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Il comune ha dunque messo a disposizione queste porzioni di territorio per progetti di agricoltura urbana e sociale Negli ultim

anni la domanda di orti individuali all’interno della città è cresciuta notevolmente, non solo da parte degli anziani ma anche da parte dei giovani e delle famiglie. Ad oggi gli orti individuali di Torino sono 400, l’obiettivo dell’assessore Lavolta è di arrivare ad averne 2000 entro il 2020.

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BELINGARDI, C. (2014) “Comunanze Urbane, Autogestione e cura dei luoghi”, Universita’ Degli Studi Di Firenze Dipartimento Di Architettura (Dida) Scuola di dottorato di ricerca – Dottorato in Progettazione della Città, del Territorio e del Paesaggio Indirizzo di Progettazione Urbanistica e Territoriale, Tutor: Daniela Poli

cooperative sociali che forniscono competenze e lavoro alle aziende agricole e altri soggetti. Tra le iniziative anche la realizzazione di orti urbani.

Si cita l’esempio della città di Ferrara che con Delibera del Consiglio Comunale 12 luglio 2010 ha varato un Regolamento per l’adozione di aree verdi pubbliche della città di Ferrara.

L’obiettivo del progetto è coinvolgere la cittadinanza nella gestione dei beni comuni, sensibilizzare attraverso la partecipazione, contrastare il degrado urbano, creare percorsi di cittadinanza attiva, incentivare la collaborazione, recuperare spazi pubblici con finalità sociale, ambientale e paesaggistica. Anche in questo caso sono vietate le attività a scopo di lucro e l’area mantiene funzione e destinazione d’uso urbanistica vigente. L’amministrazione mette a disposizione una “Convenzione di Adozione”.

Le aree disponibili sono pubblicate presso l’Amministrazione, e sono: aree attrezzate, aree bauletti stradari, rotatorie, spartitraffico, aree di pertinenza di plessi scolastici, aree del centro storico, aiuole, aree in genere. Possono prendere in concessione l’area: cittadini in forma associata (anche non riconosciuta) circoli e comitati, organizzazioni di volontariato, istituzioni scolastiche, soggetti giuridici e operatori commerciali. Tra gli obblighi per il soggetto adottante vi è: non poter adottare più dell’1% dell’estensione del verde comunale destinato al progetto in oggetto, ogni variazione all’area deve essere comunicata e sottoposta a Parere tecnico, la manutenzione ordinaria dell’area è a carico dell’adottante che deve m mantenere gli impianti esistenti (anche appartenenti ad altri soggetti) e permetterne la manutenzione straordinaria, il soggetto che adotta non può farvi usi non previsti, non si possono usare diserbanti e prodotti chimici. Il soggetto adottante si assume totale responsabilità per danni a persone e cose dovuti alla sua gestione o manutenzione dell’area.

Le aree dono messe a bando dal Comune, che non finanzia in alcun modo l’attività sulle aree a bando. La convenzione ha durata massima 5 anni, può essere rinnovata, e la Amministrazione Comunale mantiene facoltà di revoca per motivi di pubblico interesse o per mancata ottemperanza del soggetto alla convenzione.

Nella aree in adozioni sono ammesse: manutenzione ordinaria, straordinaria e creazione di orti

urbani come da specifico Regolamento per l’adozione di aree verdi pubbliche della città di Ferrara: e linee guida30 per la creazione di orti in ambito urbano e periurbano. Queste

individuano le specifiche tecniche per la realizzazione di orti nelle aree adottate.

                                                                                                               

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Quelle di Ferrara non sono le uniche linee guida, ricordiamo anche

• Linee guida per la concessione e l’uso degli orti pubblici urbani Approvate con Delibera di G.C. n. 338 d’ord. del 1 ottobre 2013 Comune di Udine

• United States Environmental Protection Agency (2011 )“Brownfields And Urban Agriculture: Interim Guidelines for Safe Gardening Practices”

DONOVAN J. , LARSEN K. MCWHINNIE J. (2011) Food-sensitive planning and urban design A conceptual framework for achieving a sustainable and healthy food system, , Lock Associates, University Of Melbourne And National Heart Foundation Of Australia Melbourne

• City of Vancouver (2008) “POLICY REPORT DEVELOPMENT AND BUILDING Vancouver Urban Agriculture Design Guidelines for the Private Realm”

Fig 6.8, 6.9, 6.10 Regolamento per l’adozione di aree verdi pubbliche della città di Ferrara

A Firenze , il Regolmaneto Urbanisto negli articoli 24 e 41 individua rispettivamente il verde di

permeabilità ecologica31 all’interno dello spazio aperto privato, pensati in modo da privilegiare il

loro mantenimento utilizzandoli quali orti per l'autoconsumo, frutteti, spazi alberati e spazi per attività all’aperto. Inoltre l’articolo 41 invidividua gli orti sociali32 nella Parte 2 si raccoglie la disciplina

                                                                                                               

31 art.24 - lo spazio aperto privato : verde di permeabilità ecologica porzioni di paesaggio rurale all'interno del paesaggio urbano con il duplice ruolo di caratterizzazione paesaggistica del tessuto urbano di margine e di relazione fra il paesaggio urbano e quello rurale nonché aree aventi valenza ecologica, non direttamente relazionati ad edifici oltre che verde ripario lungo i corsi d’acqua; Gli spazi definiti verde di permeabilità ecologica devono permanere come elementi qualificanti il paesaggio, di supporto alla rete ecologica o qualificanti i corridoi ecologici lungo i corsi d’acqua utili quali:

o elementi lineari di connessione ecologica; o elementi di riequilibrio del microclima urbano;

o elementi di riequilibrio della falda acquifera sotterranea; o elementi di mitigazione a corredo della sede stradale.

È privilegiare il loro mantenimento utilizzandoli quali orti per l'autoconsumo, frutteti, spazi alberati e spazi per attività all’aperto, ecc.

degli spazi e dei servizi pubblici e privati di uso pubblico la cui impoirtanza viene sottolienata per

la funzione sociale (presidio del territorio e occasione di socializzazione), e per il suo contributo alla formazione di un capillare connettivo ambientale e per la valorizzazione nell'utilizzo di prodotti biologici e di filiera corta.

All’interno delle aree ortive il cimune peemette la realizzazione di manufatti a servizioo, in materiale leggero ancorati al suolo e non dotati di fondazioni. Inoltre si identificano gli elmenti nzionali dell’are ( superfici coltivabili, elementi di servizio come strutture per il ricovero degli attrezzi e per la raccolta dei rifiuti vegetali, elementi di protezione/delimitazione come siepi, arbusti e cespugli, recinzioni, impianti di irrigazione/raccolta acque piovane, percorsi di distribuzione interna, aree di parcheggio, piazzole di carico/scarico.

Per qaunto riguarda gli orti urbani sempre a Firenze esiste un Regolamento per la gestione degli

orti urbani su terreni di proprieta’ del comune di Firenze33 (Deliberazione Del Consiglio Comunale