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CONTABILITA’ DIREZIONALE (Managerial Accounting): detta anche “Contabilità Industriale” o “Contabilità Aziendale” ovvero “Contabilità

Nel documento Impianti Industriali (pagine 100-105)

Capitolo 3. ELEMENTI SULLA CONTABILITA’ GENERALE E SULLA CONTABILITA’ INDUSTRIALE SULLA CONTABILITA’ INDUSTRIALE

2. CONTABILITA’ DIREZIONALE (Managerial Accounting): detta anche “Contabilità Industriale” o “Contabilità Aziendale” ovvero “Contabilità

Analitica”, ha una finalità essenzialmente interna nel senso che è intesa a fornire ai

responsabili della conduzione aziendale informazioni atte a facilitare le scelte di esercizio operate da questi ultimi.

La differenza fondamentale esistente tra i due tipi di contabilità menzionati consiste dunque solo nella diversa destinazione finale dei dati elaborati, mentre l’origine delle informazioni è generalmente sempre la stessa.

Una procedura di “CONTABILITA’ INDUSTRIALE” si articola in tre fasi fondamentali:

a) PIANIFICAZIONE: vengono stabiliti gli obiettivi da raggiungere; in funzione di questi vengono preventivati i verosimili fabbisogni di risorse economiche e finanziarie; quindi vengono definite le procedure di rilevazione e di controllo da utilizzarsi in sede di esercizio, nonché vengono fissati i parametri ed i valori quantitativi di questi cui è opportuno far riferimento in sede di confronto tra preventivi e consuntivi;

b) RILEVAZIONE: si procede alla rilevazione dei dati di interesse, secondo le procedure in precedenza stabilite;

c) CONTROLLO: si effettua il confronto dei dati economici fissati da preventivo con i dati di esercizio rilevati a consuntivo; da tale confronto si traggono utili indicazioni circa la natura e l’entità di eventuali interventi correttivi da operare sulle attività produttive dell’azienda.

Alla luce delle considerazioni ora espresse, si evince immediatamente che una procedura sulla Contabilità Direzionale deve essere contraddistinta dall’impiego di una documentazione estremamente semplice, contenente solo le informazioni necessarie, da consultarsi e da comprendersi tempestivamente, e che sia rapidamente diffondibile a tutti i livelli aziendali.

Per contro le scritture di “CONTABILITA’ GENERALE”, come già accennato, sono rivolte essenzialmente ad utenti esterni all’azienda, quali ad esempio azionisti, soci, istituti di credito e soprattutto il fisco. Il fabbisogno informativo di un insieme così ampio e diversificato di utenti appare evidentemente assai differente sia per quantità sia per contenuto. In tal senso si è ritenuto necessario che un’azienda sviluppi la sua contabilità esterna in maniera standard comprensibile a tutti gli utenti.

In definitiva, appare dunque lecito affermare che mentre la procedura di “CONTABILITA’ GENERALE” risulta pressoché identica qualunque sia l’azienda presa in considerazione, la procedura di “CONTABILITA’ INDUSTRIALE” appare in genere differente a seconda dell’azienda cui essa si riferisce.

C’è da dire che le scritture ed i prospetti di Contabilità Generale, sebbene appunto rivolti a fornire informazioni economiche e finanziarie ad utenti esterni all’azienda, risultano tuttavia di grande interesse anche per i responsabili interni della conduzione aziendale, in quanto sono indispensabili per una corretta valutazione dei risultati globali di esercizio e della situazione finanziaria dell’impresa e nello stesso tempo i dati di “Contabilità

Industriale” costituiscono una “integrazione” di quelli desumibili dalla “Contabilità Generale”. In altri termini, i prospetti di “Contabilità Generale” possono essere utilizzati

dal “vertice aziendale” (ad esempio il Consiglio di Amministrazione) per valutare l’efficienza dimostrata dalle funzioni operative (ad esempio la Direzione Generale) nella conduzione dell’azienda; così ad esempio un’analisi dei “risultati storici” di esercizio rilevati dalla “Contabilità Generale” riportati nella tab. 1 seguente, riferiti ad una ipotetica azienda, rivela un soddisfacente andamento delle attività economiche aziendali negli ultimi due anni;

- tab. 1 -

Infatti i Ricavi per vendite sono aumentati (+16%), così come gli Utili netti (+33%).

I dati provenienti dalla “Contabilità Generale” sono però “dati storici”, nel senso che si riferiscono al passato e non danno alcune informazioni sulle future prospettive economiche dell’azienda. D’altronde però un’analisi dei risultati “storici” rilevati dalla “Contabilità

Generale” è indispensabile per una oculata direzione dell’impresa; tuttavia altrettanto indispensabile risulta una “previsione sul futuro andamento economico” dell’azienda e giacché, come appena detto, tale previsione non è riportata assolutamente nei prospetti di “Contabilità Generale”, occorre dunque integrare questi ultimi con informazioni e prospetti elaborati attraverso l’altro tipo di procedura contabile e cioè appunto la “Contabilità

Industriale”.

In tal senso i dati “storici” di Contabilità Generale devono essere integrati con quelli della

tab. 2 seguente ricavati mediante il ricorso ad una procedura di Contabilità Analitica (ci

riferiamo sempre alla ipotetica azienda di esempio introdotta prima);

- tab. 2 -

Dunque un’analisi comparativa di entrambi i prospetti (Contabilità Generale: valori

consuntivi; Contabilità Industriale: valori previsionali) fornisce un insieme integrato e

completo di informazioni atto a coprire sia l’orizzonte storico, sia l’orizzonte previsionale dell’azienda. Da un esame di detti prospetti si evince immediatamente che seppure il risultato economico dell’esercizio corrente è sensibilmente migliore di quello dell’esercizio precedente, i dati a consuntivo si sono rilevati inferiori di quelli a preventivo; infatti i Ricavi sono risultati inferiori del 2,8% rispetto al previsto, mentre i Costi sono risultati pressoché identici, sicché l’Utile Netto a consuntivo è risultato inferiore del 18% rispetto a quello preventivo.

Tale utilissima analisi comparativa tra “valori previsionali” e “valori consuntivi” è possibile solo attraverso lo sviluppo di una “Contabilità Industriale” da affiancarsi a quello della “Contabilità Generale” obbligatoria per legge.

Si noti infine che nell’ultima colonna della tab. 2 riportata come esempio, sono presenti i valori economici previsionali inerenti al prossimo esercizio ricavati in base alla procedura di Contabilità Industriale, utilizzata nell’ipotetica azienda cui ci si sta riferendo. Tali dati potranno essere utilizzati innanzitutto per determinare i fabbisogni economici e finanziari dell’azienda nel prossimo esercizio, e poi potranno essere successivamente utilizzati quali termini di paragone per la valutazione dei risultati a consuntivo effettivamente conseguiti.

3.1.3. Contabilità Analitica e Direzione Aziendale

Come già detto in precedenza la “Contabilità Aziendale” viene sviluppata per fornire alla “Direzione” un valido supporto di informazioni in sede decisionale. Per meglio comprendere il ruolo della “Contabilità Industriale” all’interno dell’azienda, occorre innanzitutto formulare alcune osservazioni sulle caratteristiche operative di un sistema produttivo e sulla natura della funzione direzionale.

Un’azienda è costituita da un insieme organizzativo di individui che impiegano un ammontare limitato di risorse produttive al fine di raggiungere obiettivi comuni, che si concretizzano nella produzione di beni, ovvero nella fornitura di servizi; all’uopo vengono utilizzate risorse diverse quali materie prime, manodopera, conoscenze tecniche, capitali, ecc. Le risorse produttive rappresentano quindi i mezzi con cui l’azienda esplica le proprie attività. Facendo ricorso ad un’analogia termodinamica, potremmo dire che, come un motore assorbe energia per produrre lavoro, così un’azienda assorbe risorse per produrre beni.

L’acquisizione di una risorsa produttiva ha un costo, pertanto il possesso di una risorsa (ad esempio la materia prima) comporta la rinuncia ad un’altra risorsa (ad esempio finanziaria); in virtù di ciò, ogni sistema produttivo deve porsi l’obiettivo di economizzare tali risorse o quanto meno di utilizzare al meglio quelle disponibili. In altri termini, ogni azienda correttamente gestita è quella che si prefigge il conseguimento del massimo utile di esercizio possibile che si traduce in una duplice azione intesa a massimizzare i ricavi ed a minimizzare i costi, e solo in tale caso si hanno favorevoli prospettive di sviluppo futuro, in quanto solo avendo soddisfacenti utili di gestione consente all’azienda di disporre delle risorse finanziarie indispensabili per effettuare nuovi investimenti di produzione e di produttività.

Per la “pianificazione” ed il “controllo” delle attività economiche si è soliti avvalersi di procedure basate sullo sviluppo di un budget di esercizio: non è altro che il piano di attività dell’azienda espresso in termini economici o finanziari. Ogni budget può essere a sua volta il risultato di più budgets sviluppati a livelli inferiori; ciascun settore funzionale (produzione, manutenzione, amministrazione, vendite, ecc.) in cui l’azienda è suddivisa, è chiamato a formulare un proprio budget di attività; i budgets relativi ai singoli settori, confluiscono in un unico budget economico generale dell’azienda.

I responsabili della Contabilità Industriale contribuiscono allo sviluppo dei budgets, fornendo ai responsabili delle diverse aree i dati di loro specifico interesse per la formulazione dei “budgets di settore”; ai primi inoltre spetta il compito di unificare e coordinare le informazioni riportate nei singoli budgets e di sviluppare il “Budget

Generale” per il prossimo esercizio; quest’ultimo, denominato anche “Master Budget”,

viene utilizzato dalla direzione per “pianificare le attività e le risorse prevedibilmente impegnate nel corso del successivo anno.

Con il termine Direzione (Management) si è soliti far riferimento:  sia all’insieme di persone responsabili della conduzione dell’azienda,  sia alla funzione di conduzione di quest’ultima.

Il processo direzionale può essere definito come “lo sviluppo dell’insieme di attività coordinate” intese a fissare gli obiettivi di primario interesse e ad indirizzare le risorse produttive dell’azienda per il conseguimento di tali obiettivi. Ovviamente la funzione direzionale e la “Contabilità Direzionale” risultano strettamente correlate tra loro. La direzione di un sistema produttivo necessita infatti di un gran numero di informazioni: la maggior parte di tali informazioni in campo economico possono essere ottenute solo mediante lo sviluppo di una Contabilità Industriale.

Il processo direzionale si articola essenzialmente in quattro fasi:

1. definizione degli obiettivi: i responsabili della conduzione aziendale fissano gli

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