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La rapida estensione di Marotta

La conflittualità sociale e politica Italiana di quel periodo, insieme all’esplosione della crisi petrolifera innescata dai paesi produttori che coglie l’Italia priva di un piano energetico nazionale, si riflettono sull’economia e ricadono negativamente sulla bilancia commerciale, negli anni ‘70 il livello d’inflazione è superiore al 20%, il più alto tra i principali paesi europei, accompagnato dal più alto livello di disavanzo del debito pubblico e dal più alto tasso di disoccupazione;

la crisi economica è molto seria, l’Italia intraprende la politica del risparmio energetico definita “politica dell’austerity” ed è costretta a chiedere interventi di sostegno finanziario alla Comunità Economi-ca Europea220.

Ad anni alterni si hanno fasi di ripresa e fasi di ristagno economi-co, i costi del lavoro e delle materie prime raggiungono livelli elevati e accanto alle grandi concentrazioni industriali del nord Italia e ad un sud scarsamente produttivo, si afferma al centro della penisola lo sviluppo periferico e capillare di una moltitudine di piccole e medie imprese, soprattutto nelle zone a tradizione mezzadrile come le Mar-che dove il reclutamento della manodopera proveniente da famiglie contadine, consente di utilizzare una forza lavoro flessibile e di costo relativamente basso221.

Nella regione Marche la diffusione delle attività manifatturiere a

220 Diario d’Italia, 1971-1980. Osservatorio economico demografico. Istituto Geografi-co De Agostini Novara 1994.

221 Diario d’Italia, 1961-1970. Osservatorio economico demografico. Istituto Geografi-co De Agostini Novara 1994.

contatto con le aree rurali, dove si praticava un’agricoltura basata su coltivazioni permanenti a basso reddito, offre ai lavoratori la sicurezza di poter tornare al lavoro agricolo qualora venisse meno l’occupazio-ne in fabbrica, e l’occupazio-nei periodi di cassa integraziol’occupazio-ne o di lavoro a orario ridotto si presenta anche la possibilità di svolgere entrambe le attività.

Il modello di sviluppo del “piccolo e bello” già presente nel ter-ritorio comunale di Mondolfo, cresce a macchia d’olio con l’incre-mento delle attività dell’abbiglial’incre-mento e dei profilati di legno, la produzione di macchine meccaniche, di apparecchi elettrici, di in-fissi, impianti per la depurazione e arredi in legno, che permette-ranno l’aumento consistente dell’occupazione giovanile e dei redditi famigliari; la conseguente crescita economica produce l’espansione dei consumi ed innesca la propagazione del commercio, del turismo e delle attività edilizie.

Può apparire incredibile, ma nel contesto di una Italia soggetta ad una grave crisi economica e intimorita dai numerosi episodi di aggressione alla democrazia, negli anni settanta si determinano nel comune di Mondolfo e in particolare nel centro costiero di Marotta condizioni estremamente favorevoli per lo sviluppo.

Per cogliere le opportunità di lavoro, in breve tempo centinaia di nuclei famigliari lasciarono le campagne e dai paesi dell’entro-terra si stabilirono a Marotta, altre famiglie emigrate all’estero deci-sero di edificare a Marotta la loro abitazione per il rientro in Italia, contemporaneamente molte famiglie delle città per porre al riparo i risparmi dalla svalutazione della lira, acquistarono case vacanze nel centro turistico in espansione, ottenendo in breve tempo una buona rivalutazione del capitale.

Nella tranquilla Marotta lontana dagli attentati e dal terrorismo, quasi per incanto si realizza la rapida estensione del tessuto urbano e l’incredibile duplicazione della popolazione residente. L’intensità dello sviluppo edilizio in quei pochi anni, costituì un fenomeno di dimensioni tali da non avere riscontri simili nella provincia.

Marotta viale Carducci. Scavi per la realizzazione della rete fognante. Archivio Bi-blioteca Comunale.

La fase della grande crescita di Marotta venne sostenuta dall’Am-ministrazione Comunale che con investimenti straordinari riuscì ad assicurare con l’urgenza necessaria i servizi essenziali: strade, illumi-nazione pubblica, acqua potabile, fogne, impianto di depurazione e servizi scolastici, indispensabili alle famiglie immigrate per insediarsi nei nuovi quartieri.

In quel periodo alla guida dell’amministrazione comunale emerge la figura di un grande Sindaco che profuse l’impegno e la dinamicità che la situazione richiedeva: il prof. Pierino Ciriachi222. Marottese originario di Monte Porzio, Pierino Ciriachi divenne consigliere co-munale alle elezioni del 17 novembre 1968, e il 4 luglio 1970 all’età di 30 anni viene eletto Sindaco alla guida di una coalizione di partiti della sinistra. Confermato Sindaco dal Consiglio Comunale il 14 gennaio 1974 viene riconfermato il 3 luglio 1979, complessivamen-te ricopre la carica per 13 lunghi anni, nel corso dei quali Marotta conosce uno straordinario sviluppo economico.

222 Monte Porzio 21 settembre 1939 - Fano 31 ottobre 2001. Laureato in Lettere anti-che, Sindaco di Mondolfo dal 1970 al 1983, Consigliere provinciale nel 1985/1990, Difensore civico di Mondolfo nel 1995/2001. Alla sua memoria è stato denominato il Centro Polivalente di viale Europa Marotta.

Impianto di depurazione del Cesano in costruzione. Archivio Biblioteca Comunale.

Pierino, come affettuosamente lo chiamavano i cittadini, è ricor-dato ancora oggi come uno dei migliori Sindaci che il comune di Mondolfo abbia avuto, l’impegno, l’equilibrio, la cultura, il carattere gioviale e la capacità di porsi sullo stesso piano dei cittadini con i quali amava dialogare, sono le doti che lo hanno reso popolare e con le quali ha conquistato l’affetto della gente.

Concluso l’impegno nell’amministrazione del comune, venne eletto Consigliere provinciale e nel periodo dal 12 maggio 1985 al 5 maggio 1990 svolse l’incarico di capogruppo del P.C.I. nell’Assem-blea provinciale di Pesaro Urbino; al termine di questa esperienza il 29 giugno 1995 fu nominato Difensore Civico del comune di Mon-dolfo, in questo ruolo di garanzia a tutela dei cittadini dagli abusi della pubblica amministrazione, venne riconfermato il 28 febbraio 2000, e svolse le funzioni con dedizione e imparzialità sino agli ulti-mi giorni della sua vita.