• Non ci sono risultati.

Misure consequenziali in esito ai controlli DAS precedenti il rendiconto 2013

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL CONTROLLO

3. CONTENUTO DELL’ISTRUTTORIA

3.1 MISURE CONSEQUENZIALI ASSUNTE DALLA REGIONE IN ESITO AI CONTROLLI DAS

3.1.2 Misure consequenziali in esito ai controlli DAS precedenti il rendiconto 2013

Per completezza si dà in questa sede notizia anche dei riscontri forniti dall'Amministrazione su rilievi formulati in occasione di dichiarazioni di affidabilità di rendiconti precedenti il 2013, per situazioni specifiche che ancora nel 2013 risultavano non completamente definite o per le quali la Sezione si era riservata di verificare la validità, la fattibilità, l’efficacia, l’applicazione o gli sviluppi delle misure adottate.

Si tratta innanzitutto di due casi in cui, oltre alle problematiche attinenti al merito, la denominazione del capitolo di spesa non corrispondeva alla realtà amministrativa:

1. capitolo 2542 della spesa64 (spese per i lavori di carattere urgente e inderogabile dipendenti da necessità di pubblico interesse): la Sezione, fin dalla dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2012, aveva rilevato che il lunghissimo lasso di tempo intercorrente fra il decreto di affidamento delle opere in delegazione amministrativa e la definizione delle stesse risultava in palese contrasto con la finalizzazione del capitolo di spesa su cui gravava l’intervento (spese per i lavori di carattere urgente e inderogabile dipendenti da necessità di pubblico interesse, determinato da calamità naturali e da calamità pubbliche di carattere igienico-sanitario nonché per lavori e opere di prevenzione di calamità naturali ivi compresi studi e ricerche). Già in sede di contraddittorio per la precedente dichiarazione di affidabilità, la Direzione centrale ambiente ed energia, preso atto dell’incongruenza della denominazione del capitolo, aveva assicurato che si sarebbe fatta parte attiva nel proporre una modifica all’organo competente. Ora, con nota del 26 agosto 2014, la stessa Direzione centrale ha comunicato che la denominazione del capitolo è stata modificata con la legge regionale di assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014, al fine di allineare l’aspetto formale con quello sostanziale. Pertanto il capitolo non attiene più a spese per lavori di carattere urgente e inderogabile, bensì a spese per opere e interventi di prevenzione di calamità naturali65. Con riferimento allo stesso capitolo 2542, la Sezione aveva segnalato inoltre la reiterata concessione di proroghe i cui decreti difettavano di espressa motivazione. La richiamata Direzione centrale ha ora assicurato che le proroghe saranno in futuro adeguatamente motivate. La rettifica del nome del capitolo di spesa non definisce ovviamente i problemi connessi alla tempistica degli interventi;

64 Si veda pag. 53 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).

65 Con la l.reg. n. 15/2014 è stata altresì analogamente modificata la denominazione del cap. 2541.

2. capitolo 4759 della spesa (rimborso alle Aziende per i servizi sanitari delle spese sostenute per la concessione di contributi alle persone affette da malattie correlabili all’amianto): la Sezione, fin dalla dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2012, aveva rilevato che la denominazione del capitolo non risultava coerente con la effettiva finalità. Già in sede di contraddittorio per la precedente dichiarazione di affidabilità, la Direzione centrale finanze, preso atto dell’incongruenza della denominazione del capitolo, aveva assicurato che avrebbe provveduto in sede di assestamento. Ora, con nota del 5 novembre 2014, la stessa Direzione centrale ha comunicato che la denominazione del capitolo è stata modificata con la legge regionale di assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014, articolo 8, comma 24, al fine di allineare l’aspetto formale con quello sostanziale. Pertanto il capitolo non attiene più al rimborso alle Aziende per i servizi sanitari delle spese sostenute per la concessione di contributi alle persone, residenti nel territorio regionale, affette da malattie correlabili all’amianto, a sostegno dei costi sanitari e socio-assistenziali, bensì soltanto al rimborso delle spese sostenute per la concessione di contributi a sostegno dei costi di tutela legale, affrontati nel periodo intercorrente fra la presentazione della domanda per il riconoscimento della malattia professionale e la conclusione del relativo procedimento.

Sono poi pendenti due casi concernenti l’attendibilità delle risultanze contabili relative a residui passivi e attivi:

• conservazione di residui passivi provenienti dal 1981 e 1982 sui capitoli 7157 e 7159 della spesa67 (contributi per la riparazione e la ricostruzione, nonché per l'ampliamento di fabbricati rurali e loro pertinenze o di altri immobili), connotata da insussistenza dei presupposti per il mantenimento e incertezza sull'esistenza del debito. Alla chiusura dell’esercizio 2014 la situazione contabile del capitolo 7157 (euro 2.324,06) e del capitolo 7159 (euro 7.393,80) si presenta immutata rispetto al passato, con la persistente conservazione dei residui passivi su entrambi i capitoli. In ossequio alla richiesta della Sezione di aggiornare annualmente la situazione, fino alla definitiva soluzione delle problematiche, la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali ha confermato (con nota del 28 aprile 2015) l’immutata situazione contabile e ha comunicato di aver nuovamente sollecitato, in data 15 aprile 2015, l’Avvocatura della Regione per la risoluzione dei contenziosi più volte segnalati, entrambi riferiti a un unico soggetto. La Sezione rileva il perdurante ritardo nella

66 Si veda pag. 52 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).

67 Si veda pag. 57 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).

definizione delle pratiche in questione e auspica un pronto riscontro da parte dell’Avvocatura della Regione;

• conservazione di residui attivi (euro 15.493,71 relativi agli esercizi 1996-1998) sul capitolo 1510 dell'entrata68 (rientri delle anticipazioni concesse all'ERSA per la concessione di finanziamenti straordinari a cooperative, consorzi di bonifica e associazioni provinciali degli allevatori), connotata da obiettive incertezze circa la realizzazione dell'intero credito. In ossequio alla richiesta della Sezione di aggiornare annualmente la situazione, fino alla definitiva soluzione delle problematiche, la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali ha confermato (con nota del 28 aprile 2015) l’immutata situazione relativa alla conclusione della procedura di liquidazione del Consorzio agrario provinciale di Trieste.

Tuttavia, in considerazione del perdurare della situazione di incertezza e della prospettata non esigibilità dell’importo (“il credito vantato da ERSA nei confronti del Consorzio agrario non risulta assistito da alcuna prelazione, mentre l’attivo residuo è destinato quasi esclusivamente al soddisfacimento dei creditori privilegiati”), la Direzione centrale sta valutando l’opportunità di procedere alla cancellazione del residuo attivo.

Infine, deve essere svolto un cenno a una situazione di incompletezza documentale che affliggeva una procedura di reiscrizione in bilancio di residui perenti: si tratta del capitolo 3294 della spesa69 (fondo regionale per interventi nel settore dell’edilizia residenziale – quota riservata all’ATER). La Sezione aveva rilevato la persistenza delle irregolarità indicate in sede di dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2012 relativamente alla reiscrizione in bilancio (incompletezza della documentazione trasmessa dal soggetto creditore ai fini della reiscrizione). Richiamando quanto già sottolineato nel precedente contraddittorio, la Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia, con nota del 21 maggio 2015, ha evidenziato le difficoltà incontrate con le imprese esecutrici dei lavori da parte delle ATER, che hanno segnalato la necessità di concludere le procedure per l’escussione delle polizze fideiussorie al fine di poter procedere con la rendicontazione definitiva. La Direzione centrale ha altresì richiamato le ATER a rispettare le scadenze fissate.

68 Si veda pag. 57 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).

69 Si veda pag. 48 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).

3.1.3 Conclusioni

In termini generali si deve sottolineare che l’attuale fase di transizione verso una contabilità armonizzata suggerisce di riferire e intendere le misure adottate dall’Amministrazione in esito alle irregolarità riscontrate o comunque alle indicazioni della Sezione in funzione del futuro assetto normativo e delle problematiche attuative che si possono prefigurare.

Tenendo conto di questa prospettiva e delle logiche e finalità che presiedono al controllo di legittimità e regolarità proprio della dichiarazione di affidabilità, si può pervenire alla conclusione che, alla luce dei riscontri forniti dall’Amministrazione, i rilievi e le riserve espresse dalla Sezione ai fini delle precedenti dichiarazioni di affidabilità possono considerarsi superati a mezzo delle misure adottate dall’Amministrazione, sia pur nei limiti sopra enunciati.

3.2 CAPITOLI SELEZIONATI CON CAMPIONAMENTO STATISTICO

70

: