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La rICa per il calcolo della congruità dei pagamenti agroambiental

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5.1 La rICa per il calcolo della congruità dei pagamenti agroambiental

Le informazioni di contabilità aziendale, raccolte e rese disponibili tramite la Rete Contabile RICA, possono essere agevolmente impiegate per la valutazione della congruità dei pagamenti. In questo senso la RICA, analogamente ad altre fonti di dati contabili agricoli a livello regionale (ove disponibili), può, pur con al- cuni limiti, fornire sufficienti informazioni per la valutazione della congruità dei pagamenti di numerose misure di sviluppo rurale.

In questo contesto, i dati RICA possono essere utilizzati secondo due distinti approcci:

- confronto di bilanci parziali (margini lordi dei processi produttivi – coltu- re o allevamenti). La differenza tra i due approcci è fondamentalmente riconducibile al fatto che nel caso di misure i cui impegni agiscono sia sui costi che sui ricavi delle attività agricole, è opportuno procedere con un’analisi economica di tipo controfattuale, confrontando, attraverso la comparazione di bilanci aziendali medi, il reddito di aziende aderenti alla misura con quello di aziende che non aderiscono alla misura. La differen- za tra i redditi dei due gruppi di aziende costituisce il livello di confronto sul quale valutare la congruità dell’intervento. è d’obbligo precisare che ai fini dell’applicazione di questa modalità i due campioni di riferimento debbono avere caratteristiche simili. Questo è infatti uno dei criteri base per l’applicazione dell’analisi controfattuale. In termini generali (ma non vale come regola), l’analisi controfattuale si adatta bene alle azioni rela- tive all’agricoltura biologica e alla produzione integrata che interessano tutta l’azienda.

La tecnica di confronto di bilanci parziali può invece essere adotta per tut- te le altre misure agroambientali. Infatti, nei casi più semplici, in cui gli impegni aggiuntivi di misura si limitano ad alcune operazioni colturali, è possibile igno- rare tutte le voci di bilancio, calcolando il pagamento sulla base del confronto di bilanci parziali, riferiti alle sole operazioni colturali influenzate dagli impegni. Si giustifica la misura utilizzando la tecnica del bilancio parziale a livello di processo produttivo, concentrandosi quindi sulle sole fasi del processo produttivo che sono influenzate dal rispetto degli impegni di misura.

Le diverse modalità di calcolo del pagamento quindi si distinguono sia in base alla disponibilità di dati che alla diversa impostazione della misura.

L’analisi economica controfattuale può essere basata su dati microecono- mici tratti da fonti ufficiali (RICA, o altre fonti di dati economici e strutturali agrico- li, quali REA, rilievi diretti delle amministrazioni Regionali e Provinciali). L’analisi, che prevede il confronto dei livelli di reddito calcolati su gruppi di aziende aderenti e non aderenti alla misura, tuttavia, può utilizzare dati storici, nel caso la misu- ra sia stata già attuata nelle precedenti programmazioni con baseline e impegni sostanzialmente analoghi alla fase attuale di programmazione. Nel caso di misu- re nuove, per le quali non siano disponibili dati storici, il confronto dovrà essere inevitabilmente basato su una simulazione delle più probabili variazioni dei costi e dei redditi conseguenti alla adozione degli impegni previsti, collocate su dati e informazioni desunti dalle fonti disponibili.

consenta), andrebbe considerata anche l’eventuale modulazione del pagamento (ad esempio, per altitudine o altri parametri di svantaggio). Se la numerosità cam- pionaria non permette stratificazioni di questo tipo, sarà opportuno, ove possibile, integrare l’analisi con altre fonti. La base di calcolo è il margine lordo della coltu- ra/allevamento. Il calcolo del margine lordo garantisce il rispetto delle indicazioni comunitarie, secondo le quali non devono essere inclusi nella valutazione aggre- gati economici riconducibili ai costi fissi.

Inoltre, il riferimento al margine (reddito) lordo incorpora sia gli effetti di costo sia quelli di ricavo; sarebbe errato, infatti, considerare solo i costi, in quanto molte misure prevedono impegni aggiuntivi rispetto alla baseline che hanno effet- ti sia sulla struttura dei costi (maggiori impegni di lavoro, oppure anche minore impiego di fattori produttivi) che sulla struttura dei ricavi (estensivizzazione della produzione).

La determinazione dei maggiori costi sostenuti e dei mancati ricavi può essere ottenuta mettendo a confronto i risultati economici dei due campioni di aziende sopra descritti. In altre parole, si tratta di misurare la differenza esistente tra i ricavi, i costi di produzione e, dunque, i redditi ottenuti da attività produttive vegetali e animali realizzate con i diversi processi tecnologici ipotizzati, sulla base della quale sia possibile verificare l’adeguatezza del pagamento corrisposto.

Il Margine Lordo unitario (ML/ha; ML/UBA) può essere utilmente impiegato per queste finalità: come indicatore economico di breve periodo esso considera le sole spese attribuibili al processo produttivo (spese specifiche), escludendo tut- te quelle voci di costo legate alla struttura e all’organizzazione aziendale (costi fissi). L’esclusione di queste ultime voci di spesa è pienamente corrispondente con quanto disposto dalla Commissione Europea (art. 53, comma 2 trattino e) nel Regolamento (CE) n. 1974/2006).

L’attivo del bilancio del processo produttivo agricolo è definito dalla Pro- duzione Lorda (PL), ottenuta quale sommatoria del valore delle vendite (quantità venduta moltiplicata per il prezzo di mercato del prodotto), del valore dei prodotti secondari e del valore dei prodotti destinati a essere riutilizzati in altri processi produttivi aziendali (reimpieghi). Il valore di questi ultimi (per esempio: reimpieghi per sementi e per allevamenti) viene determinato applicando un valore unitario coincidente con il più probabile valore di mercato realizzato dallo stesso prodot- to. Per contro le Spese Specifiche, che costituiscono la parte passiva del bilan- cio, coincidono con i costi riferiti ai fattori produttivi utilizzati completamente ed esclusivamente dall’attività produttiva e che, pertanto, possono essere ad essa direttamente imputati.

Indicatore Descrizione

Ricavi totali

(Produzione Lorda al lordo dei Reimpieghi - PL) :

+ Valore delle Vendite + Valore dei prodotti secondari + Reimpieghi:

- Per processi produttivi aziendali - Immobilizzazioni

- Salari in natura - Autoconsumi

Spese specifiche

+ Consumi intermedi di materie prime: • Semina;

• Fertilizzazione: concimi, piano fertilizzazione, anali- si suolo, altre pratiche;

• Difesa: prodotti fitosanitari e diserbanti, strumenti di lotta biologica, altre pratiche;

• Foraggi, mangimi, lettimi e medicinali; • Altri materiali di consumo;

+ Servizi

• Noleggi di macchine e attrezzi • Consumi energetici • Assicurazioni • Tenuta registri • Consulenze • Servizi veterinari • Altri servizi

+ Manodopera specifica extra aziendale

Margine Lordo PL – Spese specifiche

Costi di transazione

Si intende per manodopera specifica quella direttamente utilizzata per l’esecuzione delle operazioni colturali e di allevamento. Nel campione di aziende aderenti alla misura, si considera manodopera specifica tutta l’eventuale mano- dopera aggiuntiva (extra aziendale) richiesta per realizzare il processo produttivo secondo le modalità (disciplinari) connesse al mantenimento dell’impegno della misura di sviluppo rurale. Questo in quanto si suppone che l’azienda beneficiaria, nelle condizioni ante adesione all’impegno, si trovi in condizioni di equilibrio per quanto concerne l’utilizzo del fattore lavoro. Pertanto, si ipotizza che ogni aumen- to del fabbisogno, volendo metodologicamente ignorare eventuali variazioni della struttura fissa aziendale, sia realizzato attraverso il ricorso a forme contrattuali di lavoro temporaneo avventizio.

Nello schema di calcolo del Margine Lordo non sono considerati i costi fissi, gli interessi (pagati e calcolati) sul capitale fondiario e gli ammortamenti.

vati in cui incorre l'agricoltore aderendo ad una misura agroambientale. La possi- bilità di considerare questi costi tra i costi aggiuntivi derivanti dall’impegno assun- to è prevista dal regolamento 1698/2005 e dal Reg. 1974/200610.

La stima dei costi di transazione privati dovuti all'adesione agli interventi agroambientali è stata realizzata considerando per tutte le misure previste dal PSR due categorie di costi di transazione:

a) costo di presentazione della pratica; b) costo di gestione della pratica.

Inoltre, per alcune misure, tra i costi di presentazione e gestione della do- manda sono stati inclusi ulteriori e specifici costi relativi a pratiche amministrative addizionali.

La principale differenza dell’approccio per Bilanci parziali (per processo produttivo) con quello contofattuale, precedentemente illustrato, consiste nel fatto che il confronto tra baseline e impegni aggiuntivi di misura viene valutato con riferi- mento diretto agli impegni aggiuntivi. Per ogni impegno aggiuntivo sono individuate le pratiche agronomiche o zootecniche necessarie per il rispetto dell’impegno e il calcolo del pagamento si basa sui costi aggiuntivi e/o mancati ricavi conseguenti all’adozione di tali pratiche. Dal punto di vista economico vengono internalizzate nel calcolo del mancato reddito/costo aggiuntivo tutte le voci di costo che fanno riferimento alla pratica (fase di lavorazione): lavoro, noleggi, materiali, ecc..

L’approccio per processo produttivo, più semplice rispetto alla metodologia controfattuale, ha il vantaggio di consentire un collegamento diretto tra impegni aggiuntivi e costi. è quasi sempre possibile effettuare un collegamento tra la ta- bella baseline/impegni aggiuntivi e le diverse attività per le quali vengono calcolati i costi aggiuntivi/mancati redditi.

10 Nella versione inglese del Reg 1698/2005 (art. 39 (4) e art. 40 (3)) viene utilizzato il termine "tran- saction cost", mentre gli stessi articoli del testo in italiano riportano la dizione "costi dell'ope- razione". Nella versione italiana del Reg. 1974/2006 sono contenuti entrambi i termini e il costo dell’operazione viene definito come quel "costo sostenuto affinché l’operazione possa avere luogo e non direttamente imputabile all’esecuzione dell’impegno a cui si ricollega" (art. 27 (10)).

Operazioni colturali Lavorazioni del suolo; Semina e trapianto;

Fertilizzazione: concimazione, piano fertilizzazione, analisi suolo, altre pratiche Difesa: trattamenti fitosanitari, diserbo, lotta biologica, altre pratiche Noleggi di macchine e attrezzi

Assicurazioni Tenuta registri Consulenze Altri servizi Ricavi Margine Operativo Costi di transazione

La base dati RICA può essere impiegata per la quantificazione dei margini lordi di processo produttivo sia nella situazione di baseline sia, eventualmente, nella situazione di rispetto degli impegni di misura. Va detto al riguardo che, adot- tando i dati RICA, sia necessario valutare se i dati desunti dai conti economici rappresentino correttamente la situazione di baseline.

La RICA (o eventuali altre basi dati che riportano informazioni storiche sulle caratteristiche economiche e reddituali delle aziende agricole) potrebbe essere inadeguata nelle seguenti situazioni:

- quando le misure della nuova programmazione sono sostanzialmente di- verse dalle misure della programmazione precedente e non è quindi pos- sibile utilizzare dati economici di aziende (aderenti e non aderenti alle mi- sure) riferiti alla precedente programmazione;

- quando uno dei due campioni (aderenti/non aderenti) non e sufficiente- mente ampio e pertanto rappresentativo;

- per misure che riguardano attività produttive (colture o allevamenti) non sufficientemente investigate nell’ambito della RICA (ad esempio misure forestali oppure, in alcuni casi, anche misure di tipo paesaggistico). Nel caso sia possibile utilizzare dati microeconomici della RICA è necessa- rio procedere attraverso un’elaborazione ad hoc, utilizzando informazioni che, dal punto di vista operativo, sono contenute in diversi file dati (archivi). In particolare, è opportuno utilizzare le informazioni economiche del file: Azienda, Processi e Prodotti.