Prevenzione dell’obesità e del sovrappeso
I risultati regionali delle indagini campionarie HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) e OKkio alla SALUTE, condotti nel 2010 dall’Assessorato Regionale alle Politiche della Salute nell’ambito del monitoraggio nazionale “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”, hanno evidenziato che comportamenti alimentari a rischio, inadeguata attività fisica ed eccesso ponderale cominciano a instaurarsi già nei primi anni di scolarizzazione.
Nell’ambito del PSR 2008-2010, vengono sottolineati, per il triennio 2008-2010 alcuni temi prioritari delle attività di educazione alla salute da realizzarsi a cura delle ASL con il coordinamento dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale e dell’Agenzia Regionale Sanitaria:
– prevenzione dell’obesità e dei disturbi dell’alimentazione; – promozione dell’attività fisica.
Sempre nell’ambito del Piano sanitario della Regione viene prevista la metodologia di prevenzione dell’obesità e dei disturbi del comportamento alimentare che prevede:
– la istituzione di Unità Interdipartimentali di prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare in ciascuna ASL, che operino per la prevenzione e informazione sui DCA mediante un lavoro di rete in raccordo con gli MMG e con l’integrazione di competenze e strutture differenti; – attivare un sistema di sorveglianza dello stato nutrizionale della popolazione in generale, in
particolare sui soggetti in età infantile, e negli adulti (18-65 anni), individuando le modalità operative (elaborazione del questionario, campionamento, organizzazione della raccolta ed elaborazione dati), e verificando l’eventuale necessità di risorse;
– promuovere tra le gestanti iniziative per favorire l’allattamento al seno dei bambini almeno fino al sesto mese di vita;
– favorire nelle scuole la scelta di una dieta nutrizionalmente corretta attraverso un tavolo di confronto e collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale con particolare riferimento ai servizi di ristorazione scolastica; lo sviluppo nelle scuole di attività educative sulle corrette abitudini alimentari; l’implementazione di programmi di attività motoria all’interno delle strutture scolastiche;
– sviluppare programmi di educazione alle corrette abitudini alimentari concordati con PLS e MMG; – promuovere, in accordo con l’Istituzione Scolastica, programmi sulla corretta alimentazione,
sull’educazione al gusto, per migliorare le capacità di scelta nelle giovani generazioni; – sviluppare la pratica di attività sportive tra i bambini e i ragazzi in età scolare;
– attivare programmi di educazione alla corretta alimentazione e alla pratica sportiva rivolta alla popolazione, con particolare attenzione alle donne in età fertile;
– implementare i programmi di formazione per supportare l’attività di counselling degli MMG e PLS;
– valutare i dati del sistema di sorveglianza elaborati dall’OER;
– attivare il confronto con Società Scientifiche di Settore (PLS, MMG, Nutrizionisti, SIS.DCA, ecc.) e con Associazioni Sportive (CONI);
– coordinare i piani attuativi territoriali.
Tali attività vengono realizzate con il coordinamento dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dei Dipartimenti di Prevenzione.
Nel Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012 diversi sono i programmi che vanno ad incidere sulla prevenzione della obesità (particolare attenzione viene rivolta soprattutto ai soggetti in età pediatrica obesi – attenzione agli stili di vita) e del sovrappeso:
– Programma di prevenzione soggetti in età pediatrica obesi: a livello regionale responsabile del monitoraggio e della valutazione è la Cabina di regia del PRP supportata dall’Osservatorio Epidemiologico regionale (che ha curato l’elaborazione di un report delle attività dell’anno 2008 e del primo semestre 2009 e la realizzazione e diffusione di schede tematiche sull’obesità). Particolarmente importante è il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei pediatri al progetto. – Programma “Scuole in salute”: La promozione della salute è stata da sempre in Regione Puglia
oggetto di interesse e coinvolgimento esclusivo dell’Assessorato alle Politiche della Salute e dell’ARES, nonché a livello periferico DP, distretti sanitari (SERT - Servizi per le Tossicodipendenze). Le azioni di intervento hanno evidenziato limiti derivanti dalla mancanza di una pianificazione e coordinamento con il mondo della scuola. Nel 2009 il gruppo tecnico interistituzionale di lavoro “Scuola e Salute” costituitosi in Regione in osservanza con il protocollo di intesa Ministero Salute e Pubblica Istruzione ha provveduto ad avviare delle progettualità congiunte sull’alimentazione e l’attività fisica.
– MED-FOOD Anticancer Program: intervento di educazione nutrizionale per la prevenzione dei tumori (operatori SIAN).
– Promozione della salute nei bambini in età pre-scolare e dei ragazzi in età scolare – proseguimento delle Linee operative per la prevenzione dell’obesità di cui alla DGR 21/2/2006, n. 157 che integra e completa il Piano della Prevenzione 2005-2007, approvato con DGR 28/6/2005, n. 824. Sviluppo dei progetti di Promozione della salute da corretta alimentazione e adeguati stili di vita realizzati dai SIAN dei Dipartimenti di Prevenzione a partire dal 2008.
– Progetti di educazione sanitaria “Porta la frutta a scuola”; “Progetti di educazione sanitaria CipXCiop”; Progetti di educazione sanitaria “passi e Panella”.
– Promozione dell’allattamento al seno.
Per promuovere stili di vita salutari caratterizzati da una corretta alimentazione, è stato condotto nella Regione Puglia e in altre 4 Regioni (Toscana, Campania, Marche, Sicilia) con il supporto scientifico del CREPS – Università di Siena, il Progetto Interregionale Buone pratiche sull’alimentazione meglio noto come “E… vai con la Frutta” con l’obiettivo di promuovere il consumo di frutta e verdura oltre che nelle scuole anche nei luoghi di lavoro.
Prevenzione della disabilità degli anziani
La programmazione regionale ha considerato le azioni finalizzate alla prevenzione della fragilità area prioritaria da disciplinare nell’ambito dei più importanti atti normativi della Regione.
Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012 approvato con DGR 28/12/2010, n. 2994.
Nell’ambito del PRP 2008-2010 viene attribuita particolare rilevanza alla “Prevenzione e sorveglianza delle disabilità e della non autosufficienza”. L’obiettivo della sopracitata azione di prevenzione è quello di prevenire le complicanze e la disabilità per patologie cronico-degenerative, attraverso:
– l’approfondimento di indicatori epidemiologici sull’impatto derivante dall’invecchiamento, dall’incremento delle disabilità, esito spesso di patologie che precedentemente portavano alla morte;
– la protezione e la promozione della salute negli anziani che sono una risorsa potenziale per la collettività;
– la prevenzione di fattori comportamentali di rischio e biomedici (modificabili e prevenibili) che possono favorire una rapida progressione verso la fragilità e la disabilità.
Nell’ambito di questo tipo di sorveglianza si inserisce l’adesione della Regione Puglia al Progetto multiregionale PASSI d’Argento, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità con la Regione Capofila dell’Umbria. Il Progetto ha avuto inizio nel 2009 ed ha previsto la sperimentazione di un sistema di indagini periodiche a cadenza biennale sullo stato di salute e sulla qualità della vita delle persone ultra 64enni e sugli interventi messi in atto dai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, nonché sulle azioni realizzate da altri settori della società civile. La prima indagine multi-regionale PASSI d’Argento è stata realizzata in 7 Regioni italiane, tra cui la Puglia. Il progetto è collegato al programma europeo “Guadagnare Salute” e al “Piano Nazionale della Prevenzione”.
Per quanto riguarda la programmazione generale, il Piano Sanitario Regionale 2002-2004 e soprattutto il Piano Regionale della Salute 2006-2008, individuano quale area prioritaria di intervento quella delle fragilità, evidenziando, tra gli obiettivi, quello della tutela dei soggetti deboli e quindi anche degli anziani fragili.
La “sindrome da fragilità”, espressione clinica che assume connotati diversi a seconda del livello funzionale del soggetto e del setting assistenziale in cui avviene la valutazione, colpisce una percentuale significativa della popolazione anziana pugliese, con forte impatto sul “welfare” della Regione per la grande necessità di risposte ai bisogni assistenziali e quindi di utilizzo di risorse.
Promozione attività fisica
Nel Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012 e del relativo Piano operativo (DGR n. 2994/2010 e n. 2080/2011) diversi sono i programmi che vanno ad incidere sulla promozione dell’attività fisica in particolare il programma di promozione dell’attività motoria denominato “gruppi di cammino”. Tra i progetti in esso contenuti, vi è quello di “Promozione della salute nei bambini in età pre-scolare e dei ragazzi in età scolare” che, nel sostanziare i risultati già conseguiti con il precedente Piano regionale della Prevenzione 2005-2007, si pone come obiettivo specifico quello di individuare, promuovere e diffondere pratiche e attività di provata efficacia nella prevenzione delle patologie da scorretta alimentazione e nella promozione della sana alimentazione e dei corretti stili di vita, facendo tesoro delle esperienze realizzate, a partire dal 2006, con i progetti “Porta la Frutta a Scuola” nelle ASL Foggia e BAT, “CipXCiop” nelle ASL Brindisi, Lecce e Taranto, “Passi e Panelle” nella ASL Bari.
Inoltre, lo stesso Piano regionale della Prevenzione 2010-2012, con l’intento di rafforzare le alleanze tra mondo delle Salute e mondo della Scuola in tema di educazione alla salute, ha previsto uno specifico progetto, denominato “Scuole in Salute”, così gettando le basi per la strutturazione organica di intenti e attività da condividere tra Sistema Sanitario Regionale e Istituzioni Scolastiche.
Infatti con DGR 1702/2011 è stato approvato il Protocollo d’Intesa, tra Assessorato alla Sanità e Ufficio Scolastico Regionale, “per favorire iniziative e progetti di qualità atti a rendere sistematica l’attività di promozione dell’educazione alla salute nelle scuole attraverso un modello di governante interistituzionale”. Nell’ambito di detto protocollo, sono stati istituiti organismi a composizione mista deputati alla programmazione congiunta tra i due Enti, alla prosecuzione di attività già avviate con programmi regionali e nazionali di promozione di corretti stili di vita, tra cui Guadagnare Salute, alla valutazione e approvazione dei progetti provenienti dall’esterno, alla validazione delle buone pratiche. La Regione Puglia, quindi, persegue obiettivi di prevenzione e promozione della salute attraverso l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione di innumerevoli programmi in tema di prevenzione, anche in ambito scolastico, mediante l’azione svolta prioritariamente dal Sistema Sanitario Regionale per il tramite dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL.
DGR 29/12/2011, n. 3042 con la quale viene approvato il Programma interassessorile l’Assessorato allo Sport, alle Politiche della Salute, al Diritto allo Studio, alle Risorse Agroalimentari, alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità, di Educazione ai corretti stili di vita finalizzato alla realizzazione di interventi di educazione alla salute e di sviluppo dell’attività motoria, diretti ai bambini e alle famiglie attraverso un metodo di lavoro coordinato a livello interassessorile, che miri alla continuità dell’azione e alla pianificazione degli interventi per il triennio scolastico 2012-2015 e al fine di conseguire una più
qualificata attuazione di quanto previsto dalla Legge Regionale 33/2006. Viene proposto alla Giunta di approvare il Programma “Educazione ai corretti stili di vita” con particolare riferimento all’attività motoria, da realizzare sul territorio regionale nel triennio scolastico 2012-2015 utilizzando una pianificazione interassessorile degli interventi, finalizzata al perseguimento di medesimi obiettivi e all’integrazione delle rispettive specifiche risorse, attraverso un approccio coordinato che miri alla continuità dell’azione e alla contiguità dei contenuti.
A seguito dell’adesione al progetto nazionale di promozione dell’attività motoria (PNPAM), sono stati individuati i referenti regionali e aziendali nominati ciascuno per il proprio ambito di competenza, per l’attività motoria in Puglia. In previsione di una futura programmazione riguardante l’intero territorio pugliese, il progetto ha individuato 3 ASL pilota (TA, BAT, e BA) , nelle quali avviare le attività previste dal programma nazionale.
Nel Piano Regionale di Salute (Legge Regionale 23/2008) annovera “l’educazione alla salute” tra le principali strategie che il SSR deve attuare ai fini della promozione della salute e della prevenzione del rischio di malattia nella popolazione pugliese. Tra le attività di educazione alla salute da realizzarsi a cura dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL vi sono quelle dirette alla prevenzione dell’obesità e alla promozione dell’attività fisica, da realizzarsi secondo programmi condivisi con le istituzioni scolastiche.
È stato avviato il Progetto “Quattro passi per la salute”, promosso dalla Direzione Sanitaria della ASL di Taranto, che ha dato via alla costruzione di una rete intra-aziendale costituita da Distretti Sociosanitari, DP e UOC di epidemiologia statistica, con la finalità di promozione dell’attività motoria nell’anziano quale strumento destinato a ridurre il declino causato dall’età.
Dette attività sono coordinate dai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e dalle Unità operative di “Promozione della Salute”, laddove istituite, secondo funzioni e compiti disciplinati dal regolamento regionale 13/2009 di organizzazione del DP.