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SEZIONE E MIGLIORAMENTO FUTURO

Tavola 81 Esiti dei test sui dipendent

TEST ESITI

Test di positività delle relazioni azienda-socio/cliente 65% Test sul grado di innovatività e miglioramento 63% Test di positività del clima interno 66% Test sulla soddisfazione del personale 68% Test di adeguatezza organizzativa 61%

Fonte: ns elaborazione

Sui cinque test siamo in presenza di esiti che vanno dal 61% al 68%. Il test con il miglior risultato è relativo alla soddisfazione del personale. E’ evidente che è sempre possibile indagare le percentuali di risposta sulle singole domande per verificare quali sono le specifiche problematiche da affrontare. Gli esiti dei test calcolati andranno inseriti all’interno della BSC quali indicatori in concorso nelle diverse prospettive di analisi.

6.2.4 La prospettiva “Economia & Finanza”

Seguendo il modello proposto al capitolo precedente possiamo procedere al calcolo degli indicatori da inserire all’interno della scheda, ricordando che occorre disporre anche di opportuni parametri di controllo, che nel caso degli indicatori della prospettiva Economia&Finanza sono costituiti da dati ricavati dal bilancio di previsione.

Iniziamo il calcolo degli indicatori relativi alla mutualità:

1) Il ROE previsionale per il 2010 risulta dal rapporto fra l’utile netto di previsione (euro 868.000)

ed il patrimonio netto di previsione (euro 18.243.000) calcolato quest’ultimo mediante sommatoria dei valori previsionali di riserve (euro 16.000.000), sovrapprezzi di emissione (euro 275.000), capitale (euro 1.100.000) e utile (euro 868.000):

ROEPREV2010= 868.000/18.243.000) = 0.047

In sostanza è prevista una redditività netta del 4.7% per ogni euro investito nel patrimonio della banca nel 2010. Questo sarà il nostro parametro di controllo rispetto al dato effettivo del 2010 rilevato a bilancio, dato dal rapporto fra utile netto prodotto (euro 12.147236) e patrimonio netto derivante dalla sommatoria fra riserve (euro 16.075.074), sovrapprezzi di emissione (euro 271.710), capitale (euro 1.063.725) e utile (euro 12.147):

ROE2010= 12.147/17.422.656) = 0.0007

Ovvero il ritorno sul capitale è stato di appena lo 0.07%.

2) Il rapporto fra margine di interesse e patrimonio netto è anch’esso calcolato in via

preventiva sulle previsioni di bilancio e successivamente a consuntivo:

M.D.INTERESSEPREV2010/PATRIMONIO NETTOPREV2010= 4.160.000/18.243.000 = 0.23

M.D.INTERESSE2010/PATRIMONIO NETTO2010= 3.756.638/17.422.656 = 0.21

3) Il rapporto fra margine di intermediazione e margine di interesse, preventivo e consuntivo,

dai dati di bilancio assume i valori che seguono:

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L’utile così basso per il 2010 per la BCC è stato dovuto principalmente alle iniziative relative ai festeggiamenti del centenario dalla fondazione dell’istituto. E’ evidente che nella valutazione complessiva si potrebbe abbassare l’incidenza di questo indicatore per il 2010 in considerazione di questo particolare evento.

M.D.INTERMEDIAZIONEPREV2010/ M.D.INTERESSEPREV2010= 5.322.000/4.160.000= 1.28

M.D.INTERMEDIAZIONE2010/ M.D.INTERESSE2010= 4.938.629/3.756.638 = 1.31

Si osserva che da una previsione per l’indicatore di 1.28 a consuntivo il dato è migliorativo poiché è di 1.31. Ciò significa che per ogni euro di margine di interesse si è prodotto 1.31 euro di margine di intermediazione, ovvero per ogni euro prodotto dall’intermediazione creditizia la banca ha ottenuto altri 0.31 eurocent di ricavi da servizi. Si tratta di un buon risultato anche se non sono stati raggiunti i volumi di attività preventivati ed il mero dato finale nasconde questa informazione se non si va ad osservare e confrontare i valori presenti nella formula. Difatti sia per il margine di intermediazione che per il margine di interesse siamo sotto i volumi previsti di circa 400 mila euro.

4) Per rapporto fra utile dell’operatività corrente e margine di intermediazione, i valori sono:

UTILE OPERATIVITA’CORRENTEPREV2010/ M.D.INTERMEDIAZIONEPREV2010=1.248.000/5.322.000=0.23

UTILE OPERATIVITA’CORRENTE2010/ M.D.INTERMEDIAZIONE2010= 298.239/4.938.629= 0.06

5) L’indice di leva finanziaria:

TOTALE ATTIVO PREV2010/ PATRIMONIO NETTOPREV2010= 132.895.000/18.243.000= 7.28

TOTALE ATTIVO 2010/ PATRIMONIO NETTO2010= 127.366.050/17.422.656 = 7.31

Passiamo adesso al calcolo degli indicatori per la sezione territorialità:

1) il rapporto fra utile al netto delle imposte e utile lordo è pari a:

UTILE AL NETTO DELLE IMPOSTE PREV2010/ UTILE LORDOPREV2010= 868.000/1.248.000= 0.69

UTILE AL NETTO DELLE IMPOSTE 2010/ UTILE LORDO2010= 12.147/298.239= 0.04

2) il rapporto fra raccolta diretta e il totale dell’attivo è calcolato considerando che la raccolta

diretta è data dalla sommatoria fra debiti verso clientela e titoli in circolazione:

RACCOLTA DIRETTA PREV2010/ TOTALE ATTIVOPREV2010= 113.512.000/132.895.000 = 0.85

RACCOLTA DIRETTA 2010/ TOTALE ATTIVO2010= 104.984.802/127.366.050 = 0.82

3) il rapporto fra impieghi su clientela e totale attivo è calcolato considerando che gli impieghi

su clientela sono costituiti dalla sommatoria fra crediti verso clientela e titoli di debito. Non disponendo del dato di previsione sui titoli di debito utilizzeremo esclusivamente i crediti verso clientela:

IMPIEGHI SU CLIENTELA PREV2010/ TOTALE ATTIVOPREV2010= 89.695.000/132.895.000 = 0.67

IMPIEGHI SU CLIENTELA 2010/ TOTALE ATTIVO2010= 89.158.012/127.366.050 = 0.70

Concluso il calcolo degli indicatori resta da inserirli in BSC ricordando l’assegnazione dei pesi già indicata al capitolo precedente.

6.2.5 La prospettiva “Soci & Clienti”

Per questa prospettiva calcoliamo gli indicatori presentati nel precedente capitolo indicando per ciascuno il relativo parametro obiettivo:

1) il tasso di incremento netto del numero dei soci è calcolato considerando come obiettivo per il 2010 un numero di nuovi soci pari a 106. Il piano strategico 2009-2011 prevede infatti un incremento della compagine sociale di almeno 320 unità, ovvero in media 106 unità all’anno:

(NUOVI SOCI2010-SOCI PERSI2010)/SOCI OBIETTIVO PREVISTI2010= (113-22)/106 = 0.858

Ricordiamo che il parametro obiettivo per questo indicatore è 1, che indicherebbe il raggiungimento pieno dell’obiettivo prefissato;

2) il premium price per il socio viene valutato rapportando la condizione del socio a quella del cliente standard con riferimento ad alcuni servizi. Si assume il 25% come parametro di controllo, ovvero l’azienda vuole tendere a conferire al socio un vantaggio medio del 25% rispetto alla condizione del cliente standard. Il calcolo del vantaggio medio percentuale viene eseguito con riferimento ad alcuni prodotti distinguendo la condizione applicata al socio ed al cliente standard. Il valore medio dei vantaggi verrà trasferito all’interno della BSC e sarà confrontato con il parametro di controllo per contribuire all’esito della scheda. Si veda la tabella a seguire.

Tavola 82 Valutazione del premium price per il socio

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