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Letteratura divulgativa: quando internet diventa uno spazio nel quale ricercare modelli di condotta

MANAGING FLOW

1.6 Letteratura divulgativa: quando internet diventa uno spazio nel quale ricercare modelli di condotta

I colloqui tra genitori e insegnanti sono un evento che interessa e spesso preoccupa i genitori (Walker, 2000). Ricercando in internet risulta estremamente evidente come vi siano moltissimi blog che trattano la tematica dei colloqui tra genitori e insegnanti usando a volte anche formule accattivanti e titoli aneddotici. Già al primo sguardo, i suggerimenti proposti da molti di questi blog tematici, organizzati per punti posti in sequenza, sembrano essere simili a ricette. Oltre ai riscontri pratici, in questi blog mancano spesso spiegazioni, motivazioni e le fonti di riferimento. Tuttavia, internet risulta essere un canale molto utilizzato, in particolare modo dai genitori, in quanto si prefigura come facilmente accessibile rispetto, ad esempio, ad una letteratura di tipo scientifico. Pertanto, all’interno di questo lavoro di ricerca, abbiamo deciso di rivolgere uno sguardo a quali sono i contenuti più diffusi in internet in relazione alla tematica dei colloqui scolastici. Attraverso una lettura dei blog che trattano di colloqui e di relazioni tra scuola e famiglia è possibile comprendere e mettere “a fuoco” quali sono i problemi, le domande, le preoccupazioni e i dubbi che sono avvertiti come più “pressanti” e autentici dai genitori e dagli insegnanti.

Citiamo come primo esempio il blog OrizzonteScuola.it si propone come un blog “dalla parte degli insegnanti” e apre con il titolo “Colloqui con i genitori, fattore di

stress: i consigli dello psicologo su come affrontarli al meglio” fornendo un proprio 14

vademecum compilato dalla redazione con il contributo di Daniela Gramaldi. Attraverso una sequenza di domande e risposte, la redazione si propone di stilare una serie di suggerimenti per gli insegnanti che si trovano a interagire con genitori definiti e categorizzati come “negazionisti, sindacalisti, giudici, direttivi” etc. Infine il vademecum tenta di fornire qualche indicazione su possibili modalità di comunicazione in situazioni scolastiche più delicate (tra le quali vengono citati bambini distratti, che vanno male, iperattivi e/o stranieri). Le indicazioni sono il più possibile sintetiche e vengono presentate nel formato della lista.

Anche nel sito web del “Corriere della Sera” vi è un blog chiamato “Scuola di vita” che viene presentato come un blog/portale multi-autore il cui scopo risulta essere quello di mettere in contatto insegnanti e genitori che molto spesso sembrano, citando il blog stesso, “distanti e differenti”. I lettori interessati possono prendere parte ed essere coinvolti in un dialogo che si propone come aperto e positivo su questioni cruciali in prospettiva di un miglioramento del sistema d’istruzione. Marisa Moles, laureata in lettere e insegnante per passione, nel 2014 ha proposto in questo blog “Le

sette regole per un buon colloquio con i prof” con lo scopo di fornire sempre

attraverso una lista una serie di pratiche da seguire per rendere il più positivo possibile il dialogo tra la famiglia e la scuola.

Sempre sui rapporti tra genitori e insegnanti può essere interessante guardare il sito di “D.Repubblica.it" che nella sezione Famiglia, propone ad esempio un articolo di Paola Scaccabarozzi dal titolo “Come comportarti con l’insegnante di tuo figlio

“Istruzioni per i genitori””. Il tono utilizzato è di tipo colloquiale e al lettore verrà poi

proposta una breve introduzione dell’argomento in questione: “Finché si comporta

bene e studia, tutto fila liscio, ma quando la condotta non è esemplare o emergono

Sul documento, che si presenta in formato pdf, non è possibile rintracciare la data ufficiale di

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pubblicazione. Tuttavia abbiamo scelto di citare questo documento perché è uno dei primi risultati che si ottengono ricercando su google “colloqui con genitori”e di conseguenza è uno dei primi risultati che

alcune lacune nella preparazione il rapporto genitore-insegnante può diventare complesso e difficile da gestire. Abbiamo provato a trarre consiglio dalle esperienze pratiche di alcuni insegnanti di scuola media e superiore, di alcuni genitori e di una pedagogista”(12 marzo 2014). Diversamente dal primo vademecum preso in

considerazione, questo di D.Repubblica non si pone dalla parte degli insegnanti o da quella dei genitori in modo marcato, ma cerca di fornire ai genitori una panoramica di possibili atteggiamenti e comportamenti da mettere in pratica quando si incontrano con gli insegnanti.

Come esempio conclusivo può essere interessante citare il blog “Di.Lei”, il quale, come il precedente, tenta di fornire suggerimenti pratici ai genitori che si apprestano a sostenere un colloquio con gli insegnanti dei propri figli. L’articolo inserito nella sezione “Mamma”, intitolato “I 5 consigli che aiutano ad affrontare i colloqui tra

genitori e insegnanti” e sottotitolato “Come affrontare psicologicamente al meglio i colloqui tra genitori e professori” (25 Marzo 2016), non risulta possedere alcuna

firma specifica ma presenta una serie di “buone pratiche” e suggerimenti da seguire se si vuole affrontare al meglio il colloquio con gli insegnanti. Le prime due righe sembrano puntare tutto sulla forma accattivante di due similitudini, la prima che paragona il figlio studente a “Einstein”, la seconda che accosta i genitori ad animali aggressivi quali i “leoni”. Anche in questo caso viene fornita l’immagine di un genitore aggressivo, che si pone sulla difensiva rispetto alle valutazioni proposte dagli insegnanti. Può essere anche interessante scorrere le pagine di questi blog per notare che spesso a fine pagina compaiono poi alcuni link che portano ad altrettanti argomenti correlati a quello appena trattato: “Ecco 5 consigli per motivare il proprio

figlio a studiare” (9 Febbraio 2016); oppure “Le 5 frasi da evitare con un figlio che odia lo studio”(30 Marzo 2016).

Questi blog usano frequentemente il formato della lista presentando i contenuti in modo semplice e coinciso con lo scopo di fornire indicazioni chiare che genitori e insegnanti possono seguire per cercare di rendere l’incontro tra scuola e famiglia il

più positivo possibile. Attraverso l’analisi di questi blog ci è stato possibile notare quanto la comunicazione tra genitori e insegnanti sia percepita da entrambe le parti in gioco come un’occasione importante e delicata ai fini educativi del bambino.

Leggere e analizzare i blog online e i siti che si occupano delle tematiche legate alle relazioni e alla cooperazione tra scuola e famiglia tra sono un’interessante spunto di riflessione per cercare di cogliere quali sono quelle dimensioni che più interessano e preoccupano i genitori e gli insegnanti. I blog e i siti internet sono oggi di facile accesso e la ricerca online solitamente viene effettuata per trovare risposte, consigli e suggerimenti. Anche i blog che abbiamo analizzato in questo paragrafo rispecchiano questa struttura e hanno l’obiettivo di offrire consigli per l’agire in modo semplice e rapidamente fruibile. Il formato “lista” è il più utilizzato proprio perché risponde a queste esigenze. Tuttavia questi consigli possono ridurre la relazione educativa a semplice “ricetta” per l’agire sia per i genitori sia per gli insegnanti senza cogliere tutte le cornici di complessità che ruotano, da sempre, intorno ai rapporti tra scuola e famiglia. È inoltre interessante notare che questi blog spesso tendono a confermare e rinforzare un’immagine di senso comune che vede genitori e insegnanti come “opposti” su due differenti “fazioni”. In particolare i genitori sono spesso descritti in un’accezione prettamente negativa che, invece di favorire l’alleanza, rischia semplicemente di rinforzare in modo acritico alcuni degli stereotipi che ruotano intorno alle relazioni tra scuola e famiglia. Genitori e insegnanti da sempre condividono il destinatario del loro agire educativo ovvero il bambino e crediamo che questa dimensione non sia abbastanza valorizzata all’interno di questi blog che invece tendono a schierarsi su un versante acritico e spesso stereotipato. Analizzando i blog e i titoli degli articoli proposti è possibile notare come sia proprio la dimensione relazionale a preoccupare di più i genitori e gli insegnanti. Genitori e insegnanti quando si incontrano sono principalmente preoccupati di mantenere l’alleanza sociale e un buon clima relazionale con l’interlocutore che hanno davanti con lo scopo di massimizzare l’accordo interpersonale. Questo ci permette di comprendere quanto una ricerca di tipo osservativo, volta ad individuare cosa effettivamente accade

quando casa e scuola si incontrano, possa avere il valore di individuare alcune delle tematiche che sono percepite come importanti e in un certo senso “urgenti” da genitori e insegnanti.

1.7 Conclusioni

Attraverso questa rassegna di studi abbiamo inteso mettere in luce come la dimensione comunicativa e linguistica abbia un peso nella negoziazione di ruoli, identità e confini tra casa e scuola. Abbiamo scelto di partire presentando il quadro legislativo vigente in Italia in quanto siamo convinti che le la dimensione legislativa che regola i rapporti tra scuola e famiglia sia determinante anche nel definire quali siano gli aspetti che definiscono e danno forma a tale relazione. In seguito abbiamo presentato una riflessione sul concetto di alleanza tra scuola e famiglia e su quali siano quegli aspetti individuati dalla letteratura che la possono ostacolare. Abbiamo inoltre scelto di presentare un excursus di ricerche che hanno avuto lo scopo di analizzare i vissuti e le percezioni di genitori e insegnanti intorno al tema delle relazioni tra scuola e famiglia. Queste ricerche hanno come punto in comune quello di sottolineare quanto sia importante la dimensione comunicativa e quanto le insegnanti non si sentano preparate a gestire questa dimensione nel momento in cui si trovano ad incontrare i genitori. Queste ricerche puntano l’attenzione sul fatto che una delle occasioni in cui può effettivamente prendere “forma” e concretezza la relazione tra famiglia e scuola sia quando avvengono i colloqui istituzionali. In queste occasioni genitori e insegnanti hanno a disposizione uno spazio comunicativo che consente loro di condividere vissuti, valutazioni, ruoli, funzioni. Alla luce dei vissuti e delle percezioni emersi da questi studi abbiamo scelto di presentare una breve rassegna della letteratura che si è occupata di studiare i colloqui tra genitori e insegnanti come eventi comunicativi per vedere come le percezioni di genitori e insegnanti prendono forma del discorso di partecipanti. Gli studi che si sono occupati di “vedere” cosa effettivamente succede quando casa e scuola si incontrano sono relativamente pochi

rispetto agli studi che si sono dedicati ad analizzare vissuti e percezioni. Alla luce di queste considerazioni, abbiamo scelto di orientare questo progetto di tesi allo studio di ciò che succede a livello comunicativo e interazionale durante i colloqui tra genitori e insegnanti. Lo scopo è quello di analizzare quali sono le risorse comunicative attraverso cui i genitori e gli insegnanti tessono o minano l’alleanza tra scuola e famiglia.

Nei prossimo capitolo presenteremo il quadro teorico e metodologico della ricerca: l’analisi della conversazione. L’analisi della conversazione considera la struttura sociale come qualcosa che gli individui costruiscono mutualmente attraverso le loro pratiche quotidiane e soprattutto attraverso l’interazione verbale. Proprio per tali ragioni, abbiamo scelto di fare riferimento al quadro teorico e metodologico di questa disciplina in quanto ci è sembrato quello più “vicino” agli scopi di questo lavoro di ricerca. A partire dalla questione della vita quotidiana come luogo di costruzione di orizzonti morali e valoriali –soprattutto grazie all’uso del linguaggio- l’analisi della conversazione diviene l’approccio necessario per poter indagare a fondo tali questioni.

Si tratta, infatti, di una disciplina di tipo sociologico che offre un interessante quadro teorico e analitico utile per approcciarsi allo studio dei colloqui tra genitori e insegnanti in quanto eventi comunicativi. Infatti, l’oggetto di studio e di interesse dell’analisi conversazionale risulta essere proprio il linguaggio e le sue modalità di produzione durante l’interazione tra individui.

Capitolo II

Lo studio della Vita quotidiana e delle relazioni intersoggettive nelle scienze sociali