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pagamenti agroambientali nella repubblica di slovenia.

In ragione dei dati del Censimento nazionale dell’agricoltura 2010 (SORS, 2011), nella Repubblica di Slovenia (20.000 km2 e 2 milioni di abitanti, circa) sono at-

tive 74.699 aziende agricole (-13,6%, rispetto al 2000) su una SAU di 476.556 (-1,9%, rispetto al 2000) composta da seminativi per il 35,9%, da prati e pascoli per 58,4% (la zootecnia riveste un ruolo di primo piano) e da coltivazioni legnose agrarie per il 5,6% (3,4% di vigneti; 2,2% di frutteti e oliveti); circa il 5% della SAU è gestita in regime di agricoltura biologica. La SAU media aziendale è di 6,4 ha (+13,8%, rispetto al 2000). Pertanto, rispetto alla Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia (ISTAT, 2011) la Repubblica di Slovenia fa registrare un 209% in più di aziende ed un 109% in più di SAU. Al contrario, in termini di SAU media aziendale la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia mostra una dimensione maggiore (+47,8%). Risulta interes- sante osservare che, mentre nella Regione friulana al crescere della SAU aziendale diminuisce il numero di aziende ed aumenta il valore complessivo della SAU, nella Repubblica di Slovenia al crescere della classe di SAU diminuisce, in maniera mag- giormente marcata, il numero di aziende, ma soprattutto diminuisce il valore com- plessivo della SAU (figura 5). In termini percentuali, la presenza di aziende con SAU superiore ai 20 ha è sostanzialmente più che doppia in Friuli Venezia Giulia (9,0%) rispetto alla Repubblica di Slovenia (4,2%) (dati riferiti al 2007). Risulta invece simile la percentuale di aziende con SAU inferiore ai 5 ha (60% in entrambe le zone, circa). Figura 5. Numero di aziende per classe di superficie agricola utilizzata aziendale

Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT (2009) e SORS (2011) – dati rif. 2007 0 10 20 30 40 50 < 5 5-10 10-20 20-50 > 50

Numero di aziende (migliaia)

Figura 6. Superficie agricola utilizzata per classe di superficie agricola utilizzata aziendale

Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT (2009) e SORS (2011) – dati rif. 2007

Le aziende agricole slovene, generalmente non specializzate, combina- no frequentemente le produzioni vegetali con quelle zootecniche. Il Ministero dell’agricoltura sloveno riferisce che i problemi principali dell'agricoltura na- zionale sono riconducibili alla combinazione negativa di due fattori principali: la struttura familiare delle aziende e l’età avanzata degli agricoltori. Tale connubio produrrebbe da un lato un lento trasferimento delle conoscenze e dall’altro spie- gherebbe la rilevante difficoltà che le aziende mostrano per quel che riguarda la modernizzazione dei processi produttivi e la commercializzazione dei prodotti. Nella Repubblica di Slovenia, solo il 17,7% dei soggetti che gestiscono le aziende agricole hanno un’età inferiore ai 45 anni (il 58,5% ha più di 55 anni); in compenso, nelle aziende di dimensioni superiori ai 10 ha il 59% degli agricoltori ha meno di 55. Nella Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, in base ai dati dell’ultimo Censimento generale dell’agricoltura, solo il 13,8% dei capoazienda ha meno di 45 anni (il 68,3% ha più di 55 anni).

Dallo scenario descritto dall’Istituto nazionale statistico sloveno, riferito all’anno 2007 (quantificato in European Size Unit – ESU o UDE; pari a 1200 €) (figu- ra 7), emerge che la realtà agricola nazionale è caratterizzata dalla presenza del 43% delle aziende con una dimensione economica inferiore ai 2.400 € (2 UDE; solo

y = -8,9546x2 R = 0,91621 y = 6,3672x2 R = 0,97572 0 20 40 60 80 100 120 140 160 < 5 5-10 10-20 20-50 > 50

SAU (migliaia di ha)

Classe di superficie (ha) Slovenia Friuli V. G.

Slovenia Friuli V. G.

l’1% supera i 48.000 € pari a 40 UDE). Nella Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, considerando le informazioni del PSR 2007-2013 (su dati Eurostat riferiti al 2003), il 38,1% si trova al di sotto delle 2 UDE ed il 3,7% delle aziende supera le 100 UDE. Questa informazione avvalla l’idea di una realtà agricola regionale che si distingue da quella slovena anche per la maggior presenza di aziende agricole di grandi dimensioni con migliori prestazioni reddituali.

Figura 7. Numero di aziende agricole della Repubblica di Slovenia distinte in base alla dimensione economica (European Size Unit – ESU o UDE pari a 1.200 €).

Fonte: elaborazioni INEA su dati SORS (2011) – dati rif. 2007

Le sviluppo rurale sloveno è amministrato dal Ministero dell'agricoltura, della silvicoltura e dell'alimentazione che ha affidato all’Autorità di gestione la responsabilità dei fondi europei di sviluppo rurale. Le priorità strategiche della politica di sviluppo rurale sono definite nel Piano strategico nazionale sloveno per lo sviluppo rurale sulla base del quale si elaborano misure e attività valide per l’intero Paese. Gli altri Enti di riferimento sono:

• Organismo pagatore: Agenzia per i mercati agricoli e lo sviluppo rurale (acronimo: AKTRP);

• Organismo di Certificazione: Ufficio di supervisione del budget del Mini- stero delle Finanze.

Il follow-up dell'efficacia dell'attuazione del PSR viene eseguito dal Comita- to di monitoraggio composto da diversi enti governativi, ONG e altri soggetti inte- ressati. Inoltre, la Rete rurale nazionale slovena raggruppa diverse organizzazioni

coinvolte nello sviluppo rurale con lo scopo di diffondere le informazioni, scambia- re buone prassi e favorire la cooperazione.

Entrando ora nella descrizione degli strumenti scelti dalla Repubblica di Slovenia per soddisfare gli obiettivi in seno all’Asse 2, si riporta l’elenco delle mi- sure previste nel PSR (tabella 5).

Al fine di favorire un utilizzo più efficiente delle risorse, ed una rapida e mi- gliore realizzazione della singola misura e quindi degli obiettivi dell’Asse, il PSR sloveno ha puntato ad enfatizzare l’interazione fra più misure dello stesso Asse o di Assi diversi; per quanto riguarda l’Asse 2, le interazioni previste sono descritte nel seguente schema:

Tabella 5. Misure attivate nell’Asse 2 nel PSR 2007-2013 della Repubblica di Slo- venia.

Misura Cod.

Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane 211

Indennità a favore di agricoltori in zone svantaggiate, diverse dalle zone montane 212

Pagamenti agroambientali 214

Fonte: PSR 2007-2013 della Repubblica di Slovenia

Le attività dell’Asse sono principalmente focalizzate sull’agricoltura poiché, per quanto riguarda la gestione delle superfici boscate, il PSR sloveno conside- ra soddisfatti gli obiettivi attraverso la costante osservazione della legislazione nazionale. Per le misure 211 e 212, le indennità compensative possono essere applicate solo per le zone designate nell’ambito del PSR come zona svantaggiata (86,3% del territorio nazionale che contiene il 74,2% della superficie agricola to- tale; figura 8); determinate restrizioni spaziali si applicano anche per alcune spe- cifiche sottomisure dei “Pagamenti agroambientali” (misura 214) che dipendono dal regime di protezione o di gestione per la conservazione di specifici habitat (es.: aree Rete Natura 2000).

211

212

214

Figura 8. Zone classificate “svantaggiate” nel PSR 2007-2013 della Repubblica di Slovenia (le aree bianche sono le zone non svantaggiate) .

Fonte: elaborazioni INEA su dati PSR 2007-2013 Repubblica di Slovenia

I Pagamenti agroambientali occupano uno spazio importante nel PSR della Repubblica di Slovenia (circa un terzo del PSR sloveno – circa 300 pagine – si oc- cupa della descrizione puntuale della misura 214). Gli obiettivi operativi dei paga- menti agroambientali sono finalizzati a:

• migliorare la qualità e la fertilità del suolo;

• ridurre il rilascio di sostanze chimiche nell’ambiente (terreno, acqua e aria);

• produrre beni di maggiore qualità e tutelare la salute dei potenziali con- sumatori;

• preservare i metodi di coltivazione tradizionali;

• conservare il paesaggio culturale tipico, le peculiarità naturali e gli habitat; • preservare le razze domestiche autoctone e tradizionali e le varietà di

piante agricole;

• mantenere e preservare l’estensione degli habitat per gli animali ed i ve- getali;

Per raggiungere tali obiettivi, il PSR sloveno articola la misura 214 in “3 gruppi” di sottomisure:

1. riduzione degli impatti negativi dell’agricoltura sull’ambiente (7 sottomi- sure);

2. conservazione delle condizioni naturali, della biodiversità, della fertilità del suolo e del paesaggio tradizionale e culturale (8 sottomisure);

3. manutenzione delle zone di protezione (6 sottomisure). Un elenco sinottico delle sottomisure è riportato in tabella 6.

Tabella 6. Sottomisure dei Pagamenti agroambientali nel PSR della Repubblica di Slovenia.

Sottomisura

I.1 rotazione delle colture;

I.2 inverdimento (greening) dei seminativi; I.3 produzione integrata delle colture; I.4 produzione integrata del frutteto; I.5 produzione integrata del vigneto; I.6 orticoltura integrata;

I.7 agricoltura biologica; II.1 pascoli di montagna; II.2 sfalcio dei pendii ripidi; II.3 sfalcio prati in pendenza; II.4 frutticoltura estensiva;

II.5 allevamento di razze domestiche autoctone e tradizionali; II.6 produzione di varietà di piante agricole autoctone e tradizionali; II.7 allevamento sostenibile di animali domestici;

II.8 manutenzione del pascolo estensivo;

III.1 attività zootecnica nei centri di comparsa di grandi carnivori; III.2 conservazione di particolari habitat nei pascoli;

III.3 conservazione di habitat di farfalle nei pascoli; III.4 conservazione dei prati;

III.5 conservazione degli uccelli nelle aree umide dei pascoli nei siti Natura 2000; III.6 copertura permanente nelle aree di protezione delle acque.

Fonte: PSR 2007-2013 Repubblica di Slovenia

Il PSR sloveno, tranne che per alcune sottomisure, pone un limite molto basso in termini di superficie minima che l’azienda può assoggettare alla misura; nello specifico, 1.000 m2 a patto che l’azienda abbia una superficie complessiva

di almeno 3.000 m2. Tale scelta, seppur opinabile in termini gestionali (es.: espo-

nenziale impegno nella gestione delle domande e dei controlli) e di promozione di alcuni sistemi agricoli orientati al mercato (in controtendenza rispetto ai segna-

li di non effettuare pagamenti per bassi importi), potrebbe trovare una possibile giustificazione di applicazione nella Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia se collocata in un quadro di: (i) promozione capillare dell’agricoltura sostenibile; (ii) realizzazione di maggiori spot con funzione sink-source per la fauna.

Il PSR sloveno prevede anche la possibilità di combinare più sottomisure sulla stessa area come descritto in tabella 7 (esclusa la 214/II.5 in quanto non riferita alla superficie). Come si evince dalle tabelle, l’intervento agroambientale sloveno appare molto puntuale e principalmente indirizzato ad un approccio di in- tervento piuttosto che di territorializzazione dell’intervento (che resta comunque presente in alcune sottomisure).

Tabella 7. Combinazioni compatibili delle sottomisure “Pagamenti agroambien- tali” sulla stessa superficie nella Repubblica di Slovenia; i riquadri grigi indicano compatibilità.

214/I-1 214/I-2 214/I-3 214/I-4 214/I-5 214/I-6 214/I-7 214/II-1 214/II-2 214/II-3 214/II-4 214/II-6 214/II-7 214/II-8 214/III-1 214/III-2 214/III-3 214/III-4 214/III-5 214-III/6

214/I-1 - 214/I-2 - 214/I-3 - 214/I-4 - 214/I-5 - 214/I-6 - 214/I-7 - 214/II-1 - 214/II-2 - 214/II-3 - 214/II-4 - 214/II-6 - 214/II-7 - 214/II-8 - 214/III-1 - 214/III-2 - 214/III-3 - 214/III-4 - 214/III-5 - 214-III/6 -

Prima di descrivere i risultati delle sottomisure (quantificati in base al Rap- porto di valutazione intermedia sloveno) si riportano gli importi degli aiuti com- pensativi (tabella 8) al fine di poter proporre successivamente anche valutazioni comparative con il PSR della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia. Nella ta- bella viene riportata una breve descrizione degli impegni principali che l’azienda è obbligata a rispettate per ottenere l’aiuto. Tranne che per alcune sottomisure (es.: agricoltura biologica) non risulta semplice far collimare le numerose sottomisure dei “Pagamenti agroambientali” della Repubblica di Slovenia con le azioni della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia principalmente per la trasversalità delle prime nelle seconde.

Tabella 8 a. Sottomisure della 214 nel PSR sloveno, breve descrizione degli obbli- ghi (aggiuntivi alla baseline) e dei premi annui.

breve descrizione degli obblighi* Premio**

214/I-1

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di produrre sur- plus di letame; tutta la superficie deve essere assoggettata; praticare una particolare rotazione quinquennale; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; apporto di azoto al suolo inferiore a 170 kg/ha; divieto nell’uso di re- golatori di crescita su alcune colture a rotazione e limitazioni nell’uso di agrofarmaci.

92 €/ha

214/I-2

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fan- ghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di produrre surplus di letame; praticare una particolare rotazione quinquennale; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; obbligo di copertura invernale del suolo; apporto di azoto al suolo inferiore a 170 kg/ha; divieto nell’uso di re- golatori di crescita su alcune colture a rotazione e limitazioni nell’uso di agrofarmaci.

172 €/ha

214/I-3

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di uso di concimi con alto contenuto di metalli pesanti; divieto di produrre surplus di letame; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; apporto di azoto al suolo inferio- re a 170 kg/ha; divieto nell’uso di regolatori di crescita; obbligo della certificazione per l’agricoltura integrata; monocoltura consentita solo su luppolo.

197 €/ha

214/I-4

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di uso di concimi con alto contenuto di metalli pesanti; obbligo di applicare i principi dell’agricoltura integrata per la frutticoltura; portare la percentuale di humus nel range 2-4; divieto di produrre surplus di letame; massi- mo 1,9 UBA/ha di SAU; apporto di azoto al suolo inferiore a 150 kg/ha solo in specifici periodi; obbligo della certificazione per l’agricoltura integrata.

214/I-5

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di uso di concimi con alto contenuto di metalli pesanti; obbligo di applicare i principi dell’agricoltura integrata per la viticoltura; obbligo di riduzione dei trattamenti chimici preferendo i controlli meccanici (defogliazione aerazione del grappolo se necessario); realizzazione di trattamenti solo dopo aver usato altre strategie; applicare il diserbo chimico sulla fila (massimo sul 25% della superficie) solo in caso di insuccesso del diserbo meccanico; obbligo della certificazione per la viticoltura in- tegrata; divieto di produrre surplus di letame; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; apporto di azoto al suolo inferiore a 170 kg/ha; divieto di lavorare il suolo; massimo 20 gemme/m.

328 €/ha

214/I-6

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di uso di ferti- lizzanti con sostanze indesiderate (es.: metalli pesanti); obbligo della certificazione per l’agricoltura integrata; conservare la fertilità del suolo; praticare una particolare rotazione triennale; apporto di azoto al suolo inferiore a 170 kg/ha (200 kg/ha per alcune colture); divieto di produrre surplus di letame; massimo 1,9 UBA/ha di SAU;

184 €/ha

214/I-7

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; rispettare le regole dell’agricoltura biologica; certificazione di processo e/o prodotto ob- bligatoria; localizzazione aziendale in specifiche zone designate;

298 €/ha seminativo 551 €/ha ortive campo 488 €/ha ortive serra 555 €/ha oliveto 234 €/ha frutteto trad. 579 €/ha vigneto 227 €/ha pascolo

214/II-1

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fan- ghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; uso dei pascoli soli con applicazione delle pratiche tradizionali di pascolo; divieto di produrre surplus di letame; massimo 0,5-1,9 UBA/ha di SAU; pre- senza obbligatoria del pastore in alpeggio; obbligo di contratto per l’alpeggio; obbligo di rimozione manuale di arbusti e infestanti dopo l’alpeggio.

61 €/ha senza custode 73 €/ha con custode

214/II-2

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di produrre surplus di letame; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; obbligo di almeno uno sfalcio e raccolta annuale; apporto di azoto al suolo inferiore a 170 kg/ha.

90 €/ha 35-50% pend. 142 €/ha >50% pend.

214/II-3

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; divieto di produrre surplus di letame; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; localizzazione delle superfici in aree designate; obbligo di almeno uno sfalcio e raccolta annuale; vietate concimazione chimica e agrofarmaci.

133 €/ha

* i corsi devono avere una durata annuale di almeno 4 ore; ** i valori sono quelli del PSR 2007-2013 (mkgp.gov.si) Fonte: PSR 2007-2013 Repubblica di Slovenia

Tabella 8 b. Sottomisure della misura 214 nel PSR sloveno, breve descrizione degli obblighi (aggiuntivi alla baseline) e dei premi annui.

breve descrizione degli obblighi* Premio**

214/II-4

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di de- purazione, limi e prodotti di origine ittica; copertura permanente del suolo, numero massimo di alberi per ettaro e rispetto di altri accorgimenti; divieto di produrre surplus di letame; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; apporto di azo- to al suolo inferiore a 150 kg/ha.

94 €/ha

214/II-5 corso di formazione annuale; tenuta dei registri; divieto di produrre letame;

massimo 1,9 UBA/ha di SAU; allevare le specie identificate. 89 €/UBA

214/II-6

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; divieto di produrre surplus di letame; apporto di azoto al suolo inferiore a 170 kg/ha (150 kg/ha per le colture arboree); applicare una rotazione quin- quennale che includa almeno 3 specie-varietà autoctone e/o tradizionali; numero congruo (50-200) di piante arboree per ettaro; no ai regolatori di crescita; trattamenti consentiti previa valutazione.

103 €/ha

214/II-7

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; realizzare almeno uno sfal- cio e raccolta annuale; massimo 0,5-1,9 UBA/ha di SAU (previste riduzioni alpeggio); divieto di produrre surplus di letame; apporto di azoto al suolo inferiore a 170 kg/ha; limitazioni quantitative all’uso di mangimi.

84 €/ha

214/II-8

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; massimo 0,5 UBA/ha di SAU; divieto di produrre surplus di letame; almeno uno sfalcio e raccolta (tradi- zionale) annuale dopo il periodo di fioritura di alcune varietà; vietate con- cimazione chimica e agrofarmaci.

48 €/ha

214/III-1

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; specifica localizzazione terri- toriale delle aree beneficiarie; i pascoli devono essere utilizzati a fini zoo- tecnici; massimo 1,9 UBA/ha di SAU; divieto di produrre surplus di letame; le mandrie devono essere controllate quando sono al pascolo (se possibile è consentito realizzare recinti mobili).

29 €/ha

214/III-2

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; specifica localizzazione ter- ritoriale delle aree beneficiarie; divieto di utilizzo delle superfici prima del periodo (15 luglio) di fioritura e di nidificazione dell’avifauna in via di estin- zione; massimo 0,2-1,9 UBA/ha di SAU; divieto di produrre surplus di leta- me; manutenzione biennale delle alberature e siepi; vietate concimazione chimica e agrofarmaci.

67 €/ha

214/III-3

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; specifica localizzazione ter- ritoriale delle aree beneficiarie; divieto di utilizzo (sfalcio e pascolo) delle superfici nel periodo 01/07-20/08; manutenzione biennale delle alberature- siepi; vietate concimazione chimica e agrofarmaci.

214/III-4

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di de- purazione, limi e prodotti di origine ittica; specifica localizzazione territo- riale delle aree beneficiarie; pascolo e sfalcio sono vietati prima del 25/08; pascolo o sfalcio sono obbligatori dopo il 25/08; massimo 0,2-1,9 UBA/ha di SAU; divieto di produrre surplus di letame; manutenzione biennale delle alberature e siepi; vietate concimazione chimica e agrofarmaci.

144 €/ha

214/III-5

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; vietato usare fanghi di depurazione, limi e prodotti di origine ittica; specifica localizzazione terri- toriale delle aree beneficiarie; divieto di pascolo ed obbligo di uno sfalcio annuale - dal centro del campo verso la periferia - dopo il 01/08; massimo 0,0-1,9 UBA/ha di SAU; vietate concimazione chimica e agrofarmaci.

83 €/ha

214-III/6

corso di formazione annuale; tenuta dei registri; possibilità di usare solo i fertilizzanti e agrofarmaci previsti dall’agricoltura biologica; specifica lo- calizzazione territoriale delle aree beneficiarie; obbligo di applicare una specifica rotazione quinquennale; obbligo di sfalcio e raccolta almeno due volte l’anno; massimo 0,2-1,9 UBA/ha di SAU; divieto di produrre surplus di letame; apporto di azoto al suolo inferiore a 30 kg/ha; presenza di un numero congruo (50-200) di piante arboree/ha.

84 €/ha seminativi 184 €/ha arboree

36 €/ha pascoli

* i corsi devono avere una durata annuale di almeno 4 ore; ** i valori sono quelli del PSR 2007-2013 (mkgp.gov.si) Fonte: PSR 2007-2013 Repubblica di Slovenia

3.2.1 principali risultati

Il Rapporto di valutazione intermedia del PSR 2007-2013 sloveno (Poro- cilo o vmesnem vrednotenju Programa razvoja podeželja 2007–2013), riferisce che, nel bilancio previsto per l’intero periodo, le risorse per l’Asse 2 sono pari a 592.890.844 € (80% FEASR) distribuite per il 52,4% sulla misura 214, per il 39,9% sulla misura 211 e per il 7,7% sulla misura 212. In termini di valutazione dei ri- sultati conseguiti dall’Asse 2 nel periodo 2007-2013, sono emerse alcune consi- derazioni in merito alla manifestazione degli effetti auspicati. Da una parte viene enfatizzato il miglior impatto ambientale ottenuto nelle aree che hanno benefi- ciato di più misure-sottomisure dei “Pagamenti agroambientali” per la medesi- ma superficie, dall’altra vengono sottolineate alcune criticità emerse in fase di quantificazione dei risultati (superficie complessiva interessata dall’Asse-misura) – poiché la mera somma delle superfici beneficiarie distinte per singola misure- sottomisura produce un’errata sovrastima.

Negli anni 2007 e 2008, il PSR sloveno registrava un sostanziale raggiun- gimento dei principali valori obiettivo (es.: numero di aziende che ricevono il so- stegno) ma a partire dal 2009, a causa del termine nel 2008 degli impegni assunti nella precedente programmazione, i valori sono drasticamente scesi (per il 2012 è