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Gli ortofrutticoli

Nel documento Rapporto 2018 (.pdf) (pagine 66-75)

4. Le produzioni vegetali

4.3. Gli ortofrutticoli

La frutta

Nel corso del 2018 la superficie agricola occupata dalle principali colture

frutticole è risultata in leggera diminuzione attestandosi a 59.233 ettari totali (-1,3% rispetto allo scorso anno); la riduzione ha interessato in modo partico-lare le pesche (-7,6%) e le nettarine (-7,2%); in aumento troviamo principal-mente l’albicocco (+7,3%) e l’actinidia (+5,2%) come evidenziato in tabella 4.1.

I quantitativi totali raccolti sono invece in forte riduzione (-8,7%), soprat-tutto per le albicocche (-33,7%) e le ciliegie (-25,7%); in misura minore susi-ne, pesche e nettarine. In leggero aumento solo la produzione di mele.

Sono in aumento le superfici di prodotti ortofrutticoli coltivati secondo il metodo di produzione biologico, che rappresentano nel 2018 il 6,2% delle su-perfici frutticole rispetto al 4,9% del 2017. Nel complesso è importante sotto-lineare che la PLV regionale della frutta è in diminuzione di circa l’8%, quindi in linea con il calo delle produzioni.

Rese produttive

Le produzioni medie per ettaro delle pere e delle mele sono state media-mente buone con valori di circa 27 tonnellate per le pere e di 42 tonnellate per le mele, entrambe in linea con le produzioni del 2017. La campagna produtti-va ha registrato meno problematiche relative alle malattie fungine; resta costante l’emergenza creata dalla cimice asiatica (Halyomorpha halys) causa di importanti predite di produzione, e per le pere si segnalano danni importanti da Maculatura bruna.

In forte diminuzione la produzione totale di albicocche (-33,7%), anche perché paragonata con la produzione del 2017 che era stata molto abbondante.

Le rese produttive sono state molto basse pari a circa 12,5 t/ha rispetto alle cir-ca 21 t/ha del 2017; l’aumento di circir-ca 450 ettari della superficie in produzione ha compensato parzialmente la perdita produttiva totale. Una situazione simile si è verificata per le ciliegie (-25,7%), dove le superfici coltivate sono in dimi-nuzione di circa il 6,6%, ma con bassi problemi per il parassita Drosophila su-zuki.

Pesche e nettarine hanno registrato sia una leggera diminuzione delle rese, che una riduzione delle superfici di oltre il 7% (quasi 900 ettari in produzione in meno rispetto al 2017) che hanno determinato una diminuzione della produ-zione complessiva del 7,5%. Il calo delle superfici nel corso degli anni è co-stante e consistente, tanto che i 27.735 ettari totali del 2005 sono più che di-mezzati nel 2018 (12.173). Le rese delle pesche sono state pressoché stabili a circa 23 t/ha, così come per le nettarine con circa 25 t/ha. Dal punto di vista qualitativo la campagna è stata molto buona, anche grazie al rinnovamento va-rietale svolto in questi anni.

Tabella 4.1 -Superfici e produzioni delle principali colture arboree da frutto in Emilia-Romagna (2017-2018) Coltivazioni 2017 2018 Variazione % 2017/2018 Superficie (ha)Produzione raccolta (quintali)

Superficie (ha)Produzione raccolta (quintali)

Superficie (ha)Prod. raccolta (quintali)totalein produz.totalein produz.totalein produz. Melo5.1024.1651.739.0115.1114.3111.799.4200,23,53,5 Pero19.63218.7565.299.15119.20618.4715.025.304-2,2-1,5-5,2 Pesco5.3594.8031.170.2414.9524.4261.035.901-7,6-7,8-11,5 Nettarine7.7807.1261.951.0607.2216.6101.681.901-7,2-7,2-13,8 Susino4.1873.501762.0114.2163.569669.2870,71,9-12,2 Albicocco5.8384.556946.1436.2654.998627.1127,39,7-33,7 Ciliegio2.2651.878153.7202.1731.754114.141-4,1-6,6-25,7 Actinidia4.6113.838779.6264.8504.022728.6705,24,8-6,5 Olivo*3.9903.44746.7373.9903.44746.7370,00,00,0 Loto1.274987227.7281.2491.030209.595-2,04,4-8,0 Totale60.03853.05713.075.42859.23352.63811.938.068-1,3-0,8-8,7 *dati provvisori Fonte dati: Regione Emilia-Romagna -Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca.

La campagna olivicola del 2017 è stata caratterizzata da una produzione in netto calo a causa dell’ondata di freddo “Buran” di fine febbraio che nei terri-tori di collina limitrofi al mar Adriatico, è stata molto più dannosa in associa-zione alla Rogna dell’olivo. Mentre nelle zone interne di Bologna e Ravenna si sono registrate delle produzioni molto abbondanti. Continua l’aumento dei danni provocati dalla Dasineura oleae (rogna delle foglie d’olivo), soprattutto nelle colline del riminese. La produzione del loto è stata in calo con produzio-ni di circa 20 t/ha. Infine, per l’actiproduzio-nidia, si è avuto un calo consistente della produzione raccolta pari al 6,5%, nonostante un aumento di circa 200 ettari delle superfici.

Andamento di mercato

L’andamento dei prezzi nel corso del 2018 è stato molto diversificato da specie a specie, con la frutta estiva che ha registrato un recupero delle quota-zioni rispetto al 2017, determinato anche dalle produquota-zioni inferiori rispetto all’anno precedente, mentre mele, pere e kiwi hanno subito notevoli variazioni negative.

Le quotazioni delle mele sono diminuite di oltre il 25%, con un ritorno ai prezzi medi precedenti al 2017 anno in cui i prezzi sono stati molto alti per le calamità che hanno colpito le zone produttive del Trentino-Alto Adige. Fanno eccezione le mele del gruppo Gala che essendo estive hanno beneficiato delle ottime quotazioni dell’anno precedente, e le Cripps Pink che hanno un mercato a parte.

Quotazioni in diminuzione anche per le pere, in particolare per la varietà Conference, a causa dell’abbondante offerta di prodotto dell’Olanda e del Bel-gio in Europa causa l’embargo russo, e per l’Abate Fétel e Kasier Alezander;

tengono invece i prezzi per le William e le Decana del Comizio.

Quotazioni in forte diminuzione anche per l’actinidia, che ritornano sui va-lori del 2016 a 0,60 €/kg, mentre nel 2017 si erano toccate quotazioni molto elevate con una media di 0,90 €/kg (tabella 4.2).

In leggero aumento le ciliegie con prezzi medi di circa 3,20 €/kg. Stessa cosa per le susine dove si registrato un leggero aumento delle quotazioni in particolare per le varietà del gruppo Black. Aumento più marcato per la quota-zione del loto intorno a 0,40 €/kg.

Un segnale importante di ripresa dei prezzi del 50-60% si è registrato per le quotazioni di pesche e nettarine, anche per effetto del calo delle quantità pro-dotte e del continuo calo delle superfici; in definitiva il valore della produzione regionale è stata in forte ripresa con un incremento medio del 35%. Sono au-mentate anche le quotazioni delle albicocche che, dopo il crollo delle

Tabella 4.2 -Prezzi di alcuni prodotti ortofrutticoli rilevati in Emilia-Romagna (2017-2018) Produzioni2017 €/Kg

2018 €/Kg

Var. % 2017/18Produzioni2017 €/Kg

2018 €/Kg

Var. % 2017/18 Peschea pasta gialla, precoci0,400,6050,0Albicocche0,500,7040,0 a pasta gialla, medie0,300,4550,0Susine:Stanley0,300,3310,0 a pasta gialla, tardive0,400,4512,5President0,450,462,2 Nettarine:a pasta gialla, precoci0,430,6039,5Gruppo Black0,400,4820,0 a pasta gialla, medie0,330,4742,4Ciliegie:2,903,2010,3 a pasta gialla, tardive0,400,4717,5 Pere:William0,500,500,0Actinidia:Hayward0,900,60-33,3 Max Red Bartlett0,600,600,0 Abate Fétel0,700,62-11,4Meloni:0,180,37105,6 Conference0,500,40-20,0Cocomeri:0,150,1820,0 Kaiser Alexander0,520,45-13,5Fragole:1,751,55-11,4 Decana del Comizio0,900,900,0 Mele:gruppo Gala0,600,600,0Cipolle:Bianca0,140,30114,3 Delicious rosse0,450,20-55,6Rossa0,140,30114,3 Golden Delicious0,400,20-50,0Dorata0,090,26188,9 Cripps Pink0,800,70-12,5 Fuji 0,700,35-50,0Patate0,180,2855,6 Fonte dati: Regione Emilia-Romagna -Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca.

quotazioni del 50% nel 2017 sono tornate a circa 0,70 €/kg, determinato anche in questo caso dalla riduzione della quantità prodotta.

Gli ortaggi

Nel 2018 si è registrato un leggero calo delle superfici coltivate del 1,5%, che si è attestata a 54.352 ettari in pieno campo e 981 in serra (tabella 4.3).

Molto maggiore il calo delle produzioni totali ottenute di oltre il 6%, mentre i prezzi elevati di alcuni prodotti hanno determinato comunque un valore della produzione degli ortaggi in aumento di circa l’11%.

Rese produttive

Nel 2018 si è registrato un leggero calo (-2,9%) delle superfici coltivate per il pomodoro da industria, con 24.125 ettari coltivati in regione. La resa produt-tiva è stata inferiore alle aspettative con 69,9 t/ha, il valore più basso delle ul-time 4 annate, con un prodotto che ha manifestato problematiche di colore a causa dei forti attacchi di ragnetto rosso, ma con un grado Brix con valori buoni rispetto alla media.

Il calo di circa 375 ettari delle superfici coltivate a patate, con una resa me-dia comunque elevata a 40 t/ha, ha determinato una riduzione della produzione regionale del 7,5%.

Continua il forte calo per le cipolle che sono scese da 3.380 ettari del 2016, 2.867 ettari del 2017, ai 2.540 del 2018, associata ad una produzione ad ettaro bassa di 44 t/ha contro le 48 t del 2017 e le 53 t del 2016; questi valori hanno determinato nel 2018 un calo della produzione regionale di oltre il 22%.

In forte calo anche le superfici a piselli (si attestano a 5.000 ettari), circa 900 ettari in meno del 2016; stessa cosa per fagiolini e fagioli con un calo di circa 100 ettari coltivati.

Da segnalare invece il forte aumento della superficie coltivata a spinacio, grazie alle importanti richieste del settore della trasformazione industriale, che passano da 893 ettari a 1.454 ettari coltivati. In diminuzione invece le superfici coltivate ad aglio di circa il 10%, in linea con il calo produttivo. In aumento la produzione di melone (circa 11%) per effetto sia dell’aumento delle superfici che delle rese produttive; in aumento anche la produzione per il cocomero no-nostante il calo di circa il 6% della superficie coltivata. Pressoché stabile la produzione di fragole anche se sono leggermente cresciute le superfici coltiva-te, ma con una resa produttiva inferiore a quella ottenuta nell’anno precedente.

Andamento di mercato

Dal punto di vista dei prezzi le principali specie coltivate in regione hanno

Tabella 4.3 -Superfici e produzioni delleprincipali colture orticole in Emilia-Romagna (2017-2018) Coltivazioni

20172018Variazione % 2017/2018 Superfici (ha)Produzioni raccolte (100 kg)Superfici (ha)Produzioni raccolte (100 kg)Coltivazioni in piena ariaColtivazioni in serra in pienain serrain pienain serrain pienain serrain pienain serra sup.prod.sup.prod. ariaariaariaaria Aglio e scalogno553-55.775-498-49.645--9,9-11,0-- Asparago677143.77325725147.012257,17,4-- Basilico-5-8344-564---25,6-32,4 Bietola 601316.4103.9701041330.1463.93873,383,71,2-0,8 Carciofo83-4.088-90-3.045---25,5-- Carota2.091-999.270-2.178-1.087.250-4,28,8-- Cavolfiore 174-52.640-162-48.170--6,9-8,5-- Cavolo cappuccio54-17.550-54-17.310-0,0-1,4-- Cavolo verza 59-19.855-47-15.670--20,3-21,1-- Cetriolo da mensa18369.40036.780213810.64037.933-13,26,83,1 Cipolla2.867-1.386.290-2.540-1.126.455--11,4-18,7-- Cocomero1.07819387.7724.1001.01419453.0005.540-5,916,8-1,135,1 Fagiolo -Fagiolino4.7005324.8104744.6006380.538624-2,117,222,431,6 Fava per legume fresco30-2.336-36-2.712-20,016,1-- Finocchio154-52.900-146-47.560--5,2-10,1-- Fragola2125571.05418.5842305369.77016.5988,5-1,8-3,2-10,7 Indivia 1831991.6577.7401612083.6309.640--8,84,224,5 Lattuga1.30988464.23125.7101.29775459.01026.630-0,9-1,1-14,73,6 Melanzana893532.30027.385922834.24024.2453,46,0-20,3-11,5

Tabella 4.3Continua Coltivazioni

20172018Variazione % 2017/2018 Superfici (ha)Produzioni raccolte (100 kg)Superfici (ha)Produzioni raccolte (100 kg)Coltivazioni in piena ariaColtivazioni in serra in pienain serrain pienain serrain pienain serrain pienain serra sup.prod.sup.prod. ariaariaariaaria Melone1.414257357.14064.8401.463226396.34656.5703,511,0-11,9-12,8 Patata comune5.650-2.307.150-5.274-2.133.592--6,7-7,5-- Peperone341210.6504.83032109.5504.740-5,9-10,3-14,0-1,9 Pisello fresco5.0701343.1898004.9921343.295560-1,5--10,0-30,0 Pomodoro24996144.31597.293244101132.240111.044-2,0-8,45,014,1 Pomodoro da industria24.834-18.475.550-24.125-16.707.084--2,9-9,6-- Prezzemolo611523.3105.665581423.5145.580-4,90,9-4,0-1,5 Radicchio8224196.0691.45584714226.1261.8703,015,3242,528,5 Ravanello83984900766961.320-12,5-29,3100,046,7 Sedano 1454106.0103.2801494111.3403.2802,85,02,5- Spinacio 8931179.6632001.4541281.68420062,856,8-- Valeriana-1-150-2-150--50,0- Zucche e zucchine1.60279459.34331.0171.71278514.92828.357---1,3-8,6 Altre in serra-176-38.640-267-56.506--51,946,2 Totale55.17392526.635.484374.67254.35298124.846.198395.914-1,5-6,76,15,7 Fonte dati: Regione Emilia-Romagna -Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca.

mostrato un recupero delle quotazioni durante il 2018.

Le patate hanno visto nel 2018 una produzione europea molto bassa so-prattutto in Germania e in Belgio, mentre è risultata nella media in Italia e in Francia. Proprio per questo motivo le quotazioni si sono attestate mediamente a 0,30 €/kg, in forte aumento rispetto ai 0,18 €/kg del 2017.

Il mercato delle cipolle è stato euforico: anche se la quantità prodotta è di-minuita di solo il 18% i prezzi sono decollati di oltre il 170%, toccando livelli record di 0,27 €/kg. Le cipolle dorate si sono attestate mediamente a 0,26 cen-tesimi al kg, mentre ancor meglio le bianche e le rosse con circa 0,30 €/kg.

Molto buono anche l’andamento delle borettane, circa 0,27 €/kg contro i 0,17

€/kg del 2017. Quotazioni in controtendenza per l’aglio con una diminuzione di circa il 15%.

I cocomeri hanno avuto una discreta campagna di commercializzazione con quotazioni leggermente superiori al 2017. Si conferma l’interesse sempre crescente per la categoria delle “mini” angurie. I meloni hanno avuto come al solito alti e bassi di mercato, ma con quotazioni mediamente in forte aumento a circa 0,37 €/kg.

Il quadro della produzione è completato dal pomodoro da industria, dove l’accordo per la campagna 2018 ha confermato il prezzo base di riferimento per il prodotto a produzione integrata a 79,75 €/t così come nel 2017. Si rile-vano rese produttive scarse e un leggero aumento del prezzo medio rispetto al 2017. Tale aumento si è concretizzato in particolare grazie all’incremento del-la quota di prodotto biologico, che ha un prezzo medio notevolmente maggiore rispetto al prodotto a produzione integrata (circa 130 €/t) e un valore di grado Brix in linea con la media degli ultimi 5 anni, ma superiore a quello del 2017.

In sintesi, però la PLV regionale è risultata in calo di circa il 5% che segue il forte calo del 14% del 2017 sul 2016. Continua come detto l’incremento del-le superfici a pomodoro biologico, che raggiungono quasi il 10% del totadel-le.

Conclusioni

In sintesi, la superficie complessiva (frutta + ortaggi in piena aria) risulta ancora in calo con circa 113.585 ettari coltivati ad ortofrutta in regione Emilia-Romagna rispetto ai 115.200 del 2017 e ai 119.700 del 2016. Ancora in au-mento la superficie di ortaggi coltivati in serra, con 981 ettari rispetto ai 925 del 2017 e ai 890 del 2016.

La PLV regionale totale degli ortofrutticoli è in calo del 2,4% con un valo-re di poco superiovalo-re a 1.150 milioni di euro. In aumento le specie orticole e in calo per quelle frutticole, anche se dobbiamo sottolineare che questa sostanzia-le stabilità deriva dalla semplice somma aritmetica di dati che talvolta fanno registrare forti riduzioni, talvolta un deciso aumento: situazione che

certamen-te non favorisce la stabile ed equa remunerazione per alcune produzioni.

Nel documento Rapporto 2018 (.pdf) (pagine 66-75)