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Il ciclo di vita di un sistema produttivo

Nel documento Impianti Industriali (pagine 183-188)

Capitolo 5. ELEMENTI DI PROGETTAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI PRODUTTIVI

5.2. CICLO DI VITA DI UN SISTEMA PRODUTTIVO

5.2.3. Il ciclo di vita di un sistema produttivo

Ma arriviamo al tema centrale di questa trattazione. L’approccio del “ciclo di vita” si applica sia alla fase di progettazione, sia alla fase di gestione dei processi produttivi; tali fasi d’altronde risultano strettamente correlate, infatti il corretto esercizio di un sistema produttivo può essere assicurato solo nel caso in cui i problemi di gestione siano stati opportunamente tenuti in conto già in sede di progettazione del sistema. In tal senso c’è da dire che l’area di interesse del “production management” si è estesa nel tempo fino ad includere argomenti tradizionalmente riservati ai soli progetti di impianti. Il “production management” ha allargato quindi le aree di interesse dalla progettazione del sistema di produzione al controllo delle attività operative, andando quindi ad assumere la

denominazione più ampia di “Production and Operations Management”, cioè “POM”. E’ in tal senso che per consentire un proficua trattazione dell’argomento, divenuto nel tempo vasto e complesso, viene suggerito il ricorso all’approccio del “ciclo di vita” (Life Cycle

Approach); cioè si affronta la descrizione delle aree di interesse e delle attività connesse

con il POM attraverso l’analisi del “ciclo di vita” del prodotto e del sistema produttivo che lo realizza.

Diamo ora una breve definizione di POM.

Il management della produzione e delle attività può essere definito:

"La programmazione ed il controllo di impiego delle risorse necessarie alla produzione dei beni e dei servizi richiesti ad una specifica organizzazione produttiva".

Le principali risorse chiamate in causa in un processo produttivo sono:  materie prime, semilavorati, componenti;

 manodopera;

 macchinari e attrezzature;

 magazzini e mezzi di movimentazione;  risorse finanziarie;

 Know-how, ecc.

Lo svolgimento delle attività di POM è generalmente affidato a responsabili che ricoprono sia funzioni “in-line” sia funzioni “in-staff”:

 i responsabili di stabilimento, della contabilità, degli approvvigionamenti, ecc. operano evidentemente in “posizione di linea”.

 Per contro, i responsabili della programmazione, dell'organizzazione, del sistema informativo, ecc. operano in “posizione di staff”.

Le attività svolte nell'ambito del POM possono essere essenzialmente classificate di quattro tipi:

1. scelta,

2. progettazione, 3. aggiornamento,

4. realizzazione e controllo.

Con riferimento alla frequenza con cui tali attività vengono svolte esse possono essere classificate:

 periodiche,  continue.

1. Attività di scelta di selezione possono essere definite quelle di:  scelta dei prodotti da fabbricare;

 scelta delle singole risorse produttive da utilizzare. 2. Attività di progettazione sono quelle di:

 progettazione del prodotto;  progettazione del ciclo produttivo;

 progettazione delle macchine e delle attrezzature speciali;

 progettazione delle procedure di pianificazione e di controllo della produzione. 3. Attività di aggiornamento di parti o dell'intero sistema produttivo si rendono necessarie per:

 variazioni nella tipologia e nei volumi della domanda;  avvento di nuove tecnologie di produzione;

 difetti e/o malfunzionamenti rilevati nei prodotti fabbricati, nei processi sviluppati ovvero nello procedure impiegate.

4. Attività operative e di controllo sono quelle connesse con:  realizzazione del prodotto o del servizio;

 programmazione del lavoro;  scheduling di produzione;  gestione delle scorte;  gestione della manodopera.

Evidentemente i primi tre tipi di attività vengono svolti solo periodicamente; per contro le attività di realizzazione e di controllo si estendono con continuità durante tutto l'orizzonte di tempo dell'azienda.

La “Operations Management Association” (U.S.A.) classifica le aree di interesse del POM in questa maniera:

 Pianificazione a medio termine;  Previsione della domanda;

 Dimensionamento delle funzioni di staff;  Analisi degli investimenti;

 Scelta ubicazionale;

 Scelta delle risorse produttive;

 Dimensionamento e lay-out degli impianti;  Bilanciamento delle linee;

 Studio dei tempi e dei metodi;  Gestione degli archivi tecnici;  Sviluppo dei piani di produzione;

 Gestione dei materiali,  Scheduling di produzione;

 Manutenzione e affidabilità degli impianti;  Qualità ed affidabilità dei prodotti;

 Controllo delle attività operative.

Le fasi attraverso le quali si evolve il “ciclo di vita” di un sistema produttivo possono essere essenzialmente raggruppate nella maniera che segue:

 Concepimento e progettazione;  Avviamento;

 Regime;  Obsolescenza.

Fase di concepimento e di progettazione

Questa prima fase si articola a sua vota in una serie di sottofasi: a) Raccolta delle proposte di prodotti o servizi da offrire.

b) Analisi di fattibilità delle singole proposte intesa a verificare tra l'altro le: - opportunità di mercato esistenti per i singoli prodotti e/o servizi proposti; - possibilità di fabbricazione, sotto il profilo tecnologico;

- tipologia delle risorse produttive (tecniche, organizzative, finanziarie, ecc.) necessarie;

- entità degli investimenti fissi e del capitale di esercizio necessari.

c) Per ciascun prodotto che si ritiene opportuno fabbricare occorre poi stabilire:

- caratteristiche (torma, dimensioni, prezzo, qualità, prestazioni, ecc.) finali del prodotto;

- ubicazione degli stabilimenti produttivi;

- disposizione planimetrica dei fabbricati, dei macchinari e degli impianti;

d) Scelta delle fonti di approvvigionamento (capitali propri, prestiti obbligazionari, mutui a medio termine, ecc.) delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del programma di investimenti prescelto.

e) Progettazione esecutiva degli impianti e loro costruzione e/o acquisto.

f) Progettazione e realizzazione delle procedure di fabbricazione, gestione delle scorte, controllo di qualità, manutenzione, contabilità, amministrazione del personale, approvvigionamento e spedizione, elaborazione dati, ecc.

g) Avviamento delle attività produttive.

Fase di avviamento

Nella fase di avviamento vengono svolte le attività che seguono:

a) Raccolta del feed-back di informazioni provenienti dai diversi settori operativi. b) Analisi comparativa dei risultati via via rilevati con quelli stabiliti in sede di

previsione.

c) Correzione degli elementi (caratteristiche del prodotto, lay out, macchinari, attrezzature, magazzini, procedura gestionali, sistema informativo, ecc.) del sistema produttivo rivelatisi non completamente efficienti, ovvero non adeguati alle necessità reali.

d) Riprogettazione degli elementi difettosi, ovvero integrazione degli elementi esistenti del sistema con nuovi elementi la cui presenza è risultata indispensabile in sede di esercizio.

Fase di regime e di obsolescenza

Durante tale fase occorre continuamente:

a) Ricercare ed analizzare le informazioni di ritorno provenienti dal mercato e dall'ambiente circostante all'azienda.

b) Valutare la convenienza di rivedere i prodotti/servizi offerti, alla luce di eventuali variazioni intervenute nella domanda, nelle tecnologie di fabbricazione, nelle caratteristiche di mercato, ecc.

c) Individuare tempestivamente le risorse (materie prime, manodopera, energia, know-how, ecc.) produttive occorrenti nel prossimo futuro e reperirne ovvero predisporne le rispettive tonti di approvvigionamento.

d) Controllare le risposte del mercato in maniera da poter immediatamente rilevare l'insorgenza di fenomeni di obsolescenza (tecnica o di mercato) dei prodotti o dei servizi offerti. Al verificarsi di tali fenomeni occorrerà, a secondo dell'entità del fenomeno stesso, modificare la produzione realizzata, ovvero addirittura riprogettare il mix di prodotti fabbricati.

Nella fig. 3 sottostante sono evidenziate la principali scelte decisionali che il management è chiamato via via ad operare durante le diverse fasi in cui si articola il ciclo di vita di un sistema produttivo.

- fig. 3 -

5.3. PROGETTAZIONE DEL PRODOTTO E SCELTA DEL

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