Una componente centrale dell’indagine condotta è costituita dall’indagine campionaria sulle SESP che essenzialmente si prefigge di descrivere, utilizzando una griglia costruita sulla base della letteratura internazionale, i servizi e le componenti necessarie (definite “descrittori”, basati prevalentemente sull’esperienza del National Public Health Performance Standards Program, NPHPSP dei Centers for Disease Prevention and Control statunitensi per realizzare un’azione di prevenzione strutturata ed efficace. Tali componenti, se opportunamente realizzate all’interno delle singole SESP o di più SESP all’interno di una ASL, creerebbero le condizioni di governance della prevenzione a livello delle aziende sanitarie. Le aree di prevenzione oggetto di studio (Prevenzione del Sovrappeso e Obesità, PSO; Promozione dell’Attività Fisica, PAF; e Prevenzione della Disabilità nell’Anziano, PDA) e le modalità di realizzazione dell’indagine sono state oggetto del primo workshop CNESPS-Regioni del maggio 2012. Il coinvolgimento dei Referenti Regionali per l’indagine, dei Direttori Sanitari delle ASL campione identificate e dei referenti per le relative SESP che hanno fornito le risposte a un questionario somministrato via web sono state le figure chiave per la riuscita della indagine.
Le tappe dell’indagine sono riassunte nella Figura 2 che schematizza le fasi.
Figura 2. Schema delle fasi dell’indagine sulle SESP (2012-2013)
15 maggio 2012 maggio-giugno 2012 agosto 2012 dicembre 2012 settembre-ottobre 2013 Raccolta e analisi degli organigrammi Indagine campionaria Workshop Ricognizione SESP Questionario di verifica delle SESP Condivisione e lettura dei risultati maggio-settembre 2013
I Referenti Regionali hanno individuato 2 ASL (tendenzialmente una metropolitana e una urbana) per ciascuna Regione e richiesto ai Direttori Sanitari di partecipare all’indagine attraverso la compilazione di una tabella in cui confermare le SESP identificate (e i rispettivi referenti) impegnate nelle 3 aree in studio alle quali inviare via web il questionario costruito ad hoc.
Il questionario inviato alle SESP è stato elaborato considerando diverse esperienze precedenti documentate in letteratura, tra le quali in particolare l’NPHPSP.
Sebbene sviluppato per un contesto differente da quello italiano, l’NPHPSP, ha individuato un core di 8 componenti operative o organizzative che i Servizi dovrebbero possedere a garanzia della qualità delle prestazioni offerte alla popolazione. A partire da ciò, le indicazioni metodologiche dell’NPHPSP sono state riviste e calibrate in modo tale da essere più funzionali alla realtà nazionale. Il questionario e gli altri materiali necessari per l’indagine sono stati pre- testati in diverse strutture dell’ASL Roma C.
Nella sua struttura definitiva il questionario aveva 2 componenti principali: una relativa alla struttura delle SESP e un’altra contenente 8 sezioni sulle attività di prevenzione, per un totale di 71 quesiti per le aree della PSO e PAF e 68 per la PDA. Le informazioni richieste erano da riferirsi agli anni 2010-2012.
La seconda parte è stata concettualmente strutturata per rendere un quadro della “governabilità” nelle 3 aree studiate, intesa come insieme di componenti che sinergicamente permettono alle aziende sanitarie di portare avanti con successo strategie e programmi di prevenzione. Questo quadro concettuale è sotteso dall’idea che un’azienda sanitaria abbia un assetto tale da permetterle la governance, per esempio della prevenzione del sovrappeso/obesità, nel momento in cui le SESP impegnate in tale area assicurino, singolarmente o in maniera sinergica fra loro, la messa in atto delle 8 attività che sono state indagate nelle relative sezioni che riportiamo di seguito:
– Sezione 1
attività di sorveglianza eventualmente svolte dalle SESP, composta da 12 quesiti per le aree “prevenzione del sovrappeso e dell’obesità” e “promozione dell’attività fisica” e 10 per la “prevenzione del rischio di disabilità nell’anziano”.
– Sezione 2
attività di promozione (Informazione, educazione e comunicazione (empowerment) su aspetti di salute) eventualmente svolte, composta da 10 quesiti per le aree PSO e PFA e 9 per la PDA.
– Sezione 3
attività mirate al coinvolgimento della comunità e dei gruppi di interesse eventualmente svolte, composta da 6 quesiti per tutte e 3 le aree.
– Sezione 4
attività di sviluppo di progetti/programmi, composta da 8 quesiti per tutte e 3 le aree. – Sezione 5
attività tese a studiare e ridurre le diseguaglianze, composta da 3 quesiti per tutte e 3 le aree.
– Sezione 6
attività di supporto, supervisione, formazione del personale, composta da 6 quesiti per tutte e 3 le aree.
– Sezione 7
attività di monitoraggio e/o valutazione di qualità ed efficacia e/o ricerca e proposta di nuove soluzioni, composta da 7 quesiti per tutte e 3 le aree.
– Sezione 8
attività in rete, composta da 4 quesiti per tutte e 3 le aree.
In totale, le 8 sezioni contenevano 39 domande a risposta chiusa (37 per l’area PDA), 15 semi-chiusa (14 per l’area PDA) e 2 a risposta aperta.
Il questionario è stato somministrato ai referenti via web a partire da aprile 2013, utilizzando il software SurveyMonkey. Il monitoraggio dell’inserimento dei dati e della qualità delle risposte è stato continuativamente realizzato fino a settembre 2013.
I dati risultanti sono stati analizzati attraverso Epi Info versione 3.5.3.
A fronte dell’obiettivo iniziale di coinvolgere 10 Regioni, alla fine hanno aderito all’indagine in 19, ma sono effettivamente giunte risposte ai questionari da 17 di esse (response rate regionale dell’89%), ovvero: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA di Trento, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto (Figura 3).
Figura 3. Regioni partecipanti all’indagine sulle SESP (2012-2013)
Complessivamente, le ASL individuate dai referenti regionali per l’indagine sono state 36 – di cui 4 localizzate in Regioni “mono-ASL” (Marche, Molise, PA di Trento, Valle d’Aosta). Hanno effettivamente risposto ai questionari 26 ASL (response rate pari a 72%).
Nella Tabella 7 sono riportate le ASL (rispondenti e non) per ogni Regione coinvolta nello studio (per dettagli vedi Appendice C).
Tabella 7. Regioni, ASL e relative SESP partecipanti all’indagine
Numero SESP con informazione: Regioni aderenti*
all’indagine
Rispondenza delle ASL indicate dalle Regioni
completa incompleta assente
Pescara sì 3 0 0 Abruzzo Teramo/Avezzano no - - - Potenza sì 2 0 0 Basilicata Matera sì 4 0 1 Catanzaro sì 6 0 0 Calabria Crotone sì 4 1 0
ASL Napoli 2 nord no - - -
Campania ASL Salerno 1-2 no - - -
Bologna no - - -
Emilia-Romagna Piacenza no - - -
Triestina sì 7 0 1
Friuli-Venezia Giulia Alto Friuli sì 4 0 0
Roma C sì 6 0 0 Lazio Latina sì 4 0 2 Genovese sì 8 3 25 Liguria Chiavarese sì 2 0 1 Bergamo sì 7 0 1 Lombardia Sondrio sì 3 1 7 Marche ASUR sì 7 2 6 Molise ASREM sì 3 1 0 PA Trento APSS sì 15 2 9 Torino 1 sì 6 0 9 Piemonte Torino 4 sì 10 0 4 Bari sì 7 1 1 Puglia Brindisi no - - - Oristano sì 3 0 1 Sardegna Cagliari no 0 0 0 Palermo sì 3 1 0 Sicilia Siracusa sì 3 0 2 Firenze sì 1 0 1 Toscana Viareggio no - - - ASL Umbria 1 no - - -
Umbria ASL Umbria 2 no - - -
Valle d’Aosta ASL Valle d’Aosta sì 3 0 3
Vicenza sì 6 1 0 Veneto Mirano sì 3 0 2 Regioni aderenti: 17 ASL rispondenti: 26 130 13 76
* “Aderenti” = Regioni presenti al workshop iniziale del 15/05/2012
I Direttori Sanitari delle 26 ASL rispondenti, che avevano il compito di identificare al loro interno le SESP impegnate nelle tre aree in studio e i rispettivi referenti, hanno indicato:
– Area della prevenzione del sovrappeso e dell’obesità (PSO)
92 SESP coinvolte, di queste 63 hanno risposto in maniera completa al questionario, 5 in maniera parziale e le restanti 24 non hanno dato risposta (response rate – considerando anche i questionari a risposta parziale – pari al 73%). Il numero di questionari pervenuti è stato in media di 4 per Regione e 2,6 per ASL. Le Regioni in cui tutte le SESP coinvolte hanno risposto completamente ai questionari sono state 8: Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta;
– Area promozione dell’attività fisica (PAF)
sono stati identificati 64 referenti a cui inviare i questionari, di questi 36 hanno risposto in maniera completa al questionario, 2 in maniera parziale e i restanti 26 non hanno dato risposta (response rate – considerando anche i questionari a risposta parziale – pari al 59%). Da considerare che i DS interpellati per la ASREM (Molise) e per la ASL di Potenza (Basilicata) non hanno riferito SESP impegnate in quest’area della prevenzione. Il numero di questionari pervenuti è stato in media di 4 per Regione e 2,6 per ASL. Le Regioni in cui tutte le SESP coinvolte hanno risposto completamente ai questionari sono state 8: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana;
– Area prevenzione del rischio di disabilità nell’anziano (PDA)
62 referenti a cui sono stati inviati questionari, di questi 31 hanno risposto in maniera completa al questionario, 6 in maniera parziale e i restanti 25 non hanno dato risposta (response rate – considerando anche i questionari a risposta parziale – pari al 59%). Da considerare che i DS interpellati per la ASL Firenze (Toscana), Catanzaro (Calabria) e per Potenza (Basilicata) non hanno riferito SESP impegnate in quest’area della prevenzione. Il numero di questionari pervenuti è stato in media di 2,3 per Regione e 1,6 per ASL. Le Regioni in cui tutte le SESP coinvolte hanno risposto completamente ai questionari sono state 3: Abruzzo, Basilicata e Veneto.
Riportiamo di seguito i risultati più significativi emersi dall’analisi del questionario, dapprima per ciò che riguarda la struttura delle SESP e successivamente per le attività da esse svolte e le prospettive di governance sul territorio.