La richiesta di autonomia della Commissione pro-erigendo Comu-ne di Marotta, aveva messo in agitazioComu-ne gli abitanti del territorio, l’inquietudine si era diffusa in particolare tra i residenti nelle campa-gne dove dimorava la maggior parte della popolazione e laddove le informazioni trasmesse oralmente, giungevano spesso frammentate e incomplete.
Per dare maggiore informazione e serenità a tutti i cittadini sul-la vicenda, venne diffuso un conciliante vosul-lantino firmato “Alcuni Mondolfesi e Marottesi” che descriveva l’impegno del comune, la storia dell’autonomia, forniva spiegazioni, esortava ad evitare anta-gonismi. La forma e i contenuti lasciano pensare che il volantino fosse opera di alcuni vecchi esponenti politici, esperti conoscitori dell’attività dell’amministrazione.
Ai Mondolfesi, per la verità
Secondo un esame sereno e un giudizio obiettivo di mondolfesi e marottesi, la costituzione a Comune della frazione di Marotta di Mondolfo, è intempestiva! E perché ognuno si renda ragione di ciò, ecco per la verità, un po’ di storia passata e presente:
L’unificazione della frazione di Marotta di Fano e la frazione di Ma-rotta di Mondolfo fu riconosciuta indispensabile e possibile sin dal 1920, tanto che elementi dell’amministrazione comunale d’allora ebbero utili abboccamenti con le parti interessate; ma la cosa passò in dimenticanza per l’avvento del fascismo. Venne però ripresa se-riamente in esame dal Podestà del Comune di Mondolfo nel 1935, come risulta dal carteggio della pratica, dove, in particolare,
pri-meggia l’iniziativa dei marottesi della frazione di Fano appoggiata dal Direttore della Colonia S. Lucia di Gubbio. La pratica subì un arresto per forza maggiore d’indole estranea alla pratica, e precisa-mente, dall’impresa di guerra coloniale dell’Italia, dalla guerra civile di Spagna, dalla guerra nazista causa della conflagrazione generale.
Trascorso il lungo periodo di anormalità, l’attuale amministrazione comunale di Mondolfo, la 1a eletta dal responso elettorale del 10 marzo c.a., dopo la ripresa verso la normalità civile, non appena possibile si interesserà nuovamente della cosa in quanto fa parte anche del suo programma preelettorale.
Ancora purtroppo, le cose non sono tanto facili a disbrigarsi, dato le tante necessità e le varie difficoltà e il disorientamento susseguentisi ad un periodo di distruzione.
Tuttavia l’attuale amministrazione ha fatto e sta facendo ogni sforzo in favore della sua frazione di Marotta.
Difatti ha disposto la riattivazione dell’illuminazione pubblica: 12 lampadine sono state rimesse ed altre non tarderanno, affinché, nel-la ripresa delnel-la stagione delnel-la bagnatura, non manchi tale comodità civile.
Ha istituito un ufficio annona nella frazione già in funzione. Ha provvisoriamente rinnovato già di fatto per forza maggiore e le-galizzato il contratto d’appalto ad aggio del servizio di riscossione dell’imposta consumi condizionando l’apertura di un ufficio a Ma-rotta per la comodità di quei cittadini.
Ha nominato una levatrice già giunta in frazione con l’obbligo di risiedervi. Ha ripristinato il servizio automobilistico postale a pas-seggeri tra il Capoluogo e la frazione. Col 1° luglio 3 corse di andata e ritorno. Il servizio, assai sinistrato dalla guerra, migliorerà man mano che la vita normale riprenderà. Umanamente non si può sa-crificare una Ditta su due piedi.
Ha deliberato l’attuazione di due corse settimanali automobilisti-che, il mercoledì e il sabato per Fano – Pesaro; e una corsa settima-nale, il giovedì per Senigallia – Ancona. Tali corse faciliteranno alle Autorità e ai cittadini il disbrigo degli interessi in provincia e alla regione, oltre che l’accedere ai mercati delle città vicine. Le
compe-tenti autorità della regione hanno già trasmesso il parere favorevole, ed ora si attende l’approvazione ministeriale già sollecitata da questa amministrazione comunale.
Ha deliberato l’aumento del sussidio annuo per l’Asilo infantile di Marotta elevandolo a £.500 mensili, ed ha frattanto provveduto, a quell’Asilo 20 razioni giornaliere per la refezione dei bimbi, usu-fruendo dei benefici dell’U.N.R.R.A.136.
Ha provveduto alla sistemazione di tratti di terreno e di fossato lungo la spiaggia, e si è interessata per la sistemazione della strada adriatica.
Ha ottenuto di anticipare l’asta dei lavori di riparazione delle scuole di Marotta, e sta pressando la riparazione dell’acquedotto di Ma-rotta, desiderosa di non attendere il nuovo esercizio finanziario nel quale anche questo lavoro sarebbe compreso: la cosa si trova già a buon punto.
L’attuale amministrazione si è anche interessata per la fermata di al-cuni treni nella stazione ferroviaria della frazione, e si premurerà di perorare ogni sviluppo della sua unica frazione. Oltre ad un nuovo piano regolatore per lo sviluppo edilizio, non esclude la possibilità della costruzione di un molo, perché l’Italia, per risorgere, dovrà pur dare lavoro ai suoi sudditi, e un molo avrà la preferenza, perché l’incremento della pesca e dei trasporti via mare, sono tra le migliori fonti delle ricchezze necessarie al consolidamento della Patria.
Ha deliberato per un ufficio di delegazione comunale a Marotta e per l’istituzione di un mercato settimanale, e tornerà sopra a tali de-libere in parte osteggiate intendendole ovvie e savie per la comunità della frazione.
Dopo quanto sopra, concludiamo:
La costituzione di Marotta a Comune, ripetiamo, è intempestiva, ed il Consiglio comunale di Mondolfo ha dato il suo schietto parere sfavorevole, perché ritiene più vantaggioso mantenere l’integrità del territorio, già di minima estensione per l’esigenza dei tempi, tanto nei riguardi dei mondolfesi che dei frazionisti, perché Fano non
ac-136 Organizzazione delle Nazioni Unite istituita il 9 novembre 1943 per assistere econo-micamente i Paesi gravemente danneggiati dalla seconda guerra mondiale.
consentirà mai cedere le Torrette e oltre perché San Costanzo mira, desideroso di crescente progresso, ad uno sbocco al mare!
E Mondolfo dovrebbe favorire il proprio regresso?!
I mondolfesi e i marottesi stretti nella solidarietà doverosa, mante-nendo e valorizzando la comunità unica, potranno insieme raggiun-gere il massimo dei benefici.
Mondolfesi e Marottesi, non più antagonismi e personalismi nocivi al vostro bene e a quello della Patria, ma unità e concordia operando per il reciproco vantaggio che viene dal massimo sviluppo civile del nostro Comune.
Mondolfo ha delle tradizioni che vanno rispettate.
Mondolfo ha un Ospedale attrezzato dove affluiscono malati anche dalle città oltre che numerosissimi paesi.
Mondolfo e Marotta hanno industrie (armoniche, laterizi, ecc.) e commerci vari, scuole e istituti e istituzioni da sostenere e da incre-mentare per l’educazione, l’istruzione, l’assistenza, la vita dei cittadini.
Comprensione dunque, benevolenza, lealtà d’intenti, operosità e fiducia.
Lì 29 giugno 1946 – SS Pietro e Paolo.
Alcuni Mondolfesi e Marottesi137
137 Archivio comunale Mondolfo.