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Coppie omosessuali ed eterosessuali a confronto

CAPITOLO IV. Dalla persecuzione alla rivendicazione

4.4 Coppie omosessuali ed eterosessuali a confronto

L'idea di famiglia tradizionale non è più in grado di rappresentare la maggior parte delle situazioni familiari esistenti. La famiglia descritta da Talcott Parsons216, con una struttura di rigida divisione dei ruoli di genere (la madre/moglie si occupa della casa, il padre/marito va a lavorare e dal suo lavoro dipende la posizione della famiglia all'interno della società), non sembra essere capace di descrivere al meglio i compiti della famiglia, alla luce dei profondi processi di trasformazione che l’hanno interessata negli ultimi anni.

L'ingresso delle donne nel mondo del lavoro ha drasticamente modificato gli equilibri precedenti, riorganizzando i ruoli di genere, che diventano meno definiti.

Anche il destino della coppia cambia, come esito dell'introduzione dell'amore

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Ivi, Cfr Tabla 6 p. 7.

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Borràs Vicent (Ed.), Familias también. Diversidad familiar, familias homoparentales, Barcelona, Edicions Bellaterra, 2014.

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romantico all'interno dei matrimoni. Paradossalmente, l'utilitarismo che prima veicolava la scelta di sposarsi, costituiva una maggiore garanzia alla stabilità.

Ora la coppia si forma per scelta individuale, questo è ciò che contribuisce a renderla meno solida.217

Drastico calo dei matrimoni, aumento esponenziale dei divorzi e dei figli nati fuori dal matrimonio hanno irreversibilmente modificato i modi di fare famiglia. Famiglie ricomposte o dai confini incerti stanno diventando la regola, il tutto in pochissimo tempo: mentre fino a vent'anni fa essere figli di genitori separati era fonte di imbarazzo, adesso far parte di una famiglia tradizionale sembra quasi l'eccezione.

In Italia questo fenomeno sta avvenendo con più lentezza rispetto ad altri Paesi. Nonostante l'aumento delle convivenze, il matrimonio non ha perso la sua attrattiva, ma è diventato un rito di conferma, infatti molto spesso le coppie italiane accedono al matrimonio dopo una sperimentazione di convivenza218.

L'aumento dei divorzi, d'altro canto, testimonia che la coppia si caratterizza sempre più per la sua instabilità e provvisorietà.

Il fenomeno viene descritto dalla sociologa francese Irène Thèry con il nome di demariàge,219 ovvero come una generale disaffezione nei confronti dell'istituzione matrimoniale, per cui non è più la coppia a garantire la stabilità, ma è principalmente la filiazione a garantire stabilità familiare, in quanto legame indissolubile.

Negli ultimi trent’anni, all’aumento dei tassi di divorzio è corrisposta una generale crescita delle convivenze more uxorio. I paesi dell’Europa mediterranea hanno seguito questo trend, ma con maggiore lentezza. In particolare l’Italia presenta da questo punto di vista uno scenario unico nel panorama europeo. In primo luogo il tasso di divorzi è aumentato in misura considerevolmente minore, anche le convivenze more uxorio si presentano in minore quantità, ma più che rappresentare un netto rifiuto nei confronti dell’istituzione matrimoniale, rappresentano una tappa intermedia, un preludio alla vita matrimoniale.

Il numero di convivenze more uxorio all’interno dei vari contesti nazionali

217

Cfr. Saraceno Chiara, Naldini Manuela, op.cit..

218

Cfr. M. Barbagli, M. Castiglioni, G. Dalla Zuanna, op.cit..

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dipende da diversi fattori. Esse sono ad esempio maggiormente presenti nei grandi centri piuttosto che nei piccoli, nelle classi più agiate della popolazione piuttosto che in quelle più svantaggiate, tra i non praticanti piuttosto che i praticanti, tra gli omosessuali dichiarati piuttosto che tra i non dichiarati.220

Sono di più le lesbiche conviventi dei gay, questo per una tendenziale maggiore predilezione del genere femminile alle relazioni stabili rispetto al genere maschile. Anche in questo è il genere di appartenenza a fare la differenza, piuttosto che l’orientamento sessuale.

Omosessuali e lesbiche sembrano altrettanto diversi tra loro che eterosessuali e omosessuali, sia nei comportamenti sia nelle forme di identificazione [...] le donne lesbiche sembrano più plastiche, meno univocamente identificate con la propria omosessualità in quanto orientate a valorizzare le relazioni affettive che di volta in volta costruiscono.221

Pertanto sono più simili le lesbiche alle donne eterosessuali e i gay agli uomini omosessuali, piuttosto che gay e lesbiche tra loro.

Una interessante considerazione riguarda il confronto tra coppie omosessuali ed eterosessuali. Mentre in passato le relazioni stabili sembravano essere ad unico appannaggio delle coppie eterosessuali, adesso anche quelle omosessuali si sono avvicinate alla tendenza della stabilità della coppia.

Una differenza significativa tra le coppie omosessuali e quelle eterosessuali riguarda la gestione della vita di coppia nel pubblico e nel privato. Le coppie eterosessuali sono maggiormente libere di manifestare i propri sentimenti di coppia in pubblico senza attirare sguardi di disapprovazione o suscitare scandalo. Per quanto riguarda le coppie omosessuali, al contrario, esiste una discrepanza tra la vita privata e quella pubblica. Sebbene la gestione della vita di coppia sia simile per eterosessuali ed omosessuali lontano da sguardi indiscreti, la situazione cambia in ambito pubblico, dove le coppie omosessuali tendono a voler passare inosservate e tendono ad astenersi da effusioni, come ad esempio abbracci, baci o tenersi per mano. Questo è particolarmente vero per le persone più grandi, mentre

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Barbagli Marzio, Colombo Asher, op.cit., Cfr p. 207.

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le più giovani riescono a vivere la relazione di coppia in maniera più spontanea e disinvolta. Probabilmente questo può essere ricondotto al clima più socialmente favorevole in cui sono cresciute le generazioni più giovani.

Un altro interessante spunto di analisi nel confronto fra le coppie omosessuali e quelle eterosessuali, riguarda la divisione del lavoro domestico. Al giorno d’oggi, nonostante l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro abbia fortemente modificato gli equilibri familiari, continua a permanere un retaggio culturale che tende ad affidare alla donna il ruolo di cura del focolare domestico, e all’uomo il quello di procacciatore dei mezzi di sussistenza. Molto spesso questo si risolve in un carico più gravoso per le donne, che devono gestire un doppio ruolo, extra e intra-domestico.

Viene da chiedersi in che modo vengano gestiti questi ruoli e questi compiti in una coppia in cui viene meno la differenza di genere. Anche in questo sembra crollare lo stereotipo della donna mascolinizzata e dell’uomo effemminato. Infatti, nelle coppie omosessuali, più che una distinzione in ruoli prestabiliti, vige una tendenziale simmetria e reciprocità di ruoli e di compiti, o di divisione in funzioni di preferenze personali, oltre che di situazioni lavorative più o meno gravose, che potrebbero influire sulla reale possibilità di svolgere il ruolo domestico.222

Si configura perciò nella coppia omosessuale un rapporto tendenzialmente più paritario di quello eterosessuale, che sembra influenzare anche la crescita dei figli. Molte ricerche confermano che una delle differenze tra persone cresciute in famiglie omogenitoriali e persone cresciute in famiglie eterogenitoriali è proprio la minore tendenza a riconoscere ruoli e compiti specifici del genere di appartenenza.

Le tendenze verso una flessibilità dei ruoli dentro la coppia, il rifiuto di riprodurre ruoli di genere, sembrano trovare, anche presso le persone omosessuali, un difficile scoglio da superare a livello simbolico, e non solo riproduttivo, quando si tratta di pensarsi come genitori e di pensare ai bisogni dei figli specie di figli desiderati entro il rapporto di coppia omosessuale). Occorre che i bambini per crescere in modo armonico abbiano nel proprio mondo figure importanti sia maschili che femminili? Occorre che esse siano presenti nella famiglia di convivenza? Occorre che lo siano

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le figure genitoriali? É un problema storicamente e culturalmente specifico (dato che la maggior parte dei bambini nelle società sviluppate cresce in una famiglia nucleare eterosessuale), o è una questione di valore più generale?223

Per quanto concerne le considerazioni nei confronti delle famiglie omogenitoriali ci sono sostanzialmente due ordini di problemi da affrontare, legati alla genitorialità. Il primo è legato all'idea della necessità di complementarietà dei sessi all’interno della coppia, il secondo è invece legato alla capacità delle società di accettare questo tipo di famiglie, che può produrre gli effetti negativi della stigmatizzazione, specialmente sui bambini.