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Istantanea di leonardo

Nel documento Il reportage fotografico a parole (pagine 157-160)

Un furgone verde con numerose scritte pubblicitarie della Forst attraversa piazza D’uo-mo entrandoci da via Garibaldi e fermandosi all’ingresso di vicolo Terlago. Ne scende un uomo giovane in tuta da lavoro blu scura e con un marsupio con un motivo mimetico verde. Chiude la portiera e si avvicina al lato posteriore sinistro del furgone, abbassa un paio di maniglie e apre la porta laterale. All’interno ci sono numerose casse contenenti 12 bottiglie d’acqua ciascuna. inizia a scaricarle impilandole tra di loro e formando colonne da quattro casse. Dopo averne scaricate un numero sufficiente per formare 4 pile, prende una carriola dal furgone, carica una pila sulla carriola, e con la carriola entra in vicolo Terlago.

Dopo circa un minuto ne esce con la stessa carriola e 4 casse identiche, questa volta contenenti bottiglie vuote. Arriva al furgone, scarica le casse contenenti le bottiglie vuote, carica una pila di bottiglie piene e rientra nel vicolo. Ripete l’operazione fino a quando non gli manca una pila di bottiglie piene da portare. a questo punto si ferma, apre la portiera del furgone, rovista dentro per qualche secondo, ne esce con un pacchetto di fazzoletti, ne estrae uno, si soffia il naso, si rimette il pacchetto in tasca e ricomincia a portare dentro le casse.

DIscussIone Giulio Mozzi:

Leonardo: il tuo testo non è male, tutto sommato, anzi è addirittura un buon testo.

Ma quel

…piazza D’uomo…

è un fallo di mano in area di rigore. E io fischio.

Amedeo Savoia:

Anche a me piace la tua scena Leonardo. Provo a darti qualche suggerimento.

Nella prima frase non metterei in secondo piano il momento in cui il furgone si ferma. Mi sta bene, invece, che resti in secondo piano la provenienza. Come si fa? Ti do un’indica-zione: il presente indicativo mette l’azione in primo piano, il gerundio la sfuma. Immagina di riprendere la scena con una macchina da presa: campo lungo l’arrivo da via Garibaldi, campo medio l’attraversamento, campo totale la sosta (leggi la definizione di queste inquadrature in Wikipedia).

Togliamo un po’ di fronzoli: «ci» di «entrandoci», «ne» di «ne scende», «uomo» da

«uomo giovane».

C’è poi quel doppio «con» dove c’è «marsupio» che bisognerebbe risolvere diversamente.

Nella terza frase elenchi alcune azioni. Ti ricordo che la struttura dell’elenco è questa:

A, b, C e D.

Secondo me si può eliminare la frase con il «ci sono» accorpandola con la successiva nella quale però l’espressione è appesantita da un verbo fraseologico e da due gerundi.

Provaci.

Adesso ti do un aiuto diretto. Che ne diresti di alleggerire la frase dopo averne scaricate un numero sufficiente per formare 4 pile, che sa tanto di problema delle elementari , in un semplice

Formate quattro pile,

con il quattro scritto in lettera come è preferibile perlopiù fare con i numeri quando si scrive? Questo ci consente di passare da dieci a tre parole con un risparmio del 70%?

Oggi come oggi non è poco.

Un dubbio lessicale. Ha preso una carriola o un carrello?

Questa O questo?

Ripetere tre volte la parola «carriola» può avere anche un risvolto espressivo interessante giocato sul tormentone e sulla focalizzazione insistita del dettaglio, ma forse si può evitare.

4 casse identiche, questa volta contenenti bottiglie vuote.

non potrebbe semplificarsi in

quattro casse identiche di bottiglie vuote?

Nella frase successiva puoi usare il pronome per evitare di ripetere le casse contenenti le bottiglie vuote.

e migliorare la coesione.

La parte finale funziona bene. Sostituirei solo il verbo fraseologico ricomincia a portare

con un più diretto porta.

Al di là di queste osservazioni, confermo l’impressione positiva di Giulio Mozzi con il quale condivido il gusto per le azioni descritte dettagliatamente. Il dettaglio del soffiarsi il naso è molto efficace.

Riscrivi il testo sulla base delle indicazioni.

Leonardo:

bene okay, ma per il soffiarsi il naso intende dire che lo devo proprio rimuovere anche se è una cosa successa oppure che lo devo migliorare?

Amedeo Savoia:

Ho scritto che è molto efficace…

Leonardo:

è vero scusi, avevo letto «non è molto efficace»

Leonardo:

Un furgone verde con numerose scritte pubblicitarie della Forst si ferma all’ingresso di vicolo Terlago attraversando piazza d’uomo ed entrando da via Garibaldi. Scende un giovane in tuta da lavoro blu scura e un marsupio con un motivo mimetico verde. Chiude la portiera e si avvicina al lato posteriore sinistro del furgone, abbassa un paio di mani-glie e apre la porta laterale. Inizia a scaricare delle casse contenenti 12 bottimani-glie d’acqua ciascuna impilandole tra di loro e formando colonne da quattro. Formate 4 file 4 pile, prende un carrello dal furgone, carica una pila, e entra in vicolo Terlago.

Dopo circa un minuto ne esce con lo stesso carrello e 4 casse identiche di bottiglie vuote. Arriva al furgone, le scarica, carica una pila di bottiglie piene e rientra nel vicolo.

Ripete l’operazione fino a quando non gli manca una pila di bottiglie piene da portare. a questo punto si ferma, apre la portiera del furgone, rovista dentro per qualche secondo, ne esce con un pacchetto di fazzoletti, ne estrae uno, si soffia il naso, si rimette il pac-chetto in tasca e porta dentro le casse.

Meglio?

Leonardo:

piazza Duomo scusate Amedeo Savoia:

Meglio senz’altro, bravo. Ma prova a rispettare la sequenza cronologica nella prima frase limitando il numero dei gerundi.

Rileggi bene il testo. C’è qualche altro piccolo refuso da correggere.

Cura il testo senza fretta prima di pubblicarlo.

Nel documento Il reportage fotografico a parole (pagine 157-160)