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Interviste  semi-­‐strutturate

Nel documento ANIMALI  POLITICI. (pagine 100-105)

4   METODI, DATI E PERCORSO DELLA RICERCA

4.4   Fonti dei dati

4.4.2   Interviste  semi-­‐strutturate

4.4.1.4 Stesura, test e contenuti del questionario

Nella survey si sono indagate le seguenti dimensioni: profilo socio-demografico; collocazione politico/ideologica; carriere politiche; maggior o minor tolleranza nei confronti di azioni welfariste; eventualità di ricorrere ad azioni di protesta che implichino forme di “violenza”; rapporto nei confronti delle istituzioni, sia locali sia nazionali, ma anche e soprattutto rapporto con altre aree di movimento; riconoscimento in una prospettiva antispecista; conduzione e promozione degli stili di vita; tempo dedicato all’attività di animal advocacy; priorità da perseguire; valori etico-morali. Il questionario completo è consultabile in appendice, a fine elaborato.

Nella formulazione delle domande, si è utilizzata come base di partenza la traccia usata in una recente indagine sull’associazionismo (Biorcio & Vitale, 2016): tale questionario, già completo di domande inerenti il nostro oggetto di ricerca, è stato integrato e modificato con quesiti ad hoc. Oltre a essere composto da domande già testate in altre occasioni, esso è stato frutto di un preciso lavoro di strutturazione, sia con l’aiuto di relatore e correlatrice, sia tramite la consulenza di un “informatore privilegiato”. Inoltre si è provveduto a una fase di test su 20 soggetti scelti secondo differenti caratteristiche (colleghi e docenti; animal advocates; esperti e inesperti informatici). Si ritiene dunque di aver operato nella maniera più corretta al fine di predisporre un questionario agile ed efficace, la cui compilazione richiedesse 15-20 minuti di tempo e la cui usability fosse massima.

4.4.2 Interviste semi-strutturate

Una volta terminata la raccolta dei dati quantitativi, si è proceduto a un approfondimento di alcune tematiche, tramite lo svolgimento di interviste semi-strutturate (della Porta, 2010) con alcune key-people (Stringer, 1996) afferenti alle tre aree individuate e appartenenti a

100 In modo particolare, facciamo riferimento a quella che lo stesso Diani definisce a more relaxed version dell’approccio realista, utile per giungere alla saturazione dei nodi (attori individuali o collettivi), anche tramite

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gruppi attivi nel territorio milanese.101 Questo focus qualitativo ha consentito da una parte di meglio specificare alcuni dati emersi dal questionario strutturato, dall’altra di indagare aspetti difficili da far emergere con approcci standard (Marradi, 2007). Al fine di operare un’efficace suddivisione degli intervistati, si è deciso di dedicare maggior spazio all’area antispecista, quella più interessante dal punto di vista della sociologia politica e dei movimenti sociali, e anche quella meno rappresentata nel questionario strutturato. Le interviste effettuate sono state pertanto 20, rivolte a 4 attivisti della cura (2 gruppi: 2 individui per gruppo), 4 attivisti protezionisti (2 gruppi: 2 individui per gruppo), 12 attivisti antispecisti (4 gruppi: 3 individui per gruppo). Senza che fosse nel piano-interviste previsto dal ricercatore, né che sia stato in alcun modo esplicitamente richiesto ai gruppi individuati, è inoltre emerso un forte equilibrio di genere, sia in termini totali, sia nelle singole aree e nei singoli gruppi.102 Nella tabella 4.2. sono elencati i singoli gruppi oggetto del focus qualitativo, divisi per aree.

Tab 4.2. - Gruppi oggetto del focus qualitativo

AREA GRUPPI

ANTISPECISMO Cani Sciolti (poi Iene Vegane)

Essere Animali Farro & Fuoco Oltre la Specie

CURA Mondogatto San Donato

Vita da Cani

PROTEZIONISMO ENPA Milano

LAV Milano

Fonte: nostra indagine animal advocates italiani, 2015.

L’area della cura è rappresentata da due gruppi piuttosto differenti fra loro. Da una parte Vita da Cani, storica realtà milanese, che gestisce due dei più grandi canili della provincia (oltre ad altre strutture adibite alla cura di animali, non solo da affezione, ma anche da

101 Le interviste sono state effettuate in ambienti differenti (Università, casa o luogo di lavoro degli intervistati, canile, etc) a seconda delle esigenze del singolo intervistato, ma sempre ricreando un ambiente il più possibile uniforme e tranquillo. Le interviste sono state condotte nel periodo ottobre-dicembre 2015, hanno avuto una durata media di 55 minuti (max: 74’10’’; min: 32’11’’), sono state registrate su supporto audio e successivamente ritrascritte.

102 Per inciso, la stessa cosa è successa a Turina (forthcoming): si rimanda, anche, a quell’articolo per una riflessione su questo aspetto.

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reddito), recentemente convogliata nella Rete dei Santuari di Animali Liberi, e che, al fianco dell’impegno quotidiano di assistenza a singoli individui animali (principalmente cani), si presenta come gruppo “politico” molto più di altri afferenti all’area della cura, promuovendo iniziative per il veganismo ed essendo in stretta relazione con gruppi antispecisti, anche grazie alla presenza al proprio interno di soggetti appartenenti ad alcune di tali realtà. Dall’altra parte, invece, Mondogatto San Donato, un grande gattile collocato nella zona di San Donato, certamente più simile a molti altri gruppi di cura, concentrando il proprio interesse soprattutto sul tema del randagismo e dell’assistenza ad animali da affezione, gatti in modo particolare. Tale associazione, si precisa, non va confusa con l’omonima e più grande realtà meneghina che gestisce il gattile comunale: i membri di Mondogatto San Donato erano parte di Mondogatto Milano, ma se ne sono quasi da subito distaccati dando vita a un gruppo autonomo.103

Allo stesso modo, per quanto concerne l’area protezionista, abbiamo selezionato le sedi locali di due delle più importanti associazioni nazionali (ENPA e LAV), che, pur avendo diverse caratteristiche in comune, hanno affrontato, specie in anni recenti, percorsi differenti e sintetizzabili, in modo forse fin troppo semplificatorio, in una maggior “radicalizzazione” vissuta da LAV rispetto a una sostanziale permanenza su posizioni più moderate di ENPA, in maggior continuità con la storia del protezionismo italiano.

Spostandoci, infine, all’area antispecista, abbiamo considerato quattro gruppi, che, se accomunati da un maggior radicalismo rispetto alle posizioni dell’area della cura e del protezionismo, sono estremamente diversificati fra loro. Oltre la Specie è una realtà nata diversi anni fa, e animatrice, tramite alcuni suoi membri, di un elevato dibattito culturale di respiro nazionale (e non solo), presentandosi come il soggetto principale da un punto di vista di elaborazione filosofica e strategie di movimento; inoltre, anche grazie ad alcuni progetti paralleli, si è resa protagonista di importanti campagne su specifici punti.

Essere Animali è, invece, l’evoluzione di precedenti gruppi storici dell’antispecismo italiano, e in modo particolare di Nemesi Animale; la sua diffusione è nazionale, ma le sue

103  La scelta di considerare Mondogatto San Donato e non Mondogatto Milano non è casuale. È stata effettuata per includere un gruppo differente rispetto all’altro dell’area della cura (Vita da Cani), in base a diverse dimensioni: oltre a quella evidente cani/gatti, si è pertanto voluto privilegiare una realtà più limitata (per quanto considerevole nel proprio territorio di pertinenza), assolutamente legata al tema del randagismo (e non invece vicina anche a istanze antispeciste), e formata esclusivamente da volontari, spesso appartenenti a coorti di età avanzate ed esclusivamente interessati alla cura di animali non-umani.  

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“sedi”104 principali sono Milano e la Romagna. Se è vero che in periodi recenti ha assunto posizioni a volte più moderate, che da un punto di vista strategico la potrebbero far ricadere anche nell’alveo del protezionismo, resta indubbiamente un soggetto che, grazie ad azioni dirette (in modo particolare undercover investigations) e a una forte insistenza sul tema del veganismo, si può tuttora ascrivere all’area antispecista. Oltre la Specie e Essere Animali sono inoltre gli organizzatori dei due principali festival animalisti della provincia di Milano, e che attirano ogni anno migliaia di persone dall’intero territorio nazionale: trattasi rispettivamente del Veganch’io (dall’anno 2016: Festa Antispecista) e del Mi-Veg.

Cani Sciolti è un gruppo di formazione piuttosto recente, i cui membri provengono in buona parte da altri gruppi, quali Fronte Animalista e Centopercentoanimalisti. Tali gruppi sono stati spesso tacciati di vicinanze con l’estrema destra (anche in riferimento a ruoli politici assunti da alcuni loro leaders105). Quel che certo si può affermare è che, contrariamente a Essere Animali e soprattutto Oltre la Specie, gruppi dalla dichiarata collocazione a sinistra, Cani Sciolti si propone come gruppo a-politico, principalmente interessato alla questione animale in quanto tale, senza invece proporre collegamenti rilevanti con altre lotte di liberazione. Il gruppo si caratterizza per la grande quantità di iniziative condotte negli ultimi anni, in diversi luoghi pubblici, fra cui piazze, supermercati ed eventi mondani. In tempi piuttosto recenti, diversi dei suoi membri hanno dato vita a un’ulteriore formazione, Iene Vegane, che ha in parte preso il posto di Cani Sciolti.

Infine, Farro & Fuoco è un gruppo nato in ambienti antifascisti, inizialmente come gruppo-cucina all’interno di più ampie mobilitazioni afferenti all’area dell’antagonismo, e successivamente resosi indipendente pur rimanendo fortemente legato a una serie di soggetti collettivi non afferenti all’area antispecista e nemmeno all’animal advocacy in senso lato. Il gruppo si è sciolto durante il 2015, anche se alcuni suoi membri hanno continuato azioni come membri di altri gruppi, ad esempio Liberati da Expo, soggetto nato per contrastrare l’Esposizione Universale da un punto di vista antispecista, e in buona parte composto da membri del precedente Farro & Fuoco.

104 L’uso delle virgolette si deve al fatto che non si tratti di vere e proprie sedi istituzionali, bensì di zone geografiche con una maggior concentrazione di membri e attivisti.

105  In particolare, il riferimento è a Paolo Mocavero, fra i fondatori di Centopercentoanimalisti, e candidato nel 1999 alla poltrona di sindaco di Padova con il gruppo Destra Veneta – Stop immigrazione per una Forza Nuova.  

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Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva con le principali caratteristiche socio-demografiche dei 20 soggetti intervistati.

Tab. 4.3. - Caratteristiche socio-demografiche dei “membri rilevanti” intervistati

Genere Maschile 9 Femminile 11 Anno di nascita Prima del 1955 2 1955-1975 9 Dopo il 1975 9 Professione Dipendente 7

Professionista, imprenditore/imprenditrice, lavoratore/lavoratrice in proprio 6

Pensionato/a, disoccupato/a 5

Altro 2

Status civile Nubile/celibe 15

Sposato/a 3

Separato/a, vedovo/a 2

Fonte: nostra indagine animal advocates italiani, 2015.

Come anticipato, si è valutato di intervistare membri rilevanti, intendendo con questa locuzione individui che ricoprissero un ruolo di leadership (istituzionalizzata o carismatica) all’interno del gruppo, e/o individui con una notevole esperienza nell’animal advocacy organizzata. Gli intervistati sono stati richiesti di informazioni inerenti il gruppo di afferenza, e non invece aspetti delle singole biografie individuali; è evidente che, essendo l’intervista condotta face-to-face e prevedendo una certa libertà di approfondimento su singoli aspetti di volta in volta salienti, alcuni elementi individuali e biografici dei rispondenti siano emersi, offrendo per altro un valore aggiunto ai dati raccolti. La traccia di intervista può essere consultata in appendice all’elaborato. Oltre alle interviste, gli otto gruppi (e le tre aree) oggetto del nostro focus sono stati indagati anche tramite la consultazione di materiale cartaceo e digitale prodotto in anni recenti: difficile identificare un preciso arco temporale, in quanto alcuni fra i gruppi, in modo particolare quelli antispecisti, sono di recente formazione, a testimonianza della novità da essi rappresentata. In tal modo si è potuto controllare anche l’eventuale cambiamento delle posizioni, delle retoriche e delle pratiche nel corso del tempo.

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PARTE SECONDA – INTERMEZZO

STORICO

5 L’ANIMAL ADVOCACY IN ITALIA

Nel documento ANIMALI  POLITICI. (pagine 100-105)