Tabella cronologica
L E TIRANNIDI OCCIDENTAL
1. Anassilao di Reggio
3.1 La figura di Gelone in Aristotele 1 L’ascesa alla tirannide di Siracusa
3.1.2 La caduta dei Dinomenid
Nella Politica Aristotele ci racconta, infine, la sua versione della fine del governo dei Dinomenidi:
“Le costituzioni opposte alla tirannide sono, da una parte, la democrazia [...], dall'altra, regno e aristocrazia, per la natura opposta dei principi costituzionali (e per ciò i Lacedemoni distrussero moltissime tirannidi e così pure i Siracusani al tempo che avevano un buon governo). In un altro, per cause interne, quando quelli che stanno al potere sono tra loro in discordia, come accadde alla tirannide della famiglia di Gelone, e, recentemente, a quella della famiglia di Dionigi. La prima cadde perché Trasibulo, fratello di Gerone, adulava il figlio di Gelone e lo spingeva in braccio ai piaceri per prendere lui il comando: allora i
111
Per la discussione sulle varie interpretazioni che gli studiosi hanno dato di questo passo della Politica, cfr. LURAGHI 1998.
112 Suid., s.v. καλλικύριοι. 113
LURAGHI 1998,p. 121. La stessa interpretazione è stata seguita anche da ERDAS 2010,pp. 98-99.
114 D.S., X 28. V
parenti si unirono insieme, non per distruggere del tutto la tirannide, bensì Trasibulo: i loro alleati, però, colta l'occasione, li cacciarono tutti quanti”115.
Il filosofo riconduce, perciò, la fine della tirannide dinomenide a cause interne e, in particolare, all’atteggiamento tenuto da Trasibulo, il quale aveva tentato di impadronirsi del potere ai danni del figlio di Gelone. Inoltre, il passo ci informa del fatto che inizialmente la rivolta non era finalizzata ad eliminare la tirannide, ma soltanto Trasibulo; solo in un secondo momento la situazione precipitò e portò all’abbattimento della tirannide.
Le vicende narrate in maniera sintetica nella Politica, vengono trattate in maniera più particolareggiata da Diodoro Siculo116. Lo storico racconta che, in seguito alla morte di Ierone, assunse il potere Trasibulo, il quale superò in malvagità il suo predecessore: egli, infatti, era un uomo violento, aveva messo a morte molti cittadini ingiustamente e ne aveva mandati in esilio altri con false accuse. Con questo comportamento alimentò l’ostilità dei Siracusani, i quali iniziarono ad organizzarsi per riottenere la loro libertà. Venendolo a sapere, anche Trasibulo iniziò ad adottare delle misure e così riunì i coloni che Ierone aveva stabilito a Catania, i suoi alleati e un gran numero di mercenari fino a formare un esercito di quasi 15.000 uomini. Nei paragrafi successivi Diodoro descrive tutte le fasi del conflitto fino alla sconfitta del tiranno, il quale rinunciando alla speranza di mantenere il potere, avviò negoziati con i Siracusani e si accordò con loro per ritirarsi a Locri. Sconfitto il tiranno, i Siracusani avviarono la liberazione delle altre poleis che erano in mano ai tiranni o avevano guarnigioni, e vissero in pace e con un regime democratico finché Dionisio I non instaurò nuovamente la tirannide. La fine del racconto è incentrata di nuovo su Trasibulo: egli “che aveva ereditato un regno con solide fondamenta, perse il potere in maniera disonorevole a causa della sua inettitudine e, rifugiatosi a Locri, vi trascorse il resto della vita come privato cittadino”117.
Anche in Diodoro, dunque, Trasibulo viene descritto con toni molto negativi. Non compaiono accenni, però, al figlio di Gelone, il cui potere sarebbe stato insidiato da Trasibulo118. In realtà dal passo della Politica non emerge chiaramente se Aristotele si stia 115 Arist., Pol., V 10, 1312b 1-15. 116 D.S., XI 67,6 - 68,7. 117 D.S., XI 68,7.
118 Secondo alcuni studiosi l’ὕιος τοῦ Γέλωνος ricordato da Aristotele potrebbe trovare riscontro in un
frammento di Timeo (FGrHist 566 F 21), in cui si fa riferimento ad un παῖς appartenente alla famiglia dei Dinomenidi. Si tratta, tuttavia, di un frammento molto discusso del quale sono state date anche altre interpretazioni. Sul problema cfr. ZIZZA 2012,p. 149 n. 39.
riferendo al figlio di Gelone e se egli sia già maggiorenne o meno. Quello che sembra di intuire è che a lui doveva toccare il regno del padre e che, pertanto, nel caso in cui non fosse stato ancora maggiorenne, prima Ierone e poi Trasibulo potrebbero aver avuto il ruolo di reggenti. È questo il motivo per cui gli studiosi generalmente danno poco credito alla notizia aristotelica. Alcuni di loro ipotizzano, infatti, che la trasmissione del potere tra i Dinomenidi, così come avveniva per la ierofantia, potesse effettuarsi di fratello in fratello119. Luraghi sostiene, però, che la tirannide, in quanto “potere privo di contorni costituzionali”, non poteva essere soggetta a pratiche di successione ben definite120. La stessa cosa sarebbe valida anche se non si volesse accettare la notizia di Aristotele adducendo la motivazione che Ierone, in base a quello che di lui ci dicono le fonti, si comportò come un tiranno vero e proprio e non come un reggente. Luraghi, anche in questo caso, ritiene che non si tratti di un argomento sufficiente per dare poco credito al passo aristotelico perché la tirannide aveva una “natura sfuggente e proteiforme”: infatti, “come il tiranno non era e non poteva essere una figura istituzionale, per quanto aspirasse a diventarlo, così un tiranno-reggente non era né poteva essere, a livello formale, in alcun modo diverso da un qualsiasi altro tiranno”121. Secondo lo studioso, comunque, il racconto aristotelico risulterebbe coerente con quello diodoreo122.
Anche Zizza è della stessa opinione di Luraghi e aggiunge che i due racconti, oltre ad essere accomunati, come si è detto, dalla caratterizzazione negativa di Trasibulo123,
potrebbero concordare anche su un altro elemento: Aristotele, infatti, racconta che alla congiura dei parenti di Trasibulo si aggregarono in seguito persone esterne alla famiglia; ciò, secondo Zizza, potrebbe presupporre lo stesso scenario tratteggiato da Diodoro, il quale allude al fatto che i Siracusani da tempo congiuravano in segreto per scacciare il tiranno124.
Infine, per quanto riguarda la fonte del passo della Politica, è difficile stabilire di chi possa trattarsi sia perché è molto sintetico, sia perché, come si è visto, riporta un dettaglio, quello relativo al figlio di Gelone, che non è presente in altre tradizioni pervenuteci. Per quanto riguarda, poi, la descrizione negativa della figura di Trasibulo, si tratta di uno schema, secondo il quale la tirannide con il passare delle generazioni subisce una
119
Sulla questione cfr. LURAGHI 1994,pp. 325-330.
120 L
URAGHI 1994,p. 327.
121 LURAGHI 1994,p. 328. 122
LURAGHI 1994,p. 371.
123 Si ritiene generalmente che Diodoro, per la valutazione negativa dell’ultimo dei Dinomenidi, abbia fatto
uso di Timeo, che aveva espresso un giudizio molto negativo anche su Ierone. Cfr. PEARSON 1987,pp. 209- 225; VATTUONE 1991,pp. 63-121; BUGNO 1999,pp. 74-79.
124 Z
progressiva degenerazione, che Aristotele utilizza, per esempio, anche per la famiglia di Dionisio il Vecchio125.