La costruzione della linea ferroviaria era già stata programmata dallo Stato Pontificio, ma solo dopo la proclamazione del Regno d’Italia vennero realizzate le arterie più importanti che collegavano le regio-ni della peregio-nisola riuregio-nite sotto la casa Savoia. Il popolo degli italiaregio-ni guardava con grande speranza alle novità che aprivano la strada alla modernizzazione, l’avvento del treno e la costruzione delle strade ferrate diedero un forte impulso al trasporto delle persone e delle merci, la rete ferroviaria offriva un facile accesso alle persone di ogni ceto sociale, e pertanto divenne un diffuso fattore di progresso.
Nel novembre del 1861 entrava in esercizio la linea ferroviaria Ancona-Bologna, il treno ora fischiava anche per le nostre contrade, il comune di Mondolfo era attraversato nel suo litorale ed i binari passavano nei pressi della stazione postale di Marotta54.
La linea ferroviaria Adriatica venne realizzata a ridosso della co-sta in modo che il tracciato risultasse meno impegnativo e non ri-chiedesse la costruzione di opere complesse, tuttavia questa scelta compiuta un secolo e mezzo fa, con il passare del tempo ha generato problemi sempre maggiori alla viabilità interna dei centri urbani. Va considerata la singolarità di Marotta, dove la costruzione delle infra-strutture ferroviarie avvenne quando il centro urbano non esisteva ancora, in un’area che fatta eccezione per l’Osteria era pressoché di-sabitata.
L’avvento della ferrovia, segnò comunque il declino della
stazio-54 Alessandro Berluti. Mondolfo Marotta vita di una stazione, 2000. Parte Prima. Cap.
II La stazione di Marotta un sogno da realizzare.
ne di posta, “venne il treno e le diligenze diminuirono; la strada litoranea che prima passava accanto l’Osteria, fu spostata di un 50 metri verso il mare. Marotta Vecchia, come la chiamano tuttora (n.d.r.1948) i marottesi, diventò quasi un luogo fuori mano, ...Il suo splendore era ormai passato”55.
In piazza Fiume56 era in funzione un modesto casello ferroviario, dove avvenivano le fermate del treno per i passeggeri, per la con-segna della posta e per il rifornimento del carbone necessario alle locomotive, ma affinché i cittadini potessero giovarsi pienamente della comodità del nuovo mezzo di trasporto, era necessario disporre di una stazione ferroviaria attorno alla quale sviluppare anche le op-portunità economiche e sociali.
Il Consiglio Comunale di Mondolfo consapevole dei vantaggi che potevano derivare alla comunità, intraprese numerose azioni amministrative per promuovere e realizzare la sua costruzione. E con la partecipazione finanziaria del comune, la stazione di Mondolfo-Marotta venne finalmente realizzata e solennemente inaugurata il 17 agosto 1884, da quel pomeriggio prendeva il via il regolare servizio della nuova struttura, vanto dell’intera cittadinanza di Mondolfo e dell’intera vallata del Cesano al cui servizio era posta57.
La stazione venne realizzata sul lato est della strada Adriatica a 500 metri dal vecchio casello situato in Piazza Fiume e 300 metri dal punto dove l’Adriatica si incontra con la strada Pergolese. La sta-zione oltre a migliorare decisamente il servizio passeggeri, divenne il centro di distribuzione del servizio postale e un importante scalo merci che diede un forte impulso alle attività economiche del terri-torio di Mondolfo e dell’intera valle del Cesano.
55 Adalgiso Ricci. Marotta. Appunti di storia e cronaca, 1948, Pag. 31.
56 Odierna piazza dell’Unificazione.
57 Alessandro Berluti. Mondolfo Marotta vita di una stazione, 2000. Parte Prima. Cap.
IV L’entrata in esercizio della nuova stazione.
Carta topografica di Marotta del 1909, area della stazione ferroviaria. Biblioteca Comunale Mondolfo.
Con l’avvento della stazione di Mondolfo-Marotta il servizio posta-le, a quel tempo fondamentale strumento di comunicazione, garan-tiva la regolare corrispondenza agli uffici postali dei comuni che si affacciano sulla valle del Cesano: Monterado, San Costanzo, Castel-leone di Suasa, San Lorenzo in Campo, Pergola, compresi quelli del mandamento di Mondavio: Barchi, Fratte Rosa, Montemaggiore al Metauro, Monte Porzio, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro58.
58 Alessandro Berluti. Mondolfo Marotta vita di una stazione, 2000. Parte Seconda.
Nel primo decennio del 1900 si moltiplicarono le istanze per la fer-mata dei treni che transitavano lungo la ferrovia senza fare scalo nel-la stazione di Mondolfo-Marotta, e furono realizzate alcune opere complementari per migliorare la funzionalità della stessa stazione come un tronco di strada per facilitarne l’accesso.
Area della stazione di Marotta inizio ‘900. Archivio Mario Ercolani Marotta.
L’espandersi dell’abitato di Marotta e la nascita del turismo balne-are avevano posto la necessità di dotbalne-are la ferrovia degli attraver-samenti indispensabili per giungere sino alla spiaggia, i passaggi a livello realizzati all’epoca di costruzione della ferrovia non erano più rispondenti alle necessità degli abitanti. A partire dal 1911 l’ammi-nistrazione comunale iniziò a sollecitare la Direzione delle Ferrovie ad operare un riassetto dei passaggi a livello, cogliendo nel 1914 il risultato di trasferire il passaggio a livello da piazza Fiume alla convergenza stradale della Pergolese con la via Adriatica, e nel 1922
Cap. II. 2 Il servizio postale presso la stazione.
l’autorizzazione a realizzare a proprie spese, un attraversamento pe-donale con apertura a “girandola” all’altezza di piazza Fiume59. Nel primo ‘900 la ferrovia e l’agevole accesso garantito dalla stazione ferroviaria hanno svolto una funzione determinante nella nascita di Marotta, e hanno conferito al centro rivierasco una importanza stra-tegica nelle comunicazioni, nel trasporto e nel commercio.
59 Alessandro Berluti. Mondolfo Marotta vita di una stazione, 2000. Parte Seconda.
Cap. III. I passaggi a livello di Marotta.