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12 nel 2005 342 cittadini selezionati a caso sono stati intervistati telefonicamente e nel 2007 una ricerca internet per comprendere la richiesta di agricoltura urbana.

La ricerca Cost Action Urban Agriculture 14 individua una analisi swot della Agricoltura Urbana che mostra quali siano le potenzialità della agricoltura urbana per la città, ed al contempo quali siano le difficoltà per una sua attivazione.

STRENGHTS WEAKNESSES

• Aumento dell’interesse verso il settore dell’ l’agricoltura e verso alternative al sistema produttivo attuale

• Coscienza dell’ Urban gardening e dei suoi molteplici benefici anche in termine di rigenerazione urbana

• Valori di condivisione e socialità

• Ri-appropriamento della terra e rispetto per l’ambiente

• Mancanza di norma nazionali

• Città non direttamente coinvolte nel settore cibo, ma lasciato alla ruralità • Visione dell’agricoltura urbana come

marginale da parte di molte municipalità • Mancanza di partecipazione dei cittadini

(anche perché mancano gli strumenti partecipativi in molte città)

CHALLANGES OPPORTUNITIES

Sprawl urbano • Uso del suolo

• Urban agricolture spesso lasciata alle aree periurbane

• Cultura consumista e abitudine ad

acquistare i prodotti di ogni luogo tutto l’anno al supermercato

• Crisi: dall’abbandono creare opportunità di greening

Richiesta di food security, tracciabilità e sostenibilità

• Attenzione all’inquinamento del substrato • Richiesta di urban greening

• Richiesta di recupero periferie Fig 4.6 Cost Action Urban Agriculture

Negli ultimi 10-15 anni, era emersa la figura del nuovo agricoltore, nouveau farmer

15

che cerca spazio all’interno della città per produrre e vendere beni alimentari. Lo studioso Pierre Donadieu identificava i seguenti tipi di agricoltori periurbani16 :

hobby farmer: coltiva nel tempo libero

farmer no farm: imprenditore che non necessariamente vive in campagna ma la coltiva urban no farm: cittadino che vive la campagna per diletto o necessità

Ad oggi possiamo asserire come sia nata la figura dell’urban farmer . Alcuni soggetti scelgono questa via perché non hanno accesso a terreno agricolo, molti sono imprenditori che utilizzano nuove tecnologie per produrre in piccoli spazi urbani. Diversamente dal passato i new farmers o urban farmers non vengono necessariamente da un background agricolo. Uno studio sui urban farmers di Vancouver ha trovato che solo il 35% degli operatori aveva avuto esperienza pregressa nel mondo dell’agricoltura o più di 5 anni di esperienza nel settore, mostrando due gruppi di imprenditori: pensionati con un capitale da investire, giovani laureati con un capitale da investire.

L’obiettivo comune è rendere le nostre città sostenibili economicamente, socialmente e da un punto di vista ambientale all’interno e nel rapporto con l’esterno, e questo porta alla ricerca di nuove forme di

spazialità su cui interrogarsi e alla definizione di strategie per città resilienti e smart. La ricerca

in architettura nell’ambito della sostenibilità mira a generare proposte per la città che rivedano il concetto di sostenibilità come valore fondamentale e necessario della pianificazione e della progettazione, in modo che siano perseguite tutela dell’ambiente benessere e qualità della vita .

L’Agricoltura Urbana è una delle strategie che si possono applicare per raggiungere l’obiettivo

prefissato, avendo essa, come analizzato nella tesi, implicazioni importanti di carattere ambientale sociale ed economico.

L’Agricoltura Urbana si inserisce tra le opportunità per la città del futuro, auspicando un incentivo per

                                                                                                               

14

 

http://www.urbanagricultureeurope.la.rwth-aachen.de

 

15 EcoDesign Resource Society (EDRS) The Urban Farming Guidebook Planning for the Business of Growing Food in BC’s Towns & Cities Real Estate Foundation British Columbia http://www.refbc.com

l’espansione di orti e eco-serre sui tetti, negli spazi di risulta, e nelle aree marginali verdi della città, tipologie di intervento che possono rendere integrabile la coltivazione in città, pensandola

come uno standard che possa favorire sinergie di lavoro, autoproduzione e socialità.17 Certamente

l’agricoltura urbana ha un grosso impatto, oltre che a livello economico, che esula dalla ricerca in architettura, specialmente a livello sociale, come stimolo a nuove abitudini alimentari, come momento di educazione di convivialità e anche di aiuto verso classi disagiate. Inoltre è importante considerare l’impatto architettonico della agricoltura urbana, come momento di riqualificazione di spazi e volumi arricchendoli di nuove funzioni, di verde, e riqualificandoli anche da un punto di vista estetico percettivo.

L’ Agricoltura Urbana non potrebbe sopperire al bisogno totale della città, e il modello economico attuale non potrà essere sostituito con la Agricoltura Urbana, ma può divenire un elemento all’interno di un approccio differente al rapporto tra alimentazione e città, come parte di un sistema sostenibile.

Un esempio può essere la distribuzione del cibo all’interno della città: basti pensare che i siti di coltivazione e i mercati urbani sono raggiungibili in bici oppure sfruttando le reti esistenti. I supermarket usano grandi veicoli su ruota per il trasporto, e una ricerca rileva come il 90% dei clienti vada al supermercato in auto, a differenza di chi raggiunge mercati. 18 Nei mercati locali inoltre ogni produttore porta i propri prodotti, percorrendo in genere meno strada. Sebbene a parità di volume trasportato consumi meno un areo di un furgoncino, è necessario pensare anche che mercati locali non hanno necessità di conservare gli alimenti, evitando dunque consumi legati a trasformazioni e packaging.

                                                                                                               

17 NONNI, E. (2013) “l’urbanistica o meglio la città del futuro” in Progettando Maggio-Dicembre Vol.2

18 VILJOEN, AN. (2005) “Continuous productive urban landscapes: designing urban agriculture for sustainable cities”, Oxford, Elesevier Architectural Press, 304 p.

4.4 Multifunzionalità, Multidisciplinarietà e Servizi e Ecosistemici

Il ruolo della agricoltura urbana spazia all’interno della città dalla semplice produzione per consumo familiare, fino a progetti che nascono con lo scopo di incrementare la qualità della vita con a attività a scopo ricreativo, socializzazione, terapeutico, educativo.

L’integrazione di agricoltura in ambito urbano va intesa come maniera più sostenibile di progettare

(o ri-progettare) la città, come alternativa a sistemi alimentari, come espressione di stili di vita

sostenibile, come occasione di educazione e collante sociale.

Questa è un dispositivo in grado di attivare attorno a sé una serie di effetti: la produzione non è quasi mai al centro delle preoccupazioni o motivo dell’ intervento ma i percorsi di costruzione di orti e giardini prestano attenzione a dimensioni apparentemente secondari rispetto all’attività di coltivazione, quali ad esempio la costruzione di relazioni, il disagio sociale, l’educazione e la didattica.

Come si evince dagli schemi sottostanti, L’Agricoltura Urbana, quale strategia all’interno di un più ampio del Urban Food System 19, si fa portatrice di una serie di azioni e di benefici.

In particolare essa da impulso a nuove forme completamente locali di • produzione

• trasformazione

• distribuzione dei prodotti e reti di vendita

• educazione

• trasporto (mobilità dolce)

• gestione dei rifiuti in particolare con recupero di compost

cui fanno seguito una serie di output e di benefici sul piano sociale, ambientale ed economico: dalla riqualificazione spaziale, alla riduzione dell’inquinamento tramite l’aumento del verde urbano, a possibilità di autosostentamento per le famiglie , all’impulso all’educazione all’alimentazione e alla dieta sana, fino alla consapevolezza del consumatore nei confronti della produzione agricola.

Il tema dell’Agricoltura Urbana è allora strettamente connesso ad una serie di tematiche che riguardano la città e l’architettura la città.20

La produzione di ortaggi si inserisce all’interno della rete del verde urbano e, in quanto parte di esso, allo sviluppo sostenibile della città 21. Insieme al verde, già portatore di effetti in termini di salute e benessere22, l’agricoltura urbana contribuisce 23 alla salute degli abitanti, poiché stimola uno stile di vita sano, movimento all’aria aperta, , ed attenzione alla dieta e all’ambiente, con ripercussioni sul benessere psico-fisico e sulla salute.

L’integrazione del verde può essere integrata con il recupero ambientale ed energetico del costruito, consente l’abbattimento dei valori i CO2, contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, all’aumento della prestazione energetica dell’involucro edilizio e alla riduzione del fenomeno dell’isola di calore tipico dei nuclei urbani. Integrare il verde nella città consente il miglioramento della qualità della vita sociale, attraverso la riconversione di spazi aperti, restituendo loro identità, fruibilità, funzionalità, qualità estetica, comfort ambientale e safety.

L’Agricoltura Urbana inoltre si intreccia con i temi della gestione delle risorse, della risorsa suolo, della risorsa idrica, della risorsa energia: essa infatti si inserisce tra le strategie per mitigare il water run-off, ma al contempo necessita di gestione delle acque per il suo sviluppo, e può integrarsi in ambito urbano in termini di recupero di acque piovane e di acque grigie. Inoltre i rifiuti urbani possono essere utilizzati per il compost, ancora una volta in un ottica di chiusura del loop24 urbano. L’Agricoltura Urbana può essere strategia per la conservazione della biodiversità, svolgendo un ruolo di mitigazione di effetti negativi derivanti dalle altre attività antropiche e soprattutto fungendo da aree “cuscinetto” e corrodi ecologici, può contribuire alla conservazione di specie arboree e di insetti.