CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL CONTROLLO
3. CONTENUTO DELL’ISTRUTTORIA
3.1 MISURE CONSEQUENZIALI ASSUNTE DALLA REGIONE IN ESITO AI CONTROLLI DAS
3.1.1 Misure consequenziali in esito al controllo DAS sul rendiconto 2013
Con riferimento ai rilievi formulati nell’ambito della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013, la Sezione di controllo ha deliberato di richiedere all'Amministrazione regionale la comunicazione delle misure consequenzialmente adottate in esito ai riscontri di irregolarità rappresentati nella relazione allegata alla deliberazione n. 116 del 7 luglio 2014.
Con apprezzabile tempistica15 la Direzione centrale finanze ha comunicato a tutti gli uffici regionali la predetta deliberazione n. 116/2014, sollecitando l’adozione di adeguate misure in esito ai riscontri di irregolarità evidenziati e richiamando altresì le strutture alla massima attenzione verso i contenuti e i principi esposti nella relazione allegata alla dichiarazione di affidabilità del rendiconto 201316.
Prima di analizzare le singole attività poste in essere dall’Amministrazione a seguito della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013, va segnalato che di particolare interesse si presentano, nel corso del 2014, la circolare n. 8 della Direzione centrale finanze, in tema di chiusura dell'esercizio finanziario 2014, adottata il 14 ottobre 2014, e le successive n. 9, per la chiusura delle contabilità dei funzionari delegati, n. 10, per la chiusura delle contabilità dei funzionari delegati per gli interventi a favore delle zone terremotate, entrambe del 3 dicembre 2014, e n. 11 del 10 dicembre 2014, per la chiusura delle contabilità dei funzionari delegati Segretari generali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Anche per l'esercizio 2014 le istruzioni della Direzione centrale finanze contenute nella prima delle circolari citate restringono le ipotesi di applicazione dell'articolo 59 bis (registrazione sotto la responsabilità del dirigente che ha emanato l’atto) agli atti di solo impegno in adempimento di obbligazioni contrattuali e agli atti di solo impegno in adempimento di obblighi di legge relativi a
15 Nota n. 21378 del 22.7.2014.
16 Sugli argomenti di carattere generale, sono pervenute comunicazioni delle strutture regionali nei cui confronti, nella DAS 2013, non erano stati formulati rilievi né riscontrate irregolarità specifiche: si tratta dell’Ufficio di gabinetto (nota del 29.8.2014), della Protezione civile della Regione (nota del 25.3.2015), del Servizio relazioni internazionali e infrastrutture strategiche (nota del 19.2.2015, nella quale si ricorda che il Servizio risulta operativo da aprile 2014), del Servizio coordinamento politiche per la montagna (nota del 23.2.2015) e dell’Ufficio stampa e comunicazione (nota del 24.3.2015), questi ultimi tre presso la Presidenza della Regione. Tutte le strutture regionali hanno assicurato la massima attenzione, nello svolgimento delle rispettive attività, verso le tematiche affrontate, le osservazioni e i principi di carattere generale espressi nella sopra indicata DAS (fra tutti, amministrazione trasparente; contenuto e motivazione dei decreti, con particolare riferimento alla necessità di riportare negli atti di liquidazione gli esiti delle verifiche svolte al fine di accertare la sussistenza e i presupposti della liquidazione stessa; procedure di acquisizione mediante la procedura prevista per le spese economali).
sanzioni, imposte, tasse, sentenze o atti giudiziari, sempre che sia stata accordata la deroga al termine ordinario del 28 novembre per l'acquisizione degli atti di spesa17.
Nella stessa circolare n. 8 citata, viene richiamato l’articolo 13 della legge regionale di assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014, ai sensi del quale, nell’ambito degli adempimenti finalizzati al progressivo passaggio all’armonizzazione del sistema contabile regionale, sono state introdotte le necessarie variazioni alle unità di bilancio e ai capitoli dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 e del bilancio per l’anno 2014, al fine di disporre il riallineamento delle imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza dei ruoli di spesa fissa.
Un altro argomento, ripetutamente affrontato da questa Sezione nelle precedenti dichiarazioni di affidabilità, su cui la predetta circolare richiama l'attenzione degli uffici, è rappresentato dalla necessità di provvedere alla cancellazione dei residui passivi non più giustificati, procedendo a un attento esame degli stessi e all’adozione dei provvedimenti dichiarativi dell’estinzione del rapporto e al contestuale disimpegno delle somme non più dovute. Nella circolare si evidenzia l’opportunità di avviare subito un’attività di ricognizione e analisi puntuale dei residui passivi: le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali prevedono infatti una procedura di riaccertamento straordinario dei residui, che comporterà l’eliminazione definitiva dei residui passivi cui non corrispondono obbligazioni perfezionate, nonché l’eliminazione dei residui passivi cui non corrispondono obbligazioni esigibili, destinati a essere reimputati agli esercizi successivi sulla base delle relative scadenze (principio della competenza finanziaria potenziata).
Con riferimento ad altri atti generali adottati dall’Amministrazione, si ribadisce in questa sede l’apprezzamento già espresso nella precedente dichiarazione di affidabilità per l’assunzione dell’atto regolamentare approvato con decreto del Presidente della Regione 21 febbraio 2014, n. 24, che si pone come revisione dell’istituto delle spese di rappresentanza, a seguito di sopravvenute disposizioni normative e di molteplici sentenze in materia, in particolare della Corte dei conti. Il regolamento costituisce lo strumento per migliorare la codifica del contenuto di dette spese, al fine di delineare il rigoroso rispetto dei principi e dei criteri che disciplinano tale tipologia. La Sezione ne ha verificato l’applicazione e l’efficacia in occasione dell’attuale controllo, nella parte di relazione specificamente destinata alle spese di rappresentanza.
17 A corredo della relazione del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni, trasmessa il 30.4.2015, la Direzione centrale finanze ha comunicato che nel 2014 non sono stati registrati atti né vistati titoli di spesa ai sensi dell'art. 59 bis. L’articolo è stato abrogato dall’art. 32, primo comma, della l.reg. n. 1/2015, con decorrenza 1.4.2015.
Nella tabella che segue sono esposte tutte le criticità rilevate nella dichiarazione di affidabilità del rendiconto 201318. Corre l’obbligo di precisare che laddove la relazione fa riferimento alla “presa d’atto” intende affermare, salvo che non sia diversamente precisato, che la Sezione non ha ulteriori osservazioni da svolgere in merito.
18 I riscontri che seguono traggono origine dall’esame della documentazione trasmessa dalla Direzione centrale finanze con note pervenute alla Sezione in data 29.8.2014, 7.10.2014, 27.10.2014, 6.11.2014, 12.11.2014, 9.1.2015, 16.1.2015, 4.2.2015, 6.2.2015, 12.2.2015, 16.3.2015, 1.4.2015, 3.4.2015, 15.4.2015, 29.4.2015, 6.5.2015, 26.5.2015.
OSSERVAZIONI FORMULATE RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE VALUTAZIONI DELLA SEZIONE Disomogenee prassi contabili relative all’accertamento
delle entrate diverse da quelle di natura tributaria19: le disomogeneità riscontrate dalla Sezione erano riconducibili a una non uniforme applicazione del principio della competenza finanziaria nella fase dell’entrata ove, ai fini dell’accertamento, si erano succedute situazioni che valorizzavano talvolta il momento del perfezionamento dei presupposti giuridici per l’esistenza del credito, talvolta il momento della sua scadenza, talvolta il momento della riscossione, talvolta momenti intermedi.
Il riferimento era in particolare ai capitoli 841 20 (proventi delle sanzioni pecuniarie amministrative e accessorie attinenti al settore vitivinicolo in attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea) e 1247 dell’entrata21 (acquisizione di fondi statali per la realizzazione del progetto “Rete regionale disabilità estreme”) e alla gestione del Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale22 di cui alla l.reg. n. 11/2009.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze, richiamando le circolari n. 2/2009 e n. 9/2010 in tema di entrate del bilancio regionale, aveva ricordato che gli atti che rappresentano il presupposto per l’accertamento di entrata o che assumono rilevanza ai fini di un’eventuale entrata del bilancio nonché le richieste di versamento inviate ai debitori debbono esserle trasmessi quanto prima possibile, al fine di procedere tempestivamente alla scrittura contabile della relativa entrata .
Con riferimento al cap. 841, la Direzione centrale finanze, con nota del 16.2.2015, ha dato atto che la trasmissione delle ordinanze ingiunzione avviene attualmente in modo tempestivo attraverso il canale di posta elettronica. Con particolare riferimento al Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale, la Direzione centrale finanze, con nota del 4.2.2015, ha segnalato la disposizione introdotta dall’art. 9, c. 67, della l.reg. n. 15/2014 di assestamento del bilancio 2014 (art. 14, c. 60 quinquies, della l.reg. n. 11/2009):
“in via di interpretazione autentica, le anticipazioni di cui al c. 60 bis sono erogate tramite il fondo di cui al c. 39”.
La Sezione prende atto.
La Sezione prende atto dell’interpretazione legislativa e si riserva di verificare la corretta applicazione della norma.
Tempistiche delle procedure interne per l’applicazione delle sanzioni 23 : con riferimento al cap. 841 dell’entrata 24 (proventi delle sanzioni pecuniarie amministrative e accessorie attinenti al settore vitivinicolo in attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea), la Sezione aveva riscontrato una sequenza procedimentale secondo la quale l’atto era stato emesso nella consapevolezza di una sua possibile erroneità. Sotto questo profilo la Sezione aveva quindi evidenziato l’opportunità di una
La Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, con nota del 28.4.2015, ha precisato che dal 1.1.2016, con l’entrata in vigore del nuovo regime di aiuto e dei provvedimenti nazionali di recepimento della normativa comunitaria, si provvederà alla revisione del regolamento.
La Sezione prende atto di quanto precisato.
19 Si vedano pagg. 11-13 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
20 Si vedano pagg. 85-90 e 94-102 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
21 Si vedano pagg. 85 e 86, 90 e 91 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
22 Si vedano pagg. 62-83 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
23 Si veda pag. 16 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
24 Si vedano pagg. 94-102 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
revisione delle procedure al fine di evitare accertamenti non dovuti ed errate quantificazioni delle sanzioni.
Instabilità delle regole contabili fissate a livello legislativo25: in relazione alle numerose modifiche che hanno interessato la l.reg. n. 21/2007, la Sezione aveva rilevato che le regole contabili stabilite a livello legislativo dovrebbero essere sufficientemente stabili nel tempo.
La Sezione esaminerà la fattispecie nell’ambito del monitoraggio sugli strumenti regionali dedicati alla rilevazione della qualità e degli effetti della legislazione.
Interpretazione della norma dell’art. 51 ter della l.reg.
n. 21/200726:in esito alle verifiche sul conto del patrimonio, la Sezione aveva rilevato che l’Amministrazione aveva interpretato la norma che disciplina la cancellazione dei residui perenti dal conto del patrimonio in modo difforme da quello che sarebbe risultato da un’interpretazione letterale.
La Direzione centrale finanze, in data 24.10.2014, ha comunicato che al c. 12 dell’art. 13 della l.reg. n. 15/2014 (assestamento del bilancio 2014) è stata introdotta, in via di interpretazione autentica del c. 1 dell’art. 51 ter della l.reg. n.
21/2007, e al fine dell’individuazione degli impegni, una disposizione secondo la quale l’anno in cui si è disposto l’impegno è escluso dal computo degli anni decorsi dall’assunzione dell’impegno medesimo.
La Sezione prende atto dell’interpretazione legislativa. Tuttavia, valutate anche le indicazioni fornite nella circolare di chiusura dell’esercizio 2014 (circ. n. 8/2014, secondo la quale, a chiusura dell’esercizio 2014, si procede a cancellazione dei residui perenti riferiti a impegni assunti entro il 31.12.1998 per capitoli di parte capitale ed entro il 31.12.2005 per capitoli di parte corrente), ritiene che nel computo degli anni ai fini della cancellazione dal conto patrimoniale dei residui perenti l’Amministrazione regionale escluda pure il dies ad quem, in apparente contrasto con il dettato normativo.
25 Si vedano pag. 13 della relazione DAS 2013 e pagg. 4-31 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
26 Si vedano pag. 14 della relazione DAS 2013 e pag. 344 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Conservazione dei residui attivi27.
In primo luogo la Sezione aveva rilevato che permanevano al 31.12.2013 obiettive incertezze circa la completa realizzazione dell’intero credito o della sua maggior parte per i capitoli 1510 28 (rientri delle anticipazioni concesse all’Ente regionale per lo sviluppo dell’agricoltura nella Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per la concessione di finanziamenti straordinari a cooperative, ecc.) e 374 dell’entrata29 (acquisizione di fondi per la realizzazione di un sistema telematico regionale per la gestione delle informazioni a servizio dei pellegrini in occasione del Giubileo dell’anno 2000).
Con riferimento al cap. 1510, la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali ha confermato (con nota del 28.4.2015) l’immutata situazione relativa alla conclusione della procedura di liquidazione del Consorzio agrario provinciale di Trieste.
Si rinvia a quanto riportato sul punto nel successivo paragrafo dedicato alle misure consequenziali in esito ai controlli DAS precedenti il rendiconto 2013.
27 Si vedano pagg. 14 e 15 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
28 Si vedano pagg. 57, 206, 209 e 210 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
29 Si vedano pagg. 50, 207, 209 e 210 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Incoerenza e incompletezze nel contenuto e nella motivazione dei decreti30.
In primo luogo, negli atti di liquidazione relativi a interventi oggetto di delegazione amministrativa intersoggettiva, con riferimento al cap. 3700 della spesa31 (spese per la attuazione del potenziamento della viabilità di raccordo con il sistema autostradale regionale), la Sezione aveva rilevato l’esistenza di un percorso motivazionale privo di adeguata e completa consequenzialità tra le premesse e il dispositivo.
---
La Sezione aveva inoltre osservato che dagli atti relativi alla liquidazione di un contributo, con riferimento al cap. 4660 della spesa32 (contributi per l’attuazione di progetti sperimentali in materia di assistenza ai disabili da realizzare nell’ambito territoriale dell’Azienda per i servizi sanitari n. 1 Triestina), non erano emersi elementi che consentissero di accertare l’espletamento di un controllo idoneo a verificare l’esistenza dei presupposti per la conferma ovvero per la rideterminazione dell’importo del contributo concesso.
Sempre con riferimento al cap. 4660 della spesa, in merito all’erogazione anticipata di un contributo, la Sezione aveva altresì evidenziato la difformità dalle istruzioni fornite dalla circ. n. 23/2011 sull’obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze, rinviando alle istruzioni formulate con circolari n. 5/2011 e n. 23/2011 in tema di motivazione degli atti, aveva raccomandato di riportare, nella parte motivazionale degli atti di liquidazione, l’esito delle verifiche svolte per accertare la sussistenza dei presupposti nonché le valutazioni compiute per quantificare l’importo da liquidare.
La Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia, con nota del 21.5.2015, ha dichiarato di aver preso atto di quanto evidenziato dalla Sezione, adottando i successivi atti con maggior rigore. In particolare vengono ora chiaramente riportati gli estremi degli atti di impegno di spesa e gli atti di liquidazione precedenti con i relativi importi.
---
L’Area politiche sociali e integrazione sociosanitaria della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia, con nota di data 1.4.2015, nel prendere atto delle osservazioni formulate, ha assicurato, per il futuro, la massima attenzione in merito al controllo da effettuarsi in sede di rendicontazione della spesa.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze aveva richiamato in proposito le istruzioni formulate con la circ. n.
23/2011: in assenza di previsione legislativa e regolamentare, l’autorizzazione all’erogazione anticipata deve essere disposta quantomeno nell’ambito degli indirizzi di destinazione della spesa in sede di adozione del POG. In via residuale e straordinaria, l’erogazione anticipata su contributi può essere disposta con atto nel quale siano riportate le motivazioni che
La Sezione prende atto di quanto dichiarato e si riserva future verifiche, anche tenendo conto di quanto precisato dall’Amministrazione sulla più intensa valorizzazione della responsabilità del dirigente che emana l’atto nell’ambito dell’arretramento del controllo preventivo di legittimità operato dalla l.reg. n. 1/2015.
---
La Sezione prende atto delle assicurazioni e si riserva future verifiche (c.s.).
30 Si vedano pagg. 15-17 della relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
31 Si vedano pagg. 107 e 108, 140-151 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
32 Si vedano pagg. 172-174 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Nell’iter procedurale finalizzato alla concessione di logico conoscitivo che aveva condotto al rilascio dell’attestazione di conformità della prestazione eseguita; aveva inoltre osservato che era stata assorbita nella sfera di competenza del titolare di p.o. delegato anche l’espressione del parere di attestazione della conformità della prestazione del contratto, seppur non sottoscritto dal citato responsabile di p.o.
---
Singole irregolarità di minor spessore erano state rilevate sempre in merito a incompletezze nel contenuto e nella motivazione dei decreti con riferimento ai capitoli di seguito indicati.
Capitoli 302134 (Interreg Italia-Austria 2007-2013 CAAR) e 6349 della spesa 35 (SIAGRI): un’incompletezza del contenuto dei decreti di liquidazione era stata evidenziata dalla Sezione con riferimento alla mancata indicazione dell’ammontare dei precedenti acconti liquidati e dell’esatto ammontare dell’imputazione di spesa riferita ai singoli capitoli ovvero ai singoli impegni interessati.
hanno indotto a disporla alla luce dell’interesse pubblico perseguito.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze aveva richiamato quanto rappresentato nella circ. n. 5/2011: nelle premesse del decreto di concessione va esplicitato il percorso logico motivazionale che, sulla base dei criteri fissati dalla legge o dal regolamento, ha portato alla determinazione della spesa ammissibile e alla quantificazione dell’incentivo.
---
La Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali ha evidenziato (con nota del 28.4.2015) la difficoltà a ricondurre con precisione le giornate/uomo svolte dal consulente all’attività relativa al PSR competenza anche l’espressione del parere di attestazione della conformità della prestazione contrattuale. Il contratto si è concluso e l’attestazione di conformità è stata convalidata dal Direttore di Servizio.
---
In relazione al cap. 3021, la Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia, con nota del 21.5.2015, ha comunicato la prossima adozione di misure di autocontrollo interno volte a garantire che il dispositivo dei decreti contenga sempre gli elementi emersi in esito ai riscontri della Sezione. La Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, con riferimento al cap. 6349, ha precisato (con nota
33 Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
34 Si vedano pagg. 138 e 139 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
35 Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Capitoli 634936 e 9829 della spesa37 (spese per esigenze operative correnti, attrezzature informatiche, riviste e pubblicazioni anche su supporto informatico, seminari, nonché per minute spese di rappresentanza): la Sezione aveva segnalato che dalla documentazione relativa all’affidamento diretto attraverso l’ordine diretto di acquisto sul mercato elettronico non erano rinvenibili informazioni circa una convenzione con CONSIP per i beni in argomento.
Cap. 8469 della spesa38 (interventi a sostegno di attività di formazione e informazione sulla vita di coppia e familiare e sulla valorizzazione sociale della maternità e paternità): la Sezione aveva segnalato un’incompleta esposizione delle modalità di pagamento nel dispositivo del decreto di liquidazione nella parte in cui si limitava a disporre il pagamento sul conto indicato dal Comune, senza evidenziare le coordinate bancarie.
del 28.4.2015) che l’indicazione degli importi attribuiti a ogni singolo impegno di spesa era stata inserita solo nelle premesse e non anche nel dispositivo del decreto. La procedura si è chiusa, quindi non è stata adottata alcuna azione correttiva.
Già in occasione della nota inviata a tutte le strutture regionali in data 22.7.2014, la Direzione centrale finanze aveva ricordato che deve essere dato ampio e motivato conto dell’accertamento della sussistenza di tutti i presupposti che legittimano il ricorso a una determinata procedura di acquisizione di beni e servizi. Ora, con riferimento al cap.
6349, la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali ha precisato (con nota del 28.4.2015) che l’acquisto di un notebook con speciali caratteristiche tecniche non poteva essere oggetto di convenzione. Con riferimento al cap. 9829, la Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, con nota del 27.3.2015, ha comunicato di aver preso atto per il futuro delle osservazioni formulate.
L’Area politiche sociali e integrazione sociosanitaria della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia, con nota di data 1.4.2015, ha precisato di non aver fornito ulteriori specificazioni circa i dettagli del conto corrente del beneficiario, in quanto l’atto era integrativo di pagamenti già effettuati sulla base delle medesime istruzioni. In ogni caso viene assicurata la massima attenzione affinché gli atti siano conformi alle osservazioni formulate.
La Sezione prende atto di quanto precisato e si riserva future verifiche (c.s.).
La Sezione prende atto di quanto precisato.
36 Si vedano pagg. 179-190 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
37 Si vedano pagg. 276-291 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
38 Si vedano pagg. 175 e 176 dell’appendice alla relazione DAS 2013 (delib. n. 116/2014).
Controlli interni di gestione e strategico39: il controllo esercitato dalla Sezione sul funzionamento dei controlli interni aveva evidenziato che non erano ancora risolte le criticità rilevate nella precedente DAS con riferimento al controllo di gestione e al controllo strategico. Un approfondimento svolto a proposito della stretta correlazione di tali controlli con la fase della programmazione aveva individuato alcune fattispecie di mancato utilizzo delle risorse che sarebbe risultato imputabile a scelte operate in sede programmatoria. La Sezione aveva comunque accolto con favore le iniziative sul tema assunte nell’esercizio 2014, le quali dovrebbero
Controlli interni di gestione e strategico39: il controllo esercitato dalla Sezione sul funzionamento dei controlli interni aveva evidenziato che non erano ancora risolte le criticità rilevate nella precedente DAS con riferimento al controllo di gestione e al controllo strategico. Un approfondimento svolto a proposito della stretta correlazione di tali controlli con la fase della programmazione aveva individuato alcune fattispecie di mancato utilizzo delle risorse che sarebbe risultato imputabile a scelte operate in sede programmatoria. La Sezione aveva comunque accolto con favore le iniziative sul tema assunte nell’esercizio 2014, le quali dovrebbero