2. Imprese transnazionali e diritto internazionale
2.2 Società transnazionali e comunità internazionale: le origini della regolamentazione
2.3.3 Il Global Compact
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universale dei diritti umani, la Dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, la Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo e la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione. Nessun riferimento è fatto ai Patti internazionali sui diritti umani del ’66. Inoltre, nel documento essi sono a loro volta riconducibili a quattro categorie fondamentali, individuabili essenzialmente in: attività di promozione e difesa di diritti umani; sostegno di misure a garanzia di un lavoro in linea con questi ultimi; difesa dell’ambiente e lotta alla corruzione.
Nello specifico, le imprese che sottoscrivono il Patto Globale si impegnano a: rispettare e promuovere i diritti umani internazionalmente sanciti, assicurando la non complicità a situazioni di abuso; sostenere la libertà di associazione e di sciopero, eliminare il lavoro forzato e minorile, e ogni forma di discriminazione sul luogo di lavoro; sostenere la causa ambientale rispettando il principio di precauzione e promuovendo une tecnologia e uno sviluppo rispettoso dell’ambiente; e infine, combattere contro ogni forma di corruzione.
Le imprese aderenti sono tenute a formulare periodicamente un report, ovvero a sottoporre ogni altra documentazione utile delle azioni intraprese a supporto del Global Compact; di queste ultime ne viene data informazione attraverso il sito web del Global Compact.
L’intento di tale iniziativa è quello di costituire un learning network attraverso il quale le imprese possano confrontarsi e condividere tra loro le best practices da intraprendere.
Il successo ottenuto è stato tale che ad oggi il Patto Globale conta all’incirca 9670 imprese (aventi più di dieci diretti dipendenti) in 161 paesi del Mondo, di cui una parte rilevante proveniente dai paesi in via di sviluppo e 4000 stakeholders riconducibili ad operatori esterni al mondo del business, in particolare università, ONG e altre organizzazioni106.
Come precedentemente anticipato, il Patto Globale non è dotato di un sistema di controllo vero e proprio. Le imprese sono tenute a pubblicare annualmente il proprio report (Communication on progress- CoP), nel quale descrivono in che modo la propria attività adempirebbe al rispetto dei dieci principi del Global Compact, incoraggiando così i propri membri alla diffusione e alla trasparenza delle informazioni. L’inadempimento
106 Tutti i dati sono rinvenibili sul sito internet del Global Compact : https://www.unglobalcompact.org/ (ultima consultazione Gennaio 2018).
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di tale obbligo di comunicazione determina il declassamento dello status dei partecipanti da attivo a “non comunicanti”. Le imprese parti che non comunicano i progressi per due anni consecutivi vengono espulsi (delisted) e il Global Compact è tenuto a darne pubblicità. Nell’intento di migliorarne l’efficacia e far fronte alla carenza di un meccanismo di monitoraggio vero e proprio, l'ufficio del Global Compact ha stabilito una procedura di denuncia, una Complaint procedure che consente alle parti interessate di segnalare abusi sistematici degli obiettivi alla base dell'iniziativa. In caso di una mancata conformità rilevata, l’impresa può essere oggetto di una risoluzione se ritenuto appropriato o necessario107.
Numerose sono le problematiche rilevate e frequenti le richieste di riforma del sistema che si muovono soprattutto da parte delle ONG. Le principali criticità risiedono principalmente nella autoreferenzialità del patto, nei contenuti vaghi e generici delle proprie disposizioni nonché nei pericoli legati al fenomeno del Blue Wash e quindi del rischio che le imprese utilizzino il logo delle Nazioni Unite per ragioni commerciali e di marketing, nonché al fine di legittimare le proprie operazioni commerciali108.
Da un lato, il successo indiscutibile del Global Compact è stato quello di esser riuscito molto più, e prima degli altri strumenti, ad istaurare un dialogo effettivo con i soggetti economici su una tematica quale quella dei diritti umani. D’altro canto, è altresì riscontrabile che tra le principali critiche mosse al progetto ci sono quelle riconducibili all’ampio margine di apprezzamento riconosciuto alle imprese rispetto alle responsabilità da assumere e ai diritti umani che il mondo del business dovrebbe (should è la forma utilizzata nel testo) rispettare.
Il 12 settembre 2017, il Global Compact ha introdotto un’esclusione dalla sottoscrizione specifica per le compagnie del tabacco. Questa decisione ha riconosciuto che i prodotti del tabacco sono in diretto conflitto con gli obiettivi delle Nazioni Unite, in particolare con il diritto alla salute e comprometterebbe il raggiungimento dell'obiettivo 3 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (SDG 3). Questa restrizione basata sul prodotto è strettamente limitata alle aziende che producono e/o fabbricano tabacco o
107 Rasche A., The United Nations and Transnational Corporation: How the UN Global Compact Has Changed the Debate, in Lawrence J.T., Beamish P.W. (eds), Globally Responsible Leadership:
Managing According to the UN Global Compacty, Sage Publications, Thousand Oaks, 2012. p. 37.
108 Gherari V.H., Le profil juridique et politique du Pacte Mondiale, in L. Boisson de Chazournes, E.
Mazuyer, Le pacte des Nations Unies 10 ans après, Bruyant, Bruxelles, 2011, p.20.
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fanno parte di una joint venture, ovvero hanno una filiale o una partecipazione in una società che produce e/o fabbrica tabacco109.
Da iniziativa privata, oggi il Global Compact rappresenta un’istituzione formale, al punto da partecipare in maniera autonoma ai lavori dell’ILO, UNEP, UNDP, UNIDO e altre agenzie ONU.
A parere di chi scrive, uno dei principali meriti attribuibili al progetto del Global Compact consiste nell’aver riunito sotto l’egida delle Nazioni Unite l’interesse delle imprese transnazionali per la questione, fino ad allora principalmente sviluppatosi in maniera frammentata, mediante gli autoregolamenti di Responsabilità Sociale di Impresa.
Il Global Compact, insieme con le Linee Guida dell'OCSE per le imprese multinazionali e la Dichiarazione tripartita dell’OIL, costituiscono le principali iniziative volontarie a favore di pratiche commerciali sostenibili, con meccanismi di impegno e responsabilità complementari. Tutte e tre le iniziative hanno contribuito a definire e migliorare la relazione tra le imprese e gli standard internazionali, creando un forum comune tra soggetti economici, governi e società civile, oltre a fornire un modello completo per le pratiche commerciali responsabili.
3.I PRINCIPI RUGGIE E LE TAPPE DI UN PROCESSO DI CODIFICAZIONE DE