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I piani di ammortamento utilizzati nel microcredito

4.1 Microcredito e tassi di interesse

4.1.2 I piani di ammortamento utilizzati nel microcredito

Nel momento in cui un cliente riceve un prestito da un determinato operatore finanziario pari ad una certa somma di denaro A, viene normalmente stipulato un contratto all’interno del quale sono precisati i termini relativi alla restituzione dell’importo monetario prestato e al calcolo degli interessi, definiti in base ad un tasso di remunerazione prestabilito. Nella maggior parte dei casi, la restituzione del prestito viene frazionata nel tempo attraverso il pagamento di un certo numero di rate. In questo modo, l’estinzione del debito viene suddivisa nel tempo utilizzando il seguente schema logico: la somma presa a prestito viene suddivisa in quote di ammortamento (chiamate anche quote di capitale) le quali dovranno poi essere corrisposte sequenzialmente in diversi momenti, non necessariamente equidistanti tra loro, in cui verranno inoltre aggiunti gli interessi maturati (quote di interesse). I pagamenti (rate di ammortamento) Pj che il debitore è tenuto a

rimborsare si dividono dunque in due componenti principali:

0,1, … . . , ,

dove:

Cj rappresenta la quota capitale,

Ij rappresenta la quota interesse.

Quando il rimborso del prestito avviene in modo progressivo, le rate relative alla restituzione del debito contratto vengono automaticamente elencate all’interno di un prospetto chiamato piano di ammortamento, il quale contiene tutti gli elementi significativi legati al prestito in esame (Basso, Pianca, 2007).

 

Le quote interesse pagate sui singoli prestiti dipendono sia dal tasso di remunerazione definito dalle parti sia dal metodo utilizzato per calcolarle. Nel settore della microfinanza esistono due principali tecniche: il metodo cosiddetto “declining balance”, comunemente conosciuto come ammortamento francese a rate costanti, ed il metodo “flat”, un caso particolare di ammortamento con quote di accumulazione a due tassi (ammortamento americano), dove il tasso di interesse al quale vengono capitalizzate le quote di accumulazione (tasso di accumulazione) è pari a zero. Utilizzando il metodo “declining balance” (ammortamento francese a rate costanti), il calcolo delle quote interesse si basa sul saldo residuo del prestito. La quota interesse corrisposta è legata esclusivamente all’ammontare del prestito effettivamente detenuto dal mutuatario in quel determinato istante (MicroFinance Tranparency, 2011).

Esempio 4.1 Calcolo dell’interesse con il metodo “declining balance”

Importo erogato: $1.000 Durata del prestito: 4 mesi

Tasso di interesse nominale mensile (i): 3% Rata: mensile, costante, posticipata

La tabella 4.2 contiene il piano di ammortamento relativo al prestito appena descritto, esplicitando per ogni periodo le quote interesse e quote capitale relative al credito erogato. L’importo della rata risulta essere costante e pari a $269,03 per l’intero periodo, la quota capitale invece cresce di periodo in periodo seguendo una progressione geometrica di ragione 1 , in modo che tra due quote di capitale successive vale la relazione:

1 .

Alla fine di ogni periodo, in seguito al pagamento della rata, viene sottratta la quota capitale già corrisposta in modo da ridurre il debito residuo, e in questo modo l’interesse pagato dal mutuatario diminuisce man mano che il prestito viene rimborsato (Basso, Pianca, 2007).

 

Tabella 4.2 Piano di ammortamento a rate costanti con il metodo “declining balance” (US$) Mese Capitale erogato (A) Quota capitale (Cj) Debito residuo Quota interesse (Ij) Importo rata 0 1.000,00 0,00 1.000,00 0,00 0,00 1 - 239,03 760,97 30,00 269,03  2 - 246,20 514,77 22,83 269,03  3 - 253,58 261,19 15,44 269,03  4 - 261,19 0,00 7,84 269,03  Totale 1.000,00 1.000,00 - 76,11 1076,11 

Fonte: MicroFinance Tranparency, 2011

Il calcolo dell’annual percentage rate relativo al prestito considerato può essere quindi effettuato utilizzando la formula:

∗ 0,03 ∗ 12 0,36 36%.

L’effective interest rate, che tiene conto della capitalizzazione degli interessi, è invece pari a:

1 1 1 0,03 1 0,4258 42,58%.

Il metodo “flat”, che rappresenta una variante semplificata dell’ammortamento con quote di accumulazione a due tassi (ammortamento americano), calcola le quote interesse da corrispondere al creditore considerando come base di calcolo l’importo del prestito originario per tutta la durata del periodo di rimborso, piuttosto che sulla somma effettivamente a disposizione del mutuatario. A differenza dell’ammortamento con quote di accumulazione a due tassi, tuttavia, nel metodo “flat” le quote capitale versate alla fine di ogni periodo dal debitore non vengono remunerate in base ad un tasso tecnico di

 

remunerazione contrattualmente prestabilito, bensì semplicemente restituite al creditore unitamente alle quote interesse, le quali rimangono costanti per tutta la durata dell’ammortamento in quanto sono calcolate sul capitale inizialmente mutuato (MicroFinance Tranparency, 2011).

Il seguente piano di ammortamento (tabella 4.3), sviluppato utilizzando gli stessi dati impiegati nel calcolo dell’interesse attraverso il metodo “declining balance” (esempio 4.1), permetterà di capire le differenze, a livello di tasso di interesse sostenuto dai mutuatari, tra i due metodi proposti.

Esempio 4.2 Calcolo dell’interesse con il metodo “flat”

Importo erogato: $1.000 Durata del prestito: 4 mesi

Tasso di interesse nominale mensile (i): 3% Rata: mensile, costante, posticipata

La tabella 4.3 contiene il piano di ammortamento relativo al prestito appena descritto, esplicitando per ogni periodo le quote interesse e le quote capitale relative al credito erogato. Come nel metodo “declining balance”, anche nel metodo “flat” la quota interesse pagata nel primo mese è pari a $30 tuttavia, la sostanziale differenza consiste nel fatto che, nel secondo, gli interessi corrisposti rimangono costanti per tutta la durata del prestito. L’interesse complessivo versato durante i quattro mesi è pari a $120, rispetto ai $76,11 dell’esempio precedente. L’utilizzo di metodologie differenti nel calcolo delle quote interesse influisce pesantemente nella successiva determinazione dei tassi effettivi applicati dalle istituzioni di microfinanza.

In questo caso, sebbene in entrambi i prestiti il tasso mensile dichiarato sia pari al 3%, nel metodo “flat” le quote interesse complessivamente versate dal mutuatario risultano essere quasi il doppio rispetto a quelle del metodo “declining balance”, ripercuotendosi inevitabilmente sui valori dell’annual percentage rate e dell’effective interest rate.

 

Tabella 4.3 Piano di ammortamento a rate costanti con il metodo “flat” (US$)

Mese Capitale erogato (A) Quota capitale (Cj) Debito residuo Quota interesse (Ij) Importo rata 0 1.000,00 0,00 1.000,00 0,00 0,00 1 - 250,00 750,00 30,00 280,00  2 - 250,00  500,00 30,00  280,00  3 - 250,00  250,00 30,00  280,00  4 - 250,00  0,00 30,00  280,00  Totale 1.000,00 1.000,00 - 120,00 1.120,00 

Fonte: MicroFinance Tranparency, 2011

Il tasso di interesse nominale mensile non può essere utilizzato per il calcolo di questi due indicatori; è necessario individuare un tasso (tasso interno di rendimento, i*) che eguagli il credito inizialmente erogato al valore attuale delle rate complessivamente pagate dal mutuatario, ovvero: $1.000 $280 1 ∗ $280 1 ∗ $280 1 ∗ $280 1 ∗ .

Utilizzando un metodo iterativo, i* risulta essere pari a 0,04692 (4,692%); è possibile ora

determinare l’esatto valore dell’annual percentage rate e dell’effective interest rate:

0,04692 ∗ 12 0,56304 56,304%

1 ∗ 1 1 0,04692 1 0,73365 73,365% .

Tali valori confermano l’eccessiva onerosità del metodo “flat”, evidenziando dei tassi di interesse annuali nettamente superiori rispetto a quelli calcolati con la metodologia “declining balance”.

 

Il metodo “flat” è ampiamente utilizzato dalle istituzioni di microfinanza; come illustrato nella figura 4.1, circa il 34,6% dei microprestiti concessi nei Paesi in via di sviluppo sfruttano tale metodologia per il calcolo dell’interesse. Questo sistema è particolarmente diffuso nel continente africano e nei Paesi limitrofi (Africa sub-sahariana, Nord Africa e Medio Oriente), dove circa il 70% dei prodotti di finanziamento prevedono il calcolo dell’interesse attraverso il metodo “flat”, a differenza dell’America Latina e dei Caraibi, che evidenziano un valore di poco superiore al 5%. Quest’ultimo dato è principalmente dovuto al fatto che il mercato della microfinanza latino-americano è composto prevalentemente istituzioni regolamentate e vigilate, le quali promuovono l’utilizzo del metodo “declining balance” (MicroFinance Tranparency, 2011).

Figura 4.1 Utilizzo del metodo “flat” e “declining balance” per regione (2010)

Fonte: MicroFinance Tranparency, 2011.

Il metodo “flat” è prevalente nei mercati in cui vi è mancanza di trasparenza; esso consente alle istituzioni di microfinanza di mascherare il tasso di interesse effettivamente pagato dalla clientela, facendolo al contempo apparire conveniente a quei soggetti in possesso di un livello minimo di educazione finanziaria. Per le organizzazioni, l’utilizzo

72,2% 41,0% 19,7% 5,5% 34,6% 27,8% 59,0% 80,3% 94,5% 65,4% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Africa (SSA, MENA) Asia (EAP, SA) EECA LAC Media Paesi in via di sviluppo

 

di tale metodologia rappresenta un mezzo per aumentare il proprio reddito senza dare ai clienti l’impressione che il servizio offertogli sia più costoso rispetto ad altri. Poiché il pagamento delle quote interesse è costante durante l’intero periodo di rimborso, alcune istituzioni sostengono inoltre che questo metodo sia più facilmente comprensibile per il personale e per la clientela. Dal momento in cui un’organizzazione di microfinanza inizia a calcolare le quote interesse seguendo questo procedimento, risulta molto difficile per le altre competere utilizzando il metodo “declining balance”, il quale risulta essere in realtà più trasparente e, allo stesso tempo, meno costoso.

La diffusione della metodologia “declining balance” presenta dei benefici sia per i mutuatari della microfinanza che per il mercato nel suo complesso, per diversi motivi:

 Rappresenta in modo chiaro e preciso i costi legati ad un finanziamento. Non vi è alcuna base teorica a sostegno del metodo “flat” ed è eticamente ed economicamente ingiusto far pagare interessi aggiuntivi su somme già restituite dal mutuatario.

 Esprime un livello dei prezzi che si avvicina maggiormente al costo complessivo del prestito (maggiore trasparenza).

 L’utilizzo di una sola metodologia permette un immediato confronto di diversi prodotti da parte della clientela, aumentando la consapevolezza in merito alle scelte effettuate.

 Permette di aumentare la concorrenza nel mercato, con un conseguente miglioramento dei servizi offerti ed un sensibile abbassamento dei prezzi.

Il ricorso a piani di ammortamento a rate costanti permette poi di ovviare all’inconveniente relativo al pagamento, da parte della clientela, di importi diversi ad ogni scadenza, evitando fraintendimenti e difficoltà di comprensione anche per i soggetti con bassi livelli di educazione finanziaria. L’ammortamento a rate costanti (o francese), incrementa proporzionalmente le quote capitale al diminuire delle quote interesse, garantendo l’applicazione di un sistema di calcolo dell’interesse trasparente ed adeguato al contesto finanziario attuale (MicroFinance Tranparency, 2011).

 

4.2 Il livello dei tassi di interesse delle istituzioni di microfinanza nei Paesi

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