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QUESTIONI APERTE: ACQUA, SUOLO, ENERGIA, RIFIUTI, MERCATO

7.2 Gestione della risorsa idrica

Ovviamente l’agricoltura urbana necessita di confrontarsi con l’infrastruttura idrica della città in cui si inserisce in modo che la gestione sia pensata in maniera sostenibile. L’infrastruttura urbana dell’acqua si compone di: acqua potabile, acqua dei pozzi ,acqua grigi, acqua piovana, e con queste ci si deve interfacciare ottimizzandone l’uso, inserendo la UA in una politica di gestione sostenibile della risorsa idrica.

La ricerca svolta sulla città di New York10 sottolinea come sia difficile stimare a priori l’incremento di

consumo di acqua a scala urbana causato dalla agricoltura urbana, anche perché dipende molto

dal tipo di coltivazione, ma stima 0,75 a 1,5 pollici di acqua a settimana nei mesi estivi (in media) circa da 1700 fino 3500 litri di acqua per 100 mq in coltivazione in terra.11

Per quanto riguarda la tipologia di acqua da utilizzare per la coltivazione, si sottolinea come sarebbe opportuno non usare quella potabile. 12

L’acqua disponibile è dunque:

• acqua piovana (derivante anche coperture degli edifici circostanti) • acqua di pozzo

• acque grigie trattate

Anche per l’acqua è necessario verificare che questa non sia inquinata o comunque contaminata, sia che si tratti di quella piovana (che può essere inquinata o raccogliere inquinanti lungo il suo percorso di scolo ad esempio dai tetti) che di quella grigia di recupero di uso domestico che di quella dei pozzo. Ci sono trattamenti meccanici e biologici, i cui costi e la cui installazione dovrebbero essere valutati e successivamente i sistemi integrati a scala di condominio o quartiere.

Uno studio 13 sulla città di Roma ha stimato i consumi idrici di orti domestici e ad ha ipotizzato uno scenario di sostenibilità delle gestione dell’acqua integrando la coltivazione con sistema di raccolta delle acque piovane provenienti dalle coperture.

Sistemi di filtraggio e trattamento delle acque di differenti provenienze a scala urbana possono

essere:

• Sistemi di fitodepurazione • Sistemi di rain garden

• Sistemi di biolago: a dove le acque di scarico degli edifici esistenti all’interno dell’area, dopo essere state accuratamente filtrate da un sistema di fitodepurazione, vengono a loro volta impiegate per l´irrigazione

A scala di singolo intervento si possono ipotizzare sistemi puntuali come: • Living machines

• Sistemi di trattamento puntuale con filtri chimici o meccanici • Celle a combustibile microbico legate ad impianti di acque grigie 14

La tecnologia idroponica ha bisogno di una acqua molto ben filtrata, in particolare quelli molto tecnologici dove le piante sono proprio con le radici a contatto con l’acqua , pertanto si rendono necessari sistemi di monitoraggio e filtraggio più sofisticati.

L’acqua per l’irrigazione dovrebbe essere, controllata, se necessario filtrata, e infine convogliata in

cisterne cisterne di raccolta anche in questo caso per un riequilibrio delle temperature.

Oltre alla gestione della provenienza della risorsa idrica è opportuno considerare anche l’energia necessaria per il suo utilizzo. I sistemi di raccolta sono generalmente low tech e low-maintenance e se non includono pompe o altri sistemi motorizzati, richiedono solo pulizia e attenzione al ghiaccio in inverno, Per il risparmio energetico è consigliabile un sistema per l’irrigazione che preveda, a partire dalle cisterne di raccolta, la caduta delle acque per caduta. Quindi è opportuno, ove è possibile, l’irrigazione per scorrimento previa sistemazione delle specie in armoniche reti di scoline e che

                                                                                                               

10 AA.VV (2012) “The Potential fo rUrban Agriculture in New York City Growing Capacity, Food Security, & Green

Infrastructure “, Urban Design Lab at the Earth Institute Columbia University Edition urbandesignlab.columbia.edu

11 L’idroponico per esempio necessita di meno acqua, circa 1/10

12

 Per uso domestico, all’interno della città di Firenze, non è vietato, ma lo è per scopi commerciali. In ogni caso l’acqua

potabile è un bene prezioso che ha un costo, pertanto quando possibile sarebbe consigliabile utilizzare differenti sorgenti idriche. Sempre all’interno del Comune di Firenze ad esempio vi è una alta percettuale di pozzi

(http://tolomeo.provincia.fi.it/tolomeobinj/jsp/pozzi.html) facile da raggiungere (vi sono procedure semplici per attaccarsi ai pozzi su terreni di proprietà pubblica o privata) e la cui acque possono essere facilmente convogliate sia negli spazi aperti che sulle coperture degli edifici per scopi agricoli.

 

13

LUPIA,F. PULIGHE G. (2015) “Water use and urban agriculture: estimation and water saving scenarios for residential kitchen gardens “Agriculture and Agricultural Science Procedia 4,p. 50 – 58

14

 

Si basano sull’ impiego di colture microbiche “elettricamente-attive”, in grado di scambiare elettroni con elettrodi a stato solido per degradare inquinanti ambientali. Si tratta di una tecnologia estremamente promettente e versatile per il trattamento di acque reflue, senza consumo di energia e con minima produzione di fanghi biologici.

permetta, con un successivo sistema di vasi comunicanti, l’utilizzo ottimale delle acque. In alcuni casi è opportuno un sistema di irrigazione a goccia.

Una strategia applicabile nell’immediato per ottimizzare il consumo idrico e la dispersione tramite: • irrigazione che va diretta alle radici, nel substrato, (tipica del sistema idroponico) che risulta è

ottimale per ridurre l’evaporazione e quindi gli sprechi.

• a goccia low tech: un secchio e tubi forati: serve meno acqua perché va diretta alle piante, va bene anche in raised bed

• ciclo di irrigazione chiuso

Il possibile utilizzo delle acque meteoriche presenta vantaggi 15come la riduzione della quantità di acqua convogliata al depuratore, minore numero di eventi di attivazione degli scolmatori fognari e del by-pass posto in testa all’impianto di depurazione e nel minore rischio idraulico. Attualmente le costruzioni che non prevedono sistemi di recupero sono dotate di grondaia direttamente collegata alla rete fognaria. Il depuratore stesso, al termine della rete fognaria, presenta spesso criticità di funzionamento dovute alla commistione di acque meteoriche e acque reflue. Una strategia in questa direzione è la decentralizzazione della gestione delle meteoriche16, funzionale alla agricoltura urbana, consiste appunto nel tendere a trattenere quanto più possibile l'acqua piovana quanto piu' vicino possibile al punto in cui cade, per contribuire alla risoluzione delle seguenti problematiche:

Fig 7.1 risorse della UA, BOLAND, J. (2002) Urban agriculture Growing vegetables in cities , in Agrodk Series n.24, Agromisa Foundation, Wageningen

                                                                                                               

15 Progetto agenda 21 locale dell’area fiorentina

16

 

Una delle strategie proposte dall’ agenda 21 del comune di Firenze è la decentralizzazione della gestione delle meteoriche, dando più ruolo e responsabilità al cittadino, sensibilizzato mediante tassazione delle cattive pratiche ed incentivazione delle installazioni necessarie alle buone pratiche (metodo che viene applicato da alcuni anni e con successo da alcune amministrazioni tedesche).