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Metodologie di prestito ed evoluzione delle istituzioni di microfinanza in America

3.5 L’America Latina ed i Caraibi

3.5.1 Metodologie di prestito ed evoluzione delle istituzioni di microfinanza in America

Il mercato della microfinanza in America Latina e nei Caraibi è vario, dinamico, proficuo e innovativo. Fin dal suo avvio, nel 1980, organizzazioni senza scopo di lucro hanno operato a fianco di programmi governativi, trasformandosi poi in intermediari finanziari non bancari e in banche specializzate, finanziati sia da capitali locali che da fondi internazionali. Inizialmente, le principali metodologie di prestito erano state sviluppate attraverso la creazione di piccoli progetti che, tuttavia, venivano pesantemente penalizzati da elevati costi di gestione, il cui abbattimento era possibile solo grazie all’espansione delle attività e al successivo sfruttamento di economie di scala. La maggior parte di queste organizzazioni sono nate in un ambiente caratterizzato dalla crescente liberalizzazione del settore finanziario ed in Paesi falcidiati da conflitti civili e da dittature militari. Tutte queste problematiche portarono le prime organizzazioni ad iniziare la loro attività con pochi capitali a disposizione, spesso costrette a richiedere linee di credito alle banche commerciali per finanziare la loro crescita e ad impostare politiche di gestione incentrate sul pieno recupero dei costi sostenuti, attraverso l’applicazione di tassi di interesse generalmente piuttosto elevati. La microfinanza in America Latina e nei Caraibi si è da sempre concentrata esclusivamente sull’erogazione del credito, entrando in concorrenza diretta con i programmi governativi e con quelli avviati dalle banche commerciali. Queste ultime erano estremamente sensibili alla percezione negativa della popolazione in merito all’applicazione di tassi di interesse elevati, rifiutandosi quindi di sostenere finanziariamente il microcredito. A causa di tutti questi impedimenti, per molti anni l’erogazione del credito rimase un’attività prevalentemente nelle mani di istituzioni formali, specialmente intermediari finanziari non bancari. Le organizzazioni di microfinanza non potevano assumere tale forma giuridica poiché questo passaggio avrebbe precluso l’accesso ai seppur limitati sussidi destinati alle istituzioni senza scopo di lucro. Quindi, la maggior parte delle organizzazioni rimasero per molti anni attività senza scopo di lucro fino a quando venne data loro la possibilità di operare come intermediari finanziari non bancari senza perdere il carattere fondamentale di imprese guidate da principi etici e socialmente responsabili. Ad oggi, molti degli intermediari

 

finanziari non bancari creati in passato sono ancora di proprietà degli enti senza scopo di lucro originali che li avevano fondati (Peck Christen,2012).

Tabella 3.4 Distribuzione dei mutuatari per tipologia di istituzione in America Latina e nei Caraibi (2012)

Tipologia Numero di istituzioni Mutuatari attivi

Numero % Banche 25 8.200.791 42,7 Cooperative 41 541.745 2,8 NBFI 128 7.911.498 41,2 NGO 127 2.540.903 13,3 Totale 321 19.194.937 100

Fonte: Peck Christen, 2012, dati forniti dal database di mixmarket

Nella tabella 3.4 sono riportati i dati relativi al numero di mutuatari delle istituzioni di microfinanza, suddivise in base all’attuale status giuridico.

Nel mondo della microfinanza, il termine “upgrading” si riferisce ad un processo in base al quale un ente informale o semi-formale si trasforma in un’istituzione finanziaria formale, controllata dalle autorità bancarie del proprio Paese. Nella maggior parte dei casi, una organizzazione non governativa già esistente crea una nuova istituzione finanziaria, soggetta alla supervisione ed alla regolamentazione tipica degli istituti bancari, diventando quindi titolare della nuova entità. Due organizzazioni di microfinanza internazionali come ACCION International e Projeckt Consult International (IPC) sono state le prime realtà che hanno promosso con vigore la commercializzazione della microfinanza a livello mondiale, fornendo un sostegno concreto alle organizzazioni senza scopo di lucro durante la fase di trasformazione in istituzioni finanziarie regolamentate. La prima banca commerciale specializzata in microfinanza, BancoSol, è stata creata nel 1992 in Bolivia dall’organizzazione non governativa Prodem, fondata solo cinque anni prima grazie ad una collaborazione tra ACCION International ed investitori privati locali. Financiera Calpia, fondata dall’organizzazione non governativa di El Salvador Ampes

 

nel 1996 grazie al supporto di Projeckt Consult International, aprì la strada alla creazione di altre istituzioni di microfinanza formale nel centro America. Dopo BancoSol, altre organizzazioni formali nacquero in Bolivia, in particolare Caja Los Andes nel 1995, FIE nel 1996 e Prodem FFP nel 1998, diventando dei fondi finanziari privati (FFP, Fondos Financieros Privados), enti con una forma giuridica particolare inseriti all’interno del quadro normativo boliviano. Nel 2004, Caja Los Andes subì un ulteriore processo di “upgrading” trasformandosi in una banca commerciale, Banco Los Andes ProCredit. Sulla base delle esperienze maturate in Bolivia, ACCION International e Projeckt Consult International si concentrarono poi in altri Paesi portando avanti il processo di sviluppo delle organizzazioni non governative in società finanziarie regolamentate e in banche: ACCION in Colombia, Messico e Perù, Projeckt Consult International in Nicaragua ed El Salvador. Vi sono molte ragioni alla base del successo ottenuto in America Latina e nei Caraibi dallo sviluppo delle organizzazioni non governative di microfinanza. Il sostegno offerto dalle istituzioni internazionali per la commercializzazione della microfinanza ha provocato un aumento delle dimensioni delle organizzazioni esistenti, che negli anni hanno potuto fare affidamento su un numero sempre maggiore di finanziamenti provenienti da investitori pubblici e privati, dimostrando un elevato grado di stabilità e solidità finanziaria. Le modifiche normative apportate nei diversi Paesi hanno aperto nuove opportunità per l’industria dei servizi finanziari, creando terreno fertile per la diffusione del microcredito e degli altri servizi legati alla microfinanza in America Latina e nei Caraibi. Ad oggi, le istituzioni di microfinanza formali create negli anni ’90 sono delle organizzazioni finanziarie complesse che offrono una vasta gamma di prodotti come prestiti, depositi ed un numero significativo di servizi correlati. Il potenziamento di questi enti non profit ha permesso di ampliare enormemente il loro bacino di utenza, affermandosi come fornitori di servizi finanziari non solo per microimprenditori, ma anche per famiglie a basso reddito e per le piccole imprese. Queste organizzazioni, a differenza di altre, si sono specializzate nella fornitura di prestiti alla propria clientela, nonostante i regolamenti delle autorità bancarie nazionali prevedessero la possibilità di offrire anche prodotti di risparmio. Le istituzioni di microfinanza “upgraded” rappresentano la base per la futura crescita del mercato della microfinanza, attraverso la diminuzione dei costi ed il miglioramento dell’efficienza operativa. In definitiva, esse possono offrire alla loro clientela tassi di interesse molto più

 

favorevoli rispetto alle organizzazioni non governative concorrenti, raggiungendo elevate performance finanziarie e garantendo la propria sostenibilità nel lungo periodo (Berger, Otero, Schor, 2006).

Nelle istituzioni di microfinanza in America Latina e nei Caraibi non è presente un approccio dominante come, ad esempio, quello utilizzato dalla Grameen Bank in Bangladesh, bensì un insieme eterogeneo di tecniche equamente distribuite. Le principali modalità di erogazione dei prestiti si esplicano attraverso l’utilizzo di gruppi solidali, banche di villaggio e prestiti individuali. Molte organizzazioni sfruttano sia le metodologie di gruppo che quelle individuali, e non è possibile in molti casi determinare quale sia l’approccio migliore da utilizzare. La tabella 3.5 evidenzia il numero di prestiti suddivisi in base alla metodologia utilizzata dalle istituzioni di microfinanza in America Latina e nei Caraibi.

Nei settori di microfinanza più competitivi dell’America Latina e dei Caraibi, i programmi di prestito individuale hanno gradualmente assunto una posizione dominante, focalizzandosi prevalentemente sull’erogazione del credito alle microimprese. Grazie allo sviluppo del mercato del credito e alla creazione di banche dati consultabili dalle istituzioni di microfinanza è possibile ora risalire alla storia creditizia recente dei potenziali clienti, adattando i prestiti alle singole caratteristiche ed alle esigenze di ogni situazione aziendale o familiare (Peck Christen,2012).

Tabella 3.5 Numero di prestiti per metodologia utilizzata in America Latina e nei Caraibi (2011-2012) Metodologia di prestito 2011 2012 N° prestiti % N° prestiti % Prestito individuale 12.960.740 67,5 7.448.001 53,6 Gruppi solidali 2.132.799 11,1 2.770.842 19,9 Banche di villaggio 4.119.371 21,4 3.678.254 26,5 Totale 19.212.910 100 13.897.097 100

 

I clienti mostrano una forte preferenza verso i rapporti di credito individuali; questo è particolarmente evidente nei mercati più maturi, come nel caso dei mercati boliviano, peruviano e cileno. In questi tre Paesi, il microcredito si è sviluppato quasi esclusivamente utilizzando metodologie di gruppo e, nel tempo, si è evoluto lasciando spazio prevalentemente ai prestiti individuali (Peck Christen, 2012).

3.5.2 Andamento del mercato e produttività delle istituzioni di microfinanza

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