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Efficienza e dinamica delle imprese: segmenti in espansione,

Nel documento RAPPORTO ANNUALE (pagine 73-79)

Capitolo 2 - Gli effetti della crisi sulle imprese

2.3 Eterogeneità delle imprese e dinamica del sistema produttivo

2.3.1 Efficienza e dinamica delle imprese: segmenti in espansione,

L’analisi delle dinamiche produttive e occupazionali delle imprese sopra pre-sentata può essere arricchita utilizzando un panel di piccole, medie e grandi im-prese (escluse quindi le microimim-prese con 1-9 addetti), sempre attive10dal 2001 al 2008 per le quali è stato possibile utilizzare dati dei bilanci civilistici integrati con dati provenienti dal registro statistico delle imprese attive, dalle statistiche mensili del commercio con l’estero e dalla rilevazione trimestrale su occupazione, retribu-zioni e oneri sociali (Oros). Il panel di imprese rappresenta il 32 per cento delle imprese con almeno 10 addetti attive al 2008, con una copertura di poco inferio-re al 30 per cento in termini di addetti. La dimensione media delle impinferio-rese del pa-nel è pari a 35,4 addetti. Circa il 42 per cento di esse opera pa-nell’industria in senso stretto, oltre il 46 per cento nei servizi e il rimanente nelle costruzioni.11

Gli andamenti e la variabilità di due indicatori di performance (produttività no-minale del lavoro e redditività) per macrosettore e dimensione mostrano l’impatto della crisi internazionale sui risultati economici delle imprese italiane (Figure 2.19-2.22). La riduzione della produttività del lavoro a prezzi correnti nel 2001-2008:

l’occupazione cresce in una impresa industriale su tre

8Ultimo anno disponibile delle Statistiche strutturali delle imprese.

9Escluse quelle interessate da eventi (scorpori, fusioni, cessioni di ramo d’azienda eccetera) che pre-giudicano la continuità dell’unità di analisi.

10Nelle imprese con almeno 10 addetti la quota di società di capitali raggiunge l’89 per cento circa, mentre per le microimprese non supera il 16 per cento. Dal panel sono escluse le imprese interessate da eventi di trasformazione quali scorpori, fusioni ed acquisizioni al fine di rendere coerente l’analisi longitudinale dei microdati.

11 Dato che le imprese del panel sono quelle con almeno 10 addetti, l’estensione dei risultati anali-tici all’insieme delle imprese va effettuata con cautela.

Uno studio sull’efficienza delle imprese

2008 è stata del due per cento, fissando così a circa il 15 per cento l’aumento regi-strato nel periodo 2001-2008. Nell’industria, dopo un triennio di sostanziale sta-gnazione e poi di accelerazione a partire dal 2004, con una performance delle me-die imprese comparativamente migliore, nel 2008 si registra un calo generalizzato della produttività, particolarmente elevato per la grande industria (-4,5 per cento). In generale, la variabilità della performance produttiva tra le imprese indu-striali si riduce all’aumentare della dimensione aziendale ed è tendenzialmente in calo fino al 2006. Nel totale delle imprese, considerando, quindi, anche le costruzioni e i servizi, l’eterogeneità della performance risulta molto accentua-ta, in particolare nelle classi dimensionali estreme, con un comportamento uniforme nel corso degli anni.

La redditività lorda, misurata dal rapporto tra margine operativo lordo e valo-re aggiunto, è calata in tutti gli anni (ad eccezione del biennio 2006-2007), ridu-cendosi di 19 punti nel 2008. La diminuzione più prolungata si osserva per le

2. GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE

95 100 105 110 115 120 125 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 10-19 addetti 20-49 addetti Totale 95 100 105 110 115 120 125 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

50-249 addetti 250 addetti e oltre Industria in senso stretto

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; elaborazione su dati amministrativi

Figura 2.19 - Produttività nominale del lavoro di un panel di imprese sempre attive per classe di addetti e macrosettore - Anni 2001-2008 (numeri indice 2001=100)

35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 10-19 addetti 20-49 addetti Totale 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 50-249 addetti 250 addetti e oltre

Industria in senso stretto

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; elaborazione su dati amministrativi

Figura 2.20 - Produttività nominale del lavoro di un panel di imprese sempre attive per classe di addetti e macrosettore - Anni 2001-2008 (coefficienti di variazione)

grandi imprese, che mostrano, però, una dinamica più favorevole nell’industria. Sia per il totale dei settori sia per l’industria, le imprese di medie dimensioni mo-strano una maggiore tenuta dei margini di redditività.

La variabilità dei livelli di redditività, più contenuta nell’industria, è negatimente legata alla dimensione aziendale, con spread ampi nelle piccole imprese. La va-riabilità si riduce leggermente fino al 2006 e aumenta nel 2008, a conferma della maggiore diversificazione delle dinamiche d’impresa nell’anno di inizio della crisi.

Per approfondire il nesso tra performance delle imprese e loro caratteristiche, è possibile valutare la distanza, per ogni singola impresa, tra la sua produttività e un livello teorico ottimale, utilizzando in modo combinato dati longitudinali e

cross-section mediante un appropriato modello econometrico.12 Questo scarto di

pro-12Per il calcolo dei margini o spread di produttività si utilizza una stima panel ad effetti fissi di una forma funzionale flessibile di tipo translogaritmica con sostituibilità variabile degli input. La bontà di adattamento del modello varia tra 82 per cento dell’industria e 70 per cento dei servizi; i parametri stimati per gli input lavoro e capitale sono tutti significativi.

60 65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 10-19 addetti 20-49 addetti Totale 60 65 70 75 80 85 90 95 100 105 110 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 50-249 addetti 250 addetti e oltre

Industria in senso stretto

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; elaborazione su dati amministrativi

Figura 2.21 Redditività lorda di un panel di imprese sempre attive per classe di addetti e macrosettore -Anni 2001-2008 (livello mediano 2001=100)

15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 10-19 addetti 20-49 addetti Totale 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 50-249 addetti 250 addetti e oltre

Industria in senso stretto

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; elaborazione su dati amministrativi

Figura 2.22 Redditività lorda di un panel di imprese sempre attive per classe di addetti e macrosettore -Anni 2001-2008 (scarto quadratico medio)

duttività può essere considerato proxy del grado di efficienza tecnica, ovvero della produttività totale dei fattori (l’output residuale rispetto a quello mediamente ot-tenuto dalla combinazione degli input lavoro e capitale).

Nella figura 2.23si riportano i valori medi degli spread di efficienza per settore di attività e classe di addetti. In tutti i settori il segmento della media impresa mo-stra livelli relativamente maggiori di efficienza tecnica, mentre le imprese con 10-19 addetti e le più grandi sono quelle che hanno margini di efficienza contenuti o negativi. Tra i settori, l’offerta specializzata nell’industria e il commercio nei servi-zi sono quelli che mettono in luce margini più elevati. Si mostrano invece meno efficienti, mediamente, i servizi ricettivi, i servizi alle famiglie e i settori tradizio-nali della manifattura.

Sulla base della distribuzione degli scarti di efficienza produttiva, le imprese analizzate possono essere divise in quattro gruppi di uguale numerosità, per ognu-no dei quali soognu-no calcolati diversi indicatori (Tavola 2.5). Dai valori mediani di performance emerge che le imprese più efficienti associano maggiore produttività

2. GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE

-6 -4 -2 0 2 4 6 8

Industria estratt. ed energ.

Manifattura tradizionale

Offerta specializzata

Alta intensità R&S

Economie di scala Costruzioni Commercio Servizi di trasporto e postali Alberghi e ristoranti Servizi di inform. e comunic.

Servizi finanziari e immob.

Servizi alle imprese

Servizi alle famiglie

10-19 addetti 20-49 addetti 50-249 addetti 250 addetti e oltre

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; elaborazione su dati amministrativi

Figura 2.23 - Spread di produttività per settore di attività economica e classe di addetti - Anni 2001-2008 (coefficienti)

Fanno meglio le medie imprese

INDICATORI Bassa Medio-bassa Medio-alta Alta Totale

Numero imprese 6.681 8.500 8.574 6.727 30.482

Addetti medi 19,6 24,3 33,3 48,2 31,1

Mediana addetti 14,0 17,0 23,0 33,0 19,2

Valore aggiunto per addetto (000€) 28,1 38,8 49,1 69,8 44,4

Immobilizzazioni materiali per addetto (000€) 19,1 25,5 32,3 47,1 29,4 Immobilizzazioni immateriali per addetto (000€) 0,6 0,8 0,9 1,0 0,9

Fatturato esportato 0,2 1,4 4,9 13,6 3,1

Esportazioni per addetto (000€) 0,2 2,0 8,7 39,8 5,2

Valore aggiunto su fatturato 30,4 29,8 29,3 27,4 29,3

Margine operativo lordo su valore aggiunto 1,7 11,9 18,5 34,2 16,3

Roi -0,2 4,6 7,3 11,2 6,0

Rapporto di indebitamento a breve 49,1 43,2 35,9 19,0 37,5

Variazione esportazioni (2008/2001) -26,6 8,7 33,6 64,0 27,3 Variazione esportazioni (2009/2008) -34,5 -29,4 -27,7 -24,4 -27,7 Variazione costo del lavoro per dipendente (2008/2001) 24,5 27,0 28,0 28,8 27,3

Variazione occupazionale (2008/2001) 0,0 4,7 8,0 13,5 7,3

Variazione occupazionale (2009/2008) -6,3 -4,3 -2,9 -1,4 -3,3

Numero imprese 1.687 2.604 2.442 1.648 8.381

Addetti medi 14,7 17,7 22,9 34,6 21,9

Mediana addetti 12,3 14,0 17,0 23,0 15,2

Valore aggiunto per addetto (000€) 29,3 37,6 46,5 63,0 42,0

Immobilizzazioni materiali per addetto (000€) 7,2 9,4 12,5 18,2 10,9 Immobilizzazioni immateriali per addetto (000€) 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2

Valore aggiunto su fatturato 33,7 33,2 31,4 29,1 32,0

Margine operativo lordo su valore aggiunto 1,0 7,5 14,1 27,0 11,4

Roi 2,5 8,0 10,2 10,9 8,5

Rapporto di indebitamento a breve 60,7 57,3 53,2 44,4 54,4

Variazione costo del lavoro per dipendente (2008/2001) 28,7 30,6 31,1 32,8 31,0 Variazione occupazionale (2008/2001) 49,3 28,2 21,2 14,9 25,0 Variazione occupazionale (2009/2008) -7,1 -3,6 -2,2 -2,0 -3,2

Numero imprese 9.639 7.076 7.205 9.776 33.696

Addetti medi 24,2 23,6 25,3 35,0 27,4

Mediana addetti 13,3 14,0 15,8 21,8 15,4

Valore aggiunto per addetto (000€) 21,4 33,8 42,2 60,2 38,1

Immobilizzazioni materiali per addetto (000€) 6,3 9,8 12,8 15,2 10,2 Immobilizzazioni immateriali per addetto (000€) 0,6 0,8 1,0 1,1 0,9

Valore aggiunto su fatturato 39,4 29,5 26,0 24,0 30,2

Margine operativo lordo su valore aggiunto -4,6 5,1 12,0 24,4 8,9

Roi -3,9 3,4 6,5 9,9 5,2

Rapporto di indebitamento a breve 25,3 30,7 32,1 24,1 27,6

Variazione costo del lavoro per dipendente (2008/2001) 19,5 23,1 23,2 24,5 22,8 Variazione occupazionale (2008/2001) 33,3 24,1 21,5 23,7 25,1 Variazione occupazionale (2009/2008) -3,5 -3,0 -2,5 -1,5 -2,4

Numero imprese 18.007 18.180 18.221 18.151 72.559

Addetti medi 21,6 23,1 28,7 39,9 28,3

Mediana addetti 13,3 15,1 18,2 26,0 16,7

Valore aggiunto per addetto (000€) 24,9 36,9 46,3 64,6 41,4

Immobilizzazioni materiali per addetto (000€) 9,7 15,9 20,5 25,6 16,6 Immobilizzazioni immateriali per addetto (000€) 0,5 0,7 0,7 0,9 0,7

Valore aggiunto su fatturato 34,5 30,4 28,9 26,4 29,9

Margine operativo lordo su valore aggiunto -1,7 8,6 15,3 28,5 12,4

Roi -1,6 4,6 7,4 10,4 6,0

Rapporto di indebitamento a breve 39,3 41,4 37,3 23,8 35,5

Variazione costo del lavoro per dipendente (2008/2001) 22,4 26,1 26,7 27,0 25,9 Variazione occupazionale (2008/2001) 18,5 13,5 13,8 18,5 15,9 Variazione occupazionale (2009/2008) -5,1 -3,8 -2,7 -1,5 -2,9

TOTALE

INDUSTRIA IN SENSO STRETTO

SERVIZI COSTRUZIONI

Tavola 2.5 Indicatori di performance delle imprese mediane per classe di efficienza tecnica e macrosettore -Anno 2008 (valori assoluti, in migliaia di euro e percentuali)

e redditività (nonché più alta intensità di capitale) a valori più bassi di indebita-mento (meno di un quarto del capitale finanziario) e di integrazione verticale (26,4 per cento di valore aggiunto sul fatturato).

Tra le imprese a bassa efficienza i livelli di produttività del lavoro non superano i 30 mila euro per addetto (tra 29 mila euro nelle costruzioni e circa 21 mila nei servizi) e quelli di redditività sono quasi sempre negativi, in particolare nei servizi. Nelle costruzioni e nei servizi si registra l’aumento più alto di occupazione dal 2001 (valori mediani pari a 49,3 e 33,3 per cento) a conferma di un modello di crescita labour intensive, maggiormente concentrato in aree produttive meno effi-cienti. Nell’industria, invece, le imprese appartenenti alle classi di efficienza più elevata registrano le migliori performance occupazionali dal 2001 e tendenze me-no negative nel corso del 2009.

Le imprese più efficienti hanno conseguito un aumento delle esportazioni, nel periodo 2001-2008, pari al 64,0 per cento, a fronte di tassi di crescita nettamente più bassi per le altre classi (+33,6 per le imprese a medio-alta efficienza, +8,7 per quelle a efficienza medio-bassa, -27 per cento circa per le unità a bassa efficienza). Per il totale delle imprese manifatturiere la perdita di fatturato esportato nel 2009 è pari agli incrementi realizzati negli anni precedenti, con effetti relativamente omogenei per le diverse tipologie di imprese.

Le imprese più efficienti hanno anche contenuto, nel biennio 2008-2009, l’ef-fetto della crisi sull’occupazione (Figura 2.24). A fronte di una contrazione media delle unità di lavoro dipendente del 5 per cento circa, le imprese più efficienti han-no limitato la riduzione al 3 per cento circa, con scarti ridotti tra i quartili delle va-riazioni. Al ridursi del grado di efficienza, i comportamenti delle imprese appaio-no più eterogenei e con perdite occupazionali più elevate, in particolare nel grup-po di imprese a bassa efficienza.

2. GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE

-17 -15 -13 -11 -9 -7 -5 -3 -1 1 3

Bassa Medio-bassa Medio-alta Alta

Mediana e distanza interquartilica Media

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; Rilevazione Oros; elaborazione su dati amministrativi

Figura 2.24 - Unità di lavoro dipendenti per classe di efficienza tecnica delle imprese - Anni 2008-2009 (variazioni percentuali)

Minore il calo occupazionale per le imprese più efficienti

13Queste imprese – presenti nella stessa fonte amministrativa sia nel 2007 sia nel 2008 – rappresen-tano il 62 per cento dell’insieme di riferimento (il 71 per cento in termini di addetti). Per questa anali-si la classe dimenanali-sionale micro è stata divisa in ulteriori due clasanali-si, con discrimine a 2,5 addetti medi.

ATTIVITÀ ECONOMICHE 1-2 3-9 Totale

Industria estrattiva ed energetica -3,2 -1,4 -1,9

Manifattura tradizionale -7,5 -4,2 -5,0

Altra manifattura -6,7 -3,4 -4,1

Costruzioni -8,5 -2,0 -5,1

Commercio -7,4 -5,5 -6,4

Servizi di trasporto e postali -10,1 -5,1 -6,8

Alberghi e ristoranti -6,7 -2,8 -3,8

Servizi di informazione e comunicazione -3,7 -2,1 -2,6

Servizi finanziari e immobiliari -1,8 -2,7 -1,9

Servizi alle imprese -3,6 -1,1 -2,6

Totale -6,1 -3,6 -4,8

Tavola 2.6 - Redditività lorda per classe di addetti e settore di attività - Anni 2007-2008

(differenze tra valori percentuali)

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; elaborazione su dati amministrativi Tra le imprese

micro risentono più della crisi quelle

con 1-2 addetti

Nel documento RAPPORTO ANNUALE (pagine 73-79)