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L’enforcement delle norme sociali: le sanzioni esterne

LE NORME SOCIAL

9. L’applicazione delle norme social

9.4. L’enforcement delle norme sociali: le sanzioni esterne

Una delle caratteristiche fondamentali delle norme sociali rimanda ad un importante ruolo delle persone, e cioè alla loro “capacità di renderle operanti attraverso l’approvazione e soprattutto il biasismo”162. In effetti, dal punto di vista funzionale, l’enforcement delle norme sociali è essenziale per la loro esistenza e – come afferma Ellickson – rappresentano la “principale prova della loro esistenza all’interno di una comunità”163.

La nozione di enforcement, ai fini di questo lavoro, discende dal concetto di sanzione esterna: pertanto ne restano escluse le forme di self-enforcing descritte nel paragrafo 9.3, in quanto le norme interiorizzate non hanno bisogno di punizioni esterne per essere efficaci. Esse sono seguite anche nei casi in cui la loro violazione passerebbe inosservata e non esposta a sanzioni, poiché la vergogna o il senso di colpa sono delle punizioni interne sufficienti. In questa

161 V. POSNER, RASMUSEN, ibidem .“The violator may also feel ashamed, however, even if

others do not discover the violation. He can imagine what they would think if they did discover it, a moral sentiment that can operate even if he knows they will never discover it”.

162 ELSTER, Il cemento della società, cit., 144.

163 ELLICKSON, Order without Law, cit., 131. “The best evidence of a rule is a pattern of regular

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sede, pertanto, si intende per enforcement l’applicazione di una sanzione informale a carico del trasgressore, da parte di un soggetto diverso da colui che ha violato la norma sociale.

Riportiamo a seguire, in breve, alcuni modelli elaborati dalla dottrina statunitense di Law and Economics.

Una prima distinzione che è possibile compiere è quella tra sanzioni informali di tipo non reputazionale e sanzioni informali di tipo reputazionale. Nel primo caso, la sanzione viene irrogata senza che vi sia la circolazione di informazioni nel gruppo di riferimento tali da poter andare ad incidere sulla reputazione del trasgressore. Può trattarsi di sanzioni che implicano l’uso della forza, le quali implicano un’azione nei confronti del patrimonio di colui che ha violato la norma sociale e che solitamente vengono adottate quando le sanzioni più blande non sono adatte alla specifica situazione. Ad esempio Ellickson osserva come nella contea di Shasta, in California, nelle relazioni tra i ranchers e gli allevatori di bestiame, sono diffuse sanzioni sociali – pur essendo l’estrema ratio – consistenti nella distruzione (destruction) o nel sequestro (seizure) del bestiame della persona deviante164. Le sanzioni non reputazionali possono, altresì, non comportare l’uso della forza, ma determinare comunque una perdita d’utilità per il deviante. Si pensi ad esempio, nell’ambito della teoria dei giochi, al rifiuto di cooperare nel round successivo a quello in cui è avvenuta la defezione.

Le sanzioni di tipo reputazionale, viceversa, si fondano sulla diffusione di informazioni relative alla violazione di una norma sociale da parte di un membro della comunità. Eric Posner argomenta che l’attività di diffusione di informazioni riguardanti la violazione tra i membri del gruppo sociale prende il nome di gossip, il quale, di per sé, non reca un danno particolare al deviante. La vera punizione che incide nei confronti della reputazione è il c.d. shaming, cioè il rifiuto di interagire con l’individuo che ha violato la norma sociale, che nelle

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situazioni più gravi può determinare addirittura l’esclusione del membro deviante dal gruppo sociale di appartenenza (ostracismo)165.

Altri autori, come Richard Posner e Rasmusen166, hanno individuato una serie di categorie di sanzioni informali, che in parte corrispondono alla tassonomia elaborata da Ellickson e di cui si è fatto cenno supra. Escludendo le categoria denominate di guilt e shame, che corrispondono al first-party control elaborato da Ellickson e di cui non faremo menzione dato che se ne è già discusso, la categoria di nostro interesse è quella denominata “multilateral costly

sanctions”, corrispondente al third-party control. In particolare, R. Posner167 precisa

come il trasgressore sia punito da più persone del proprio gruppo sociale attraverso degli atteggiamenti di derisione, disapprovazione e, nei casi più estremi, di ostracismo sociale168.

Un’ultima elaborazione dottrinale che vale la pena analizzare, è quella proposta da Cooter. Egli individua tre categorie di comportamenti illeciti, collegati alle relative attività cui si riferiscono, ai quali vengono assegnate delle sanzioni informali ad esse connaturate (inherent sanctions) e sanzioni di tipo reputazionale (reputational sanction).

Le tre attività concettualmente elaborate da Cooter sono: transact, relate e belong169. La tabella che segue permette di visualizzare in un colpo d’occhio tali

distinzioni:

Attività Sanzione connaturata Sanzione reputazionale

165 Cfr. ELLICKSON, ibidem, 215; POSNER, Law and Social Norms, cit., 88 ss.; POSNER,

RASMUSEN, Creating and Enforcing Norms,cit., 376.

166 V. POSNER,RASMUSEN,ibidem, 372 ss.

167 Cfr. R.A.POSNER,Social Norms and the Law: An Economic Approach, 87 AM.ECON.REV. 365,

366 (1997).

168 Un esempio di questo tipo di sanzione è il c.d. dirty look, definita come “un’espressione di

disapprovazione senza una pena tangibile ad essa collegata” (an expression of disapproval with no tangible penalty attached). Questo dimostra come le persone siano sensibili alle manifestazione di biasimo, sia che queste giungano dai propri pari, sia da perfetti sconosciuti: il senso di disagio psicologico è parimenti gravoso, ma sarà vieppiù importante laddove provenga da un individuo che stimiamo. Cfr. POSNER,RASMUSEN, Creating and Enforcing Norms,cit., 377.

169 R.COOTER, Normative Failure Theory of Law, 82 CORNELL L.REV. 947, 968 (1997). I tre

termini possono essere tradotti in via approssimativa in: negoziare (transact), relazionarsi (relate) ed appartenere (belong).

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Negoziare (transact) Boicottaggio (boycott) Riprovazione/biasismo

(blame) Relazionarsi (relate) Allontanamento/distacco

(detach) Condanna (condemn)

Appartenere (belong) Esclusione; disprezzo

(exclude; disdain) Accusa (denounce)

a) Transact. Gli individui hanno spesso modo di negoziare tra loro, sia quando si scambiano dei beni a seguito di una compravendita, dei regali, oppure quando scambiano informazioni. In queste ipotesi, la sanzione per chi viola una norma sociale in materia di transazioni sarà il boicottaggio, in quanto azione antitetica alla collaborazione negoziale (v. prima riga della tabella, seconda colonna).

b) Relate. Le persone instaurano spesso relazioni e legami di tipo lavorativo, amichevole o affettivo. La differenza con le transazioni è che mentre quest’ultime possono verificarsi una tantum, le relazioni hanno una natura durevole nel tempo. In questi casi, la violazione di una norma sociale che orienta il comportamento nelle relazioni umane determinerà – come sanzione – l’allontanamento, inteso come distacco del soggetto con il quale si era instaurato un rapporto.

c) Belong. Spesso si fa parte di un gruppo, come una compagnia di amici, un circolo ricreativo, un’associazione, e così via. In questi casi le norme sociali controllano il comportamento all’interno del gruppo sociale, e la violazione di una di queste regole determinerà come sanzione l’esclusione dal gruppo. Cooter menziona il disprezzo come sanzione connaturata a questo tipo di illeciti, poiché rappresenta l’ipotesi in cui un membro del gruppo tenga un comportamento disdicevole in quanto contrario ai valori, interessi ed orientamenti della comunità.

Per quanto riguarda le sanzioni reputazionali, Cooter intende con questo termine quelle punizioni che vanno a minare la nomea di un soggetto, cioè la considerazione o la stima di cui questi gode all’interno del gruppo

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sociale cui appartiene. Rappresentano un surplus che va a rafforzare l’efficacia delle sanzioni principali ed a sostituire quest’ultime laddove dovessero risultare fallaci. Tali sanzioni, in relazione alle tre attività di cui alla colonna 1 della tabella soprastante, vengono identificate in: blame, condemn, denounce, le quali si trasmettono attraverso il gossip, cioè quell’insieme di voci che circolano tra i vari membri del gruppo e che non fanno altro che rinforzare la punizione principale che ha subito il trasgressore o comunque incidere negativamente nei confronti della sua considerazione agli occhi degli altri.