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Un breve excursus storico dell’azienda

4.4. L’analisi dei dati

4.4.1. Un breve excursus storico dell’azienda

Ritengo utile alla comprensione degli avvenimenti che hanno interessato l’azienda e i propri dipendenti, ripercorrere la sua storia. Il punto vendita aprì per la prima volta a fine novembre 1998 e si chiamava Continente, la cui società era francese. Nei primi anni 2000 avvenne una fusione dell’azienda con un’altra società, e da quel momento l’azienda prese il nome che ha ancora oggi: Carrefour. Dai racconti degli intervistati emerge che il primo anno (dunque quando ancora l’azienda aveva il nome Continente), il lunedì mattina il punto vendita era chiuso e la domenica non era sempre aperto e comunque chi andava a lavorare di domenica svolgeva un orario in straordinario. Questi dettagli risultano interessanti per capire che l’azienda ha effettuato, nel tempo, un continuo “stretching” dell’orario lavorativo. Da sottolineare come il calendario delle festività e delle domeniche di apertura di tutti gli esercizi commerciali veniva deciso da un tavolo di concertazione tra le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, il Comune e anche le associazioni dei consumatori: veniva dunque coinvolta una pluralità di attori presenti sul territorio.

Nel 2008 la crisi finanziaria ha avuto degli effetti importanti. In particolare, i consumi delle persone sono diminuiti e in generale le aziende hanno iniziato a fatturare meno; le aziende hanno scelto di ridurre i costi e nella riduzione dei costi vi è rientrata la riduzione del personale: la logica era quella del risparmio.

In questo momento a Carrefour si verificò la mobilità volontaria9 e dai racconti emerge come vi

sia stato un accordo tra azienda e sindacato. Carrefour non intendeva licenziare volutamente i propri dipendenti, ma offriva loro degli incentivi per andarsene. Il sindacato fece un accordo con l’azienda perché sapeva che tante persone erano interessate ad andare via per cercare una diversa occupazione, e con gli incentivi questo era più facile. Dunque, questo sottolinea come l’impatto della presenza sindacale sul funzionamento del mercato del lavoro non si limita a quelli che sono gli effetti in termini di struttura dei salari, ma riguarda anche la qualità del lavoro fino ad arrivare alle decisioni di mobilità degli individui (Lucifora, 1994).

Ed è così che molte persone scelsero di ricorrere, con un incentivo, a quella che abbiamo definito opzione uscita. Inoltre, l’azienda iniziò a volere che il lavoro domenicale fosse in orario (dunque, non in straordinario). Il fatto è che a quel tempo le domeniche, durante le quali i dipendenti

9 Con l’espressione mobilità volontaria si indica l’azione attraverso cui l’azienda, confrontandosi con

l’organizzazione sindacale, concorda con i lavoratori un incentivo da dare loro, in modo tale da favorire la loro uscita dalla azienda.

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lavoravano, erano poche, quindi molti lavoratori, in particolar modo coloro che avevano un orario part time, decisero di andare incontro all’azienda, lavorando nel giorno festivo.

Verso la fine del 2012 vi fu un’altra richiesta di mobilità ed uscirono altre persone. La richiesta sulle domeniche aumentò perché nel frattempo era entrato in vigore il decreto-legge Salva Italia10

(di cui parleremo più avanti). Negli anni successivi continuarono ad uscire altri dipendenti sempre con lo stesso meccanismo degli incentivi per i lavoratori da parte dell’azienda.

Nel 2015 nell’ipermercato Carrefour entrò la cooperativa di caricamento notturno (pertanto l’azienda ricorse alla esternalizzazione di alcuni servizi) e durante l’estate dello stesso anno il punto vendita iniziò ad essere aperto 24 ore al giorno nel periodo estivo. Ma l’anno successivo il Carrefour rimase aperto fino le 3 di notte (riducendo quindi l’orario rispetto alle 24 ore al giorno). Ad oggi, durante tutto l’anno l’azienda è aperta dalle 7:30 fino alle 24, mentre inizialmente era aperta dalle 9 alle 21. Inoltre, i giorni in cui il punto vendita è chiuso sono due, Natale e Pasqua. Un’altra caratteristica è che durante le festività, le domeniche e per il periodo estivo vengono assunti lavoratori somministrati11. Dato che i lavoratori part time dell’azienda hanno la possibilità

di scegliere se lavorare il giorno della domenica e di notte, e dato che l’azienda intendeva garantire l’apertura in questi momenti, ha dovuto rivolgersi a ulteriori lavoratori per lo svolgimento delle attività, quali i lavoratori somministrati.

Risulta infine necessario alla comprensione della analisi del caso studio un riferimento a quello che è l’organigramma dell’azienda. Nel caso di Carrefour si tratta di una struttura organizzativa caratterizzata da una forte verticalizzazione: vi è il direttore, poi due capo settore (settore food e settore no food), a seguito dei quali troviamo i capo reparto (ad esempio, macelleria, panetteria, casse ecc.) e poi i dipendenti, dunque gli addetti alla vendita dei vari reparti.

Di seguito verranno riportate affermazioni ed espressioni degli intervistati, i quali saranno indicati con delle lettere, al fine, come accennato precedentemente, di garantire l’anonimato; in particolare troveremo i seguenti riferimenti: intervistato 1 (dipendente addetto alla vendita), intervistata 2 (dipendente addetta alla vendita), intervistata 3 (dipendente addetta alla vendita e membro della

10 Il riferimento è al Decreto-legge “Salva Italia” (201/2011); in particolare, ciò che interessa al fine della

analisi del caso studio è la parte relativa alla deregulation degli orari e dei giorni lavorativi di tutti gli esercizi commerciali.

11 Parliamo quindi del contratto di somministrazione di lavoro per indicare quello che precedentemente

(fino al 2003) prendeva il nome di lavoratore interinale. L’azienda assume i lavoratori tramite una società che fornisce un lavoro temporaneo (es. per il periodo estivo, nelle domeniche e così via). Vi è quindi un lavoratore che deve svolgere determinate attività lavorative per una azienda per un determinato periodo di tempo o per lo svolgimento di un determinato servizio.

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rappresentanza sindacale unitaria Filcams CGIL), intervistata 4 (dipendente addetta alle casse), intervistata 5 (dipendente addetta alle casse), intervistata 6 (sindacalista Filcams CGIL).

Inoltre, risulta utile sottolineare il fatto che tra i cinque dipendenti intervistati, quattro svolgono la propria attività lavorativa attraverso un contratto lavorativo part time e una intervistata con un contratto full time (intervistata 2).