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Andamento e cambiamenti strutturali della microfinanza nei Paesi in via d

3.6 La microfinanza nei Paesi in via di sviluppo: un‘analisi delle principali macroaree

3.6.1 Andamento e cambiamenti strutturali della microfinanza nei Paesi in via d

Quasi trent’anni dopo la nascita delle prime istituzioni, il mercato della microfinanza è ancora oggi in evoluzione. Durante il periodo di espansione, ovvero nei primi anni ’80, le organizzazioni si concentravano sull’erogazione del credito alle popolazioni povere delle aree rurali al fine di promuovere la crescita di attività generatrici di reddito, sfruttando principalmente le metodologie di prestito di gruppo. Da allora, la microfinanza si è evoluta fino a diventare uno strumento di sviluppo sempre più completo, con l’obiettivo principale di fornire accesso ai servizi finanziari a tutte quelle persone ignorate dal sistema formale nei mercati emergenti e nei Paesi in via di sviluppo. Oltre al microcredito tradizionale, ovvero il prestito rivolto a microimprenditori ed alle famiglie povere, la microfinanza oggi offre una vasta gamma di prodotti finanziari, come servizi di pagamento, conti di risparmio, assicurazioni ed altri servizi finanziari su piccola scala. Oltre all’ampliamento della varietà di prestazioni offerte, è parzialmente cambiata anche la base di clientela servita, con le istituzioni che hanno progressivamente allargato il proprio raggio d’azione nelle aree urbane, servendo clienti appartenenti anche a fasce di reddito più elevate. La microfinanza ha le sue radici in Bangladesh, dove la sperimentazione del microcredito rivolto alle popolazioni povere è iniziata nel lontano 1970. Oggi, la maggior parte della clientela a livello mondiale vive ancora nelle zone

 

rurali dell’Asia meridionale (SA) e nella regione dell’Asia orientale e del Pacifico (EAP), le quali contengono congiuntamente oltre il 60% dei mutuatari (figura 3.29). Con il passare degli anni, la microfinanza si è sviluppata anche in America Latina e nei Caraibi (LAC), regione che include circa il 20% della clientela che ha contratto un prestito, in Europa orientale e nell’Asia centrale (EECA), nell’Africa sub-sahariana (SSA) ed infine nel Medio Oriente e Nord Africa (MENA), che rappresenta il mercato con il minor numero di mutuatari rispetto alle altre regioni considerate (2% circa). La dimensione media dei prestiti (figura 3.30) è generalmente maggiore nelle regioni dove la microfinanza si è sviluppata in un momento successivo, rispetto al continente asiatico e alla zona del Pacifico dove ha le sue radici. L’espansione del microcredito nel mondo è andata di pari passo con lo sviluppo dell’economia nei Paesi a basso reddito, nonché con il conseguente allargamento delle aree urbane (Lützenkirchen, Weistroffer, 2012).

Figura 3.29 Percentuale di mutuatari e degli attivi nelle principali macroregioni contenenti Paesi in via di sviluppo (2012)

Fonte: Lützenkirchen, Weistroffer, 2012, dati forniti dal database di mixmarket

SSA 8% EAP 14% EECA 3% LAC 21% MENA 2% SA 52%

Mutuatari (%)

SSA EAP EECA LAC MENA SA

SSA 9% EAP 41% EECA 11% LAC 31% MENA 1% SA 7%

Attivi (%)

 

I prestiti medi più elevati vengono erogati nella zona dell’Europa orientale e dell’Asia centrale, dove nel 2012 la somma media erogata ad un singolo cliente è arrivata a toccare i $2.522, in leggera diminuzione rispetto agli oltre $3.000 relativi al quadriennio 2007- 2010. Subito dopo l’Europa orientale e l’Asia centrale, la media più alta appartiene ai Paesi dell’Asia orientale e del Pacifico, seguiti a stretto giro di posta dall’America Latina e dai Caraibi, rispettivamente con valori pari a $1.768 e $1.680. La zona dell’Asia orientale e del Pacifico ha registrato inoltre la crescita percentuale maggiore rispetto a tutte le altre regioni considerate, passando da un prestito medio per cliente di $359 nel 2007 ai $1.768 del 2012. La macroregione relativa all’Asia meridionale presenta invece il dato più basso rispetto a tutte le altre, con un prestito medio erogato ad un singolo cliente pari a circa $167 nel 2012, nonostante un incremento del 60% rispetto al dato relativo al 2007.

Figura 3.30 Andamento del prestito medio per cliente nelle macroregioni (2007-2012)

Fonte: Lützenkirchen, Weistroffer, 2012, dati forniti dal database di mixmarket

La fase espansiva del settore della microfinanza è stata accompagnata inoltre dal progressivo passaggio dai prestiti di gruppo a quelli individuali, poiché i primi sono

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (US$)

 

difficilmente attuabili nelle aree urbane ed i mutuatari con redditi leggermente superiori alla soglia minima di povertà preferiscono di gran lunga le tipologie di prestito individuale. Ad oggi, più del 90% del microcredito rivolto alle persone ad “alto reddito” e più del 50% di quello rivolto ai clienti a basso reddito prevede l’utilizzo di metodologie individuali. Mentre la quota di mercato occupata dai prestiti di gruppo rimane alta in Asia meridionale, il microcredito individuale è diffuso specialmente in America Latina e nell’Europa orientale. Durante la fasi iniziali di sviluppo, il microcredito è stato uno strumento offerto principalmente da organizzazioni non governative senza scopo di lucro finanziariamente sostenute da donatori privati ed istituzionali.

Grazie alla successiva creazione di nuovi segmenti di mercato ed alla commercializzazione del settore, la gamma di istituzioni di microfinanza si è notevolmente ampliata. Organizzazioni non governative hanno iniziato ad evolversi in intermediari finanziari non bancari, in modo da sfruttare più fonti di finanziamento e poter distribuire i profitti ottenuti, alcuni donatori hanno creato nuove banche specializzate nel microcredito e, infine, istituti bancari tradizionali sono entrati nel mercato dei microprestiti creando delle apposite organizzazioni a scopo di lucro specializzate nella microfinanza (“downscaling”) (Lützenkirchen, Weistroffer, 2012).

Le tre tipologie istituzionali più presenti all’interno del mercato della microfinanza sono senza dubbio le banche, gli intermediari finanziari non bancari e le organizzazioni non governative (figura 3.31). Nell’Africa sub-sahariana, gli intermediari finanziari non bancari servono la percentuale più alta dei soggetti che hanno un prestito presso un’istituzione di microfinanza, così come accade in Asia meridionale, dove gestiscono circa due milioni e mezzo di mutuatari. In America Latina, nell’Asia orientale e nel Pacifico il mercato è prevalentemente occupato dalle banche, mentre nel Medio Oriente, Nord Africa, Asia centrale ed Europa orientale, a causa delle esigue dimensioni del mercato, non è possibile individuare una tipologia di istituzione che prevalga nettamente sulle altre. Negli ultimi anni, le organizzazioni non governative sembrano aver perso il loro ruolo primario nell’erogazione di microprestiti, mentre l’importanza degli intermediari finanziari non bancari e delle banche è aumentata.

 

Figura 3.31 Numero di mutuatari per tipologia di istituzione di microfinanza nelle diverse macroregioni (2012)

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore

Il portafoglio crediti lordo delle diverse macroaree considerate (figura 3.32) presenta notevoli differenze. Il dato più elevato appartiene alla regione dell’Asia orientale e del Pacifico, che nel 2012 ha evidenziato un valore pari a circa $40.000.000.000, seguita dall’America Latina e dai Caraibi che si sono fermati a poco più di $35.000.000.000. Il valore registrato dall’Asia orientale e Pacifico è sostanzialmente confermato osservando le tabelle precedenti, dove questa regione evidenzia la percentuale più alta dell’attivo ed eroga prestiti a circa il 14% dei mutuatari totali. Anche il dato relativo all’Asia meridionale appare coerente con le osservazioni effettuate in precedenza. Questa regione infatti, pur servendo più del 50% dei mutuatari, ha il più basso valore medio per quanto riguarda i prestiti, confermando quindi l’andamento del suo portafoglio crediti, più simile a quello delle regioni dove il microcredito non si è ancora del tutto sviluppato.

0 5.000.000 10.000.000 15.000.000 20.000.000 25.000.000

SSA EAP EECA LAC MENA SA

 

Figura 3.32 Portafoglio crediti lordo delle istituzioni di microfinanza (2008-2012) nelle diverse macroregioni

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore

Fino al 1990, la microfinanza è stata considerata come un semplice programma di sviluppo sostenuto finanziariamente da governi e da donatori privati e le istituzioni, generalmente, applicavano tassi di interesse più bassi rispetto a quelli delle organizzazioni tradizionali. Più di recente, la massiccia commercializzazione che ha subito il settore, unitamente all’eccessivo orientamento verso il profitto, sono state le cause principali che hanno provocato l’insorgere delle problematiche che tuttora affliggono tale settore. La ricerca di alti profitti ha comportato un innalzamento dei tassi di interesse, trasferendo “ricchezza” dalle popolazioni povere che usufruivano dei prestiti concessi ai dirigenti ed ai proprietari delle istituzioni di microfinanza (Lützenkirchen, Weistroffer, 2012).

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