Capitolo 5. ELEMENTI DI PROGETTAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI PRODUTTIVI
5.1. PROGETTARE IN QUALITA’
Progettare significa “ideare e studiare un prodotto o un servizio in rapporto alle possibilità e a i modi di attuazione o di esecuzione”. Tradizionalmente con il termine “progettazione” si intende l’insieme delle attività tecniche e organizzative che va dalla definizione dei dati di ingresso fino all’emissione degli elaborati di progetto sufficienti alla realizzazione; ma tale concetto va oggi tuttavia elaborato nel senso che la “progettazione” non può considerarsi conclusa quando comincia la fase produttiva, ma prosegue facendo proprie le eventuali necessità di modifiche derivanti dalle esigenze realizzative, dall’utilizzo del prodotto stesso, dalle analisi elaborate a cura della funzione assistenza post-vendita. Rientrano quindi nel concetto di “progettazione” tutte le fasi fino alla fase produttiva e le fasi successive di “gestione”. In tal senso la “progettazione è l’integrazione di molti aspetti di varia natura; si veda in tal senso lo schema in fig. 1:
fig. 1 – Elementi della Progettazione
Questo deve essere interpretato in “modo dinamico” per tener conto della variabilità dei singoli aspetti nel corso dello sviluppo di un determinato progetto.
Le moderne teorie sulla progettazione si basano sul concetto di “progettazione simultanea” (Concurrent Engineering”, CE) nel senso che gli ingegneri di “progettazione”, “fabbricazione” e “qualità” lavorino insieme per migliorare i processi e le tecniche per soddisfare le richieste del cliente:
Tempi di consegna rapidi; Ampia varietà di prodotti; Maggiore “qualità” dei prodotti.
L’ingegneria della qualità è l’insieme di attività operative, manageriali e di engineering che ogni azienda impiega per assicurare che le caratteristiche della qualità siano al livello richiesto.
Stiamo dunque introducendo ora, in maniera esplicita in questo lavoro, il concetto di “Qualità” che la NORMA EN ISO 9000 (e così la più attuale UNI ISO 8402) definisce come “l’insieme delle caratteristiche di entità che conferiscono la capacità di soddisfare
esigenze espresse o implicite”, e attribuisce al “sistema qualità” la definizione di
“struttura organizzativa, responsabilità, procedure, processi e risorse necessari ad
attuare la gestione per la qualità”.
Queste attese possono essere generali e specifiche. Quelle generali riguardano prevalentemente la sicurezza, l’attitudine all’uso e l’affidabilità del prodotto. Esse sono fondamentali nella produzione di serie, nella quale il produttore deve tenere sotto osservazione il proprio mercato, anche con indagini mirate ed in stretta collaborazione con la propria rete di vendita. Per contro, le esigenze specifiche sono importanti nella produzione su commessa, sia essa prototipica o per lotti: in questo caso, alle esigenze generali si aggiungono le indicazioni precise del cliente sulle caratteristiche che il prodotto dovrà avere per assolvere ad usi particolari o per poter essere inserito in un impianto esistente. In questo contesto, il cliente può concorrere direttamente alla progettazione del prodotto, che, allora, dovrà corrispondere esattamente a quanto esplicitamente richiesto. Questo garantisce da un lato il cliente, che riscontra direttamente l’effettiva considerazione delle proprie attese e, dall’altro, l’azienda, che ottiene assicurazione della validità del proprio operato o delle correzioni che in fase di riesame vengono poste.
La Qualità è un’entità che presenta questi aspetti di base: Affidabilità;
Manutenibilità; Sicurezza;
Rispetto delle prescrizioni relative all’ambiente; Prestazioni;
Durata; Estetica;
Qualità percepita.
In quest’ottica si può ritenere che la metodologia CE sottintenda una progettazione rivolta sia al soddisfacimento delle esigenze del cliente, con le caratteristiche di prodotto, sia agli aspetti organizzativi e produttivi, per un’ottimizzazione globale delle risorse e una risposta in termini di competitività.
La Certificazione per la Garanzia della Qualità risponde alle norme della serie ISO 9000. Le norme attualmente in uso sono comunemente indicate in Europa come serie EN 29000. Emesse nel 1987 in sede ISO come serie ISO 9000 e fatte proprie da più di 50 paesi in tutto il mondo non riguardano le caratteristiche dei prodotti (cosa peraltro impossibile in norme di carattere generale), ma si riferiscono alla capacità dell’azienda di rispettare precise prescrizioni - interne ed esterne, comprese quelle dettate dalle norme tecniche e dalle prescrizioni di legge - in tutte le fasi dell’attività produttiva, dal controllo delle materie prime al controllo di ogni fase del processo produttivo e del prodotto finito, dalla logistica alla definizione della precisa responsabilità di ogni operazione, compresi imballaggio, spedizione ed eventualmente installazione. In dettaglio:
UNI EN 29001: da utilizzare quando la conformità ai requisiti specificati deve essere assicurata dall’azienda nelle fasi di progettazione e sviluppo, produzione, installazione ed assistenza post-vendita;
UNI EN 29002: da utilizzare quando la conformità ai requisiti specificati deve essere (o viene volontariamente) assicurata nelle fasi di fabbricazione ed installazione;
UNI EN 29003: da utilizzare quando la conformità ai requisiti deve essere assicurata soltanto mediante controlli, collaudi e prove finali sul prodotto;
A queste si associano inoltre:
UNI ISO 8402: terminologia nella qualità;
UNI EN 29000: regole riguardanti la conduzione aziendale per la qualità e la garanzia della qualità;
UNI EN 29004: destinata alle aziende che fanno della qualità una scelta autonoma e svincolata da aspetti contrattuali, considerando aspetti legati al mercato nel suo insieme come potenziale committente ed all’analisi dei costi inerenti la qualità.
Esistono due aspetti generali della qualità: la qualità del progetto e quella di
conformità ad esso. Tutti i beni e servizi sono prodotti a vari gradi o livelli di qualità, e
le variazioni che dividono i gradi o livelli della qualità possono essere intenzionali e, perciò, determinate dalla qualità del progetto. Così, tutte le vetture hanno lo stesso obiettivo di base di provvedere all’utente un sicuro trasporto; tuttavia, esse differiscono tra loro per grandezza, nome, estetica e prestazioni, appunto determinate da una intenzionale diversa qualità del progetto. La qualità del progetto implica la scelta dei materiali usati per la costruzione, le tolleranze di produzione, l’affidabilità ottenuta attraverso lo sviluppo dei motori, delle sospensioni, dell’accessoristica e di tutto l’equipaggiamento. La qualità della conformità è determinata da quanto bene il prodotto obbedisce alle specifiche ed alle tolleranze richieste dal progetto. Essa è influenzata da un gran numero di fattori, comprendenti, tra l’altro, la scelta dei processi tecnologici, l’addestramento ed il controllo degli operatori, il tipo di garanzia della qualità usato (controlli di processo, prove, attività di ispezione, ecc.), la cura con la quale tale garanzia della qualità viene assicurata e la motivazione degli operatori a raggiungere e migliorare continuamente la qualità. La responsabilità della qualità è distribuita attraverso tutta l’organizzazione aziendale, ed alcune sue specifiche responsabilità funzionali sono, per la qualità di progetto:
pianificazione di prodotto, marketing e vendite. Infatti, è ormai noto che queste funzioni hanno la responsabilità di fornire le attività di ricerca di mercato che portano alla descrizione del prodotto che meglio incontra gli obiettivi di attitudine all’uso dell’acquirente. Esse hanno anche la responsabilità di presentare all’acquirente i dati di qualità del prodotto;
engineering di sviluppo. Questa funzione è responsabile del progetto originale del prodotto, determinando le specifiche, il progetto per l’industrializzazione, la scelta dei materiali, le tolleranze e le caratteristiche delle prestazioni del prodotto;
acquisti. Questa funzione è responsabile di selezionare i fornitori ed interagire con essi per riguardo alla qualità dei materiali e dei componenti che forniscono;
e, per la qualità della conformità:
gestione della produzione. I manager della produzione sono responsabili dell’addestramento degli operatori, della appropriata manutenzione delle attrezzature, della corretta interpretazione dei disegni e delle specifiche, e del controllo del prodotto durante ed alla fine del processo produttivo;
quadri di produzione. Tutti i quadri sono responsabili dell’addestramento, dell’aggiornamento e del controllo degli operatori;
esame e prova. Questa funzione è responsabile della verifica della qualità dei materiali e dei componenti in arrivo, e del controllo della rispondenza alle specifiche delle prestazioni di tutti i prodotti costruiti;
imballaggio e spedizione. Questa funzione è responsabile dell’adeguatezza dei materiali di imballaggio e spedizione nei quali il prodotto è contenuto, e della spedizione e trasporto dell’insieme al cliente finale;
servizio dopo vendita. Questa funzione è responsabile della manutenzione del prodotto, comprese tutte le attività di installazione, riparazione e sostituzione. Il ruolo principale del servizio al prodotto è di aiutare l’utente a capire il potenziale delle prestazioni del prodotto durante l’intera vita utile.
La piena e corretta applicazione di una o più delle norme serie EN 29000 dà diritto all’azienda di ottenere da un ente accreditato nazionale od internazionale la
certificazione della qualità dell’azienda. La certificazione, che ha validità biennale e
viene data dopo severi controlli, fornisce precise garanzie all’utente e diventa condizione indispensabile per poter mantenere un ruolo sul mercato. La certificazione è l’atto mediante il quale un ente di certificazione notificato dichiara che un determinato processo, servizio o sistema di qualità aziendale è conforme alle norme od alle regole ad esso applicabili.
Esistono principalmente 3 tipi di certificazione:
1. Certificazione di prodotto: attuata per mezzo di uno o più laboratori che effettuano