Silvia Maria Colla consegue la licenza presso il Liceo D’Azeglio di Torino il 16 giugno 1921. Appartiene alla stessa famiglia di Luigi Colla, avvocato e appassionato botanico, che nei primi decenni dell’Ottocento diede lustro alla sede torinese con il suo importante
Hortus ripulensis e con notevoli pubblicazioni scientifiche su specie esotiche.
Iscrittasi nel 1921 alla Facoltà di Scienze MFN dell’Ateneo torinese, frequenta nei pri- mi due anni il laboratorio di Fitopatologia diretto da P. Voglino e, nel secondo biennio, l’Istituto botanico con Oreste Mattirolo. Si laurea in Scienze Naturali il 2 luglio 1924 con il massimo dei voti (100/100) e la lode, discutendo una tesi dal titolo Monografia
delle Tuberales italiane e tre tesine sperimentali, una in Geologia, una in Zoologia e una
terza in Botanica. Consegue l’abilitazione all’insegnamento medio di Scienze Naturali e Chimica il 22 dicembre 1924 e nel 1926 insegna Scienze Naturali al Liceo Quintino Sella di Biella. Viene nominata assistente volontaria presso l’Istituto botanico dell’Uni- versità di Torino dal 16 febbraio 1925 al 15 giugno 1926. Subito dopo il conseguimento della laurea in Scienze Naturali si iscrive alla Facoltà di Medicina, dove frequenta i corsi e sostiene gli esami fino alla fine del terzo anno, quando vince il concorso ed è nomi- nata assistente di ruolo presso l’Istituto di Fisiologia della stessa Facoltà, a partire dal 16 giugno 1926. Fino al 31 ottobre 1931 mantiene tale incarico, lavorando con Amedeo Herlitzka, che considerò sempre il suo Maestro. Consegue la libera docenza in Fisiologia vegetale e Botanica generale nel 1929, confermata nel 1935, e quella in Botanica nel 1933, confermata nel 1939.
La passione per la ricerca la induce a trascorrere i periodi estivi frequentando vari laboratori in Italia e all’estero: l’Istituto di Fisiologia marina di Trieste, il Laboratorio di Anatomia e fisiologia vegetale e di Farmacologia a Gratz, il Laboratorio di botanica La Linnaea a Bourg-Saint-Pierre e il Laboratorio alpino della Chanousia al Colle del Piccolo
San Bernardo, per indagare sugli enzimi proteolitici delle pinguicole, piccole piante alpi- ne «carnivore». Le viene assegnato l’incarico di Chimica fisiologica dal 1° novembre 1930 al 31 ottobre 1932 presso l’Istituto botanico di Torino, dove Oreste Mattirolo la propone come aiuto provvisorio dal 1° novembre 1931 al 15 gennaio 1939. In quegli anni svolge numerosi incarichi d’insegnamento presso la Facoltà di Agraria appena istituita: Botanica sistematica nell’anno accademico 1935-36; Botanica generale nel 1936-37 e nuovamente Botanica sistematica nel 1937-38.
La sua attività di ricerca ha portato alla pubblicazione di ben 71 lavori a stampa nei quali riunisce i risultati delle sue sperimentazioni condotte spesso con tecniche allora innovative, come l’impiego della luce di Wood o della spettrofotometria.
Conduce anche indagini di tipo tassonomico su un singolare ordine di Ascomiceti, le Laboulbeniales, e una sua monografia sul tema viene inserita dalla Società Botanica Italiana nella collezione Flora italica cryptogama del 1934.
Molte sue ricerche vertono sull’azione di sostanze sintetiche nei processi di radicazio- ne, ampliando il filone di studi di tipo applicativo, che proseguirà con successo negli anni seguenti. Un composto di sintesi in grado di favorire la radicazione e la cicatrizzazione fu da lei brevettato, insieme alla tecnica di applicazione, in Lussemburgo, nel 1937. A seguito di questo brevetto, e su richiesta del Ministero dell’Agricoltura dell’Argentina, il Governo italiano la invia come consulente per organizzare la sperimentazione e l’insegna- mento superiore agrario in quel Paese.
Nel gennaio del 1939 rassegna le dimissioni dall’ufficio di aiuto e accetta una borsa di studio del CNR in Argentina per condurre studi sulla radicazione e i movimenti rapidi delle piante; nello stesso anno è chiamata dal governatore Cooper in Florida, per compiere studi sui processi di radicazione degli aranceti. È sempre più spesso invitata a tenere conferenze presso prestigiose Università nordamericane. In Argentina, nel periodo 1938-1967, tiene numerosi corsi di insegnamento, fra cui uno di Morfologia e fisiologia cellulare presso la Facoltà di Agraria di Buenos Aires e uno di Fisiologia fiorale presso la Società di Orticoltura e Frutticoltura. Si stabilisce definitivamente in Argentina alla fine del 1939 e qui fonda il primo Istituto di Fisiologia vegetale, di cui diventa direttore; nel 1940 è a capo del Dipartimento e Divisione Laboratori della Direzione del Tabacco del Ministero di Agricoltura del Brasile.
Per migliorare la qualità e la produzione del tabacco, coltura di grande interesse eco- nomico per il paese, conduce esplorazioni in zone marginali alla ricerca di piante ende- miche, sulle quali avviare programmi di selezione, con la protezione della Gendarmeria e con il grado di Tenente Colonnello. Dal 1949 in poi, continua le ricerche in un proprio Istituto a Buenos Aires da lei denominato Istituto para el Conocimiento della Tierra Argen-
tina, costituito da quindici laboratori e da una biblioteca. La permanenza in Argentina
è garantita dal «comando» da parte dell’Università di Torino, che le era stato revocato durante il periodo fascista e riconfermato successivamente, con un ampliamento dei temi di ricerca che comprendevano anche la coltura del tabacco e i problemi generali dell’agri- coltura in zone dell’Argentina caratterizzate da condizioni climatiche estreme.
Sempre nel 1949 riceve dall’Ateneo torinese l’incarico per condurre studi, da com- piersi in Argentina per conto di questa Università, sull’applicazione delle sostanze or- monali vegetali all’agricoltura e alla coltivazione del tabacco. Trova anche finanziamenti per l’“Archivio di Biologia e Scienze Naturali”, continuazione dell’“Archivio di Biologia Vegetale”, su cui vengono pubblicati i risultati delle ricerche.
La sua fama di competenza e di onestà fa sì che sia chiamata come consulente per la risoluzione di problemi tecnici e la verifica di risultati ottenuti in vari laboratori privati gestiti da aziende e industrie locali.
In Argentina pubblica più di cento lavori scientifici e note tecniche, di molti dei quali non si ritrovano attualmente i titoli nelle nostre biblioteche.
Nel 1957 apre un nuovo campo di indagini occupandosi delle saline, di cui analizza la flora e studia la biologia di un crostaceo, l’Artemia salina, tipico di questo ambiente estremo.
Dopo circa trent’anni di assenza torna a Torino nel 1968 e tiene una conferenza presso la Procultura femminile su La donna argentina. Compie numerose ricerche biblio- grafiche e tiene altre conferenze su temi relativi alle sue ricerche scientifiche; segue le pratiche necessarie per la sua riammissione nei ruoli universitari italiani e nel 1969, sulla base della ricostruzione della sua carriera, risultano mancarle solo due anni di servizio per ottenere il trattamento di quiescenza. Chiede pertanto, e ottiene, l’incarico esterno di Botanica generale dal 1 aprile 1970 al 31 ottobre 1972 presso la Facoltà di Agraria di Torino, mentre continua la sua attività di ricerca sulle secrezioni nettarifere della flora alpina, presso i laboratori dell’Istituto di Chimica biologica della Facoltà di Medicina e, durante l’estate, presso la Stazione Alpina dell’Istituto di Apicoltura della Facoltà di Agraria a Pragelato.
Compie ancora un «viaggio lampo» nel 1971 in Patagonia per indicare le colture più adatte a rendere autosufficienti alcuni gruppi di popolazioni locali.
Ritorna a Torino, dove cessa l’attività universitaria per limiti d’età il 1° novembre 1972.
Il suo impegno scientifico continua negli anni successivi, particolarmente in Argen- tina, dove continua a occuparsi delle saline, affrontando anche problemi amministrativi e vertenze giudiziarie.
Le difficoltà economiche legate alla recessione nel Paese sudamericano rallentano le sue ricerche e nel 1982 preferisce dedicarsi all’elaborazione di note per la realizzazione di una monografia sul sale e sulle saline. La salute diviene malferma e nel 1986 rientra a Torino per completare la bibliografia della sua ultima opera.
L’Accademia di Agricoltura di Torino le conferisce il 16 ottobre 1987 il diploma di accademico nazionale onorario, titolo conferito a una donna per la prima volta nei due secoli di vita dell’Istituzione.
Riparte ancora per l’Argentina, dove muore l’11 aprile 1989.
Silvia Colla è una figura assolutamente originale di ricercatrice dotata di grande intui- to scientifico, di grande serietà e onestà, doti accompagnate da disponibilità a compiere personalmente missioni di esplorazione sul territorio. Spicca inoltre per talento organiz- zativo e capacità manageriali, spese a vantaggio del paese in cui ha trascorso la maggior parte della sua vita.
ELENCODELLEPRINCIPALIPUBBLICAZIONI1
• Contributo alla conoscenza dei Laboulbeniali Piemontesi, Atti Acc. Sci. Torino, 40, 1924-25, pp. 250-268.
• Sull'organo di assorbimento della specie del gen. “Laboulbenia” Rob., Atti Acc. Sci. Torino, 41, 1925-26, p. 277.
• Laboulbeniali osservati nelle collezioni del R. Museo Zoologico di Torino, Memorie R. Acc. Naz. Lincei, 6, 2, 1926, pp. 151-193.
1 La ricerca bibliografica sugli scritti di Silvia Colla è risultata particolarmente complessa per la
• Secondo contributo alla conoscenza dei Laboulbeniali Piemontesi, Atti Soc. It. Sc. Nat., 61, 1926, pp. 1-14.
• Emiparassitismo sperimentale, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 2, 1927, pp. 225-281.
• Sulle correnti di riposo e di lesioni dei Basidiomiceti, Arch. Scienze Biol., 10, 1927, pp. 333- 348.
• Sull'azione dei raggi UV sulle piante etiolate, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 2, 1927, p. 724. • Sur les courants de repos et de lésion des Basidiomicètes, Arch. It. de Biol., 10, 1927, pp. 1-8. • Sulla localizzazione delle ossidasi e delle perossidasi nei Basidiomiceti, Ann. di Botanica, 18,
1928, pp. 92-106.
• Osservazioni sulla presenza di fermenti ossidanti nei tessuti di alcune fanerogame parassite.
Nota I. Cuscuta e Latharaea, Ann. di Botanica, 18, 1928, pp. 113-123.
• Sulla localizzazione del glicogeno nei funghi e sul suo significato biologico, Ann. di Botanica, 18, 1928, pp. 124-143.
• Ricerche sul ricambio idrico delle Crassulente. Nota I. Il ricambio idrico a varie altezze, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 35, 1928, pp. 232-256.
• Sui fenomeni bioelettrici in rapporto all'accrescimento della pianta, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 34, 1927, pp. 1281-1295.
• Sul ricambio idrico delle Crassulente. Nota II. Osservazioni sulle relazioni tra acqua e sali nei
tessuti di alcune alofite, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 35, 1928, pp. 307-331.
• Nota sull'azione della concentrazione degli idrogenioni sulle correnti protoplasmatiche, Proto- plasma, 5, 1928, pp. 179-190.
• Untersuchungen über Plasma und Plasmaströmung bei Characeen. II. Die Wirkung verschie-
dener Salze auf die Plasmaströmung, Protoplasma, 6, 1929, pp. 438-448.
• Prime ricerche sul comportamento tra i due antagonisti nei tentativi di un emiparassitismo
sperimentale tra Fanerogame, Ann. di Botanica, 17, 1928, pp. 308-331.
• Su alcuni funghi parassiti delle Termiti, Boll. Lab. Zool. Gen. e Agr. Portici, 22, 1928, pp. 39-48.
• Sull'azione dei raggi di Wood durante la germinazione e i primi periodi di accrescimento delle
piante, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 4, 1929, p. 298.
• Contributo alla conoscenza dei lariceti di alcune Valli Piemontesi, Studi sulla vegetazione del Piemonte, R. Ist. Botanico, Torino, 1929, pp. 1-76.
• Formazione della clorofilla nelle piante esposte alla luce di Wood, Ann. di Botanica, 18, 1930, pp. 329-349.
• Azione della luce di Wood sulla posizione dei cloroplasti nelle cellule, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 5, 1930, pp. 1-3.
• Variazioni del contenuto in O2 nelle vesciche idrostatiche di alcune alghe brune, Rend. R. Acc.
Naz. Lincei, 6, 11, 1930, pp. 615-618.
• (con Z. Danin), Variazioni di pressione osmotica in alcuni Basidiomiceti, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 5, 1930, pp. 1-4.
• Ricerche sul movimento degli stami in alcune Berberidacee. I, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 38, 1931, pp. 1-46.
• Sulla nutrizione di embrioni di graminacee mediante albumi di specie diversa, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 6, 1931, pp. 13-16.
• Sui gas contenuti in Valonia utricularis, Rend. R. Acc. Naz. Lincei, 6, 13, 1931, pp. 149- 153.
• Sugli organi di assorbimento di alcune Termitarie, Boll. Lab. Zool. gen. e Agr. Portici, 25, 1931, pp. 242-248.
• Ricerche sul contenuto gassoso di alcune alghe, Ann. di Botanica, 19, 1931, pp. 426-464. • La fotosintesi alla sola luce di Wood, Nuovo Giorn. Bot. Ital., 38, 1931, pp. 463-474. • La fioritura ai soli raggi UV, Nuovo Giorn. Bot. Ital., 38, 1931, pp. 509-514. • Sulle mycorrizze di Dryas octopetala, Atti Soc. It. Natur., 70, 1931, pp. 1-2.
• Sulle mycorrizze di alcuni alberi ed arbusti di foresta, Atti Soc. It. Natur., 70, 1931, pp. 3- 6.
• Osservazioni sulla biologia del Triphragmnium echinatum Lev., Atti Soc. It. Natur., 70, 1931, p. 7-8.
• Sulle variazioni del contenuto in O, e in CO, negli organi di Nymphaea alba, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 6, 1931, pp. 1-3.
• Su un nuovo caso di formazione di uredospore nell'interno della pianta ospite, Atti Soc. It. Sc. Nat., 21, 1932, pp. 91-92.
• Sulle varie forme della R. Rougetii Mont. e Rob. e sul loro valore sistematico, Mem. R. Acc. Sc., 2, 67, 1932, pp. 1-14.
• Ricerche sul contenuto gassoso di alcune alghe. II. Rapporto tra i gas e i tessuti in F. virsoides J.
Ag., Atti R. Acc. Sc. Torino, Classe di Sc. Fisiche, matematiche e naturali, Nota 2, 67, pp.
277-308.
• Ricerche sul contenuto gassoso di alcune alghe. IV. La secrezione di gas da parte di Fucus virsoi- des j. Ag., Atti Soc. It. Scienze Nat., 71, 1932, pp. 1-8.
• Ricerche sul movimento degli stami in alcune “Berberidacee”. II. Azione dell'acqua distillata
sulla contrazione degli stami di B. vulgaris L., Boll. Soc. It. Biol. Sper., 7, 1932, pp. 1-5.
• Ricerche sul movimento degli stami in alcune Berberidacee. III. Azione di stimoli multipli sot-
toliminali, Rend. R. Acc. Naz. Lincei, 6, 15, 1932, pp. 828-831.
• Ricerche sul movimento degli stami in alcune Berberidacee. IV. Le modificazioni dei tessuti dello
stame durante la contrazione, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 39, 1932, pp. 182-208.
• Ricerche sul movimento degli stami in alcune Berberidacee. V. Cambiamento di pH nelle cellule
durante la contrazione, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 7, 1932, pp. 1-5.
• Una Laboulbeniale nuova per l'Italia: “Rachomyces Aphaenopsis”, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 39, 1932, p. 512.
• Troglomyces Manfredii: N. Gen. e N. Sp. Nuova Laboulbeniacea su un miriapode, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 39, 1932, pp. 450-453.
• Ricerche sui gas nei vegetali, Atti Soc. It. Prog. Sc. Roma, 5, ottobre, 10, 1933, pp. 1-11. • Elettrofotometria con luci monocromatiche. 1° L’impiego della cella fotoelettrica per dosaggi con
luci selezionate, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 8, 1933, pp. 315-317.
• Elettrofotometria con luci monocromatiche. 2° Titolazione di miscele di clorofilla in presenza di
xantofilla e carotina, Boll. Soc. It. Biol. Sper., 8, 1933, pp. 317-321.
• Ricerche sul movimento degli stami in alcune Berberidacee. VI. Le modificazioni del contenuto
• Laboulbeniales, edita dalla Soc. Botan. Ital. in Flora Italica cryptogama, 1934, pp. 1-145. • Osservazioni sulla composizione e sul trasporto dei gas nelle piante acquatiche. Nota 1. Le va-
riazioni giornaliere della pressione dei gas e del loro contenuto in O2 e CO2 nei tessuti durante il periodo di vegetazione, Giorn. Botan. Ital., 41, 1934, pp. 292-319.
• La perdita di acque e i fenomeni di riviviscenza in Fucus virisoides J. Ag., Boll. Soc. It. Biol. Sper., 9, 1934, pp. 881-883.
• Ricerche sul movimento degli stami in alcune Berberidacee. Nota VII, Boll. Soc. Botan. Ital., 41, 1934, pp. 443-444.
• Sull’andamento della secrezione nettarifera in Fritillaria imperialis L., Nuovo Giorn. Botan. Ital., 41, 1934, pp. 768-770. (Nota preventiva).
• Ricerche sui gas nei vegetali. I. I gas contenuti negli organi cavi delle alghe, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 42, 1935, pp. 173-197.
• Ricerche sul movimento degli stami di alcune Berberidacee. Nota VII. I movimenti dello stame
nel fiore: rapporti tra i vari organi fiorali e la contrattilità dello stame, Nuovo Giorn. Botan.
Ital., 42, 1935, pp. 357-384.
• Su un caso di germinazione endocarpica, Arch. Bot., 12, 1936, pp. 1-16.
• Osservazioni sull'andamento della secrezione nettarifera in Fritillaria imperialis, Nuovo Giorn. Botan. Ital., 43, 1936, pp. 373-415.
• Note su alcune colorazioni dell’apparato florale, Ann. della Chanousia, 3, 1937, p. 99. • Localizzazione e variazione dei pigmenti antocianici nelle corolle durante la vita del fiore,
Annali Chanousia, 3, 1937, pp. 112-144.
• Sui fermenti secreti da Pinguicula alpina L., Annali Chanousia, 3, 1937, pp. 144-159. • Die kontraktile Zelle der Pflanze, Berlin, Borntraeger, 1937.
• Le corolle e i loro colori, Sapere, 1938.
• Sui granuli di secrezione in P. Alpina e P. vulgaris, Boll. Soc. Bot. It., 1938. • Su un caso di Uleostogamia in R. luteulentus, Boll Soc. Bot. It., 1938.
• Azione di sostanze sintetiche sulla formazione di radici. I, Ann. della R. Acc. di Agr. in Tori- no, 1938.
• Azione di sostanze sintetiche sulla formazione di radici. II, Relazione C.N.R., 1938.
• Azione di sostanze sintetiche sulla produzione di radici e su altre funzioni della pianta. Nota I,
II, III, Atti R. Acc. d’Italia, 1938.
• Las hormonas y la reprodución de plantas. I., Buenos Aires, La Prensa, 1938. • Las hormonas y su aplicación a la horticultura, La Cosecha, 1939.
• El arraigamiento y desarrelle de los álanos, bajo la acción de las mustancias de crociniento, Ingeniería Agronomica, 1, 5, 1939.
• Acción de las sustancias de crecimeinto sobre la radicación del olivo, L’Oliviculturo, 5, 1939. • El cultivo de las células “in vivo”, Buenos Aires, La Prensa, 1939.
• El estudio sobre la acción de las hormonas en les vegetales, R. Acc. Italia, 1939. • El laboratorio de fisiología vegetal, Bol. H. Conc. Deliberante, 4, 1940. • Las corolas y sus colores, Buenos Aires, La Prensa, 1939.
• La caída de las hojas, Buenos Aires, La Prensa, 1940.
• Los movimentos rápidos en los vegetales, Buenos Aires, La Prensa, 1940. • Apuntes de anatomía y fisiología celular, Publ. Fac. Agr. Y Veterinaria, 1941.
• Nuestra vida depende de las hojas, Buenos Aires, La Prensa, 1941. • Las cenicientas del reino vegetal, Buenos Aires, La Prensa, 1941. • Los fletadores en les vegetales, Buenos Aires, La Prensa, 1941. • Humus y su formacíon, Buenos Aires, La Prensa, 1941.
• Los fenómenos de contractibilidad en les vegetales, Publ. Soc. de Cultura de Rosario, 1941. • El agua y las sales que absorben las raíces de las plantas, Buenos Aires, La Prensa, 1941. • Sobre algunes problemas de fisiología y ecología del tabaco que se presentan enzonas tabacaleras
del norte argentino, Arch. de Biol. Veg., 1943.
• Estudios sobre la secreción nectarífera (Nota II), Arch. de Biol. Veg., 1943.
• Estudios sobre la reacciones de les vegetale a los nematodes (Nota II), Arch. de Biol. Veg., 1, 1943.
• Estudios sobre la reacciones de les vegetale a los nematodes (Nota II), Arch. de Biol. Veg., 1, 1943.
• Estudios sobre la reacciones de les vegetale a los nematodes (Nota II), Arch. de Biol. Veg., 1, 1943.
• Sobre algunos problemas de fiosiología y biología del tabaco. Nota II. El problema de los ratrojos, Arch. de Biol. Veg., 1, 1943.
• (con E.H. de Stienstra), Estudios sobre la fisiología de la vacuola. Nota I. Observaciones so-
bre las gotas oleosas de Guillermond en las céljlas de tejidos adultos, Arch. de Biol. Veg., 1,
1944.
• Estudios sobre la contractibilidad e los vegetales. VIII. Sobre la técnica de estimulación para
observar “in vivo” les tejidos contráctiles, Arch. de Biol. Veg., 1, 1944.
• Memorandum para “El Alto Uruguay”, Para la Gobernacion de Misiones, 1945. • Como viven las plantas, Cole, Ciencia y vida, Losada Ed., 1945.
• Sobre algunos problemas de Fisiología y Ecología del tabaco. Nota III. Apuntes sobre la curación, Mem. Ler. Congr. Nac. del Tabaco, 1944, 1946.
• Sobre algunos problemas de Fisiología y Ecología del tabaco. Nota IV. Aplicatión de algunos
principios teóricos sobre el reconocimiento de hebras y trozos de tabaco, Arch. de Biol. Veg., 3,
1946.
• Colonias Durañona, Pondero, El Soberbio, Monteagudo, Inform. Ministerio del Interior, 1946.
• Contestando a ciertas observaciones, Arch. de Biol. Veg., 1946. • De algunos nombres del tabaco, Bol. Tabacalero, 9, 1 e 2, 1946.
• Monteya R.G., bajo la dirección de la que suscribe: Gobre las relaciones on tre palo y parenqui-
ma, Bol. Tabacalero, 1946.
• Que es el tabaco?, Soc. A. de Conferencias de Rosario, 1947. • Lo que llamamos tabaco, Soc. A. de Conferencias de Rosario, 1947.
• Sopre los ensayos de aclimatación de algunos tabacos do alto precio en el Alto Uruguay, Presen- tado a la Dirección de Tabaco, 1947.
• Sobre algunos caracteres tecnologicos de ciertos caperos ensayadors en el Alto Uruguay, Informe, 1947.
• Cono y por cuales razones la “Dirección de Tabaco” pudo hacer ensayos de introducción de caperes
• Apuntes sobre la instalación agrícola de una colonia que se organizó para explotación maderera
en el Alto Uruguay: “El Soberbio”, Informe al Banco Central, 1953.
• Apuntes sobra la fisiología y la biología de la datilera en la Argentina, Buenos Aires, Archivio de Ciencia Biol. Y Nat., 1, 1956, pp. 3-14.
• Sulla biologia fisiologia e fisioecologia dei vegetali nelle Ande Orientali: Nota I, Parte I, Buenos Aires, Archivio de Ciencia Biol. Y Nat., 1, 1956, pp. 15-28.
• Centro de Informes “Amedeo Herlitzka”, Buenos Aires, Archivio de Ciencia Biol. Y Nat., 1, 1956, pp. 29-36.
• Ragione dell’opera “Obra Cosme Massini Ezcurra”, Buenos Aires, Archivio de Ciencia Biol. Y Nat., 1, 1956, pp. 37-40.
• Sobre algunos problemas de fisiología y ecologia que se presentan en el Norte Argentino. VI. La
zona ecológica y la de coltivo: El caso de la datilera, Buenos Aires, Archivio de Ciencia Biol.
Y Nat., 2, 1957, pp. 5-45.
• Sobre algunas plantas e la zona salada y su absorción o retención selectiva. 1° Diferencias entre
cenizas solubles e insolubles en algunas malezas riojanas, Buenos Aires, Archivio de Ciencia
Biol. Y Nat., 2, 1957, pp. 46-49.
• Apuntes sobre la zona del Alto Urugua y sus cultivos. Sobre el contendo en citral del “Pasto ce-
dron” cultivado en las zonas diferentes de Misiones, Buenos Aires, Archivio de Ciencia Biol.
Y Nat., 2, 1957, pp. 50-51.
• Su alcuni innesti eseguiti anni fa e la loro evoluzione, Buenos Aires, Archivio de Ciencia Biol. Y Nat., 2, 1957, pp. 51-52.
• Sobre la acción de las sales de Litio solas o en consunto con atros elementos sobre la micobacte-