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ELEMEnTI dI RIFLESSIOnE PER LA cOSTRuzIOnE dI un SISTEMA dI FORMAzIOnE PERMAnEnTE dEI dIRIGEnTI ScOLASTIcI: I MASTER

Nel documento Dirigere una scuola accogliente (pagine 150-157)

Scelte sequenziali (e variabili) della progettazione formativa

4. Orientamenti per la formazione di dirigenti scolastici e direttori cFP

4.8. ELEMEnTI dI RIFLESSIOnE PER LA cOSTRuzIOnE dI un SISTEMA dI FORMAzIOnE PERMAnEnTE dEI dIRIGEnTI ScOLASTIcI: I MASTER

il coinvolgimento attivo di altri importanti stakeholder del sistema formativo e, più in generale, dei sistemi territoriali del Veneto.

si avvale pertanto delle migliori risorse di alta formazione per sviluppare le com-petenze della formazione iniziale e continua dei leader scolastici, accompagnarle at-traverso forme di monitoraggio, valutazione, accreditamento, mettendo a disposizio-ne team di progettaziodisposizio-ne, équipe di specialisti della formaziodisposizio-ne, risorse e ambienti di lavoro virtuali e tradizionali direttamente accessibili. I corsi di formazione e i master che vengono erogati possono coprire le esigenze di vasti spazi geografici, l’intero ter-ritorio nazionale, e garantire l’internazionalizzazione delle esperienze, agendo sugli attori della formazione sia a livello di personalizzazione che di confronto cooperati-vo. La sua politica di sviluppo dell’alta formazione si avvale dell’approccio innovativo del master course, che concilia approfondimenti teorici, ricerca-azione, ricerca-for-mazione e sperimentazione critica di pratiche professionali.

4.8. ELEMEnTI dI RIFLESSIOnE PER LA cOSTRuzIOnE dI un SISTEMA dI FORMAzIOnE PERMAnEnTE dEI dIRIGEnTI ScOLASTIcI: I MASTER cOuRSE In “dIRIGEnzA ScOLASTIcA”

partendo dal presupposto secondo il quale la formazione nei contesti lavorativi è il frutto di un processo per fasi ed attività, alcune di tipo diagnostico, altre di tipo ideativo ed altre ancora di tipo realizzativo, nonché infine valutativo, non necessa-riamente collegate tra di loro in sequenza logico-cronologica rigorosa22, possiamo enucleare, sulla base dell’osservazione empirica, alcuni elementi di riflessione per la costruzione di un sistema di formazione permanente dei dirigenti scolastici. Tali

ele-22 G.p. Quaglino, G. Carrozzi, Il processo di formazione, Franco angeli, Milano 1998; L. paolucci, Princi-pi in materia di organizzazione e gestione delle risorse umane: la formazione e l’aggiornamento professio-nale, in F. Carinci, L. Zoppoli (a cura di) Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni, UTeT; Torino, 2004;

F. Fraccaroli, Apprendimento e formazione nelle organizzazioni, Il Mulino, Bologna 2007.

menti di riflessione si basano su una specifica ricerca sui master course italiani in

“dirigenza scolastica”, sulla loro funzione pre-service e in-service, sulla tipologia di utenza che si iscrive, ai fini di una formazione specialistica.

paletta e Baraldi hanno concluso nel 2008 una ricerca comparativa sul fenomeno dei master dedicati alla formazione dei dirigenti scolastici italiani,23 ritenendo che tale tipologia di corso possa aprire interessanti prospettive di sviluppo alla formazio-ne pre-service dei docenti interessati alla carriera di dirigente scolastico, ma anche supportare la formazione in servizio.24 Ne offriamo una breve sintesi.

23 a. paletta, M. Baraldi, La formazione dei dirigenti scolastici in Italia: problemi e prospettive compa-rativamente ai paesi OCSE, progetto di ricerca realizzato nell’interesse di Fondazione per la scuola, Compagna di san paolo, Torino 2008.

24 Complessivamente per l’a.a. 2008-2009 sono state avviate una serie iniziative di corso di master di II livello in dirigenza scolastica che vedono coinvolti 26 atenei italiani. Le iniziative di master per l’a.a.

2008-2009 sono le seguenti:

■ Master Universitario Nazionale di II livello per la Dirigenza degli istituti scolastici (MUNDIs), pro-mosso da Fondazione Crui e aNp al quale attualmente aderiscono i seguenti atenei: Camerino, Firen-ze, Foggia, salento, Napoli “Orientale”, padova, roma “Tor Vergata”; siena stranieri e Trieste;

■ Master di II livello in “Organizzazione e Direzione delle Istituzioni scolastiche” MODIs, Università degli studi di Napoli “parthenope”;

■ Master Universitario di II livello in Dirigente scolastico dell’Università di Macerata;

■ Master Universitario di II livello in Management delle Istituzioni scolastiche e formative del politecni-co di Milano in partnership politecni-con Borgo della Conoscenza, Noveris;

■ Master di II livello in Management delle istituzioni scolastiche e formative, Università di Torino;

Master Universitario di II livello in Dirigenza scolastica in rete tra Università di Bergamo, Università della Calabria, Università di Catania e Università di padova;

■ Master Interuniversitario di II livello in Management e leadership delle istituzioni educative, dell’Uni-versità di Bologna in rete con Unidell’Uni-versità Cattolica di Milano, Unidell’Uni-versità degli studi di Napoli Federico II, Università degli studi di padova, Università degli studi di Udine;

■ Master Universitario Nazionale di II livello in Leadership e Management in educazione, Università degli studi roma Tre;

■ Master Universitario Nazionale di II livello in Dirigente scolastico: cultura, ruolo e funzioni, Univer-sità degli studi “suor Orsola Benincasa” (Napoli);

■ Master di II livello per Dirigenti scolastici, Università degli studi di Teramo;

■ Master di II livello in Dirigenza e Management delle Istituzioni scolastiche, Università Telematica pegaso;

■ Master di II livello per Dirigenti scolastici, Università Telematica Marconi;

■ Master di II livello in Dirigere la scuola nella società complessa, Istituto per la promozione e lo svilup-po dell’educazione e formazione (Benevento) in convenzione con Libera Università degli studi “san pio V” di roma;

■ Master di II livello in Il profilo del dirigente scolastico: management, leadership, responsabilità, Uni-versità europea di roma;

Graf. 13 - Sedi operative dei corsi di Master interistituzionali con più di due atenei operanti in partnership), ma sono presenti anche università telematiche ed enti accreditati.

Graf. 14 - Enti erogatori e modelli organizzativi

8%

■ Master di II livello per Concorso direttivo Dirigenti scolastici, Fiumadea srl Divisone Formazione. La distribuzione regionale delle sedi di master vede la prevalenza del sud, e in particolare della Campania, con la presenza di quattro sedi.

La durata dei master prevede 1500 ore complessive, con prevalenza di corsi che si attestano sui dodici mesi.

Il target professionale dei corsi di master è stato classificato in tre principali categorie:

pre-service, rappresentato da insegnanti o altri potenziali interessati, ma non necessariamente dirigenti scolastici o già appartenenti al mondo scolastico;

in-service, indica i corsi di master i quali indicano come target professionale, prevalentemente o in via preferenziale, i dirigenti scolastici già in servizio;

misto, pre/in-service, si riferisce ai corsi di master che si rivolgono sia a inse-gnanti che a dirigenti scolastici.

Graf. 15 - Target professionale degli utenti 4%

35%

61%

In-service Misto Pre-service

Come noto, le metodologie didattiche dovrebbero essere coerenti con il target professionale di riferimento. In particolare, i contenuti, gli approcci e le modalità di erogazione tendono a differenziarsi a seconda che ci si rivolga a dirigenti già in servi-zio oppure ad insegnanti che si preparano per accedere alla carriera dirigenziale. La circostanza che oltre un terzo dei corsi di master è di tipo misto, implica un aspetto di criticità degli attuali modelli formativi.

Un aspetto particolarmente rilevante nella formazione della figura del dirigente/

direttore riguarda le modalità di svolgimento del corso:

solo a distanza, nei casi in cui non è previsto alcun incontro in presenza per lo svolgimento delle lezioni;

prevalenza in presenza, nei casi in cui la didattica in aula o con altre modalità in presenza appare predominante anche se non esclusiva;

prevalenza a distanza, nei casi in cui il carico didattico in presenza sia sensi-bilmente inferiore rispetto a quello a distanza e comunque inferiore a 200 ore.

Graf. 16 - Modalità di erogazione

31%

11%

58%

Prevalenza a distanza Solo a distanza Prevalenza in presenza

L’indagine condotta sui corsi di master in Italia mette in luce che il 32% dei corsi non prevede alcun periodo da dedicare a stage/tirocini e soltanto tre master (Bolo-gna, Macerata e Torino) prevedono un periodo superiore alle 200 ore.

La letteratura internazionale25, sottolinea che, per gli insegnanti che intraprendo-no la carriera direttiva, la formazione in presenza e le esperienze di stage/tirocinio rappresentano caratteristiche importanti per influenzare l’impostazione culturale dei futuri Dirigenti scolastici. pertanto, sarebbe auspicabile che i corsi di master rivolti agli insegnanti prevedano una congrua parte di didattica frontale secondo modalità tradizionali e laboratoriali ed un congruo e coerente periodo di stage/tirocinio.

I principali elementi di criticità che emergono dalla ricerca possono essere sinte-tizzati nei punti seguenti:

in Italia è sostanzialmente assente una cultura della formazione dei futuri Dirigenti scolastici attenta al momento pre-service. soltanto di recente, sotto l’influenza di un nuovo regolamento che considera i master di secondo livello

25 B. pont et al., Improving School Leadership, Vol. 1, OeCD 2007.

“titoli preferenziali”, si è verificata una notevole crescita dell’offerta formativa specificamente rivolta alla formazione dei Dirigenti scolastici;

il quadro dell’offerta formativa presenta aspetti di incertezza e contraddizione nei contenuti e nelle metodologie formative; i corsi di formazione rivolti ad insegnanti svolti con modalità “a distanza” rischiano di dimostrarsi deboli sugli aspetti di intelligenza emotiva,26 che invece più di altri sono destinati ad incidere sulla cultura manageriale e di leadership trasformazionale dei futuri dirigenti scolastici;

oltre un terzo degli attuali corsi non prevede lo svolgimento di attività di stage o tirocinio, che invece sarebbero particolarmente utili per mettere in contatto i futuri dirigenti scolastici anche con realtà diverse da quelle scolastiche;

i profili e le strutture curriculari dei master, l’impostazione metodologica e le politiche di pricing, appaiono, da queste prime analisi, molto differenziati, ma tutti i master, come richiesto dal nuovo regolamento, sono di secondo livello e pertanto hanno pari dignità formale;

in assenza di chiari requisiti minimi sul piano dei contenuti e dei metodi e di un sistema nazionale di accreditamento, il quadro attuale dell’offerta formativa crea sostanzialmente “rumori” e certamente non facilita la razio-nalità delle scelte. In certi casi, considerato il basso prezzo e le modalità e-learning, sembrano riprodursi situazioni di concorrenza sleale che fanno leva sul valore formale del titolo di master.

La funzione principale dei dirigenti scolastici è di mettere i docenti in grado di realizzare una performance sinergica, una professionalità interattiva, promuovendo una visione e dei valori comuni, nonché una struttura adatta al cambiamento. eserci-tare la leadership ha a che fare con:

1. la trasformazione, la capacità di indurre il cambiamento nella propria orga-nizzazione;

2. la persuasione e la capacità di influenzare le persone per portarle a perseguire gli scopi organizzativi;

3. la presenza autoritativa, ovvero la capacità di comunicare e dimostrare “com-petenza” e “fiducia”.

Nell’interpretare l’intreccio di tali capacità, che difficilmente si manifestano net-tamente separate, il futuro dirigente scolastico ha bisogno di “costruire” le proprie competenze con l’abitudine alla creatività, alla responsabilità, al lavoro di gruppo, alla razionalità delle scelte.

26 D. Goleman, Leadership that Gets Results, in “Harvard Business review”, March-april, 2000.

I programmi formativi dovrebbero valorizzare al meglio tali competenze, con-tribuendo a creare una forma mentis, una filosofia direzionale che non può essere lasciata al caso o al semplice imparare col fare. posto che in tale fase trovano collo-cazione le scelte di contenuto e di metodo che costituiscono l’oggetto del percorso di formazione, alcuni elementi, fra i tanti altri possibili, potrebbero essere oggetto di riflessione, partendo sempre dall’osservazione empirica dell’esistente e sempre al fine della costruzione di un sistema di formazione permanente.

Fra le prospettive formative, spicca la necessità di far tesoro dell’analisi dell’esi-stente, per organizzare e sviluppare Master Course di ultima generazione e Corsi di Formazione (Master Programme) certificati e accreditati per i dirigenti/direttori del Trentino, la cui validità superi la durata del corso stesso, ma trasferisca nel vivo del-la professione le competenze acquisite attraverso project work tutorati, scambi eu-ropei interni ai master course, esperienze laboratoriali di relazione interpersonale formativa e di gestione manageriale.

Una delle sfide innovative di master course così concepiti, sarà quella di fungere da incubatore per la costituzione di network permanenti di dirigenti/direttori della fascia della scuola secondaria che ricerchino, creino e sperimentino itinerari formati-vi per lo sformati-viluppo professionale e ne valutino periodicamente gli outcome.

Nel documento Dirigere una scuola accogliente (pagine 150-157)

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