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Efficienza e struttura finanziaria delle istituzioni di microfinanza

3.6 La microfinanza nei Paesi in via di sviluppo: un‘analisi delle principali macroaree

3.6.2 Efficienza e struttura finanziaria delle istituzioni di microfinanza

Nella microfinanza, i costi operativi rappresentano la voce di spesa più rilevante, contribuendo in modo sostanziale all’innalzamento dei tassi di interesse; a differenza del

0 5.000.000.000 10.000.000.000 15.000.000.000 20.000.000.000 25.000.000.000 30.000.000.000 35.000.000.000 40.000.000.000 45.000.000.000

SSA EAP EECA LAC MENA SA

(US$)

 

settore bancario tradizionale, in cui le spese relative al reperimento delle risorse finanziarie influiscono maggiormente rispetto alle altre tipologie di costo. I costi operativi sostenuti tendono ad essere particolarmente elevati per quelle istituzioni che servono le fasce di clientela a più basso reddito (figura 3.33), principalmente a causa del basso ammontare medio dei prestiti e delle specifiche esigenze dei soggetti finanziati.

La concessione di piccoli prestiti ad un numero elevato di persone richiede un impegno, sia economico che organizzativo, superiori rispetto alla concessione di pochi prestiti di ammontare elevato. La dimensione delle istituzioni è un altro fattore importante; quelle più grandi sono generalmente più efficienti rispetto a quelle piccole. Attualmente, la maggior parte delle organizzazioni di microfinanza sono economicamente autosufficienti, e i proventi finanziari superano abbondantemente il totale delle spese sostenute (costi finanziari, operativi, fondi svalutazione) (Lützenkirchen, Weistroffer, 2012).

La figura 3.33 offre una panoramica dei costi operativi sostenuti dalle istituzioni di microfinanza, suddivisi dapprima in base alle diverse macroregioni che rappresentano i Paesi in via di sviluppo e, successivamente, focalizzando l’attenzione verso le principali fasce di clientela servite.

Figura 3.33 Costi operativi delle istituzioni di microfinanza

Fonte: Lützenkirchen, Weistroffer, 2012, dati forniti dal database di mixmarket 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18%

SSA EAP EECA LAC MENA SA

Costi operativi delle diverse 

macroregioni (2012)

Costi operativi/Portafoglio crediti lordo (%) 0% 5% 10% 15% 20% 25% 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Costi operativi (%) per fasce 

di clientela

Clientela a basso reddito Clientela ad alto reddito Piccole imprese

 

A livello regionale, i costi operativi più elevati sono sostenuti dalle istituzioni di microfinanza del Medio Oriente e del Nord Africa, dell’America Latina e dei Caraibi e dell’Africa sub-sahariana, rispettivamente con valori pari al 15,4%, 14,3% e 15,2% nel 2012. Le rilevazioni migliori riguardano invece le regioni relative al continente asiatico, dove la zona dell’Asia orientale e del Pacifico e, successivamente, quella dell’Asia meridionale, mostrano le percentuali più basse (4,5% ed 8,7%). L’analisi dei costi operativi sostenuti in base alla fascia di popolazione servita evidenzia invece il dato relativo alla clientela a basso reddito. Dal 2007 al 2012, la percentuale media di spese operative rapportate al portafoglio crediti lordo si è mantenuta stabile attorno al 20%, nettamente superiore rispetto alle altre due categorie rappresentate. Dal 2007 al 2009, i costi sostenuti dalle istituzioni per la clientela ad alto reddito e le piccole imprese hanno oscillato tra il 10% ed il 15%, divergendo sensibilmente a partire dal 2010, dove le spese legate al finanziamento delle piccole imprese sono scese al 6,3% nel 2012.

Tabella 3.6 Principali costi e indici di redditività suddivisi per regioni (2012)

Costo per mutuatario (US$) Spese amministrative/Attivo (%) Spese del personale/Attivo (%) ROE (%) ROA (%) SSA 169,22 7,41 2,86 18,14 3,51 EAP 72,92 9,37 0,96 11,08 1,01 EECA 310,55 3,57 4,11 14,01 2,52 LAC 250,70 5,41 5,53 13,05 2,20 MENA 98,51 4,79 9,58 11,61 5,23 SA 15,57 2,68 5,05 -31,83 -4,63

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore

Il costo per mutuatario più alto è sostenuto dalle istituzioni dell’Est Europa e dell’Asia centrale, seguite da quelle dell’America Latina e dei Caraibi, le quali spendono in media rispettivamente $310,55 e $250,70 per ogni singolo cliente. L’Asia meridionale invece evidenzia il dato più basso; in media, un’organizzazione di microfinanza operante in

 

questa regione spende $15,57 per mutuatario. Per quanto riguarda l’incidenza delle spese amministrative sul totale degli attivi, il 9,37% registrato dall’Asia orientale e dal Pacifico è il valore più elevato, principalmente a causa del massiccio ricorso alla metodologia del prestito di gruppo ed ai relativi oneri gestionali che ne conseguono. Il peso del costo del personale sul totale degli attivi è molto elevato per le istituzioni di microfinanza operanti in Medio Oriente e nel Nord Africa, raggiungendo un valore pari al 9,58% nel 2012. Le motivazioni sottostanti ad una così elevata percentuale rispetto alla media delle altre regioni sono da ricercare nelle caratteristiche del settore in questa macroarea. Prima di tutto, il mercato della microfinanza in Medio Oriente e nel Nord Africa è relativamente giovane e necessita dunque di raggiungere ancora il suo grado maggiore di efficienza, attraverso l’accumulazione di esperienza da parte del personale. In secondo luogo, la massiccia presenza di organizzazioni non governative contribuisce all’aumento dei costi, poiché tali istituzioni presentano un livello di gestione ed organizzazione delle risorse umane a disposizione inferiore rispetto agli intermediari finanziari non bancari ed alle banche tradizionali. Gli indici di redditività del capitale proprio e del capitale investito presentano valori positivi per quasi tutte le regioni considerate, ad eccezione dell’Asia meridionale, la quale evidenzia, in entrambi i casi, dei risultati negativi. Il Return On Equity nel 2012 è pari a -31,83% mentre il Return On Asset registra un dato negativo meno netto rispetto al primo, fermandosi al -4,63%. L’Asia meridionale ha subito una grave crisi del mercato della microfinanza negli ultimi anni, scoppiata in India nel 2010 e propagatasi poi nei Paesi limitrofi negli anni successivi. Durante l’anno 2012, le istituzioni di microfinanza in India hanno fatto registrare un indice di redditività del capitale proprio pari a – 74,07% ed un indice di redditività dell’attivo uguale a -11,86%, facendo letteralmente sprofondare la media regionale. La commercializzazione della microfinanza ha portato ad un sostanziale aumento della leva finanziaria per le banche, mentre l’andamento per le altre tipologie di istituzione è rimasto pressoché costante (figura 3.34). Tradizionalmente, le banche mantengono un livello di leva finanziaria superiore rispetto ad altri gruppi di istituzioni, anche a causa della possibilità di raccogliere depositi. Un rapporto di leverage più elevato permette sostanzialmente un incremento della redditività del capitale proprio durante congiunzioni economiche favorevoli, ma lascia gli investitori azionari più vulnerabili in situazioni di crisi (Lützenkirchen, Weistroffer, 2012).

 

A livello regionale è possibile notare una sostanziale differenza tra il valore della leva finanziaria registrato nel continente asiatico e quello del resto delle macroaree considerate. In questo caso, il dato del 2012 per l’Asia orientale ed il Pacifico evidenzia un rapporto debito/capitale proprio pari a 9,85, principalmente a causa dell’enorme raccolta di depositi registrata nello stesso anno (figura 3.35). Per lo stesso motivo, ovvero per la consistente presenza di conti di deposito, la leva finanziaria è relativamente elevata anche in America Latina e nei Caraibi, regione caratterizzata inoltre dalla massiccia presenza di istituti bancari che svolgono attività di microfinanza. Le istituzioni dell’Asia meridionale hanno invece raddoppiato il leverage dal 2011 al 2012, attestandosi in quest’ultimo anno solare ad un valore pari a 6,29. L’incremento è stato causato principalmente dal consistente aumento dell’indebitamento della maggior parte delle organizzazioni, seguito da una sensibile diminuzione del capitale proprio, mentre la quantità di depositi è rimasta più o meno invariata.

Figura 3.34 Rapporto debito/capitale proprio delle istituzioni di microfinanza

Fonte: Lützenkirchen, Weistroffer, 2012, dati forniti dal database di mixmarket

A seconda della forma giuridica e delle dimensioni, le istituzioni di microfinanza utilizzano una diversa combinazione di fonti di finanziamento, che comprende donazioni,

0 2 4 6 8 10 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Rapporto Debito/Capitale 

proprio per tipologia di 

istituzione (2007‐2012)

Banche Cooperative NBFI NGO 0 2 4 6 8 10 12

SSA EAP EECA LAC MENA SA

Debito/Capitale proprio 

nelle diverse macroregioni

 

composizione dei passivi delle organizzazioni suddivise in base alle regioni in cui è forte la presenza di Paesi in via di sviluppo (Lützenkirchen, Weistroffer, 2012).

Essa mostra che il volume dei depositi è molto elevato, rispetto alle altre fonti di finanziamento, in tutte le macrozone considerate. Lo sfruttamento dei conti di deposito è ancora limitato a quelle istituzioni di microfinanza che non possiedono una licenza bancaria anche se, negli ultimi anni, sempre più Paesi stanno introducendo specifiche regolamentazioni che permettono anche agli intermediari finanziari non bancari di sfruttare tale strumento. L’impiego dei conti di deposito permette alle organizzazioni di beneficiare di una fonte di finanziamento stabile e relativamente a basso prezzo. Allo stesso tempo, la clientela che affida i propri risparmi all’intermediario trasforma i conti di deposito in un mezzo efficace per attenuare la volatilità del proprio reddito.

Figura 3.35 Struttura finanziaria delle istituzioni nelle diverse regioni (2012)

Fonte: dati forniti dal database di mixmarket, elaborazione dell’autore

Inoltre, l’importo medio delle donazioni è sceso negli ultimi anni, diventando un elemento quasi trascurabile in tutte le regioni e per tutte le tipologie di istituzione. Il dato conferma la tesi per cui la commercializzazione in corso nel settore ha creato una situazione per cui

0 5.000.000.000 10.000.000.000 15.000.000.000 20.000.000.000 25.000.000.000 30.000.000.000 35.000.000.000 40.000.000.000 45.000.000.000 50.000.000.000

SSA EAP EECA LAC MENA SA

(US$)

 

gli intermediari di microfinanza non dipendono più dalle donazioni, anche se in alcuni casi, specialmente le organizzazioni non governative, beneficiano ancora ampiamente di tale strumento.

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