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Tendenze recenti: diffusione dei segnali espansivi o impulsi

Nel documento RAPPORTO ANNUALE (pagine 96-100)

Capitolo 2 - Gli effetti della crisi sulle imprese

2.4 Impatto della crisi, fattori di successo e traiettorie di uscita delle imprese

2.4.3 Tendenze recenti: diffusione dei segnali espansivi o impulsi

Se nella media del 2009 la variazione delle esportazioni è stata ampiamente ne-gativa, il profilo infrannuale delle vendite all’estero dell’Italia mostra segnali di re-cupero congiunturale a partire dai mesi estivi. Dal terzo trimestre del 2009 la di-namica congiunturale del valore delle esportazioni italiane è divenuta positiva, con incrementi rispetto ai tre mesi precedenti pari, in termini destagionalizzati, all’1,8 per cento nel terzo trimestre e allo 0,7 per cento nel quarto. I primi due mesi del 2010 mostrano una crescita, rispetto a novembre-dicembre 2009, del 3,8 per cen-to. In termini tendenziali, nei primi due mesi del 2010 la crescita rispetto a gen-naio-febbraio 2009 è del 4,5 per cento.

Nei mesi più recenti, le maggiori spinte alla crescita congiunturale dell’export sono giunte dal settore dei prodotti intermedi, con variazioni congiunturali pari a circa il 5 per cento nel quarto trimestre del 2009 e nel primo bimestre del 2010. Il comparto energetico appare in forte ripresa, seguendo l’andamento dei prezzi. Se-gnali più deboli, ma sempre positivi, riguardano i beni di consumo, mentre il comparto dei beni strumentali continua a mostrare difficoltà di ripresa.

La crescita congiunturale dell’export negli ultimi mesi è stata trainata soprat-tutto dai mercati extra-europei, per i quali si registrano tassi di variazione ampia-mente positivi per tutti i raggruppamenti principali di industrie. L’andamento del-l’export verso i paesi Ue è invece caratterizzato da chiari segnali di crescita solo per i prodotti intermedi, oltre che per l’energia. Ciò riflette pienamente le caratteristi-che della fase ciclica globale, contraddistinta, da un lato, da una ripresa della pro-duzione mondiale fortemente differenziata tra area Ue e altre aree; dall’altro, da condizioni di utilizzo degli impianti, del mercato del lavoro e da comportamenti di spesa delle famiglie che condizionano soprattutto i flussi intracomunitari.

Si tratta quindi di una ripresa differenziata per area di sbocco e tipologia di pro-dotti, il cui impatto sul sistema delle imprese esportatrici può essere colto con maggiore precisione attraverso un’analisi delle dinamiche individuali delle impre-se nel corso dell’attuale faimpre-se congiunturale. A questo scopo si analizza la dinamica delle vendite all’estero di un insieme di imprese esportatrici appartenenti al com-parto manifatturiero, con una presenza persistente sui mercati esteri in tutti i bi-mestri compresi tra il primo del 2008 e il primo del 2010.22

Considerando le imprese persistentemente attive all’export fino alla fine del periodo considerato, si registra una crescita dello 0,8 per cento delle vendite al-l’estero tra il primo bimestre del 2009 e lo stesso periodo del 2010 (-0,1 per cen-to se si escludono i prodotti petroliferi raffinati), rispetcen-to a una diminuzione del 28,6 per cento registrata tra i primi due mesi del 2008 e il primo bimestre del 2009 (-27,3 per cento al netto dei prodotti petroliferi raffinati).

Le dinamiche dell’export distinte per dimensione aziendale hanno determina-to, tra il primo bimestre del 2008 e i primi due mesi del 2010, una lieve riduzio-ne del contributo all’export delle grandi imprese, passato dal 52,9 per cento del primo bimestre 2008 al 52,3 del 2010 (Tavola 2.16). Si consideri che negli anni precedenti, caratterizzati da una forte espansione delle esportazioni, le grandi im-prese avevano mostrato una performance sistematicamente superiore a quella del-le altre classi dimensionali. Nel biennio, la del-leggera diminuzione del loro peso rela-tivo è determinata da una contrazione delle esportazioni del 28,8 per cento (-27,7 al netto dei prodotti petroliferi raffinati) rispetto a un calo complessivo del 28 per cento (-27,4 escludendo i prodotti petroliferi raffinati).

22Le imprese di questo panel sono poco più di 27 mila; il valore delle loro esportazioni rappresen-ta in ogni bimestre del 2008 più del 90 per cento delle esporrappresen-tazioni effettuate dalle imprese manifat-turiere. L’export riprende quota… … specie verso i mercati extra europei

L’esame delle dinamiche delle grandi imprese nelle due fasi considerate consente di misurare una flessione dell’export superiore alla media nella fase più acuta della crisi (-32,0 per cento rispetto a -28,6 per cento) e una crescita maggiore a inizio 2010 (+4,8 per cento rispetto a +0,8 per cento, valori che, al netto dei prodotti pe-troliferi raffinati, divengono +3,3 per cento e -0,1 per cento). D’altra parte, nei pri-mi due mesi del 2010, rispetto a gennaio-febbraio 2009, il segmento delle grandi imprese è l’unico ad aver fatto registrare una crescita tendenziale dell’export.

La perdita del peso relativo delle grandi imprese tra 2008 e 2010 è associata a un leggero aumento di quello delle piccole (10-49 addetti), passato dal 14,1 al 14,5 per cento tra 2008 e 2010, nel contesto di una flessione delle loro vendite sui mercati esteri del 26 per cento. Segna un leggero incremento anche la quota delle imprese di medie dimensioni (con 50-249 addetti), passata dal 31,7 al 31,9 per cento tra 2008 e 2010, nel contesto di una riduzione delle vendite all’estero del 27,6 per cento. Per le microimprese (con meno di 10 addetti), invece, la quota rimane stabile, pur in presenza di una riduzione delle esportazioni del 26,4 per cento.

I bim. 2009 /

I bim. 2008 I bim. 2010 /I bim. 2009 I bim. 2010 /I bim. 2008 I bim. 2008 I bim. 2009 I bim. 2010 I bim. 2008 I bim. 2009 I bim. 2010

1-9 -20,84 -5,49 -25,18 0,04 0,04 0,04 0,54 0,48 0,44 10-49 -21,60 -3,77 -24,56 0,41 0,45 0,43 5,95 5,25 4,98 50-249 -20,55 -4,61 -24,21 1,65 1,84 1,74 24,22 21,63 20,37 250 e oltre -6,76 3,50 -3,50 4,73 6,18 6,34 69,30 72,65 74,21 Totale -11,06 1,32 -9,89 6,83 8,50 8,55 100,00 100,00 100,00 1-9 -22,55 0,24 -22,37 0,20 0,22 0,22 0,52 0,66 0,59 10-49 -27,68 5,72 -23,54 3,11 3,15 3,30 7,93 9,41 8,85 50-249 -31,51 9,26 -25,17 9,60 9,20 9,98 24,50 27,52 26,75 250 e oltre -43,26 14,92 -34,80 26,28 20,87 23,79 67,05 62,40 63,80 Totale -39,04 12,40 -31,48 39,20 33,45 37,29 100,00 100,00 100,00 1-9 -30,73 -0,65 -31,18 0,29 0,28 0,27 1,11 1,03 1,11 10-49 -23,41 -9,37 -30,59 4,00 4,28 3,85 15,40 15,82 15,60 50-249 -22,07 -13,56 -32,64 10,50 11,45 9,82 40,45 42,27 39,75 250 e oltre -29,18 -2,09 -30,66 11,17 11,07 10,75 43,04 40,88 43,54 Totale -25,43 -8,08 -31,45 25,95 27,08 24,69 100,00 100,00 100,00 1-9 -24,73 -1,33 -25,73 0,75 0,79 0,77 2,67 2,55 2,62 10-49 -22,49 -2,58 -24,48 6,59 7,15 6,91 23,52 23,09 23,46 50-249 -22,37 -3,72 -25,26 9,96 10,82 10,33 35,53 34,93 35,07 250 e oltre -18,63 -5,49 -23,10 10,73 12,21 11,45 38,27 39,43 38,86 Totale -21,03 -4,09 -24,26 28,02 30,97 29,47 100,00 100,00 100,00 1-9 -25,62 -1,05 -26,40 1,28 1,33 1,30 1,28 1,33 1,30 10-49 -23,87 -2,81 -26,01 14,11 15,03 14,49 14,11 15,03 14,49 50-249 -24,94 -3,57 -27,62 31,71 33,31 31,87 31,71 33,31 31,87 250 e oltre -32,03 4,82 -28,76 52,91 50,33 52,34 52,91 50,33 52,34 Totale -28,55 0,80 -27,98 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 1-9 -25,62 -1,04 -26,40 1,33 1,36 1,35 1,33 1,36 1,35 10-49 -23,87 -2,82 -26,02 14,68 15,38 14,96 14,68 15,38 14,96 50-249 -24,76 -3,81 -27,62 32,84 34,00 32,75 32,84 34,00 32,75 250 e oltre -30,01 3,28 -27,71 51,15 49,27 50,95 51,15 49,27 50,95 Totale -27,32 -0,13 -27,42 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

TOTALE (al netto dell'energia) MANIFATTURA TRADIZIONALE

OFFERTA SPECIALIZZATA ECONOMIE DI SCALA

TOTALE

Variazioni Quota sul totale Quota sul settore

ALTA INTENSITÀ DI RICERCA E SVILUPPO CLASSI DI

ADDETTI

Tavola 2.16 - Esportazioni delle imprese presenti nel panel per settore e classe di addetti - I bimestre 2008-I bimestre 2010 (variazioni e quote percentuali)

Fonte: Istat, Registro statistico delle imprese attive; Statistiche del commercio con l’estero Cresce il peso

relativo sull’export della piccola e media impresa…

2. GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE

Le dinamiche dimensionali interagiscono con tendenze molto marcate dei set-tori, classificati in base all’intensità tecnologica e alle caratteristiche della produ-zione e dei mercati.23Tra 2008 e 2010, la struttura settoriale delle vendite all’este-ro delle imprese persistentemente esportatrici si è modificata a favore dei settori a elevata intensità di ricerca e sviluppo e della manifattura tradizionale, mentre i set-tori con elevate economie di scala e a offerta specializzata hanno mostrato una fles-sione del loro peso relativo sul totale delle esportazioni.

Le tendenze recessive hanno colpito in modo differenziato i diversi segmenti dimensionali delle imprese esportatrici, ancorché dentro una forte e generalizzata contrazione delle vendite all’estero. La variazione mediana delle esportazioni, che approssima il grado di eterogeneità interna alle classi dimensionali delle imprese, indica che fra il primo bimestre del 2008 e il corrispondente periodo del 2010 la metà delle imprese esportatrici ha sperimentato una contrazione pari o inferiore al 29 per cento (la diminuzione media complessiva era stata del 28 per cento). Le ca-dute più elevate si rilevano per le imprese di piccole e medie dimensioni (10-49 e 50-249 addetti), per le quali la metà delle imprese subisce una contrazione del-l’export pari al 29 per cento circa (la diminuzione media è pari al 26 per cento per le prime e al 27,6 per le seconde).

Nelle altre classi dimensionali le variazioni mediane sono pari al -28,7 per cento nelle imprese con meno di 10 addetti e al -28,1 per quelle con più di 250 (le varia-zioni medie sono rispettivamente pari al -26,4 e al -28,8 per cento).

Scomponendo l’analisi nei diversi bimestri si rileva che la variazione mediana ten-de a ridursi drasticamente nel confronto fra il primo bimestre 2010 e il corrispon-dente periodo del 2009, quando la metà delle imprese esportatrici ha mostrato una contenuta caduta del livello di export (pari a -0,7 per cento per il complesso delle im-prese, ma con valori mediani positivi per le micro e per le grandi imprese).

L’analisi dell’incidenza delle imprese che hanno aumentato le esportazioni con-sente di mettere in luce la progressiva estensione dei segnali di ripresa (Tavola 2.17). All’interno del periodo gennaio-febbraio 2008/gennaio-febbraio 2010, effettuando i confronti fra i corrispondenti bimestri dei singoli anni si rileva che la quota delle im-prese con performance positive all’export, che aveva mostrato lievi tendenze alla cre-scita tra gennaio e ottobre del 2009, è in aumento nel bimestre successivo. Nel con-fronto fra il primo bimestre del 2009 e il corrispondente periodo del 2008, il 27,5 per cento delle imprese (che attivano il 25,5 per cento del totale delle esportazioni considerate) ha registrato incrementi nelle esportazioni; la quota, in continua cre-scita nel biennio analizzato, si attesta al 49,5 per cento nel confronto fra il primo bi-mestre del 2010 e il corrispondente periodo del 2009 (coprendo tali imprese poco più del 63 per cento del totale dell’export del panel).

L’incremento della quota delle imprese con performance positive è esteso a tutte le classi dimensionali, e particolarmente rilevante per le imprese più grandi; per quel-le con 250 addetti e più la quota passa dal 17,6 al 51,0 per cento (nel 2008 queste imprese attivavano il 18,4 per cento dell’export totale, nel 2010 il 64,6 per cento).

Anche la quota delle medie imprese (50-249 addetti) che segnano incrementi nelle vendite all’estero ha avuto un rilevante aumento nel periodo considerato; nel confronto fra il primo bimestre 2009 e il corrispondente periodo del 2008 le im-prese che aumentano le esportazioni pesano per il 22,8 per cento; nel confronto fra gli stessi periodi del 2009 e del 2010 rappresentano il 49,2 per cento (attivan-do rispettivamente il 29,7 e il 61,1 per cento del totale delle esportazioni).

Analizzando i settori di attività delle imprese, l’incremento maggiore dell’inci-denza delle imprese in crescita si ha nei settori a elevate economie di scala, per i 23Le imprese facenti parte del panel sono state raggruppate in base all’attività economica prevalente di appartenenza.

…e dei settori high tech A inizio 2010 un’impresa su due migliora la performance sui mercati esteri

APPORTO

ANNUALE

2009

I bimestre

2009 II bimestre2009 III bimestre2009 IV bimestre2009 V bimestre 2009 VI bimestre2009 I bimestre2010 I bimestre2009 II bimestre2009 III bimestre2009 IV bimestre2009 V bimestre 2009 VI bimestre2009 I bimestre2010

1-9 35,3 38,2 33,1 43,4 42,6 50,0 52,9 48,8 51,9 38,2 67,9 66,7 50,3 59,5 10-49 31,5 37,5 31,9 34,5 37,7 44,8 54,8 43,7 48,1 46,8 48,4 45,9 60,2 66,4 50-249 31,4 39,0 35,2 35,2 31,7 46,9 47,8 38,3 57,5 44,5 41,4 30,6 51,5 56,7 250 e oltre 41,8 44,5 46,4 33,6 36,4 43,6 44,5 42,7 50,4 50,8 25,6 40,5 51,2 59,6 Totale 33,0 38,8 34,6 35,7 36,3 46,0 51,3 41,9 51,9 49,3 30,4 38,8 51,7 59,4 1-9 33,6 39,3 37,7 40,7 42,2 44,9 50,2 42,8 46,9 45,9 52,7 58,3 59,2 63,3 10-49 27,1 30,5 30,5 34,3 35,3 48,4 53,3 30,6 36,1 36,8 38,7 40,8 60,8 65,2 50-249 19,2 23,9 22,7 27,2 28,7 47,6 53,9 19,2 25,3 29,5 34,3 35,8 63,2 70,7 250 e oltre 11,5 13,8 15,6 17,9 21,1 43,9 60,2 6,9 9,2 13,8 11,3 13,7 54,2 77,0 Totale 24,6 28,5 28,2 32,0 33,3 47,5 53,6 12,8 16,5 20,6 20,6 22,6 57,3 74,2 1-9 32,3 35,9 32,7 35,4 38,6 44,1 50,8 50,4 54,9 47,3 47,7 58,0 60,8 72,0 10-49 29,4 29,0 28,1 29,5 31,8 39,9 47,2 46,5 46,7 44,7 45,4 45,8 56,1 63,2 50-249 24,1 25,1 20,9 24,0 24,4 38,0 47,9 39,3 40,8 34,3 36,6 33,6 49,6 60,2 250 e oltre 16,0 17,8 17,4 15,7 21,3 30,0 46,3 25,2 41,0 42,9 34,2 45,9 44,7 56,5 Totale 27,8 28,4 26,3 28,2 30,2 39,5 47,8 34,8 42,0 40,0 37,1 41,6 48,5 59,2 1-9 34,7 40,4 39,8 40,8 38,9 44,6 50,0 44,7 52,4 50,4 51,6 49,0 56,8 63,5 10-49 28,6 33,1 31,5 35,3 34,3 43,7 48,1 35,6 42,2 40,9 47,2 43,6 56,3 60,0 50-249 23,3 26,8 24,3 29,8 29,3 42,7 46,8 27,1 32,5 30,3 37,8 33,0 51,7 53,5 250 e oltre 18,9 23,6 21,8 22,8 22,6 37,3 45,9 19,5 23,5 21,1 27,8 24,3 37,6 49,1 Totale 28,4 32,8 31,2 34,8 33,8 43,4 48,1 26,5 32,2 30,1 36,7 32,9 47,8 53,5 1-9 34,0 39,1 37,6 39,7 39,6 44,8 50,3 45,7 52,0 48,5 51,5 52,9 57,9 65,1 10-49 28,6 31,5 30,4 33,5 34,0 43,8 49,3 37,9 42,4 41,3 45,0 43,6 57,3 62,2 50-249 22,8 26,1 23,4 27,7 27,8 42,9 49,2 29,7 34,8 32,2 36,6 33,9 54,2 61,1 250 e oltre 17,6 20,6 20,8 20,4 23,0 38,5 51,0 18,4 25,3 27,7 22,2 27,3 48,1 64,6 Totale 27,5 30,8 29,3 32,4 32,8 43,5 49,5 25,5 31,4 31,5 30,9 32,1 51,6 63,1

ALTA INTENSITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

MANIFATTURA TRADIZIONALE TOTALE CLASSI DI ADDETTI Numero Valore OFFERTA SPECIALIZZATA ECONOMIE DI SCALA

2. GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE

quali il peso delle imprese in espansione passa dal 24,6 per cento di inizio periodo al 53,6 di fine periodo, con un conseguente incremento della quota delle loro esportazioni sul totale delle vendite all’estero dal 12,8 al 74,2 per cento. Anche per i settori a offerta specializzata la quota delle imprese con performance positive cre-sce in misura significativa per l’intero periodo (dal 27,8 al 47,8 per cento), pas-sando da un’attivazione del 34,8 per cento dell’export nel primo bimestre 2009 ad una del 59,2 per cento nel primo bimestre del 2010.

Nel documento RAPPORTO ANNUALE (pagine 96-100)