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Prevenzione dell’obesità e del sovrappeso

Inizialmente la Regione Campania con la DGR del 20/9/2002, n. 4215 ha istituito il Centro Pilota Regionale per la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) presso il Dipartimento di Psichiatria della Seconda Università di Napoli.

I compiti previsti per il Centro Pilota erano:

– coordinamento delle iniziative epidemiologiche volte alla creazione di un Registro Regionale dei disturbi del comportamento alimentare;

– coordinamento tecnico e omogeneizzazione delle iniziative di prevenzione primaria e secondaria – promozione di iniziative per la definizione di linee guida e di protocolli diagnostici, terapeutici e di

follow-up;

– ricerca clinica e biomedica.

Altre Province come la ASL CE 2 ha inteso sviluppare un programma di intervento con riferimento ai DCA costituendo un gruppo interdisciplinare per la lo studio e la gestione degli stessi che con determina del Direttore Generale n. 920 del 16/3/2004, divenuto poi un Centro per lo Studio e la Gestione dei DCA. Obiettivo del “Gruppo” è quello di garantire una assistenza qualificata che nasca da una collaborazione fattiva tra le diverse “agenzie” della salute presenti sul territorio con specifiche multi professionalità.

Successivamente, a seguito dell’indicazione contenuta nel DPR del 23/7/1998 di approvazione del PSN 1998-2000, il PSR della Regione Campania 2002-2004 ha promosso, nell’ambito del Dipartimento di Salute mentale, forme di risposta organizzate alle patologie emergenti quali i DCA. Nel recepire la prescrizione nazionale ha individuato tra i suoi obiettivi:

– la promozione dell’adozione di “sani” modelli alimentari nella popolazione giovanile anche all’interno dei programmi di medicina preventiva e di educazione alimentare;

– la prevenzione primaria e secondaria dei disturbi del comportamento alimentare con particolare riferimento ai soggetti a rischio attraverso la loro individuazione precoce;

– la prevenzione terziaria attraverso metodi riabilitativi (riabilitazione nutrizionale e riabilitazione psicologica e psichiatrica combinate);

e ha previsto:

– l’istituzione di un Centro Pilota Regionale per i DCA;

– l’organizzazione e strutturazione di una rete diagnostica-assistenziale per i DCA.

Considerato che sono in considerevole aumento, nell’età evolutiva, i DCA particolarmente per quanto riguarda obesità e anoressia la Regione è intervenuta con dei progetti specifici. Con la DGR 1687/2005 è stato approvato un progetto pilota “il Progetto DiCAEv: prevenzione individuazione trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva, per la prevenzione e l’identificazione precoce dei disturbi del comportamento alimentare”. Successivamente è stato approvato il progetto “Crescere felix” (DGR del 23/7/2006, n. 850) per una corretta educazione alimentare in ambito scolastico e familiare. La Regione Campania e in particolare l’Assessorato alla Sanità, Settore Assistenza Sanitaria Osservatorio Epidemiologico Regionale, Servizio Materno-Infantile, nell’ottica del Piano Regionale di Prevenzione, si è impegnato particolarmente nella sponsorizzazione del progetto Crescere Felix. Finalità generale di questo progetto è quello di attuare interventi di prevenzione e riduzione dell’obesità del bambino e dell’adolescente. Partendo da queste finalità ogni ASL nella propria realtà territoriale dovrà attuare degli interventi che promuovano e consolidino stili di vita e di alimentazione salutari in tutta la fascia dell’infanzia e dell’adolescenza. Dopo il PSR ci sono state varie altre delibere relative all’approvazione di programmi per la prevenzione dei disturbi alimentari soprattutto nella fascia adolescenziale, in particolare la DGR n. 2312/2007, che nell’evidenziare che le attività rivolte agli adolescenti rientrano nei LEA ribadisce che le ASL sono tenute a garantire costanti e continuativi interventi, di promozione/educazione a tutela della salute, per tale popolazione.

Le ASL sono tenute a predisporre un atto deliberativo con il quale recepire l’atto di indirizzo regionale sopracitato e il nuovo programma aziendale volto alla promozione e tutela della salute degli adolescenti.

Solo recentemente con la DGR 464/2009, nasce il Centro regionale sociosanitario per la prevenzione, il trattamento e la riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare e dell’obesità grave.

La Giunta ha approvato questo progetto prevedendo l’istituzione di una struttura residenziale terapeutico riabilitativa per i disturbi come anoressia e bulimia e per la prevenzione e la terapia per obesi gravi. Il provvedimento, inoltre, punta alla realizzazione di una rete regionale integrata di presidi che verranno attivati in tutte le province. Promossa dall’ASL Na1, l’iniziativa vede la collaborazione, in qualità di partner, del Centro pilota per i disturbi del comportamento alimentare del Dipartimento di Psichiatria AOU 2 dell’Università di Napoli e del Centro di alta specializzazione per la terapia dell’obesità del Dipartimento di Chirurgia generale della Federico II.

Per promuovere stili di vita salutari caratterizzati da una corretta alimentazione, è stato condotto nella Regione Campania e in altre 4 Regioni Toscana, Marche, Puglia Sicilia con il supporto scientifico del CREPS-Università di Siena, il Progetto Interregionale Buone pratiche sull’alimentazione meglio noto come “E… vai con la Frutta” con l’obiettivo di promuovere il consumo di frutta e verdura oltre che nelle scuole anche nei luoghi di lavoro.

Altro progetto interregionale che ha coinvolto anche la Regione Campania è il Progetto CCM “OKkio alla ristorazione” volto promozione della corretta alimentazione presso la ristorazione collettiva (con altre 5 Regioni, tra cui Sicilia capofila, Emilia-Romagna, Lazio Marche e Veneto “finalizzato al miglioramento dell’offerta nutrizionale attraverso la ristorazione collettiva e al monitoraggio dei consumi di frutta e verdura attraverso la costituzione di una rete inter-regionale composta dai SIAN delle ASL e dalle aziende di ristorazione collettiva per promuovere la diffusione e adozione di corretti stili alimentari.

Prevenzione della disabilità degli anziani

Il PSR 2011-2013 (approvato con Decreto Commissario ad acta 22/3/2011, n. 22) prevede specifici obiettivi di prevenzione e tutela della popolazione anziana.

Le popolazioni fragili e gli anziani in particolare si pongono ovviamente all’attenzione di questo PSR come elemento di priorità. L’invecchiamento della popolazione sollecita interventi più diffusi e innovativi a questa parte di popolazione con maggiore prevalenza di malattie croniche e che utilizza di più le risorse del SSR.

Il PSR recepisce le indicazioni dei più autorevoli studi scientifici che mostrano il contrasto alla sedentarietà attraverso un’attività fisica regolare ha un rilevante impatto preventivo sia sulla mortalità sia sulle complicanze secondarie di molte malattie cronico degenerative largamente prevalenti negli anziani. L’impegno della Regione sarà pertanto rivolto a stipulare accordi di collaborazione con Enti sportivi e parti sociali per promuovere stili di vita corretti e soprattutto aumentare in modo consistente il numero di anziani che accedono a programmi di attività fisica regolare.

Nel PSR 2011-2013, sono state riprese e approfondite la strategia per la promozione della salute, la riduzione o rimozione dei fattori di rischio, la prevenzione delle malattie e delle disabilità, classificabile e articolabile in tre principali settori:

– i programmi di promozione e prevenzione di problemi di salute collettiva;

– la promozione individuale di comportamenti e stili di vita sani (soprattutto attraverso i luoghi di vita e di lavoro);

– le attività di informazione e comunicazione del rischio.

Questi programmi di promozione di stili di vita attivi e salutari nelle persone anziane e prevenzione dei problemi di salute erano già stati evidenziati nel PRP 2010-2012.

Tra gli obiettivi generali di questo Piano di Prevenzione viene indicata quella di ritardare o limitare l’insorgenza di patologie croniche e disabilità nell’età anziana.

Viene previsto il rafforzamento del sistema epidemiologico (PASSI d’Argento), con lo scopo specifico di conoscere e monitorare nel tempo le condizioni di salute o di fragilità, i bisogni di tutela, ma anche le potenzialità in termini di capacità e risorse delle persone anziane.

Già in precedenza con la DGR del 23/6/2006, n. 838 Legge 8/11/2000 n. 328 Approvazione Linee Guida Regionali e istituzione Commissione Tecnica per la valutazione dei Piani Sociali di Zona Anno 2006 (V Annualità). (Con allegato), la Regione Campania, particolarmente nell’ultimo quinquennio, si era attivamente impegnata nella promozione e nel sostegno della rete dei servizi, degli interventi e delle opportunità per le persone con disabilità con l’obiettivo di garantirne il pieno diritto di cittadinanza attraverso la tutela della dignità, la creazione di condizioni di pari opportunità e di non discriminazione, lo sviluppo dell’autonomia e dell’autodeterminazione, la difesa del diritto allo studio.

La Regione ha inteso sostenere tutti i servizi che perseguono l’integrazione e la valorizzazione delle capacità e delle potenzialità delle persone disabili. In linea con quanto stabilito negli Orientamenti strategici per il triennio 2005-2007 contenuti nelle Linee Guida 2001, le priorità regionali per l’area disabilità sono:

– servizi e interventi per la domiciliarità di soggetti con ridotta autonomia personale; – assistenza residenziale e semiresidenziale;

– realizzazione e/o rafforzamento dei Centri Socio-Educativi diurni, per i quali sono previsti fondi regionali aggiuntivi, ora compresi nella tipologia “Centro Sociale Polifunzionale”;

– coordinamento dei servizi in rete al fine di migliorare la qualità dell’integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità.

Per la 5ª annualità di attuazione della Legge 328/2000, anche in materia di disabilità sono da considerarsi prioritari gli interventi rientranti nella tipologia “servizi domiciliari” – in particolare l’Assistenza Domiciliare Sociale da promuovere anche, laddove necessario, con tempi e modalità condivise con il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata – e quelli della tipologia “servizi semi- residenziali” inerenti i Centri Sociali Polifunzionali.

Le Linee di indirizzo concernenti le strutture residenziali e semiresidenziali rivolte, tra gli altri, anche a persone con disabilità (DGR n. 711 pubblicata sul BURC n. 31 del 28/6/04) sanciscono ulteriormente l’assunzione di nuove responsabilità da parte della Regione Campania in materia di disabilità. In particolare, la 711/04 testimonia l’impegno del Settore Politiche Sociali allo sviluppo di nuove progettualità nel quadro della valorizzazione del rapporto pubblico/privato in materia di interventi in favore delle persone in condizioni di disabilità. L’implementazione in corso, poi, dell’Anagrafe Regionale delle suddette strutture rappresenta una risorsa importantissima per il monitoraggio dei servizi e la programmazione.

Promozione attività fisica

Nell’ambito del PRP 2010-2012, sono stati previsti interventi per la prevenzione delle cadute degli anziani, tramite l’organizzazione di Gruppi di cammino e incontri di ginnastica dolce. Si tratta di azioni per promuovere l’attività fisica degli anziani organizzando gruppi di anziani che si riuniscono periodicamente e con la guida di un “conduttore esperto” camminano per un tempo progressivamente maggiore fino ad arrivare a 40 minuti ad incontro. Inoltre si organizzeranno incontri di ginnastica dolce presso centri anziani, parrocchie e altre strutture aggregative. Per tali attività si farà ricorso anche a tirocinanti di Scienze Motorie. A tal fine si stipulerà una convenzione con la Facoltà di Scienza Motorie dell’Università Partenopea di Napoli 1 per il tirocinio presso la ASL di laureandi della laurea specialistica. Tali tirocinanti saranno opportunamente formati e tutorati per guidare gli anziani in tali attività. Si coinvolgerà il Comune per l’individuazione dei percorsi e l’organizzazione delle uscite. Per l’organizzazione, la strutturazione e la pubblicizzazione dei gruppi saranno coinvolti le Unità Operative Assistenza agli Anziani (UOAA) dell’ASL, i Servizi Sociali, i medici di base. Saranno affisse locandine negli ambulatori degli MMG e UOAA e in luoghi frequentati dagli anziani e distribuiti volantini informativi. L’attività sarà svolta prima in maniera sperimentale in un solo Distretto Sanitario e poi estesa agli altri Distretti.

Sempre nell’ambito del PRP, ha dato vita al progetto “Crescere Felix” che è un intervento per la prevenzione e la riduzione dell’obesità nel bambino e nell’adolescente. Tra le varie azioni è previsto lo sviluppo di un progetto che coinvolge gli operatori della Scuola per la promozione dell’attività fisica del bambino fin dalla scuola primaria. L’obiettivo primario è di aumentare l’attività fisica nelle scuole, fornendo, attraverso operatori delle ASL della Regione Campania opportunamente formati, le informazioni e la formazione necessarie agli insegnanti di scuola primaria sul concetto di attività fisica legata alla salute. Per raggiungere tale obiettivo, inoltre, sono suggeriti gli strumenti didattici necessari a fornire un supporto competente alla programmazione curriculare e proposte operative finalizzate a formare nei bambini la consapevolezza dell’importanza del movimento e delle attività motorie.