1. Tipologie tombali
Per il 25% dei reperti non sono pervenute informazioni relative al contesto di rinvenimento.
Nella Messarà occidentale le larnakes sono associate in primo luogo a tombe a came- ra (52%), a seguire a tombe a fossa (40%) e tholoi.
1.A - Le tombe a camera sono, in dettaglio:
• a Goudes sono state rinvenute due tombe con lungo dromos di accesso con due larna- kes (Laviosa 1970: 99; Cucuzza 2002: 139);
• tre tombe nei pressi del villaggio di Kalochorafitis: due sono state rinvenute presso la località di Priniara (ArchDelt 1961/2: 286-287, tav. 349 g; Kanta 1980: 104-111), una delle quali conteneva due sarcofagi decorati (Davaras e Banou 2003: 41-78, pl. I-XXIX); la terza, contenente otto sarcofagi, presso la località di Anevolema (ArchDelt 1973/4: 885; KretChron 25 1973: 471; Davaras e Banou 2003: 43-44, n. 10);
• due tombe nei pressi del villaggio di Klima: al loro interno vi erano rispettivamente quattro e cinque sarcofagi (Rethemiotakis 1995: 163-165);
• la Laviosa riferisce un numero imprecisato di tombe a camera scavate vicino a Mires dalle quali furono recuperate cinque larnakes (Laviosa 1970: 99; Kanta 1980: 89);
• in località di Paliosterno nei pressi di Pompia fu rinvenuto un numero imprecisato di tombe dalle quali furono recuperate cinque larnakes (Kanta 1980: 89);
• presso Tymbaki fu ritrovata una sola tomba nella quale furono rinvenuti quattro sar- cofagi (Touchais 1984: 835; Löwe 1997: 254);
• è possibile che appartengano a questa tipologia le tombe A e D della necropoli di Li- lianà caratterizzate da un breve dromos d’accesso, definite da Savignoni come «tombe a tholos, completamente lavorate nella roccia cretacea» (Savignoni 1904: 627-646). Il numero di larnakes ritrovate all’interno di tombe a camera varia da un minimo di uno (Pompia), a un massimo di otto larnakes (Kalochorafitis, Anevolema).
1.B - Alla tipologia delle tombe a fossa possono invece essere ricondotte:
• le tombe B, C, E, F, G, H della necropoli di Lilianà. È tuttavia opportuno specificare che nella maggior parte dei casi si tratta di cavità, e solo alcune larnakes furono rinvenute all’interno di una fossa scavata al loro interno (Savignoni 1904: 646-651); • due sepolture presso la necropoli di Haghia Triada possono essere considerate, con
la dovuta cautela, tombe a fossa. La prima è rappresentata dal sarcofago rinvenuto all’interno di una fossa regolare scavata nel banco roccioso tra la tholos B e la tomba del sarcofago dipinto (Paribeni 1904: 710-713; Cucuzza 2002: 137). La seconda è co- stituita dalla larnax acroma posta all’interno di una fossa rettangolare scavata davanti la porta d’accesso nella tomba a camera parzialmente ipogeica con dromos d’accesso dove fu rinvenuto il sarcofago dipinto (Paribeni 1903: 342; La Rosa 1999: 177-188; Cucuzza 2002: 136-137).
1.C - Per quanto concerne infine i rinvenimenti di sarcofagi all’interno di tholoi, essi nella regione della Messarà occidentale sono rappresentati da:
• frammenti appartenenti a due larnakes a cassa acrome con decorazione a fasce rile- vate, rinvenute all’interno della tholos B presso Haghia Triada (Cucuzza 2002: 135; Aluia 2011: 139);
• due sarcofagi, uno dei quali assai frammentario, ritrovati in corrispondenza della porta presso la tholos di Kamilari (Levi 1961-62: 34-42; Cucuzza 2002: 137-139). La deposizione di larnkes all’interno di queste tombe deve essere posta in relazione al fenomeno del riutilizzo delle tholoi, riscontrato altrove nella regione della Messarà nel periodo compreso tra TM II e il TM III (Xanthoudides 1924: 8; Branigan 1970: 23, 156; Kanta 1997: 232; Aluia 2011: 142-144). A conferma di ciò, si noti che la tholos di Haghia Triada costruita nel periodo protopalaziale è in uso fino al MM II (Cucuzza 2002: 135; Aluia 2011: 138), mentre la costruzione della tholos di Kamilari è datata da Levi al MM IB (Levi 1961-62: 7-148; Cucuzza 2002: 137-139).
2. Cronologia dei contesti di rinvenimento
Per quanto riguarda la cronologia dei contesti di rinvenimento il 20% di essi è gene- ricamente datato al TM III. È possibile stabilire una cronologia più precisa per i seguenti contesti:
• possono essere datate al TM IIIA1-A2 iniziale la tomba a camera presso Goudes (Laviosa 1970: 116), la larnax acroma rinvenuta all’interno della tomba del sarcofago dipinto (Long 1974; La Rosa 1999: 177-187; Cucuzza 2002: 137), le sepolture in larnax della tholos B presso Haghia Triada (Cucuzza 2002: 135-137; Aluia 2011: 139-140) le due larnakes presso la tholos di Kamilari (Levi 1961-62; Cucuzza 2002, pp. 137-139);
• le due tombe a camera presso la località di Klima (Rethemiotakis 1995: 163-183) così come una delle tre tombe a camera presso Kalochoraphitis (Davaras e Banou 2003: 70) datano al TM IIIA2-B;
• si datano al TM IIIB due sepolture a fossa presso Haghia Triada (Löwe 1997: 173; Cucuzza 2002: 137), due tombe a camera di Kalochorafitis (Löwe 1997: 173) e le cinque tombe a camera presso Stavrios Galias (Kanta 1980: 9-90; Löwe 1997: 185); • la necropoli di Lilianà è datata al TM IIIB-C (Kanta 1980: 100; Perna 2001: 136-137).
Conclusioni
Dai dati sopra esposti è possibile trarre una serie di considerazioni. I rinvenimenti di larnakes nella regione della Messarà occidentale durante il TM III dimostrano come tale modalità di sepoltura sia adottata in conformità alle linee di tendenza registrate nel resto dell’isola per il TM III (Preston 2004b: 183).
A partire dal TM II assistiamo infatti a un cambiamento relativo alla sfera funera- ria. Nuove modalità di sepoltura sono introdotte dapprima nelle necropoli di Cnosso e successivamente in altri contesti funerari cretesi, quali ad esempio l’utilizzo di barelle o casse in legno e la pratica della cremazione (Preston 2004a: 325-329).
Le novità riguardano anche l’adozione di tipologie tombali non riscontrate nel periodo precedente (TM I) quali ad esempio la costruzione di tombe a camera con dromos scava- to nella roccia e le tombe a fossa (Preston 2004 b: 182; Preston 2004a: 325-329). Anche gli oggetti facenti parte dei corredi si differenziano da quelli adottati precedentemente: è possibile infatti notare una diminuzione del numero di alabastra del tipo squat, di olle piriformi e rasoi (Preston 2004a: 328) e un aumento delle deposizioni di vasi in bronzo e di armi (Preston 2004a: 329). Se in una prima fase (TM II-TM IIIA2 iniziale) tali novità appaiono disorganiche, nel periodo immediatamente successivo (TM IIIA2-TM IIIB) è possibile riscontrare una maggiore sistematicità almeno per quanto concerne nell’utilizzo delle sepolture in larnakes all’interno di tombe a camera. I sarcofagi appartenenti a que- sta fase rispetto a quelli utilizzati nell’AM-MM, presentano alcune caratteristiche proprie delle casse in legno, quali ad esempio la divisione in pannelli e la presenza dei piedi.
Inoltre i manufatti risalenti al TM III sono caratterizzati da una maggiore standardiz- zazione tipologica: mentre le larnakes del AM-MM presentano forma, dimensioni, nume- ro e posizione delle anse variabili, quelle del TM III si dividono principalmente nelle due tipologie note, a cassa e a vasca da bagno, manifestando una maggiore standardizzazione. Differenze possono essere riscontrate anche per quanto riguarda l’utilizzo: i sarcofagi del TM III erano per lo più adibiti alla deposizione di singoli individui, mentre quelli dell’AM-MM erano utilizzati prevalentemente per la deposizione secondaria di ossa. Alla luce di tali evidenze l’adozione delle sepolture in larnakes a partire dal TM III A1-A2 iniziale può essere interpretata come un richiamo alla tradizione all’interno di un pa- norama funerario non omogeneo e in rapido cambiamento (Preston 2004b: 187). In tal senso il ritrovamento dei sarcofagi del TM III all’interno di antiche tholoi, costituisce un segnale ancora più esplicito di appello alla tradizione cretese.
D’altra parte, tale prospettiva non è l’unica interpretazione possibile per l’adozione della larnax. Non bisogna infatti trascurare la presenza degli elementi di innovazione apportati rispetto alla tipologia diffusa nella fase precedente del AM-MM. Per tale moti- vo sarebbe opportuno analizzare la ‘re-invenzione’ e l’adozione delle larnakes nel TM III
alla luce dei nuovi costumi funerari attestati prima nelle sepolture cnossie del TM II-TM IIIA1, e poi diffusi in larga scala nell’isola. Nella più ampia prospettiva dell’intera isola, infatti, come accennato in precedenza, in questo periodo si assiste a una fase di ‘spe- rimentazione’ di diversi costumi funerari. Prima a Cnosso (TM II-TM IIIA2 iniziale) e successivamente in tutta l’isola le sepolture costituiscono il mezzo attraverso cui le elites locali ostentano il loro status (Preston 2004b: 108). Un’analisi delle sepolture in larna- kes secondo tale prospettiva è stata avanzata da Laura Preston, e rappresenta un’efficace strategia volta a comprendere quale sia il ruolo delle larnakes all’interno dell’espressione delle dinamiche sociali a Creta, soprattutto nella fase immediatamente successiva al declino del potere centrale esercitato da Cnosso (TM IIIA2-B).
Durante il TM IIIA1-A2 iniziale nella Messarà occidentale il numero di larnakes è ancora limitato. I sarcofagi coesistono ad altre tipologie di seppellimento, e sono associati a diverse tipologie tombali. Tale dato è evidente in particolare per l’area compresa tra Haghia Triada, Kamilari e Goudes, dove la coesistenza di diverse modalità di sepoltura e di tipologie tombali nell’arco cronologico del TM IIIA1-A2 iniziale può essere consi- derato sintomo dell’esistenza di tradizioni differenti. Sulla base dei dati attuali non è possibile stabilire se esse indichino differenze sociali (Cucuzza 2002: 159). In quest’area si trova anche la necropoli di Kalyvia (Savignoni 1904: 501-627; Kanta 1980: 99-100; Cucuzza 133-135, Privitera 2011: 175-186): l’assenza di sepolture in larnax, la ricchezza dei corredi, la monumentalità delle strutture assieme ad altre caratteristiche trovano un paragone con alcuni contesti delle necropoli di Cnosso e della necropoli di Phourni presso Archanes (Preston 2004a: 333-337).
Nel periodo seguente TM III A2-B si assiste alla diffusione delle sepolture in lar- nakes sia in termini quantitativi (le larnakes datate al TM IIIA2-B per la regione della Messarà occidentale sono 49) che in termini geografici. Se per il periodo del TM IIIA1- A2 l’utilizzo dei sarcofagi era concentrato nell’area centro occidentale, nel TM IIIA2-B è possibile riscontrare sepolture in larnakes sia nella zona centrale (tombe a fossa nella necropoli di Haghia Triada, tombe a camera presso Stavrios Galias, necropoli di Lilianà) che nell’area a nord (tombe a camera di Kalochorafitis e Klima). Per questa zona, dalla quale provengono i tre reperti decorati con rappresentazioni di scene complesse, è stata ipotizzata l’esistenza di officine per la produzione di ceramica legate probabilmente an- che alla produzione di larnakes (Kanta 1980: 290; Perna 2001: 135). In questa fase sem- bra inoltre sempre più ricorrente l’associazione dei sarcofagi fittili con le tombe a camera.
Alla luce dei dati considerati, si potrebbe ipotizzare una maggiore standardizzazione dell’utilizzo di tale classe di manufatti per il TM IIIA2-B rispetto al periodo precedente. L’ipotesi che le larnakes durante il TM III fungano da mezzo di espressione/ostentazione delle elites locali è plausibile sulla base dei dati provenienti dalla regione della Messarà. Tale ipotesi va tuttavia provata attraverso un esame sistematico e contestuale dei rinve- nimenti su scala regionale.
Note
1 È stato possibile determinare tale caratteristica grazie ad un esame microscopico di alcuni materiali, in particolare delle
cinque larnakes conservate presso il museo stratigrafico di Festòs e di una delle larnakes da Klima attualmente esposta presso il museo di Iraklion.
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