaration commune du sommet de l’Union pour la Méditerranée”, Union pour la Méditerranée, 13 juillet 2008, link http://eeas.europa.eu/euromed/index_fr.htm

fatti, approvata sulla base di una formula che differiva dalla versione di Sarkozy, poiché il Presidente francese avrebbe voluto creare un’organizza- zione regionale e intergovernativa indipendente dall’Unione Europea e dal Processo di Barcellona.353

L’UpM fu istituita da un vertice di capi di Stato e di Governo comprendente i membri dell’UE, la Commissione europea, i Paesi già membri del Partenariato euro-mediterraneo, Albania, Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Mauritania, Siria, Tunisia, Turchia, Autorità Nazionale palestinese, e un gruppo di nuovi Paesi, Bosnia- Erzegovina, Croazia, Montenegro e Principato di Monaco. La Lega Araba aveva lo status di Paese osservatore.

La struttura istituzionale prevedeva una co-presidenza UE della durata di due anni : il Presidente egiziano Mubarak e il Presidente francese Sarkozy. Le attività erano promosse e svolte da un Segretariato composto da un Segretario Generale, Ahmed Masadeh, Giordania, e da sei Segretari aggiunti, assegnati ad Autorità Nazionale palestinese, Grecia, Israele, Italia, Malta e Turchia. L’impianto prevedeva, anche, una conferenza al vertice dei capi di Stato e di Governo ogni due anni, una conferenza dei ministri degli Esteri ogni anno e una conferenza permanente di Alti funzionari. Infine, nel vertice di Parigi e nella conferenza dei ministri degli Esteri del 3-4 novembre 2008 a Marsiglia fu approvato il programma di lavoro dell’ “Unione per il Mediterraneo”, articolato in sei aree di intervento: la lotta contro l’inquinamento del Mediterraneo, il potenziamento dei trasporti marittimi e terrestri nella regione, la creazione di un programma di protezione civile, le energie alternative, l’istruzione superiore e la ricerca,

353 Per approfondire l’UMP, cfr. Nicolas Sarkozy, “ Le Discours du Président Sarkozy sur le Projet de l’Union de la Méditerranée”, Ambassade de la France auprès du Royaume-Uni, 23 octobre 2007, link http://www.ambafrance-uk.org/Discours-du-President-Sarkozy-sur.htm. Cfr. Bossuat, « La France et la construction de l’unité européenne de 1919 à nos jours », Armand Colin, 2012,pp.209- 212. Cfr. Catherine Flaesch - Mougin, « La relance de l’Union européenne et la présidence fran- çaise », Bruylant, 2011,pp.159-161

Euro-Mediterranean University, EMUNI.354

2.5 Sarkozy “il difensore” di una PESD autonoma

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