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Il grado di efficienza e di produttività raggiunto dalle organizzazioni d

4.3 Efficienza, produttività e sostenibilità delle istituzioni di microfinanza nei Paesi in via

4.3.1 Il grado di efficienza e di produttività raggiunto dalle organizzazioni d

Le variabili che influenzano i costi operativi sostenuti dalle istituzioni di microfinanza possono essere raggruppate in due principali categorie. La prima classificazione riguarda le determinanti collegate alle caratteristiche intrinseche di ogni singola organizzazione mentre la seconda considera le relazioni economiche ed ambientali esistenti tra le istituzioni operanti ed il contesto nazionale a cui fanno riferimento.

Il primo gruppo di variabili cattura le differenze di costo esistenti tra le diverse istituzioni di microfinanza all’interno di un determinato Paese. Ad esempio, l’analisi della grandezza media dei crediti erogati evidenzia il fatto che i prestiti di piccole dimensioni, a parità di condizioni, sono più costosi per l’istituzione rispetto a quelli di ammontare elevato. Le organizzazioni di microfinanza che servono un maggior numero di mutuatari sono più efficienti rispetto a quelle più piccole, grazie al potenziale effetto di diluizione dei costi fissi su una base più ampia di clientela. Le istituzioni mature, ovvero che operano all’interno del mercato da molti anni, possono avere dei vantaggi di costo legati ad una maggiore organizzazione del lavoro e ad un elevato livello di produttività raggiunto dal proprio personale, rispetto a quelle più giovani.

Dall’altro lato, l’analisi dell’ambiente macroeconomico in cui le organizzazioni svolgono la propria attività permette di cogliere le particolarità presenti nei diversi contesti nazionali. In particolare, le istituzioni di microfinanza che operano in Paesi dotati di infrastrutture (fisiche ed istituzionali) adeguate, dovrebbero presentare un livello di efficienza maggiore rispetto a quelle costrette in ambienti dove i servizi offerti alla collettività sono carenti e poco sviluppati. La densità di popolazione gioca un ruolo altrettanto importante all’interno di questa categoria di variabili; le organizzazioni operanti in zone che presentano una maggiore concentrazione della clientela sono tenute ad avere costi inferiori rispetto a quelle che ricoprono aree in cui vi è una dispersione maggiore dei soggetti serviti (Gonzalez, 2007).

La presenza di agenzie di credito è fondamentale per il buon funzionamento del mercato della microfinanza; aumentando il livello di trasparenza delle operazioni esse contribuiscono in modo significativo all’abbassamento dei costi sostenuti dalle istituzioni. La crescente competizione presente all’interno di questo mercato ha provocato

 

una diminuzione dei prezzi ed un aumento dell’efficienza delle istituzioni, con una conseguente riduzione dei costi sostenuti ed un ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi alla clientela. La creazione di un ambiente operativo favorevole e la costante pressione competitiva esercitata dagli attori all’interno di questo settore hanno favorito lo sviluppo di soluzioni innovative in grado di ridurre drasticamente i costi sostenuti dalle organizzazioni, contribuendo inoltre al miglioramento della produttività (Hug, 2014). Gli indicatori di efficienza e produttività evidenziano l’efficacia nella gestione delle risorse da parte di un’istituzione di microfinanza. Più specificatamente, gli indicatori di efficienza valutano la capacità di minimizzare i costi di gestione legati alla produzione e alla distribuzione di un determinato prodotto, mentre gli indicatori di produttività evidenziano l’abilità dimostrata da un’organizzazione nella massimizzazione della produzione (output) in funzione delle risorse a disposizione (input), con particolare riferimento alle risorse umane (Schenato, 2013).

Figura 4.14 Andamento dei costi sostenuti dalle istituzioni di microfinanza per ogni singolo mutuatario a livello mondiale e nei Paesi in via di sviluppo (2008-2012)

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450

Mondo SSA EAP EECA LAC MENA SA

(US$)

 

La figura 4.14 mostra l’andamento dei costi sostenuti dalle istituzioni di microfinanza per ogni singolo mutuatario durante il periodo 2008-2012. Il dato a livello mondiale evidenzia come tali costi siano progressivamente aumentati nel quadriennio considerato, passando dai $74 nel 2008 ai circa $93 nel 2012, con un incremento del 26%. Per quanto riguarda le singole regioni contenenti Paesi in via di sviluppo, le rilevazioni confermano il trend appena descritto, ad eccezione dell’area relativa all’Europa orientale e all’Asia centrale. In questa regione, nonostante il livello dei costi sia nettamente più alto rispetto a tutte le altre, le istituzioni sono state in grado di diminuire l’incidenza delle spese sostenute per ogni singolo mutuatario abbassandole del 18% circa nel quadriennio considerato (da $383 nel 2008 a $313 nel 2012). Nell’Africa sub-sahariana, Asia orientale e Pacifico, America Latina e Caraibi e nel Medio Oriente e Nord Africa le organizzazioni di microfinanza hanno invece evidenziato un aumento dei costi più o meno marcato. L’Asia meridionale ha invece fatto registrare i valori più bassi, passando dai $14 del 2008 ai $15 del 2012.

Figura 4.15 Andamento dei costi operativi in rapporto al portafoglio crediti lordo delle istituzioni di microfinanza suddivise in base alla loro dimensione (2007-2012)

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 2007 2008 2009 2010 2011 2012

 

La suddivisione delle istituzioni di microfinanza effettuata nella figura 4.15 tiene conto delle dimensioni del portafoglio crediti lordo. Le organizzazioni più piccole evidenziano un livello percentuale di costi operativi maggiore rispetto alle altre due categorie, facendo registrare valori compresi tra il 30% ed il 35% nel quinquennio considerato. Le istituzioni di medie dimensioni si posizionano invece su un livello intermedio, partendo dal 23% circa nel 2007 e concludendo nel 2012 con un dato pari al 27,3%.

E’ possibile notare una differenza sostanziale osservando il dato relativo alle organizzazioni di microfinanza di grande dimensione. I costi operativi in rapporto al portafoglio crediti lordo per questa categoria sono nettamente inferiori; nel 2007 il valore registrato era pari al 13,7% mentre nel 2012 il dato è ulteriormente sceso attestandosi all’11%. L’analisi della figura 4.15 conferma il fatto che il livello dei costi operativi è notevolmente influenzato dalle dimensioni delle istituzioni di microfinanza; nel 2012, la differenza tra le spese operative sostenute da una piccola ed una grande organizzazione in rapporto al portafoglio crediti lordo era pari al 22,1%.

Figura 4.16 Andamento dei costi operativi in rapporto al portafoglio crediti lordo delle istituzioni di microfinanza suddivise in base all’età (2010-2012)

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore 0% 5% 10% 15% 20% 25% 2010 2011 2012

 

Oltre che dall’età delle singole istituzioni di microfinanza presenti, l’efficienza è anche influenzata dal livello di maturità raggiunto dal mercato nel suo complesso. Ad esempio, il sostegno fornito alle nuove organizzazioni da quelle che da molti anni svolgono tale attività, consente di raggiungere in breve tempo un discreto livello di efficienza. Inoltre, l’appartenenza a grandi reti come ACCION e ProCredit permette di beneficiare delle conoscenze maturate negli anni da tali organizzazioni, sfruttando gli innumerevoli servizi di supporto e consulenza offerti.

Di conseguenza, i guadagni in termini di efficienza per le istituzioni che sono entrate da poco nel mercato possono essere raggiunti in tempi relativamente brevi, sfruttando quindi l’esperienza maturata nel corso degli anni dalle organizzazioni che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di tale settore (Kneiding, Mas, 2009).

La figura 4.16 mostra come la minore età delle istituzioni non sia sempre sintomo di maggiori costi operativi. Nel triennio considerato, le istituzioni di microfinanza con il livello più alto di spese operative sono quelle giovani e non quelle appena entrate nel mercato, evidenziando un tasso pari al 22% nel 2010, sceso leggermente al 20,2% nei due anni successivi. Le nuove organizzazioni mostrano un andamento dei costi operativi in rapporto al portafoglio crediti lordo nettamente migliore; nel 2010 il tasso era appena sopra il 14% mentre nel 2012 tale valore è leggermente salito attestandosi al 15,6% circa. Le istituzioni di microfinanza mature confermano invece il loro maggiore grado di efficienza operativa; il rapporto tra costi operativi e portafoglio crediti lordo si è mantenuto stabile nel triennio considerato, aggirandosi su valori vicini all’11%.

Sempre più spesso misurata in termini di numero di mutuatari gestiti da ogni persona all’interno dell’istituzione, la produttività rappresenta la combinazione tra efficienza e sensibilizzazione del personale nei confronti dell’attività svolta. Le organizzazioni di microfinanza produttive sono in grado di massimizzare i servizi offerti alla propria clientela attraverso l’utilizzo di risorse minime, sia umane che finanziarie. La produttività è dunque in stretta relazione con le attività svolte dal personale e con l’efficacia attraverso la quale tale azioni sono portate a termine (Lafourcade et al, 2005).

La produttività del personale misura generalmente il carico di lavoro sostenuto da ogni singolo membro dell’istituzione considerata, ovvero quanti clienti riesce mediamente a gestire ogni persona all’interno dell’organizzazione. Proprio grazie al suo carattere più generico, esso rappresenta l’indicatore più utilizzato per misurare e confrontare le

 

performance di istituzioni differenti. La produttività per analista di credito indica invece il numero di clienti che un agente riesce a gestire, misurando quindi la produttività del personale direttamente coinvolto nell’attività di erogazione del credito. Tuttavia, questo indicatore può essere utilizzato per analisi interne o per confrontare istituzioni che utilizzano le stesse metodologie o possiedono i medesimi target di clientela poiché, ad esempio, non è opportuno confrontare la performance di un agente di credito che eroga prevalentemente prestiti individuali con un altro che invece sfrutta maggiormente la metodologia del prestito di gruppo (Schenato, 2013).

Figura 4.17 Numero di mutuatari gestiti da ogni singolo membro delle istituzioni di microfinanza nei Paesi in via di sviluppo per regione (2008-2012)

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore

La figura 4.17 mostra come il numero medio di mutuatari serviti da un singolo membro vari molto da regione a regione. La media mondiale, nell’ultimo quadriennio considerato, oscilla attorno a valori compresi tra i 173 mutuatari del 2008 e i 187 registrati nel 2012. Le istituzioni di microfinanza che presentano una produttività del personale maggiore si trovano nel continente asiatico e nella zona del Pacifico. In particolare, l’Asia meridionale

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Mondo SSA EAP EECA LAC MENA SA

 

presenta il valore più alto rispetto a tutte le altre regioni; nel 2012, ogni membro seguiva in media circa 266 mutuatari mentre nella zona dell’Asia orientale e Pacifico il dato scendeva leggermente fino a 238. La regione che presenta invece la produttività del personale più bassa è quella dell’Europa orientale e dell’Asia centrale, evidenziando un valore molto basso; in quest’area un singolo membro riusciva a gestire circa 70 mutuatari nel 2012. Il giudizio in merito alla scarsa produttività del personale delle istituzioni di microfinanza operanti in questa regione può parzialmente essere mitigato dal fatto che questa macroarea possiede il valore più alto di prestiti medi concessi alla propria clientela ($2.407 nel 2012).

4.3.2 Sostenibilità operativa e finanziaria delle istituzioni di microfinanza

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