DELLA SILICE
DESCRIZIONE CICLO LAVORATIVO
2. CAMPIONE DI STUDIO
Le aziende coinvolte nel progetto sono state selezionate dagli SPSAL delle varie Zone Territoriali della ASUR delle Marche. Di seguito vengono descritte le caratteristiche produt-tivo-organizzative delle aziende ricomprese nel campione di studio, raggruppate per tipolo-gia simile:
Gruppo Numero aziende Attività svolta
A 2 Prima lavorazione del legno
Si tratta di aziende che si occupano della prima lavorazione del legno e utilizzano prevalentemente legni duri di specie esotiche (Khaya - mogano africano, Aningeria - noce tanganica, ecc) o nostrane quali Juglans (noce), Prunus (ciliegio), Fraxinus (frassino). I tronchi subiscono dapprima la scortecciatura, effettuata manualmente con utilizzo di una mola (scortecciatrice). Quindi vengono trattati con acqua e vapore al fine di rendere più age-vole il taglio successivo; segue l’avvio alla segatronchi o alle macchine sfogliatrici /taglierine/trance. Con la segatronchi il tronco viene ridotto in tavole longitudinali tagliate poi in assi delle dimensioni volute con la refi-latrice. Con la trancia, invece, i tronchi vengono automaticamente tagliati in sezioni longitudinali millimetriche che costituiscono piallacci da rivestimento. Le taglierine, da ultimo, rendono uniformi per dimensioni le sfoglie di legno raggruppate in pacchetti.
Gruppo Numero aziende Attività svolta
B 7 Produzione arredamento
(cucine componibili, soggiorni,camere)
Il ciclo lavorativo è per la maggior parte dedicato all’ assemblaggio dei pezzi già tagliati a misura da ditte terze.
Solo una delle aziende indagate si occupa anche del taglio a misura e dell’impiallacciatura dei pannelli da uti-lizzare per la normale produzione. Negli altri casi i pannelli di truciolare o medium density vengono lavorati quasi esclusivamente per la produzione di pezzi fuori misura o di piani d’appoggio delle cucine (top). In alcune aziende si realizzano anche particolari in legno massello (cornici per pannelli, bordi per antine). Le macchine utilizzate sono in generale di costruzione piuttosto recente, automatiche o a controllo numerico, munite di aspi-razione localizzata. La verniciatura dei pezzi si esegue con cabine a spruzzo o con impianti automatici: alcuni di questi sono dotati di forno di essiccazione UV in linea.
Gruppo Numero aziende Attività svolta
C 2 Produzione di arredamento su misura
per negozi e locali pubblici
Si tratta di piccole aziende artigiane dove le lavorazioni avvengono con utilizzo di macchine quali pantografi o sezionatrici. Alcune operazioni, come ad esempio la carteggiatura, vengono effettuate manualmente. Le mate-rie prime utilizzate sono pannelli di truciolare, multistrato ed MDF. Tutte le attività hanno luogo in un unico ambiente e vengono svolte promiscuamente dagli addetti.
3. MATERIALI E METODI
Per il campionamento delle polveri è stato utilizzato un sistema di captazione costituito da:
- pompe aspiranti: SKC AirCheck 2000 e/o Aquaria BUCK-Vss 5 operanti con flusso di aspira-zione 2,0 l/min;
- dispositivo di ingresso: selettore IOM per polveri inalabili;
- raccolta del particolato: membrane filtranti Silical in PVC (porosità 0.8 µm - φ25 mm).
Per quanto riguarda gli agenti chimici sono stati effettuati campionamenti personali sia attivi che passivi degli analiti sotto indicati:
- SOV (Solventi Organici Volatili): fiale di carbone attivo SKC - pompe SKC LowFlow operanti ad un flusso di aspirazione di 50 ml/min;
- Isocianati: membrane chimicamente attivate [1-(2-pyridyl)piperazine] SKC - pompe AIR-CHEK 2000 operanti ad un flusso di 1 l/min;
- Formaldeide: radiello AQUARIA (codice 174) contenente 2,4- dinitrofenilidrazina (2,4-DNPH).
La quantificazione delle polveri di legno è stata effettuata per via gravimetrica a pesata diffe-renziale utilizzando una bilancia SARTORIUS mod.MC5 (sensibilità 0,001 mg).
I sistemi membrana-cestello dei campionatori IOM sono stati condizionati in essiccatore quin-di stabilizzati prima della pesata. Le operazioni quin-di conquin-dizionamento, effettuate prima e dopo il campionamento, evitano la sovrastima del carico inquinante dovuta all’adsorbimento di umidi-tà ambientale.
Per le analisi degli agenti chimici, eseguite presso il Laboratorio della CONTARP Centrale di Roma, sono state utilizzate le seguenti metodiche:
SOV: analisi gas-cromatografica con rilevatore FID previo desorbimento chimico con CS2;
Isocianati: analisi in HPLC (metodica OSHA 42 e OSHA 47);
Formaldeide: analisi in HPLC previo desorbimento con acetonitrile.
A
ATTTTII 44°° SSEEMMIINNAARRIIOO DDEELLLLAA CCOONNTTAARRPP
150
4. RISULTATI
I risultati delle misure di concentrazione delle polveri inalabili di legno e degli agenti chimici indagati sono mostrati nelle tabelle sottostanti
GRUPPO A: PRIMA LAVORAZIONE DEL LEGNO
Tabella 1: Polveri di legno
mansione numero campionamenti polvere inalabile mg/m3
min max valore medio
Addetto alla rifilatrice 2 0,228 0,734 0,481
Addetto alla scortecciatura tronchi 2 0,744 1,183 0,964
Addetto alla taglierina 2 1,022 1,570 1,296
GRUPPO B: PRODUZIONE ARREDAMENTO (CUCINE COMPONIBILI, SOGGIORNI, CAMERE)
Tabella 2: Polveri di legno
mansione numero campionamenti polvere inalabile mg/m3
min max valore medio
Addetto alla bordatrice 3 0,416 2,117 1,274
Addetto alla carteggiatura automatica 4 0,861 3,411 1,836
Addetto alla carteggiatura manuale 3 0,489 1,434 0,807
Addetto linea Top 6 0,279 4,210 1,124
Addetto alla foratrice 11 0,436 4.917 1,813
Addetto alle maccchine a
CN/ banco incollaggio 3 0,456 3,638 2,103
Addetto al pantografo 6 0,932 3,616 1,885
Addetto alla sega circolare/sezionatrice 8 1,538 4,865 2,733
Addetto alla squadratrice 6 0,467 3,133 1,640
Addetto alla falegnameria (jolly) 3 0,616 1,135 0,802
Tabella 3: Solventi Organici Volatili - addetto al carico e scarico pezzi: impianto verniciatura automatizzata con forno di essiccazione UV in linea.
Analita Numero Addetto carico Numero Addetto scarico TLV-TWA
di campioni pezzi (mg/m3) di campioni pezzi (mg/m3) (mg/m3)
Acetato di butile 7 nr 7 0,32 950
Acetato di etile 7 0,83 7 nr 1140
Etil benzene 7 1,25 7 0,96 434
MEK 7 4,19 7 1,20 590
Stirene 7 0,14 7 0,12 85
Toluene 7 2,47 7 1,95 188
o-xilene 7 1,88 7 1,37 434
m,p-xilene 7 2,18 7 1,97 434
nr: non rilevabile
Tabella 4: Solventi Organici Volatili- addetto al carico e scarico pezzi: impianto verniciatura automatizzata con essiccazione su carrelli nello stesso locale dove operano gli addetti
Analita Numero Addetto carico Numero Addetto scarico TLV-TWA
di campioni pezzi (mg/m3) di campioni pezzi (mg/m3) (mg/m3)
Acetato di butile 3 24,01 3 99,23 950
Acetato di etile 3 10,51 3 22,81 1140
Etil benzene 3 4,93 3 11,55 434
MEK 3 nr 3 nr 590
Stirene 3 3,41 3 3,62 85
Toluene 3 17,45 3 59,50 188
o-xilene 3 3,30 3 20,39 434
m,p-xilene 3 6,78 3 22,48 434
nr: non rilevabile
Tabella 5: Solventi Organici Volatili : addetto alla verniciatura poliuretanica manuale a spruzzo in cabina
Analita Numero Concentrazione Deviazione TLV-TWA
di campioni Media (mg/m3) Standard (mg/m3)
Acetato di butile 21 14,84 7,11 950
Acetato di etile 21 4,80 3,60 1140
Etil benzene 21 3,73 1,83 434
MEK 21 1,09 3,11 590
Stirene 21 3,07 1,42 85
Toluene 21 8,48 7,08 188
o-xilene 21 1,40 1,44 434
m,p-xilene 21 7,98 4,02 434
A
ATTTTII 44°° SSEEMMIINNAARRIIOO DDEELLLLAA CCOONNTTAARRPP
152
Tabella 6: Isocianati: addetto alla verniciatura poliuretanica manuale a spruzzo in cabina
Analita Numero di campioni Conc. Media (µg/m3)
2,6 TDI 9 3,64
1,6 HDI 9 1,33
2,4 TDI 9 nr
4,4 MDI 9 nr
nr: non rilevabile
Tabella 7: Formaldeide:addetti alla lavorazione di pannelli nobilitati (foratura, carteggiatura, ecc.)
Analita Numero Mansioni Concentrazione
di campioni Media (µg/m3)
Formaldeide 2 Addetto Linea TOP 34
Formaldeide 3 Addetto foratrice, sezionatrice,
carteggiatura 61
GRUPPO C: PRODUZIONE DI ARREDAMENTO SU MISURA PER NEGOZI E LOCALI PUBBLICI
Tabella 8: Polveri di legno
mansione numero campionamenti polvere inalabile mg/m3
min max valore medio
Addetto al pantografo 1 - - 1,074
Addetto alla sezionatrice 1 - - 1,814
Addetto alla carteggiatura/squadratura 2 4,576 5,815 5,196
Tabella 9: Formaldeide:addetti alla lavorazione su pannelli nobilitati
Analita Numero Mansioni Concentrazione
di campioni Media (µg/m3)
Formaldeide 4 Addetto carteggiatura, squadratura,
assemblaggio 55
5. CONCLUSIONI
Per quanto riguarda le polveri di legno, i risultati ottenuti mostrano livelli di inquinamen-to contenuti per gli addetti nelle aziende del gruppo A (prima lavorazione del legno, Tab.1) dato strettamente connesso al fatto che i legni sono lavorati ad umido e che alcune lavora-zioni (come la scortecciatura) generano particelle di dimensioni superiori all’ inalabile. Nei risultati ottenuti per gli altri gruppi indagati sono stati riscontrati valori di polverosità più elevati in particolare per i lavoratori delle aziende del gruppo C (Produzione di arredamen-ti su misura, Tab.8) a causa dell’ elevata ararredamen-tigianalità che caratterizza le lavorazioni in que-ste Ditte. Nelle aziende del gruppo B (Produzione arredamenti, Tab. 2) i valori di polverosi-tà rilevati sono piuttosto variabili ed in alcuni casi prossimi ai limiti di legge nonostante i processi francamente artigianali siano quasi assenti e prevalga l’ uso di macchine comples-se ad alta automatizzazione; ciò è probabilmente da correlare alla precomples-senza di impianti di aspirazione non particolarmente efficaci e/o di una organizzazione del lavoro senz’altro migliorabile.
Per quanto riguarda gli agenti chimici, dalle indagini ambientali eseguite risulta per la ver-niciatura manuale a spruzzo in cabina una situazione espositiva del tutto accettabile, sia per quanto riguarda i solventi organici volatili che per gli isocianati (Tab. 5 e 6): ciò sta a testi-moniare l’esistenza di efficienti sistemi di captazione degli aerosol che riducono sensibil-mente l’inquinamento. Per la verniciatura automatizzata, invece, si registrano valori diversi:
negli impianti in cui i semilavorati verniciati transitano automaticamente in un forno di essiccazione UV in linea, si registrano valori di solventi organici aerodispersi decisamente contenuti (Tab. 3), mentre negli impianti automatici in cui dopo la verniciatura i semilavo-rati vengono collocati per l’essiccazione su carrelli posti all’ esterno dell’impianto stesso, si registrano maggiori livelli di esposizione in particolare per l’addetto allo scarico dei semila-vorati dall’impianto (Tab.4). Per quanto riguarda la formaldeide la lavorazione su pannelli nobilitati espone gli addetti a quantitativi contenuti, ma non trascurabili, di aldeide formi-ca (Tab 7,9).
RINGRAZIAMENTI
Si ringraziano i colleghi dalla Contarp delle Marche - dott.ssa R.Bevilacqua e dott. G. Papa- che hanno collaborato nelle fasi di campionamento; i Tecnici degli SPSAL di Senigallia, Macerata e S. Benedetto del Tronto; i Tecnici G.B. Perrone e G. Petrozzi del Laboratorio della Contarp Centrale.
BIBLIOGRAFIA
D. Candido, A. Carella, R. Compagnoni: Il comparto produttivo della lavorazione del legno nella Regione Marche- INAIL Rapporto Annuale Regionale Marche 2002 pag. 37-51.
ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists): Threshold limit values and biological exposure indices for 2004.
http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/ (14 ottobre 2004);
R. Calisti: Il progetto della Regione Marche sul rischio chimico negli ambienti di lavoro- Atti