4. Le produzioni vegetali
4.7. Le colture sementiere
L’andamento del settore sementiero viene, come di consueto, descritto sin-teticamente grazie alle indicazioni fornite dalle principali organizzazioni ed enti operanti nel settore e con il supporto, per il comparto delle colture ortive e della barbabietola da zucchero, in applicazione della legge regionale n. 2/1998.
Dopo le forti anomalie meteorologiche avutesi nel 2017, vi era una giusti-ficata preoccupazione per l’annata 2018, soprattutto per le carenze idriche pre-cedenti e per il cattivo stato delle riserve idriche nelle falde e invasi. Preoccu-pazioni che si sono in buona parte attenuate, a fronte di apporti pluviometrici rilevanti, con medie regionali fra gennaio e giugno quasi doppie rispetto al
primo semestre 2017, mentre le temperature sono risultate inferiori di circa 0,6 °C. Questo aumento delle piogge, frequenti specialmente nel periodo in-vernale, non è stato favorevole ai trapianti di alcune colture porta-seme, prime fra tutte i piantoni di barbabietola, cosa questa che ha portato ad avere un ciclo vegetativo più corto con ripercussioni negative a livello produttivo, sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo. Nel periodo estivo invece le tempe-rature sono risultate di ben 2 gradi superiori alla media stagionale.
L’andamento climatico piuttosto irregolare ha condizionato ad inizio raccolta le operazioni di sfalcio e trebbiatura; gli eccessi di precipitazioni, talvolta ac-compagnati da grandine, hanno colpito a macchia di leopardo in quasi tutte le zone produttive e a farne le spese spesso sono state colture prossime alla rac-colta, quando non già sfalciate ed in attesa di trebbiatura. A fronte di questa si-tuazione si sono rivelati di fondamentale importanza gli impianti di essicazio-ne, che hanno permesso di eliminare prontamente l’umidità anche elevata dal seme portato presso i magazzini di lavorazione, evitando decadimenti qualita-tivi causati da fermentazioni in fase di stoccaggio.
Passando in rassegna i risultati delle principali colture sementiere, si sono avute rese positive per le brassiche in generale, ed in particolare per i cavoli ibridi che hanno ottenuto produzioni sopra alle medie attese. Anno record in-vece per la produzione di seme di cipolla, che non avendo avuto particolari problemi causati dalla peronospora (malgrado la piovosità dell’inverno) e un’ottima allegagione, ha avuto rese migliori delle aspettative, con punte pro-duttive superiori anche dell’80% rispetto alle medie.
La cicoria ha fornito buoni risultati dal punto di vista produttivo, anche se le piogge abbondanti hanno favorito lo sviluppo di malerbe non facilmente controllabili, che hanno portato ad avere tare in fase di selezione piuttosto ele-vate. Tendenze positive si sono registrate anche per le lattughe, carote, rucole, rape, piselli e coriandolo. Il coriandolo nel 2018 ha registrato una notevole flessione delle superfici coltivate, ridotte ormai ad un decimo di quelle coltiva-te negli anni del boom, con una buona resa in fase di raccolta. Per la carota permangono invece le difficoltà commerciali ad esportare verso i tradizionali paesi asiatici, che ne hanno vietato l’importazione a causa della presenza asin-tomatica del batterio Candidatus Liberibacter solanacearum. Hanno goduto di condizioni climatiche per il loro sviluppo anche il cetriolo e le altre cucurbita-cee, con rese alla raccolta nettamente migliori rispetto a quelle del 2017. Una coltura che ha invece presentato produzioni inferiori alla media è stato il rava-nello ibrido, mentre quello standard ha fornito rese in linea con quelle polien-nali. Per le bietole da orto, concentrate ormai unicamente nella Provincia di Rimini e nelle Marche, non si sono registrate situazioni sfavorevoli, con an-damenti produttivi nella norma.
Per quanto riguarda le colture da seme di tipo estensivo, la barbabietola da zucchero ha evidenziato una minore produzione, particolarmente evidente per le coltivazioni trapiantate in ritardo in inverno a causa delle piogge abbondan-ti, che hanno portato ad una riduzione del ciclo colturale. Tutto ciò si è tradotto – per le varietà che hanno subito una maggior riduzione del ciclo colturale – in un calo produttivo aggravato da problemi in fase di allegagione che hanno por-tato ad avere seme di calibro troppo piccolo. Il clima ha anche favorito lo svi-luppo di malattie, parassiti ed infestanti, con in particolare lo svisvi-luppo impre-visto di miridi (ligus) sulle colture da seme che hanno poi evidenziato danni e limitazioni allo sviluppo.
La medica ha visto una volontaria riduzione degli ettari raccolti, dopo un 2017 in cui si sono ottenuti elevati livelli di produzione che hanno creato pro-blemi di giacenze alla maggior parte delle ditte che la commercializzano. An-che il livello produttivo è stato inferiore alla media del periodo, con quantità spesso inferiori ai 4-5 quintali/Ha.
I cereali da seme – in particolare frumento tenero, grano duro e orzo – han-no fornito produzioni unitarie inferiori all’anhan-no precedente, con una percentua-le di riduzione nelpercentua-le situazioni peggiori attorno al 20%.
Per quanto riguarda invece la soia e il girasole, gli andamenti produttivi so-no stati positivi, con buone performance e rese superiori agli anni precedenti, in particolar modo per quanto riguarda il girasole, che ha fornito rese molto in-teressanti nella maggior parte della regione.
Relativamente alle superfici investite nelle principali colture sementiere ed alla loro evoluzione negli ultimi anni si veda quanto riportato nelle tabelle in Appendice. Nelle tabelle A 4.1 e A 4.2 sono riportati i dati delle specie certifi-cate dal Crea SCS mentre nelle tabelle A 4.3 e A 4.4 sono elencertifi-cate le specie interessate dalla specifica Legge Regionale n.2/1998, che disciplina la molti-plicazione di sementi di alcune specie di piante allogame e non allogame al fi-ne di garantire il fi-necessario isolamento spaziale tra le coltivazioni. Le tabelle in Appendice riportano, oltre all’evoluzione della superficie in regione nell’ultimo triennio, anche la suddivisione nelle diverse provincie relativamen-te all’ultimo anno disponibile.